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Rapinatore seriale di donne arrestato a Rivoli

carabinieri autoDue delle vittime sono riuscite a identificarlo

 

E’ stato arrestato dai carabinieri a Rivoli, un marocchino di 21 anni, rapinatore seriale di donne. E’ accusato di aver minacciato con una pistola, che in realtà era un giocattolo, otto passanti per strada, per rubare borsette, portafogli e cellulari. In soli giorni, l’8 e il 13 dicembre, le rapine sono avvenute a  Rivoli e a Torino. Due delle vittime sono riuscite a identificare il rapinatore.

Susa in provincia di Pechino Le realtà commerciali cinesi in città

cinesi-susaIl fenomeno si presta a diverse interpretazioni e generalizzare è troppo facile. Nella città di Adelaide, oggi, le realtà commerciali del Sol Levante sono cinque: una merceria, un centro massaggi e tre negozi di abbigliamento

 

MARIO TONINI  www.lagenda.news

 

SUSA – I negozi italiani chiudono e al loro posto aprono magazzini cinesi. Ma di chi è la colpa? Il fenomeno si presta a diverse interpretazioni e generalizzare è troppo facile. Nella città di Adelaide, oggi, le realtà commerciali del Sol Levante sono cinque: una merceria, un centro massaggi e tre negozi di abbigliamento. Negli anni passati aveva anche aperto un ristorante ma presto aveva chiuso. Analizzando più a fondo questa tendenza diffusa in tutti i paesi si riscontra che alla base oltre l’espansione economica della Cina ci sono in realtà motivazioni più che concrete. Il made in Italy oggi non offre spesso le stesse garanzie di un tempo e purtroppo il commercio è strangolato sempre più dalle tasse.

 

Il Fisco. Perché un’attività commerciale di piccole dimensioni che si fa portatrice del valore dell’artigianato locale e del made in Italy non riesce a reggere alla concorrenza cinese? Questi ultimi offrono prezzi decisamente più bassi: è solo per una differenza di qualità nei prodotti e per lo sfruttamento della manodopera in patria? Qui entra in gioco a ben vedere anche un’analisi fiscale. In molti si chiedono: gli imprenditori cinesi pagano le tasse in Italia?  A riguarda la Guardia di Finanza fa rilevare che i primi mesi immediatamente successivi all’apertura dell’attività, molti imprenditori e negozianti cinesi attuano un comportamento irreprensibile nei confronti del Fisco italiano, battendo scontrini fino al minimo centesimo. Quando la catena si rompe? In media dopo circa un anno e mezzo l’attività cambia ragione sociale lasciando alla vecchia gestione “un buco di tasse evase impossibile da recuperare”. Il limite di 18 mesi non è casuale perchè fino ad un anno e mezzo lo Stato non può fare nulla, perché gli esercenti sono ancora in tempo per versare le somme dovute, quando poi si potrebbe agire dei titolari, spariscono le tracce.

 

Il punto di vista dell’Ascom.  Patrizia Ferrarini, presidente dell’Ascom: “I cinesi prendono dal territorio quanto possono senza mai collaborare neppur minimamente con le associazioni di categoria o quanti propongono iniziative” dice la Ferrarini “fanno una vita sociale e commerciale a se senza mai confrontarsi. Hanno bisogno di spazi grandi che prediligono più dei piccoli negozi”. Conclude la Ferrarini: “Devo anche notare che in qualche realtà è stato assunto personale italiano, forse per favorire il dialogo con i clienti”.

Un dicembre da dimenticare sulle montagne olimpiche

sci montagne neveDopo alcune illusorie finestre di freddo (sfruttate al meglio da Vialattea che ha attivato gli impianti di innevamento programmato) l’alta pressione ha allontanato dall’Italia le correnti di aria proveniente da nord assieme alle perturbazioni che potenzialmente avrebbero potuto scaricare neve fresca sulle nostre montagne

 

EZIO ROMANO www.lagenda.news

 

 

SESTRIERE – L’avvicendamento tra 2015 e 2016 sarà ricordato come un Capodanno anomalo sul territorio dell’Unione Montana Comuni Olimpici Via Lattea, condizionato da dicembre da incubo con temperature primaverili che hanno messo in crisi il sistema neve. Dopo alcune illusorie finestre di freddo (sfruttate al meglio da Vialattea che ha attivato gli impianti di innevamento programmato) l’alta pressione ha allontanato dall’Italia le correnti di aria proveniente da nord assieme alle perturbazioni che potenzialmente avrebbero potuto scaricare neve fresca sulle nostre montagne. Calde giornate e sole a picco hanno impedito di proseguire ad innevare artificialmente per aprire nuove piste mettendo altresì a dura prova quelle già operative. Condizioni limite con cui tutti gli operatori turistici si sono ritrovati forzatamente a convivere. Non sono mancate le disdette da parte dei turisti, non moltissime per fortuna, anche perché altri comprensori presentavano una situazione neve analoga. Uno stato di crisi che ha comportato un calo di presenze già dal ponte dell’Immacolata e nelle settimane di Natale e Capodanno, Momenti cruciali per l’andamento della stagione invernale che da soli rappresentano il cinquanta per cento dell’introito complessivo legato all’industria del turismo. Un calo che si può riassumere attorno al 20-25% a livello di prenotazioni alberghiere con inevitabili ripercussioni sull’economia del territorio e dell’intera Regione con riflessi negativi sull’occupazione, sugli incassi, sul gettito fiscale. Un duro impatto anche per l’ambiente ed il territorio sottoposti all’elevato rischio incendi dovuti alla siccità. Un problema, quello della siccità, da non sottovalutare in quanto attualmente il bilancio idrico è nettamente inferiore alla media di stagione. Servirà tanta neve sulle montagne per non rischiare un’estate all’asciutto. Un dicembre che ricorderemo anche per le aperture straordinarie del Centro Sci d’Erba di Sansicario dal 29 al 31 e per quella del Parco Avventura Chaberton, sempre a Cesana Torinese nella pineta di Mollieres, aperto dal 26 al 31 dicembre. Che dire poi del Centro Sleddog di Sestriere trasferitosi dal 28 dicembre a Pragelato con i suoi mitici cani che, anziché trainare la slitta sulla neve, hanno portato in escursione i turisti a bordo di kart a quatto ruote sui prati che costeggiano la striscia di neve artificiale creata per gli appassionati di sci di fondo. Finalmente i primi giorni del 2016 hanno alimentato la speranza al sistema neve. Via l’alta pressione, calo delle temperature e l’arrivo delle prime nevicate hanno ridato fiducia. Un paio di nevicate ed il paesaggio è tornato ad essere in linea con la stagione, quella invernale. Chiusi il Centro Sci d’Erba e il Parco Avventura Chaberton, l’appuntamento con questi due poli di intrattenimento è per l’estate,  i Siberian Husky del Centro Sleddog sono tornati, dal 5 gennaio, a trainare la slitta sulla neve a Pragelato. Vialattea ha in programma l’apertura di nuovi impianti in attesa di copiose nevicate per aprire l’intero comprensorio cercando di raddrizzare una difficile stagione.

Al via il carnevale d'Ivrea

CARNEVALE IVREA La musica dei Pifferi e Tamburi ha fatto da colonna sonora per le vie del centro

 

L’Epifania segna ufficialmente l’apertura dello Storico Carnevale di Ivrea. La musica dei Pifferi e Tamburi ha fatto da colonna sonora per le vie del centro. Il Generale dell’edizione 2016, Pierluigi Percivalle, 61 anni (lo stesso dello scorso anno), ha ricevuto sciabola e feluca dal suo Aiutante di campo, Paolo Diane. Alle 16  la Santa Messa in Duomo alla presenza delle autorità municipali e di tutte le figure della storica manifestazione.

STUPRA PER MESI PROSTITUTA MINACCIANDOLA DI UCCIDERLE I FIGLI

polizia e carabinieriL’uomo è stato arrestato dai Carabinieri di Torino

 

Per mesi interi un italiano di 38 anni ha stuprato e percosso violentemente con una sbarra di ferro, minacciandola anche con un coltello una prostituta. La donna è stata pure costretta a consegnargli i suoi guadagni.  L’uomo è stato arrestato dai Carabinieri di Torino. Minacciava la sua vittima dicendole di conoscere la sua famiglia in Kazakistan e che avrebbe fatto uccidere i suoi figli. L’arrestato ha anche picchiato ripetutamente la coinquilina della donna, sempre di origine kazaka.

Per una bugia picchia la convivente: arrestato

POLIZIA CROCETTALa donna era “colpevole” di aver passato la serata in discoteca raccontandogli invece di essere stata al lavoro

 

Ha colpito più volte alla testa la convivente con un bicchiere e le ha fatto perdere i sensi. La donna era “colpevole” di aver passato la serata in discoteca raccontandogli invece di essere stata al lavoro. Lui è’ un cittadino marocchino di 30 anni, che abita a Torino nel quartiere Dora: è stato arrestato dalla polizia per tentato omicidio. La donna, di 32 anni, è stata trasportata all’ospedale Maria Vittoria dove si trova in prognosi riservata, ma non in pericolo di vita. L’uomo, informa l’Ansa, aveva aperto la porta di casa agli agenti di polizia sporco di sangue.

 

(Foto: il Torinese)

Il ministro Lorenzin: "Il Sant'Anna non ha colpe" per la morte di mamma e bimba

Ma bisogna rafforzare il monitoraggio sulle gravidanze

ANGELA NESTASecondo il Ministro della Salute, Beatrice Lorenzin: “Non risultano responsabilità dirette dell’Ospedale Sant’Anna” in relazione alla recente morte della mamma e della bimba durante il parto, presso il nosocomio torinese. Così ha detto, dopo l’indagine degli ispettori ministeriali, il ministro Lorenzin sul caso della partoriente Angela Nesta morta a Torino. Ha aggiunto :”stiamo anche investigando sulla fase precedente all’arrivo in ospedale, di questa come delle altre puerpere. Probabilmente c’è necessità di un rafforzamento del monitoraggio e la sorveglianza di gravidanze che possono essere a rischio sul territorio”.

Antiterrorismo, lunghe code al Frejus

Al Monte Bianco attivato piano di protezione civile

frejus1Si sono ridotte a poco a poco le lunghe cose (anche di quattro ore) formatesi ieri ai tunnel del Frejus e del Monte Bianco al confine con la Francia, per i controlli antiterrorismo. Per gli  automobilisti si sono attivati Protezione civile e Croce Rossa. I controlli della dogana francese hanno rallentato il rientro di molti francesi ed emigrati oltralpe. Al Frejus si sono registrati tre chilometri di coda tra Oulx e Bardonecchia in direzione del tunnel. analoga situazione  al Monte Bianco, dove è stato attivato un piano di Protezione civile.

Almeno quattro feriti per i botti del San Silvestro torinese

fuochiI carabinieri raccomandano  di non raccogliere oggetti potenzialmente esplosivi e di chiamare  il 112 in caso di avvistamento

 

Sono almeno quattro le persone finite in ospedale, compresi un ragazzo ferito a volto e mani e una ragazza, entrambi 14enni. Notte intensa per i  vigili del fuoco che hanno effettuato  una quarantina di interventi. Un giovane, informa l’Ansa, ha raccolto da terra un petardo inesploso che poi gli è scoppiato  tra le mani, a Borgo Vittoria. I carabinieri raccomandano  di non raccogliere oggetti potenzialmente esplosivi e di chiamare  il 112 in caso di avvistamento.

Pullman diretto a Torino si ribalta, 44 feriti

BUSIl bus era di rientro al nord dopo le vacanze di Natale
   

Era partito da Reggio Calabria verso Torino il pullman che ieri si è ribaltato sull’autostrada’A1′ vicino ad Anagni, al km 609. Il 118 di Frosinone si è occupato dei feriti, 44 in tutto, tre sono in gravi condizioni e 10 persone sono state ricoverate in codice rosso in diversi ospedali della zona. Tra i passeggeri  non c’erano bambini. Il bus era di rientro al nord dopo le vacanze di Natale.

 

(Foto: archivio)