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Sistema creditizio in Piemonte: il cambiamento è in corso

 

moneyIl sistema bancario risulta estremamente articolato ed è in fase cruciale di ristrutturazione dei servizi e delle modalità di offerta: il tutto deve essere finalizzato ad un migliore servizio ai risparmiatori e alle imprese. risollevando il problema dell’eticità e della soddisfazione dei portatori di interesse ( i cosiddetti stakeholders)

 

di Paolo Pietro Biancone *

 

Le prime proiezioni del 2015 segnalano la ripresa dei prestiti a famiglie e imprese. Secondo la rilevazione della Banca d’Italia presso i principali intermediari che operano in Piemonte (Regional Bank Lending Survey, RBLS), sulla dinamica dei finanziamenti a imprese e famiglie hanno influito sia l’ulteriore allentamento delle condizioni di offerta sia il recupero della domanda di finanziamenti. Nello scorso agosto, in base a dati ancora provvisori, la contrazione dei finanziamenti si è pressoché annullata (-0,2 per cento); il credito alle imprese si è sostanzialmente stabilizzato (-0,1), mentre la dinamica si è lievemente intensificata per le famiglie, allo 0,5 per cento.

 

La ripresa della domanda di credito delle imprese risulta intensificata: Il recupero ha interessato soprattutto le aziende manifatturiere, a fronte di una domanda ancora debole nel comparto delle costruzioni. Finora, le richieste sono state indirizzate principalmente al sostegno della liquidità; si è rafforzato inoltre il contributo degli investimenti, che era divenuto positivo nel secondo semestre del 2014 per la prima volta dall’insorgere della crisi economico-finanziaria. Le condizioni di accesso al credito si sono ulteriormente allentate nel primo semestre dell’anno in corso, anche sotto l’impulso della politica monetaria espansiva della BCE (Banca Centrale Europea). Fa eccezione il settore delle costruzioni, per il quale i criteri sono rimasti selettivi. Nel complesso, la distensione si è tradotta in una riduzione dei margini applicati ai finanziamenti e in un aumento delle quantità offerte.

 

Il sistema bancario risulta, quindi, estremamente articolato ed è in fase cruciale di ristrutturazione dei servizi e delle modalità di offerta: il tutto deve essere finalizzato ad un migliore servizio ai risparmiatori e alle imprese. risollevando il problema dell’eticità e della soddisfazione dei portatori di interesse ( i cosiddetti stakeholders). Trasparenza, partecipazione, equità, efficienza, sobrietà, attenzione alle conseguenze non economiche delle azioni economiche, credito come diritto umano: i principi da mettere in campo. In sostanza, occorre un Codice Etico, una sorta di “Carta Costituzionale” o di “contratto sociale” con i propri stakeholder, che delinei  l’orizzonte etico a cui la banca tende con la sua attività, definendo i criteri di equità e giustizia, i valori di riferimento, i principi generali e i comportamenti in base a cui la banca orienta i rapporti con gli stakeholder.

 

Agire, dunque, secondo criteri della Responsabilità Sociale d’Impresa, che corrisponde alla volontà di realizzare un modello di impresa nuovo e innovativo che, a partire dalla propria mission, sia in grado di:

 

adottare criteri di eticità nell’attività di intermediazione finanziaria, sviluppare e sperimentare un sistema di governance multistakeholder ricercando modelli decisionali basati su meccanismi partecipativi e sul dialogo con ogni categoria di stakeholder, perseguire relazioni industriali innovative, estendere il principio della responsabilità anche alle conseguenze delle proprie azioni fino ad includere la catena di fornitura, adottare strumenti non autoreferenziali per una verifica della responsabilità sociale delle scelte e dei comportamenti aziendali, partecipare attivamente alle campagne promosse dalla società civile collaborare, in partenariato  con altre organizzazioni, ad iniziative orientate alla difesa dei diritti umani.

In quest’ambito di rinnovamento, ci sono ampi spazi di verifica per la presenza di nuove banche di tipo etico come quelle presenti nel comparto finanziario islamico: l’Osservatorio sulla finanza islamica dell’Università di Torino, insieme ad un pool di professionisti internazionali, sta lavorando sul tema in modo da proporlo come realtà operativa proprio partendo dal Piemonte.

 

* Director of the European Research Center for Islamic Finance

Editor in Chief European Journal of Islamic Finance

Department of Management

University of Turin

Scuola di Applicazione, Ruggiero passa il comando a Berto

applicazione comandantiapplicazione cadettiAvvicendamento al vertice del Comando per la Formazione e Scuola di Applicazione dell’Esercito. Il Generale di Corpo d’Armata Paolo Ruggiero ha ceduto il comando al Generale di Divisione Claudio Berto

 

Si  è svolta oggi a Palazzo dell’Arsenale la cerimonia di avvicendamento fra il Generale di Corpo d’Armata Paolo Ruggiero ed il Generale di Divisione Claudio Berto, già Vice Comandante dell’Istituto di studi militari. L’evento dinanzi al Comandante per la Formazione, Specializzazione e Dottrina dell’Esercito, Generale di Corpo d’Armata Giorgio Battisti ed alle massime autorità locali fra le quali il Prefetto di Torino Paola Basilone, il Presidente del Consiglio Regionale del Piemonte Mauro Laus ed il Procuratore della Repubblica Armando Spataro. A confermare i forti legami esistenti fra territorio e forza armata i gonfaloni della Città di Torino, medaglia d’oro al valor militare, e della Regione Piemonte schierati dinanzi al reparto di ufficiali frequentatori ed alla fanfara della Brigata alpina “Taurinense”. Il Gen. Ruggiero nel suo intervento ha posto l’accento sulla crescente internazionalizzazione degli studi militari e sulla sempre più efficace sinergia fra istituti di formazione e mondo accademico. “Elementi decisivi” ha detto l’alto ufficiale “per consolidare l’immagine di una realtà utile alla collettività ed efficiente”. Il Gen. Berto, orgoglioso per il nuovo incarico ha espresso il proprio entusiasmo per questa nuova sfida umana e professionale. Il Comandante del Vertice d’Area, Gen. Battisti, ha ricordato che i comandanti sono “portatori di valori positivi che non necessariamente coincidono con le mode del momento. Una ragione per la quale è necessario avere il coraggio di agire, se necessario anche controcorrente”. In un messaggio fatto pervenire al Comandante dell’Istituto il sindaco Piero Fassino ha stigmatizzato il ruolo centrale della formazione militare nel sistema culturale cittadino, a fianco degli atenei e degli organismi internazionali. Una missione cruciale, quella del Comando per la Formazione e Scuola di Applicazione, la cui portata va di pari passo con l’importanza di una città scelta dalle Nazioni Unite anche per le caratteristiche di innovazione e ricerca che da sempre contraddistinguono l’identità culturale subalpina. Il Generale Ruggiero, il prossimo gennaio assumerà le funzioni di Vice Comandante del NATO Land Command ad Izmir (Turchia).

Ex allievo bocciato 30 anni fa telefona alla scuola: "C'è una bomba"

carabinieri autoQualche giorno fa aveva chiesto copia del diploma perché, aveva detto, voleva iscriversi all’università, ma questo gli era stato rifiutato

 

Ex allievo oggi 51enne. evidentemente il rancore per la bocciatura del passato covava da tempo. La telefonata dell’ex alunno  ha fatto scattare l’allarme bomba all’istituto tecnico Pininfarina di Moncalieri. L’uomo, comunica l’agenzia Ansa,  è stato individuato dai carabinieri, denunciato per procurato allarme dai carabinieri e accompagnato in ospedale per ragioni psichiatriche. Nella stessa scuola era stato bocciato alla maturità di 30 anni fa. Qualche giorno fa aveva chiesto copia del diploma perché, aveva detto, voleva iscriversi all’università, ma questo gli era stato rifiutato.

No Tav, Maddalena: "Dolo diretto e intenzionale"

no tav notteNei loro confronti viene riproposta l’accusa, che era caduta in primo grado, di terrorismo per l’assalto al cantiere della Tav, del 14 maggio 2013

 

Il procuratore generale di Torino, Marcello Maddalena durante la requisitoria  del processo d’appello per quattro anarchici No Tav ha dichiarato: .”Non è sufficiente il dolo eventuale, si deve piuttosto parlare di dolo diretto e intenzionale”. Nei loro confronti viene riproposta l’accusa, che era caduta in primo grado, di terrorismo per l’assalto al cantiere della Tav, del 14 maggio 2013.
   

Chivasso ed Ivrea per il rilancio delle zone periferiche della Città Metropolitana

ivrea Il Forum Democratico del Canavese organizza ad Ivrea, all’Officina H di via Monte Navale un convegno

 

Torna alla ribalta la questione delle aree vaste o delle comunità per il governo del territorio. Lunedì 14 dicembre, alle ore 21, il Forum Democratico del Canavese organizza ad Ivrea, all’Officina H di via Monte Navale il convegno “Chivasso ed Ivrea per il rilancio delle zone periferiche della Città Metropolitana”. Il confronto sarà moderato dal giornalista del Tg£ Piemonte Paolo Volpato e ci sarà l’intervento dell’assessore regionale Giovanna Pentero. In discussione ci saranno la fusione dei comuni per arrvivare ad un unico Comune per l’Eporediese (il progetto già portato avanti in campagna elettorale da Alberto Tognoli della “Grande Ivrea”) e per il Chivassese – fortemente sollecitato dall’associazione culturale Identità Comune – e la stazione di interscambio con la linea Alta Velocità Porta Canavese Monferrato. I protagonisti principali, ovviamente, saranno i primi cittadini di Chivasso, Libero Ciuffreda, e di Ivrea, Alberto Della Pepa. “E’  un momento di confronto importante e nel merito di questioni assolutamente prioritarie per il futuro di questi territorio” dicono all’associazione Identità Comune.

 

Massimo Iaretti

Salve le tre siriane diperse in Alta Valle Susa

MONTAGNA PIEMONTE

 Quando hanno tentato di passare l’ Orrido del Fréjus sono finite nel torrente gelato

 

Sono state portate in salvo dal soccorso alpino di Bardonecchia  le tre donne siriane che ieri sera avevano cercato di  passare il confine tra Italia e Francia, attraverso i sentieri di montagna dell’alta Val Susa. In quanto profughi non volevano farsi identificare dalla polizia francese al confine di Bardonecchia e  del Monginevro. Quando hanno tentato di passare l’Orrido del Fréjus sono finite nel torrente gelato e hanno chiamato il 118 che, dopo non poche peripezie, è riuscito a salvarle.

Perse la voce al call center, il titolare a processo con altri 4

call center

  A processo anche il responsabile della sicurezza e tre medici del lavoro

 

Faceva la telefonista in un call center e un bel giorno perse la voce. La vicenda della torinese 44enne, colpita  da “cordite cronica” finisce in tribunale. L’amministratore delegato della società  Voice Care, è stato infatti  citato in giudizio dal pm Raffaele Guariniello. Viene ipotizzato il reato di lesioni colpose. A processo anche il responsabile della sicurezza e tre medici del lavoro.

"Ho ammazzato mio cognato": ma non era vero

carabinieri 332L’irruzione nella casa indicata al telefono  dall’uomo, dove sarebbe avvenuto il delitto, ha dato esito negativo

 

I carabinieri hanno rintracciato a Torino l’uomo che ieri ha telefonato ripetutamente ai centralini dell’Arma, dei vigili del fuoco e del 118, dicendo di avere ucciso il proprio cognato a Brandizzo. L’Agenzia ansa informa che si tratta di un italiano di 56 anni. La sua posizione è delicata: potrebbe comportare una denuncia per procurato allarme. Il cognato era  in un bar vicino a Brandizzo. L’irruzione nella casa indicata al telefono  dall’uomo, dove sarebbe avvenuto il delitto, aveva dato esito negativo.

40 anni di condanne per la 'Ndrangheta piemontese

tribunale Processo legato all’inchiesta “San Michele”

 

Sono undici le condanne per un totale di circa quarant’anni di carcere e cinque le  assoluzioni  a Torino, a chiusura di un processo un processo legato all’inchiesta “San Michele” sulla  ‘ndrangheta in Piemonte.  Riguardava il rito abbreviato e la pena più elevata, di sette anni e quattro mesi, è stata inflitta ad Angelo Greco, ritenuto personaggio di spicco nel Torinese. della cosca Greco di San Mauro Marchesato in Calabria.

 

(Foto: il Torinese)

Babbi Natale a "Un Po di corsa" per aiutare i bimbi di Forma onlus

babbo natale po corsaLa novità assoluta di quest’anno è il percorso della 21 km, che offre l’opportunità di correre una mezza maratona completamente inedita e a giro unico nel suggestivo scenario del Fiume Po


domenica 13 dicembre alle ore 10 è in programma la sesta edizione di “Un Po di Corsa”, la manifestazione podistica organizzata da Base Running A.S.D. con partenza e arrivo nella cornice olimpica del Palavela sulle distanze di 10km e 21km, a cui si aggiunge la corsa/camminata di 3 km dei Babbi Natale con arrivo di fronte all’Ospedale Infantile Regina Margherita. Nata nel 2010, la gara è diventata negli anni un appuntamento fisso per tutti i runner e gli amanti dello sport e dalla scorsa edizione anche un grande evento di solidarietà che ha fatto registrare oltre 3.500 partecipanti. Quest’anno gli iscritti alle gare di 10km e 21km sono già 2500 e oltre 1000 alla corsa/camminata di 3 km, con l’obiettivo di raggiungere e superare le 4000 presenze totali.

 

La novità assoluta di quest’anno è il percorso della 21 km, che offre l’opportunità di correre una mezza maratona completamente inedita e a giro unico nel suggestivo scenario del Fiume Po. Si rinnova inoltre l’importante collaborazione tra Base Running A.S.D. e la Fondazione Forma Onlus per portare un sorriso ai bambini malati dell’Ospedale Infantile Regina Margherita: anche quest’anno il ricavato della corsa/camminata di 3 km, realizzata nell’ambito di “Un Babbo Natale in Forma”, sarà infatti interamente devoluto alla Fondazione.

 

Il più grande raduno dei Babbi Natale sarà l’occasione per bambini e famiglie di vivere in maniera solidale il clima natalizio, sostenendo le attività a favore dei piccoli pazienti. Quest’anno il progetto della Fondazione Forma prevede l’acquisto di un simulatore di risonanze magnetiche e tac per bambini e il rinnovamento delle stanze con nuovi colori e disegni per vivere un momento di svago e di gioco.