Nella notte a Torino si sono verificate nuove tensioni nell’ex villaggio olimpico, nelle palazzine occupate da famiglie di immigrati e profughi. Diverse decine di extracomunitari sono scesi in strada in strada dopo lo scoppio di alcuni petardi da parte di persone che sono fuggite. Danneggiata la segnaletica stradale di via Giordano Bruno, e diverse auto in sosta. A dare l’allarme sono stati Sono intervenuti i vigili del fuoco e la polizia.
Droga, le “canne” di oggi tre volte più potenti
A Torino da mesi è diffusa droga molto più potente rispetto al passato. E’ composta da derivati della cannabis con una percentuale di Thc in alcuni casi è addirittura doppia. Il dato della Questura di Torino emerge dagli ultimi sequestri di stupefacente. Una fonte della Questura ha dichiarato all’agenzia Ansa che una canna di oggi ne vale tre di quelle di una volta. La percentuale presente di Thc arriva al 12% in più e nei cosiddetti ‘datteri’ di hashish (5mila euro al chilo) il valore potrebbe giungere al 16%.
(foto: il Torinese)
Scontri a Siviglia, ferito tifoso juventino
Nel centro di Siviglia gli scontri tra tifosi della Juventus e della squadra della città spagnola, la scorsa notte, in vista dell’incontro di Champions League tra le due squadre, hanno procurato ferite a un tifoso bianconero. Il ferito è residente in Belgio e sembra sia stato colpito da una bottigliata. Si trova in ospedale, le sue condizioni sono serie. Secondo il quotidiano sportivo “As” c’è stata una mega-rissa durante la quale un gruppo di ultrà spagnoli avrebbe aggredito i tifosi juventini che mangiavano in un ristorante di calle Reyes Catolicos.
(foto: archivio)
Controlli di polizia all’ex Moi
L’Ufficio Prevenzione Generale con diverse volanti, 4 equipaggi del Reparto Prevenzione Crimine Piemonte e unità cinofile antidroga hanno avviato oggi un controllo dell’ex Moi, dove si trovano le palazzine dell’ex villaggio olimpico occupate da un migliaio di migranti. La Questura di Torino comunica che l’operazione proseguirà nelle prossime ore a scopo di prevenzione e repressione di reati di vario genere.
(foto: il Torinese)
Appendino incontra Casaleggio
La sindaca Chiara Appendino ha incontrato Davide Casaleggio, il figlio di Gianroberto, ideatore del Movimento 5 Stelle morto nei mesi scorsi. L’incontro è avvenuto in municpio. “E’ venuto a trovarmi Davide Casaleggio. Una chiacchierata in cui abbiamo condiviso idee per il futuro.Come nello spirito del #M5S”, ha scritto la prima cittadina sulla sua pagina Facebook.
Addio a Jayme, sindaco di Sestriere
La comunità di Sestriere piange Francesco Jayme, sindaco d dal 1990 al 2004 ucciso ieri da un infarto a 74 anni. Per un trentennio fu consigliere, assessore e poi sindaco . Ha seguito la preparazione dei Mondiali di sci del 1997 e delle Olimpiadi di Torino 2006. Era farmacista,ma aveva lasciato la farmacia alla figlia, ritirandosi a Pinerolo.
I carabinieri festeggiano la Virgo Fidelis
La ricorrenza della Virgo Fidelis, patrona dell’Arma, è stata celebrata dai carabinieri di Torino nella chiesa di Santa Rita da Cascia, in presenza del prefetto Renato Saccone, il comandante provinciale, colonnello Emanuele De Santis. In concomitanza è stato ricordato anche il 75/esimo anniversario della battaglia di Culqualber, Seconda Guerra Mondiale. Nell’Astigiano a Incisa Scapaccino che prende il nome della prima Medaglia d’Oro al Valor Militare della storia della Benemerita, interviene il comandante generale dell’ Arma Tullio Del Sette. Nel santuario della Virgo Fidelis si inaugura un monumento dedicato all’Arma.
(foto: il Torinese)
Medaglie della Liberazione a Rivoli e Ivrea

Dopo la prima cerimonia che si è svolta a Torino il 13 novembre, più di 100 persone di 33 comuni della provincia di Torino e della Val di Susa (tra partigiani, ex internati nei lager, militari e familiari dei deceduti), hanno ricevuto domenica 20 novembre nel palazzo del Comune di Rivoli (To) la Medaglia della Liberazione, conferita con decreto del Ministro della Difesa. L’iniziativa è stata promossa dal Comitato regionale Resistenza e Costituzione, in collaborazione con la Prefettura di Torino, alla presenza dei Sindaci dei Comuni interessati, nel 70° anniversario della Guerra di Liberazione e della Resistenza. Dopo le parole dell’inno nazionale cantate dal Coro Alpino Rivoli, il Sindaco di Rivoli ha aperto la cerimonia ricordando “il tributo reso da questa città alla lotta di Liberazione e lo sforzo con cui oggi – 70 anni dopo la Resistenza – ci impegniamo per trasmettere alle nuove generazioni la memoria di quei fatti e l’entusiasmo per gli ideali contenuti nella nostra Costituzione”. Il vicepresidente del Consiglio regionale, delegato al Comitato Resistenza, ha affermato: “Rivediamo oggi i volti segnati dal tempo di quei partigiani che hanno dedicato 20 duri mesi della loro gioventù alla Liberazione, in particolare ricordiamo Ivo Balboni che proprio ieri è mancato e tutti coloro che oggi non sono con noi. Molti comuni della Val di Susa sono stati segnati dalla lotta di Liberazione, tanti ragazzi a cui toccò in sorte un momento così difficile della Storia e anche molte donne che accudirono e salvarono vite. A tutti loro va oggi la nostra gratitudine”. Il prefetto di Torino, Renato Saccone, ha messo l’accento lo spirito di unità e collaborazione “tra Stato, Regione e Comuni che insieme hanno fortemente voluto questa cerimonia per rendere onore e ringraziare una comunità che è stata fortemente segnata dai 20 mesi della lotta di Liberazione. Dobbiamo insegnare ai giovani quanto è stato fatto allora per seminare la democrazia che oggi tutti noi abbiamo il dovere di coltivare”.La medaglia della Liberazione, consegnata a ciascuno insieme ad un diploma di benemerenza, riproduce un dettaglio della monumentale cancellata in bronzo del mausoleo delle Fosse Ardeatine a Roma. Un capolavoro atistico in cui lavviluppo contorto degli elementi rappresenza l’orrore umano di quella tragedia.
fcalosso
Consegnate a Ivrea sabato 19 novembre le Medaglie della Liberazione
È stata l’occasione per incontrarsi e per ricevere, oltre alla Medaglia della Liberazione, anche il caloroso abbraccio della comunità piemontese e delle sue istituzioni.
Sabato 19 novembre, a Ivrea presso il Teatro Giacosa, si è infatti svolta la cerimonia pubblica – organizzata dal Comitato Resistenza e Costituzione del Consiglio regionale e dalla Prefettura di Torino – della consegna, che ha dato la giusta solennità al riconoscimento per la lotta e il sacrificio delle tante donne e dei tanti uomini che hanno combattuto, sofferto e rischiato la vita per conquistare le libertà e la democrazia in cui oggi tutti noi viviamo. Il sindaco di Ivrea, rivolgendosi alla platea e ai numerosi colleghi del territorio, ha ricordato come la Resistenza debba essere considerata un patrimonio di valori. Ha poi preso la parola il vicepresidente dell’Assemblea legislativa piemontese, con delega al Comitato Resistenza, che ha ripercorso diversi episodi della lotta di Liberazione accaduti nel Canavese, soffermandosi anche sulla figura di Gino Pistoni, che il 25 luglio 1944, durante un attacco tedesco delle SS nella bassa Valle del Lys, mentre gli altri partigiani fuggivano, egli si attardò a soccorrere un soldato tedesco ferito a Tour d’Héréraz, venendo colpito da una scheggia di mortaio, che gli recise l’arteria femorale. Restò nella più completa solitudine a dissanguarsi e a consumare la sua agonia, compiendo con le residue capacità, prima di spirare, un vero atto di fede: con le dita intrise di sangue, scrisse sulla tela del tascapane un messaggio-testamento rimasto unico nella storia della Resistenza “Offro la mia vita per l’Azione Cattolica e per l’Italia, W Cristo Re”. Ha poi concluso il suo intervento facendo cenno alle parole di Franklin Delano Roosvelt, presidente degli Stati Uniti: “Se i frutti delle libertà e delle libertà civili sono poco vivi in certi Paesi, nel nostro devono essere più splendenti. Se altri Paesi censurano le libertà altrui, nel nostro dobbiamo rafforzare gli sforzi per renderci liberi, se in altri Paesi la libertà viene oltraggiata, noi dobbiamo costituire un posto sicuro nel quale essa viene tenuta viva”. Prima dell’inizio della consegna, è ancora intervenuto il prefetto di Torino Renato Saccone, che ha spiegato che le medaglie sono state volute dal Ministero della Difesa, poi ratificate dal Parlamento, in occasione del 70° anniversario della Guerra di Liberazione con lo scopo di riconoscere l’impegno e il sacrificio di quanti si batterono per affermare i principi di libertà e indipendenza sui quali si fonda la Repubblica.
mbocchio
L’ultimo appuntamento per la consegna delle Medaglie della Liberazione si terrà domenica 27 novembre al Teatro Sociale di Pinerolo.
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“Sui pacchetti di sigarette c’è la foto di mio padre”
“Quella foto sui pacchetti delle sigarette è di mio padre quando era malato” . Raffaele Leone, di 48 anni, abita a ad Orbassano, lancia la sua denuncia su Facebook e accusa l’Unione europea di avere utilizzato la foto del padre mentre si trovava in ospedale , senza autorizzazione. Ora si è rivolto ai suoi legali per un risarcimento.Sui pacchetti di sigarette appare un uomo intubato in un letto di ospedale: “è mio padre, Agostino Leone, morto a 73 anni , un anno e mezzo dopo un ictus. Non capisco come abbia fatto a finire lì e chi gli abbia scattato la foto finita sulle confezioni di sigarette di mezza Europa. L’Unione europea sostiene di avere la liberatoria per tutte le 42 fotografie utilizzate per la campagna, ma di certo non può essere stato mio padre a firmarla, visto che dopo l’ictus non poteva usare la mano destra”
Esposito dice no all’ex BR Renato Curcio
Su Facebook il senatore Pd Stefano Esposito condanna la presenza dell’ex brigatista rosso Renato Curcio il prossimo 26 novembre. “Gli anni di piombo a Torino hanno lasciato 20 morti e centinaia di attentati. Numeri che dovrebbero essere impressi, insieme ai nomi delle vittime, nella memoria collettiva della città. Ma evidentemente non è così per tutti”, dice l’esponente Pd invitando le istituzioni a schierarsi contro la visita dell’ex terrorista, invitato a presentare il suo libro ‘L’egemonia digitale’ per i vent’anni del centro sociale Askatasuna.