A Torino, dal 15 al 19 marzo 2018, presso il Camplus Lingotto, avrà luogo la quarta edizione del workshop destinato a studenti universitari e persone seguite dai servizi di salute mentale che, con la straordinaria partecipazione di LAGO, (www.lago.it) esclusivo brand italiano del design d’interni, affronta il tema del progetto dell’abitare per il disagio psichico.

MinD Mad in Design: il progetto
Nell’ambito della residenzialità psichiatrica, comunità alloggio e gruppi appartamento, la casa è il luogo che “cura” e che si “prende cura” delle persone. Le relazioni tra lo spazio e persone e gli oggetti si caricano di significati che vanno oltre le loro caratteristiche funzionali, tecniche e formali, diventano cioè preziosi strumenti di un percorso di riabilitazione e di cura. All’interno del progetto MinD il design, inteso come processo, è un potente strumento di inclusione e trasformazione sociale, dove progettare “per” la fragilità diventa necessariamente progettare “con” la fragilità e dove l’idea del “fare insieme” diventa una strategia riabilitativa. Nato nel 2014, MinD – Mad in Design è un progetto didattico e culturale che affronta, nell’ambito della formazione universitaria e dell’inserimento nel mondo del lavoro, il tema del progetto dei luoghi del disagio mentale. MinD nasce da un’idea degli architetti Giulia Mezzalama e Sandra Poletto, della psicologa Elena Varini, ed è promosso da Camplus – Fondazione CEUR (Centro Europeo Università e Ricerca) con Blu Acqua, società attiva nell’ambito della residenzialità psichiatrica, con il sostegno della Compagnia di San Paolo e la collaborazione di istituzioni universitarie e aziende del settore. Articolato in un workshop e una serie di eventi collaterali, MinD sperimenta metodi di lavoro, approcci e soluzioni per un’idea di abitare socialmente inclusivo (www.madindesign.com).
MinD: IL WORKSHOP
Nella prestigiosa sede del Camplus Lingotto di Torino, collegio universitario di merito della Fondazione CEUR, durante quattro giorni di workshop, dal 15 al 19 marzo, circa 50 studenti universitari provenienti da tutta Italia (delle discipline Design, Architettura, Psicologia, Antropologia, Scienze dell’educazione e affini), insieme a 15 utenti seguiti dai servizi di salute mentale, sperimenteranno nuove soluzioni per un abitare inclusivo. Seguendo un approccio multidisciplinare e inclusivo, e partendo dai bisogni della residenzialità psichiatrica, sei team di progettazione, guidati da altrettanti designer professionisti lavoreranno sull’idea di “tavolo” come luogo e non solo come oggetto: luogo di incontro, condivisione, lavoro, luogo di riti quotidiani. I sei progetti saranno presentati nella giornata conclusiva di lunedì 19 marzo alla presenza del comitato scientifico MinD, dei partner e di interlocutori dell’area design e sanità mentale. I designer che collaborano alla terza edizione di MinD sono: Lorenza Branzi (designer e fondatrice del brand Do-knit), Marco Marzini (designer, www.marcomarzinistudio.wordpress.com); Marco Stefanelli (designer, www.marcostefanelli.it); Alberto Ghirardello (product designer, www.albertoghirardello.com); Sebastiano Ercoli (designer, www.ilvespaio.eu); Walter Visentin (artista e designer www.waltervisentin.com).

L’edizione 2018 prevede l’esclusiva partecipazione di LAGO SpA con l’obiettivo di confrontare il metodo della progettazione inclusiva multidisciplinare e partecipata di MinD con la filosofia, l’approccio, le opportunità, le strategie di mercato e i metodi produttivi di una delle più innovative aziende italiane nell’ambito del design d’interni.
“Per il quarto anno MinD conferma la volontà di mettere al centro dell’azione di progetto il rapporto tra il benessere della persona e i luoghi dell’abitare. Un’opportunità che ci auguriamo possa aprire a nuovi percorsi formativi e di reinserimento professionale, grazie anche alla preziosa collaborazione con importanti realtà come Lago spa e l’Asl To5 di Torino e al coinvolgimento di una squadra di professionisti davvero eccellenti nel ruolo di project leader” commentano le ideatrici di MinD.
Il workshop MinD è realizzato grazie alla collaborazione con Università degli Studi di Torino, Istituto d’Arte Applicata e Design di Torino IAAD, Politecnico di Torino, NABA Nuova Accademia di Belle Arti, Domus Academy, con la collaborazione di Il Bandolo, il patrocinio dell’ASL To5 di Torino e della Camera di Commercio di Torino, e con il contributo della Compagnia di San Paolo.
MinD offre un’esperienza di formazione fortemente inclusiva e interdisciplinare, e l’occasione di impegnarsi in prima linea, mettendo in gioco le proprie competenze e abilità, nel superamento delle barriere del pregiudizio e dell’indifferenza nei confronti delle persone fragili. Partecipare a MinD significa relazionarsi direttamente con una parte della società emarginata, in una dimensione di scambio e ascolto reciproco, per la costruzione di una società più aperta e paritaria.

riservato ai residenti a Torino e, nel caso dei giovani, esteso a coloro che hanno un regolare contratto di affitto. Per i giovani la tariffa è di 258 euro e sarà applicata a coloro che hanno un reddito isee superiore a 50.000 euro o non presentano la documentazione. Diversamente, se domiciliato o residente a Torino, chi ha meno di 26 anni potrà usufruire di riduzioni così definite: fascia A; minore di 12.000 euro isee (158 euro), fascia B da 12.001 a 20.000 euro isee (178 euro), fascia C da 20.001 a 50.000 euro (208 euro). Per i giovani, non studenti, di Torino si passa dall’abbonamento ordinario da 310 euro alle tariffe agevolate. Per i giovani, non studenti, residenti fuori Torino, il risparmio è molto maggiore: quasi il 50% in meno rispetto all’abbonamento Formula 3 da 508 euro. Per quanto riguarda gli “abbonamenti over 65” le nuove tariffe sono di 118 euro (fascia A), 155 euro (fascia B), 188 euro (fascia C).
“Colpiscono al cuore le parole straziate della mamma di Michele Ruffino suicidatosi a soli 17 anni lo scorso febbraio ad Alpignano”
E’ Morto alle Molinette Francesco Bollero, di 66 anni
di Pier Franco Quaglieni
scomparsa crea un vuoto incolmabile. Con lei ho avuto un lungo rapporto di collaborazione quand’era Sindaco e di solida amicizia prima e dopo. Ha sempre collaborato intensamente con il centro “Pannunzio”.
Spara alla madre di 101 anni uccidendola e poi si toglie la vita con la stessa pistola. L’anziana donna abitava con lui a Rivoli.
STORIE DI CITTA’ di Patrizio Tosetto
possibili Olimpiadi. Grazie a Grillo i pentastellati si sono convinti. L’ impianto è sottoutilizzato e con diversi acciacchi. Non è al collasso ma si deve subito intervenire. Come è stata possibile questa criticità, questo degrado? Adibito a palaghiaccio è di proprietà proprietà del Parco Olimpico .Per il 90 % di proprietà privata acquisita dopo regolare appalto.Ne rimane un 10 % pubblico. Qui la Federazione ghiaccio é potente, si barcamena tra le forti federazioni venete e la Lombardia. Presidente é Marco Bellion, pinerolese e uomo della politica piemontese, consigliere ed assessore provinciale, consigliere regionale ed influente suggeritore della Zarina, alias Mercedes Bresso ora attiva parlamentare del Pd in Europa. Bellion ha “incasinato” la vita agli amministratori del Parco Olimpico. Per scegliere il nuovo gestore del Pala Vela fanno un bando pubblico istituendo una apposita commissione presieduta da Beppe Ferrari, alto funzionario del Comune. La Federazione ghiaccio si oppone e chiede, ottenendola, la
riapertura dei termini del bando. Cosi una società sportiva Piemonte ICE di fatto vince, ma quando è richiesta la fideiussione bancaria di dilegua. Risultato finale, a novembre si chiede al gestore precedente di lavorare .Prorogato il vecchio contratto ancorché si fosse smantellato il ghiaccio, accentuando la situazione di precarietà. Il servizio fotografico testimonia il tutto. Non é un buon viatico per le possibili ed indispensabili Olimpiadi. La nostra città ha bisogno come il pane di ricrearsi una credibilità nazionale ed internazionale. Ci vuole un colpo di reni e delle politiche di lobby alla luce del sole per ottenere l’ investitura e poi lavorare per realizzare.Del resto tutto sembrerebbe pronto, visto che le strutture ci sono. Permettendoci un consiglio agli amministratori del Parco Olimpico suggeriremmo di accelerare i tempi per la scelta di un nuovo gestore di questo gioiello architettonico. 





Omicidio-suicidio In un appartamento di via Coppino, nella zona di Borgo Vittoria