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Sicurezza: il Controllo del Vicinato si rafforza nella collina torinese

vicinato iarUn incontro  si è svolto nella sede della pro loco, su richiesta di un gruppo di cittadini

 

Il Controllo del Vicinato si rafforza nella collina torinese. Ferdinando Raffero, consigliere comunale a San Mauro Torinese e referente per la Città Metropolitana di Torino è stato relatore in un incontro che si è svolto a San Raffaele Cimena, nella sede della pro loco, su richiesta di un gruppo di cittadini. Alla riunione, cui hanno preso parte una cinquantina di persone, sono intervenuti anche il sindaco Angelo Corrù ed una nutrita rappresentanza della giunta e del consiglio comunale. Raffero, che è stato il primo nella Città Metropolitana di Torino a parlare di questo sistema di deterrenza passiva e di solidarietà sociale contro la criminalità ha spiegato le varie ricadute positive che ne possono derivare e descritto in particolare l’esperienza di San Mauro Torinese, dove è attivo un gruppo di volontari che ha già avuto ottimi risultati e che sta crescendo progressivamente.

 

Massimo Iaretti

Grave operaio schiacciato da macchinario

Elicottero-118Ricoverato al Cto

 

E’ in gravi condizioni  un operaio di 41 anni ferito mentre lavorava alla Oerlikon Graziano, azienda  di Rivoli. E’ rimasto vittima di un trauma toracico-polmonare dopo essere stato  schiacciato dal braccio di un macchinario azionato per errore da un collega. L’uomo è ricoverato al Cto di Torino, trasportato in elisoccorso. Stanno indagando i carabinieri e gli  ispettori dello Spresal dell’Asl To3.

Rapina 10 mila euro alle Poste e fugge a piedi

poste italianeHa puntato la pistola contro una cassiera

 

Ha fruttato  10 mila euro di bottino la apina a mano armata avvenuta  questa mattina a Torino in un ufficio postale di corso Casale. Il rapinatore è un  uomo che, con una sciarpa che gli copriva il viso e un cappellino è entrato mentre il personale era impegnato nell’ apertura degli sportelli. Ha puntato la pistola contro una cassiera e ha ordinato che gli consegnasse 10mila euro in contanti. Fuggito a piedi è ricercato dai carabinieri.

 

(Foto: il Torinese)
   

Tossico si buca davanti al figlio di pochi mesi

tossico bimboE’ venuta alla luce l’esistenza di una specie di supermarket della droga

 

Un bambino di pochi mesi sul passeggino ha assistito alla scena del padre tossico che si inietta una dose nel braccio. L’immagine si vede nelle riprese effettuate dai carabinieri nell’ambito di una  indagine sullo spaccio di droga che ha portato a 14 arresti e cinque misure cautelari a Torino. E’ venuta alla luce l’esistenza di una specie di supermarket della droga a Porta Palazzo gestito da africani che riforniva circa cinquanta clienti al giorno.
   

Inquilino con arsenale in casa minaccia amministratore stabile

POLIZIA CROCETTATrovati in casa un’altra arma da fuoco, oltre a proiettili, un’ascia, una balestra con dardi e un ordigno artigianale

 

L’amministratore del condominio gli aveva inviato un decreto ingiuntivo e diversi solleciti di pagamento, e lui gli ha mandato una lettera anonima, contenente un proiettile, in cui chiedeva dieci milioni di euro. L’inquilino è un uomo di 67 anni residente a Barriera di Milano. E’ stato scoperto e arrestato dalla polizia: quando è stato bloccato aveva addosso una pistola e sono stati trovati in casa un’altra arma da fuoco, oltre a proiettili, un’ascia, una balestra con dardi e un ordigno artigianale.

 

(Foto: il Torinese)

Nella notte casa divorata dalle fiamme, muore anziano

Rimasto ferito in modo grave è stato ricoverato al Cto dove è deceduto

 

incendioUn incendio nella notte, divampato in una casa di due piani a Ivrea, nel quartiere San Bernardo, ha provocato il ferimento degli abitanti: il padre, Albino Burzio, 85 anni e il figlio Roberto, 45 anni che, informa l’Ansa, sono rimasti ustionati. L’anziano, ferito in modo più grave è stato ricoverato al Cto dove poi è morto. L’incendio è divampato  all’1.30 forse per un cortocircuito partito dalla cucina al piano terra. Poi le fiamme si sono propagate. I vigili del fuoco di Ivrea per tutta la notte.

 

(Foto: archivio)

Una soffice battaglia a colpi di cuscini in piazza Castello

cusciniE’ uno spettacolo-animazione organizzato dalla Compagnia Il Melarancio. A centinaia, soffici cuscini colorati verranno calati dall’alto e incomincerà la battaglia pacifica

 

La rassegna natalizia “A Torino un Natale coi fiocchi”, prevede anche, per venerdì 18 dicembre, alle 18.15 in piazza Castello, “La battaglia dei cuscini”. E’ uno spettacolo-animazione organizzato dalla Compagnia Il Melarancio. A centinaia, soffici cuscini colorati verranno calati dall’alto e incomincerà la battaglia pacifica accompagnata da musica. Sono già più di  700  le repliche dello spettacolo, che è stato rappresentato in numerosi Festival internazionali  come in Belgio, Ungheria, Spagna, Francia, Austria e Germania.
   

Senza biglietto ferisce agenti sul tram

tram4E’ stato denunciato per aver fornito dati falsi sulla sua identità
   

Un altro episodio di violenza sui mezzi pubblici urbani. Un  uomo del Mali, di 36 anni, sorpreso  senza biglietti dai controllori del Gtt su un tram della linea 4 ha dato generalità false. Una volta  intervenuta la polizia, ha attaccato gli agenti e ne ha feriti due alla spalla. Arrestato per lesioni, resistenza e violenza a pubblico ufficiale è stato denunciato per aver fornito dati falsi sulla sua identità.

 

(Foto: il Torinese)
   

Sfregiato tabaccaio durante rapina: rischia un occhio

E’  stato accerchiato da tre uomini incappucciati che lo hanno malmenato e hanno portato via denaro e numerosi gratta e vinci

 

ladriLo hanno aggredito con un punteruolo durante una rapina. E’ stato ferito alla faccia il  tabaccaio cinese di 64 anni, accerchiato da tre banditi. L’episodio è avvenuto stamattina in corso Belgio. L’uomo, trasportato all’ospedale Oftalmico, rischia di perdere un occhio. Stava alzando la serranda del negozio quando è stato accerchiato da tre uomini incappucciati che lo hanno malmenato e hanno portato via denaro e numerosi gratta e vinci. La vittima forse ha tentato di ribellasi e un rapinatore l’ha ferita a un occhio. Le indagini sono affidate alla polizia.
   

Poco Piemonte ad una Leopolda più di governo che di lotta

renzi selfie

LA GANGALA VERSIONE DI GIUSI / di Giusi la Ganga

 

Tutto centrato sull’azione di governo e sui suoi successi, con sfilata di personalità (non tutte nuovissime, vedi Bassanini), interviste ai ministri, clip propagandistiche, entusiasmo sincero di militanti. Molta gente, molti giovani.Intendiamoci, valorizzare i risultati di un duro lavoro è giusto e necessario, soprattutto a fronte di una campagna populistica e distruttiva che serpeggia nel paese

 

Non ero mai stato alla Leopolda, pur avendo sostenuto Renzi alle ultime primarie. D’altra parte non sono, né potrei pretenderlo, un “renziano della prima ora”. Quest’anno però, complice un viaggio organizzato dalla segreteria regionale, ho deciso di andarci, curioso di vedere e di capire.

 

Senza la pretesa di un commento organico, vorrei riferire le impressioni che ne ho tratto e le sensazioni che ho provato. Parlo di sensazioni, perché l’evento è costruito per coinvolgere, per colpire, per trasmettere un messaggio. Assai più che per discutere davvero. Non mi scandalizzo. In politica serve la discussione, ma serve anche la comunicazione e il coinvolgimento emotivo.Intanto ho provato la sensazione di un déjà-vu: mutatis mutandis, il clima del congresso socialista di Verona del 1984, con Craxi Presidente del Consiglio e segretario del PSI. Per intenderci: quello dei fischi a Berlinguer.

 

Tutto centrato sull’azione di governo e sui suoi successi, con sfilata di personalità (non tutte nuovissime, vedi Bassanini), interviste ai ministri, clip propagandistiche, entusiasmo sincero di militanti. Molta gente, molti giovani.Intendiamoci, valorizzare i risultati di un duro lavoro è giusto e necessario, soprattutto a fronte di una campagna populistica e distruttiva che serpeggia nel paese. Ho avuto la conferma di una grande capacità di Renzi di gestire la comunicazione, con la scelta del format e con una regia di tipo televisivo (non a caso affidata alla bravissima Simona Ercolani, quella de “Le sfide”),che alterna video, musica e discorsi in un mix spettacolare ed efficace.

 

Il rischio in questi casi è quello di, come si dice, cantarsela e suonarsela; ma d’altra parte, altri sono i luoghi della riflessione critica. La seconda forte impressione che ne ho tratto è quello di una generazione nuova, che non rivendica più il potere (la “rottamazione”), ma che lo esibisce, spiegando come lo sta usando, e che cerca una ancora più forte legittimazione, per fronteggiare le inevitabili difficoltà.

 

Il clima che si respirava era quello, di fronte alle opposizioni populiste di destra e sinistra, di una sorta di “convergenza repubblicana”, simile a quella che in Francia continua a sbarrare la strada, finché potrà, alla Le Pen. Solo che in Italia la convergenza repubblicana avviene in un solo partito, il PD. E questo credo sia il senso della definizione, altrimenti discutibile, di Partito della Nazione. Ho apprezzato l’impostazione di politica internazionale ed europea, critica verso l’establishment dell’U.E., anche se, per ora, poco supportata da fatti concreti.

 

E’ stato totalmente assente il riferimento al socialismo europeo, un po’ perché considerato in crisi di identità e di coesione sovranazionale, e molto perché il grosso dei nuovi dirigenti del PD sono culturalmente post-democristiani. Il personaggio Renzi nel suo intervento conclusivo ha confermato tutte le sue qualità. E’ un animale politico nettamente superiore agli altri, efficace nel parlare, lesto nel capire e ancor più nell’agire. Spregiudicato, un po’ ruffiano con il suo pubblico, ma unico baluardo in tempi di crisi. La sproporzione fra Renzi e il suo gruppo dirigente appare evidente. Non so se sia ricercata, ma certo affida il destino del PD, del centrosinistra e della tenuta democratica dell’Italia ad una sola persona.

 

Insomma, dopo molte Leopolde di lotta, una Leopolda di governo, che, probabilmente, è piaciuta meno a chi le ha frequentate tutte. A me invece non è dispiaciuta, pur con i limiti che ho segnalato. Infine una osservazione da piemontese. E’ evidente lo scarso ruolo che i democratici delle nostre parti hanno avuto nell’evento. Toscani soprattutto, emiliani, siciliani, romani. Il Nord Ovest poco o nulla rappresentato. Non so se sia un caso o il segno di uno spostamento degli equilibri politici e di potere nell’Italia di oggi.