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Torino-Roma 1-1, le pagelle del Torinese

toro romatoro venturaI Granata hanno giocato bene e per quanto visto in campo il pareggio sta pure stretto

 

Il Toro pareggia in extremis con la Roma grazie alla rete su rigore di Maxi Lopez che risponde al goal segnato pochi minuti prima da Pjanic su punizione, aiutato dall’ennesima papera stagionale di Padelli. I Granata hanno giocato bene e per quanto visto in campo il pareggio sta pure stretto, tuttavia per come si era messa la partita nel finale il pareggio ci può stare. La squadra di Ventura si porta così a 22 punti in classifica e nel prossimo turno sarà impegnato in una gara contro una diretta concorrente per la corsa all’Europa, il Sassuolo.

 

Padelli 4,5: durante tutta la partita non viene mai impegnato, ma a pochi minuti dalla fine Pjanic mette in mezzo un cross e lui esce male permettendo così ai Giallorossi di portarsi in vantaggio. Mezzo voto in più è per la parata nel finale su Dzeko che impedisce ai Capitolini di chiudere la partita;

Bovo 6: non molto preciso in appoggio e pochi squilli quando deve impostare. Qualche volta sbaglia anche in marcatura, ma comunque nel complesso una buona partita;

Glik 6: per gran parte della gara annulla Dzeko, non uno qualsiasi. Buone anche alcune percussioni nella metà campo avversaria, unica pecca i tanti passaggi sbagliati dovuti al grande pressing dell’attacco romanista;

Moretti 6,5: non sente minimamente il pressing avversario ed è l’unico dei tre centrali a non sbagliare mai ne in impostazione ne in marcatura;

Bruno Peres 7: il Brasiliano è incontenibile! Salta gli uomini come birilli e quando riceve palla crea costantemente pericoli. E’ uno dei migliori in campo, peccato per l’ammonizione che gli farà saltare la sfida in trasferta contro il Sassuolo;

Acquah 6: il Ghanese lotta e fa valere il suo strapotere fisico. A tratti però è troppo nervoso e tecnicamente deve migliorare parecchio;

Vives 6,5: in fase difensiva salva tantissime situazioni con degi ottimi ripiegamenti. Peccato per il tiro tentato allo scadere, poteva infatti servire i compagni meglio posizionati per portare avanti un’azione molto pericolosa;

Baselli 6,5: inizia molto bene con un ottima azione accompagnata da un cross altrettanto buono per Belotti che non riesce però a battere il portiere giallorosso. Con il passare dei minuti si concentra sempre di più sulla fase difensiva e quando sale purtroppo i compagni non lo servono. E’ costretto a uscire per un botta ricevuta da Naingollan. La speranza è che non sia nulla di grave in quanto i Granata hanno bisogno del loro gioiello per poter splendere (dal 69’Benassi 6:si inserisce bene negli spazi e fraseggia bene con i compagni) ;

Molinaro 6,5: è un motorino, fa avanti e indietro da difesa a attacco con una costanza e un’abnegazione che in pochi hanno nel nostro campionato (dall’86’ Martinez 6: vuole mettersi in mostra e cerca subito di farsi vedere con una conclusione centrale, ma bella);

Quagliarella 5: continua il periodo negativo del bomber di Stabia. Mai realmente pericoloso e a tratti quasi un corpo estraneo in questa squadra. Il suo contributo è fondamentale per il Toro, deve tornare al più presto sui suoi livelli ( dal 66′ Maxi Lopez 7: entra con la giusta mentalità e si incarica di battere il rigore che poi trasforma con freddezza. Visto il momento negativo di Quagliarella sarebbe bello vederlo partire dal primo minuto contro il Sassuolo);

Belotti 6: sfiora il goal dopo due minuti, ma l’estremo difensore giallorosso gli nega questa soddisfazione deviando con la gamba la conclusione ravvicinata. Durante il resto della partita non ha più grandi occasioni, ma lotta continuamente su ogni pallone;

All. Ventura 7: la squadra è messa benissimo in campo, concede solo due tiri in tutta la partita agli avversari, ma purtroppo il goal arriva su un cross a cinque minuti dalla fine. Tuttavia i suoi ci credono e in extremis trovano il goal del pareggio, una vera e propria dimostrazione di carattere.

 

Filippo Burdese

Emorragia causata da clistere? Morta donna di 94 anni

AMBULANZAE’ morta il 3 dicembre e  i familiari hanno presentato una denuncia ai carabinieri

 

Una emorragia interna è la causa della morte di una donna di 94 anni, poco dopo essere stata sottoposta a un clistere. Il pm Raffaele Guariniello ha disposto l’autopsia che stabilirà se esiste un collegamento fra l’intervento e la perforazione rettale che ha provocato la morte. La donna era di Leini, e a ottobre era stata colpita da ictus e si trovava  nella clinica per la riabilitazione. E’ stata portata al pronto soccorso di Rivoli ma non è stato possibile salvarla. E’ morta il 3 dicembre e  i familiari hanno presentato una denuncia ai carabinieri.

LAZIO-JUVENTUS 0-2: DYBALA PRIMA METTE IN DIFFICOLTÁ GENTILETTI E POI RADDOPPIA

LAZIO JUVE 22RETI: pt 7’ aut Gentiletti (L), 32’ Dybala (J).

 

LAZIO (4-2-3-1): Marchetti; Basta, Mauricio, Gentiletti, Radu; Biglia, Parolo; Candreva (dal 1’ s.t. F.Anderson), Milinkovic (dal 23’ s.t. Matri), Kishna (dal 1’ s.t. B. Keita); Klose. A disp.Berisha, Guerrieri, Hoedt, Braafheid, Konko, Cataldi, Djordjevic. All. Pioli.

 

JUVENTUS (3-5-2): Buffon; Barzagli, Bonucci, Chiellini; Lichtsteiner, Sturaro, Marchisio, Asamoah (dal 23’ s.t. Evra), Alex Sandro; Mandzukic (dal 37’ s.t. Morata), Dybala (dal 34’ s.t. Cuadrado). A disp.Neto, Rubinho, Rugani, Lemina, Padoin, Vitale, Zaza. All. Allegri.

 

Con la quinta vittoria consecutiva i bianconeri si riaffacciano nella zona scudetto, agganciando temporaneamente la Roma al quarto posto, in attesa della sfida con i granata. La crisi adesso sembra colpire la Lazio, ferma a 19 punti

 

La Lazio parte bene con un buon possesso palla ed una prima conclusione rasoterra da parte di Candreva, da fuori area, ma Buffon senza troppe difficoltà riesce a controllare il tutto. Al 7’ il primo affondo bianconero si tramuta subito in vantaggio: Alex Sandro va via sulla sinistra , crossa in mezzo, Dybala scarica un gran tiro e Gentiletti nel tentativo di anticipare Mandzukic devia il pallone nella propria porta. La Lazio non si scompone, prova a rioccupare la trequarti bianconera, ma la palla gol per pareggiare i conti non viene trovata. Al 16’ da qualche metro fuori area Dybala prova a lanciare uno squillo con il sinistro, ma il tiro è troppo alto. Al 32’ Dybala ci riprova e questa volta il raddoppio arriva: Mandzukic appoggia per l’argentino che si aggiusta palla e da fuori area fulmina Marchetti. Nella ripresa, con due reti di svantaggio, Pioli decide di mettere forze fresche in campo: Keita e Felipe Anderson al posto di Kishna e Candreva. L’ingresso di Felipe Anderson sembra dare una scossa ai biancocelesti: quest’ultimo serve Radu che si scontra con Bonucci in area, ma per il direttore di gara il tutto è regolare. La Juve ben controlla il proprio vantaggio, e appena può riparte con Dybala al 14’ ma il pallone si spegne sul fondo. Il miglior momento della Lazio arriva al 18’: aggancio di Felipe Anderson e assist di tacco sinistro ma Milinkovic non trova la porta. Verso la conclusione i bianconeri si preoccupano di mantenere il risultato e di contenere gli attacchi della Lazio, ancora un tentativo da parte di Marchisio che spedisce altro sopra la traversa, e un tiro da parte di Klose che trova il muro di Chiellini. Un solo punto per la Lazio nelle ultime gare mentre il 2-0 all’Olimpico conferma l’ascesa bianconera.

 

Roberta Perna

Il trofeo “Sicurezza e Lavoro – Io non rischio”

lavoroDomenica al cimitero monumentale di corso Novara 135 alle ore 9.30 ci sarà la cerimonia per ricordare le sette vite tragicamente stroncate proprio il 6 dicembre del 2007 alla ThyssenKrupp

 

Proseguono la “Settimana della Sicurezza” ed il progetto “Io non rischio” promossi, unitamente a diversi altri soggetti, dall’associazione e dalla rivista Sicurezza e Lavoro. Sabato 5 dicembre, dalle ore 14.30 alle 18.30 l’impianto sportivo Cit Turin di corso Ferrucci 63/A ospita il trofeo “Sicurezza e Lavoro – Io non rischio” di calcio a 7 e di calcio a 5 con rappresentanti di Istituzioni, familiari vittime ThyssenKrupp, Sicurezza e Lavoro, Legamid’Acciaio, Vigili del Fuoco, Polizia Municipale, sindacati, lavoratori, studenti. Alle ore 17 ci sarà la ceriminia conclusiva con la premiazione del Trofeo, la visita alla mostra “L’Italia che muore al lavoro” e la presentazione del progetto “Io non rischio”. Domenica, invece, al cimitero monumentale di corso Novara 135 alle ore 9.30 ci sarà la cerimonia per ricordare le sette vite tragicamente stroncate proprio il 6 dicembre del 2007 alla ThyssenKrupp.

Massimo Iaretti

Cieco tentò di rapinare taxi, condannato a 2 anni e 8 mesi

taxiL’uomo al processo ha voluto chiedere scusa non soltanto al tassista aggredito, ma all’intera categoria

 

Aveva cercato di rapinare un tassista torinese, il cieco  che è stato condannato a due anni e otto mesi di carcere. Ad emettere la sentenza, scrive l’agenzai Ansa, il gup Potito Giorgio. L’imputato non vedente ha sulle spalle diversi precedenti penali. Il pm Andrea Padalino aveva chiesto due anni e sei mesi di carcere più due anni in una colonia agricola. L’uomo è difeso dall’avvocato Stefano Gubernati e al processo ha voluto chiedere scusa non soltanto al tassista aggredito , ma all’intera categoria.

 

(Foto: il Torinese)

Visita per disabili domenica al Museo di Palazzo Carignano

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Come sempre l’ingresso al Museo sarà gratuito sia per i visitatori con disabilità sia per i loro accompagnatori

 

In occasione della Giornata internazionale dei diritti delle persone con disabilità, il Museo Nazionale del Risorgimento Italiano di Torino propone in particolare una visita tattile guidata per il pubblico ipovedente e non vedente. L’appuntamento è per domenica 6 dicembre 2015 alle ore 16. Accompagnati da una guida, i visitatori ipo e non vedenti potranno seguire un percorso specifico pienamente integrato nel percorso generale. In ciascuna sala è stato individuato un oggetto particolarmente significativo, di cui verrà suggerita l’esplorazione tattile, ove possibile, e per il quale si offrono in aggiunta disegni visivo-tattili. Come sempre l’ingresso al Museo sarà gratuito sia per i visitatori con disabilità sia per i loro accompagnatori. La visita tattile guidata (riservata a un numero massimo di 12 persone compresi  gli accompagnatori) avrà invece un costo di 4 euro a persona. Non occorrerà prenotare, ma sarà sufficiente presentarsi in biglietteria con qualche minuto di anticipo.

 

(Foto: il Torinese)

   

La sentenza per il giornalista Rai Amandola: non è razzismo

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Tre anni fa allo Juventus stadium prima di Juventus Napoli accusato e licenziato per una domanda considerata offensiva dagli ultras napoletani

 

Il 19 ottobre 2012 In uno stadio che rimbombava di cori su “napoletani puzzano”, Gian Piero Amandola, giornalista Rai Piemonte, intervistò uno degli ultras juventini dei cori e gli chiese “e voi li distinguete dalla puzza… con grande signorilità”. E si scatenò un’orda mediatica, insulti minacce su Internet. Con i tifosi napoletani convinti di essere stati offesi da Amandola. I giornali spesso modificando la frase parlarono di razzismo nel servizio pubblico. E la Rai arrivò a licenziare il giornalista.

 

Il giudice delle indagini preliminari del Tribunale di Torino, Gianni Marchioni ha emesso una sentenza di assoluzione delle accuse di razzismo. Ha affermato che il giornalista, nel suo servizio per la Tgr, ha informato per diritto di cronaca sulla volgarità e i modi di pensare degli ultras negli stadi italiani. Ed ha anche fatto sarcasmo, stigmatizzato questa volgarità degli ultras juventini. Quando chiede loro “e voi li distinguete dalla puzza… con grande signorilità”. La frase con “grande signorilità” si usa comunemente per irridere alla volgarità di un comportamento “altrimenti non si spiega perché l’avrebbe pronunciata”. Così afferma la sentenza che esclude i motivi del licenziamento di Amandola e della caccia al razzista scatenatasi sui media in quei giorni. Ecco la sentenza, in esclusiva

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Il fiuto del cane smaschera pusher al parco

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Un pastore tedesco piuttosto curioso ha contribuito all’arresto di un pusher nella zona del parco Michelotti. Infatti i carabinieri hanno smascherato un ambulante polacco di 39 anni che aveva addosso una dose  di dieci grammi di cocaina ancora da tagliare. Era stato segnalato da alcuni cittadini, che si erano recati alla stazione dell’Arma dopo aver visto persone sospette,  anche il  comportamento del cane, che, durante una passeggiata nel parco con il padrone, si era avvicinato al polacco e dopo averlo annusato si era messo ad abbaiare.
   

 

Piante di marijuana alte un metro e mezzo nella villa

MARIJUANAUna vera e propria ‘fortezza della droga’, da tempo affittata da alcuni cinesi

 

Più di 200 piante di marijuana, anche alte fino a un metro e mezzo, sono state scoperte e sequestrate dai carabinieri nel giardino e nei locali di una villa sulla collina torinese. Una vera e propria ‘fortezza della droga’, da tempo affittata da alcuni cinesi, che pagavano i proprietari con il denaro proveniente da banche di Hong Kong. Si tratta del secondo laboratorio scoperto nel Torinese dai militari dell’Arma. Probabilmente  l’organizzazione criminale immette sul mercato europeo migliaia di dosi di droga.

 

(Foto: archivio)

Delegazione armena alla Scuola di Applicazione dell’Esercito

ESERCITO BERTO ARMENI2ESERCITO BERTO ARMENIIl Comando per la Formazione e Scuola di Applicazione, polo culturale riconosciuto a livello europeo, attraverso la visita di delegazioni straniere consolida la propria spiccata vocazione alla internazionalizzazione 

 

E’ giunta questa mattina al Comando per la Formazione e Scuola di Applicazione dell’Esercito una delegazione militare proveniente dalla Repubblica di Armenia. Obiettivo della visita è il reciproco scambio di esperienze maturate nelle operazioni di supporto alla pace. Gli ufficiali armeni, appartenenti alla brigata di peacekeeping dell’esercito, sono stati accolti a Palazzo Arsenale dai vertici dell’Istituto di studi militari e seguiranno un programma predisposto dal Centro Studi sulle Operazioni di Post Conflict, struttura deputata alla ricerca e sviluppo di concetti, nonché alla formazione di personale militare e civile nei settori della stabilizzazione e ricostruzione di territori reduci da un conflitto. Nel corso della propria permanenza a Torino la delegazione armena incontrerà anche tre connazionali, sottotenenti di fanteria, frequentatori di corso a Torino. Il Comando per la Formazione e Scuola di Applicazione, polo culturale riconosciuto a livello europeo, attraverso la visita di delegazioni straniere consolida la propria spiccata vocazione alla internazionalizzazione e contribuisce ad accrescere il prestigio della forza armata al di fuori dei confini nazionali.