CRONACA- Pagina 155

Ruba tablet nello studio medico: arrestato

Il 27 novembre sera, a Mappano (TO) attorno alle 21, i carabinieri della stazione di Leini’ hanno arrestato un quarantenne della zona, noto alle forze dell’ordine,  perché poco prima aveva rubato un tablet in uno studio medico di quel comune, previa effrazione della porta di ingresso.

La refurtiva è stata restituita alla legittima proprietaria, medico di base, mentre l’interessato è stato tradotto agli arresti domiciliari in attesa del rito direttissimo.

ATC Piemonte: la Corte dei Conti assolve tutti

La Corte dei Conti Sezione Giurisdizionale per la Regione Piemonte ha deciso, con la sentenza 198/24 la questione relativa alla responsabilità amministrativa di 11, tra Direttori Generali e Dirigenti dell’Agenzia Territoriale Piemonte Centrale (ATC), per presunta incuria nella riscossione dei canoni di edilizia popolare per un totale di circa 21 milioni di euro. Più nel dettaglio, secondo gli inquirenti, la mancanza di indicazioni da parte della dirigenza sul recupero di tali crediti avrebbe avuto come conseguenza la perdita per prescrizione di ingenti somme, a titolo di canoni locativi non riscossi. Il danno sarebbe stato dolosamente occultato a livello contabile. La Corte dei Conti, all’esito del giudizio, ha respinto integralmente la ricostruzione della Procura, ritenendo le contestazioni in parte prescritte e in parte infondate nel merito, rilevando una grave carenza di prova e una erronea ricostruzione della presunta responsabilità erariale. Gli avvocati Carlo Merani e Roberto Serventi, difensori di 6 convenuti in giudizio, hanno espresso grande soddisfazione per l’accoglimento delle tesi difensive, per aver visto scagionati dalle accuse i propri assistiti.

 

Mara Martellotta

Un villaggio in piazza Bodoni: “Il Dono del Volontariato”

Piazza Bodoni, da venerdì 6 a domenica 8 dicembre prossimi, dalle 10 alle 18, accoglierà 170 associazioni di volontariato e diventerà il cuore pulsante della solidarietà con l’evento “Il Dono del Volontariato”, organizzato da VolTo ETS. Per tre giornate, dalle 10 alle 18, la piazza accoglierà le numerose associazioni di volontariato pronte a raccontare le loro storie, esporre i frutti del loro lavoro e coinvolgere il pubblico in attività interattive.

L’iniziativa si inserisce nelle celebrazioni per la Giornata Internazionale del Volontariato del 5 dicembre e si presenta come un villaggio natalizio dedicato alla solidarietà, dove i valori positivi del volontariato prendono forma attraverso le storie e i volti degli Enti del Terzo Settore della provincia di Torino. Il Dono del Volontariato rappresenta una preziosa occasione per conoscere da vicino l’impegno delle associazioni, scoprire progetti che spaziano dall’ambito sociale a quello culturale e comprendere come il volontariato possa trasformarsi in uno strumento di crescita personale e collettiva. Grazie al confronto diretto con i volontari, i cittadini potranno apprezzare il valore della solidarietà come motore per una società più coeva e incisiva.

Piazza Bodoni, per tre giorni consecutivi, sarà animata da stand colorati, spettacoli e attività pensate per adulti e bambini. I visitatori potranno scegliere regali natalizi solidali, come decorazioni per la casa, candele, dolci artigianali e molto altro, sostenendo direttamente le associazioni partecipanti, che potranno raccogliere fondi per le loro iniziative.

Tra le principali attrazioni la presenza di Babbo Natale come special guest, momenti di animazione collettiva e una sfilata di volontari in costumi storici.

Il Dono del Volontariato è realizzato con il patrocinio di Regione Piemonte, Città Metropolitana di Torino, Città di Torino, Circoscrizione 1 e CSVnet, con il contributo della Camera di Commercio di Torino. Sponsor sono anche la banca di Caraglio, Iren, Zoom Bioparco Torino, Bar Lagrange, Coop Fantolino, Mizuno, Vivai Mauro.

Tra i charity partner figurano realtà di rilievo come il Banco Alimentare, la Confraternita della Misericordia di Torino, Mathi, Nida, Sermig, Solidarietà insieme 2010 e Volo 2006

“il Dono del Volontariato rappresenta un momento unico in cui la solidarietà prende forma concreta- spiega il Presidente di VolTo Luciano Dematteis – offrendo a tutti l’opportunità di conoscere e apprezzare il valore delle azioni silenziose e quotidiane del Terzo settore della provincia di Torino. Questo evento è molto più di una celebrazione, è un’occasione per riflettere su come il dono sia inteso non solo come gesto ma come principio fondamentale, e permei le nostre comunità, creando legami invisibili ma profondi tra le persone. In un mondo spesso dominato dall’individualismo e dalle logiche economiche , il dono rimane un atto che ci unisce e che nei momenti di maggiore difficoltà, dimostra tutta la sua forza”.

 

Mara Martellotta

Il Patto per lo Sviluppo sostenibile del Piemonte

Portare la Regione e i diversi soggetti presenti sul territorio piemontese a perseguire tutti insieme obiettivi misurabili e concreti, legati alle tematiche individuate dalla Strategia regionale e dall’Agenda 2030 delle Nazioni Unite, è lo scopo che si pone il Patto per lo Sviluppo sostenibile del Piemonte.

All’iniziativa, presentata questo pomeriggio nella Sala Trasparenza del Grattacielo della Regione, hanno già aderito Confindustria Piemonte, Unioncamere Piemonte, Club Unesco Torino, Confcommercio Piemonte, Confservizi Piemonte, Federdistribuzione, Confindustria Novara Vercelli Valsesia, Confindustria Cuneo, Unione Industriale Torino e diverse aziende.

“Dobbiamo cercare – ha affermato l’assessore regionale all’Ambiente, Innovazione e Ricerca Matteo Marnati – di rendere la sostenibilità un’occasione di crescita sotto i punti di vista economico, sociale e ambientale, nonché un’opportunità per creare le condizioni per vivere tutti meglio. Abbiamo il vantaggio che siamo partiti in anticipo rispetto ad altri territori e dobbiamo continuare a ragionare in termini di sinergia per fare la vera differenza. Importante anche attivare il mercato volontario dei crediti di carbonio per creare un valore aggiunto delle aree verdi in ambito urbano e rurale e aiutare le imprese che necessitano di certificati verdi per l’abbattimento dell’anidride carbonica”.

“Ci sono innumerevoli sfide alla base del cambiamento di paradigma da affrontare perché lo sviluppo del Piemonte sia davvero sostenibile – ha dichiarato Claudia Porchietto, sottosegretario alla Presidenza della Regione Piemonte – Queste sfide vedono la Regione assolutamente protagonista, ma possono essere affrontate solo con un’azione collaborativa che attivi le migliori forze innovative, creative e pragmatiche del territorio. Solo così enti, imprese, associazioni e cittadini potranno condividere il percorso non tanto verso un futuro sostenibile, ma verso un presente sostenibile: l’assunzione di responsabilità non va rimandata a domani ma deve avvenire adesso, prima che sia troppo tardi. Fondamentale è avere un’azione sinergica comune, anche perché a questo Patto stanno guardando anche gli investitori stranieri, ai quali dobbiamo presentare politiche industriali capaci di sviluppare concretamente il concetto di sostenibilità”.

Dopo gli interventi dell’assessore Marnati e del sottosegretario Porchietto si sono svolte due tavole rotonde:

– “L’alleanza pubblico privato per la sostenibilità”, con Marco Piccolo di Confindustria Piemonte, Paolo Bertolino di Unioncamere Piemonte, Paola Garibotti di ABI Piemonte, Sandro Baraggioli di Confservizi Piemonte e Giovanna Bossi di Finpiemonte;

“Le reti e i territori”, con Marco Gossa di Confcommercio Piemonte, Federico Chiesa di Federdistribuzione Italia, Carmen Aina di UNIUPO per Rete Università Sviluppo sostenibile RUS Piemonte, Fausto Francisca sindaco di Borgofranco d’Ivrea, Franco Cominetto, sindaco di Burolo.

È stata poi la volta delle testimonianze delle imprese: a portarle Francesco Sonzogni di Fattorie Osella, Luciano Bonaria di Spea, Francesco Nulli di EssecoGroup e Cristina Fresia di Fresialluminio.

Le sfide del Patto

Il Patto per lo sviluppo sostenibile del Piemonte poggia sulla convinzione che ci sono innumerevoli sfide alla base del cambiamento di paradigma da affrontare, sfide che possono essere affrontate solo con il contributo dell’intera società piemontese. affinché “insieme” condividano risultati da perseguire e dialoghino per raggiungerli, ricercando il massimo equilibrio tra le dimensioni sociali, economiche e ambientali dello sviluppo sostenibile.

Le realtà firmatarie si impegnano così su base volontaria a raggiungere nelle proprie sfere di competenza obiettivi di sostenibilità concreti e misurabili, sono accomunate da una visione a lungo termine verso la transizione ecologica, energetica e digitale, vogliono garantire ai cittadini di poter vivere in un contesto sociale ed economico basato su nuovi modelli di sostenibilità e benessere collettivo.

Chi aderisce partecipa attivamente da protagonista al processo di cambiamento, fruisce della comunicazione e della visibilità che il progetto garantisce, crede nei vantaggi che derivano dall’agire responsabilmente verso i cittadini e da scelte capaci di mettere l’attenzione alla sostenibilità al centro delle azioni compiute da ciascuno, ritiene fondamentale innovare e creare valore a breve e lungo termine, vuole fare in modo che le nostre azioni producano risultati coerenti con lo sviluppo durevole.

Ma sottoscrivere il Patto porta innumerevoli vantaggi, non solo d’immagine. Tra i principali: * riconoscimento dell’azione da parte del territorio e dei cittadini, opportunità di contribuire a definire la politica di sviluppo sostenibile del Piemonte, controllo continuo dei progressi e monitoraggio attraverso il Laboratorio per lo sviluppo sostenibile, incremento di modalità innovative di fare rete, opportunità di scambio di esperienze, iniziative pubbliche di valorizzazione dei risultati e confronti con il Forum nazionale per lo sviluppo sostenibile.

La Strategia regionale per lo Sviluppo sostenibile del Piemonte

Il documento di suddivise in sette macro aree:

1 – accompagnare la transizione del sistema produttivo piemontese verso un modello in grado di coniugare competitività e sostenibilità

2 – favorire la transizione energetica e la mitigazione degli effetti del cambiamento climatico

3 – curare il patrimonio culturale e ambientale e la resilienza dei territori

4 – sostenere la formazione e la qualificazione professionale e favorire le nuove professionalità per la green economy e lo sviluppo sostenibile

5 – sostenere lo sviluppo e il benessere fisico e psicologico delle persone

6 – ridurre discriminazioni, diseguaglianze e illegalità

7 – affrontare i cambiamenti di domanda sanitaria: cronicità, fragilità, appropriatezza delle prestazioni, equità distributiva.

Il testo è pubblicato su https://www.regione.piemonte.it/web/temi/strategia-sviluppo-sostenibile/strategia-regionale-per-sviluppo-sostenibile-0

Innovazione, cresce il sistema Poli Piemonte

L’evento annuale del Sistema Poli ha riunito le realtà del territorio, evidenziando i risultati di questo ultimo anno di attività dell’ecosistema di innovazione che i 7 Poli regionali svolgono a servizio del tessuto imprenditoriale locale, anch’esso protagonista della giornata nelle varie sessioni tematiche e con il Premio PMI Innovativa Piemonte 2024. 

Sistema Poli di Innovazione Piemonte è l’ecosistema integrato dei 7 Poli di Innovazione regionali, che dal 2022 offre al territorio attività, servizi e opportunità in grado di accrescere l’impatto delle politiche di ricerca e innovazione regionale a beneficio del tessuto imprenditoriale piemontese. L’ecosistema, entità fortemente voluta dalla Regione Piemonte, riceve un cofinanziamento dal P.R. Piemonte F.E.S.R. 2021/2027 per il periodo 2023-2026 e lavora in una dimensione cross-settoriale, definendo un programma comune di azione con attività declinate su 3 transizioni trasversali prioritarie:​ Transizione Ecologica (Polo CGREEN, Polo CLEVER, Polo Po.in.tex), Trasformazione Digitale (Polo Mesap, Polo ICT), Benessere e Comunità (Polo bioPmed, Polo AGRIFOOD). Il 26 Novembre 2024, il team del Sistema Poli si è riunito presso il Bioindustry Park, Parco Scientifico Tecnologico di Colleretto Giacosa (TO) e sede del Polo bioPmed, per raccontare l’esperienza del sistema nell’ultimo anno di attività e coinvolgere i player dell’innovazione del territorio con un evento dal titolo “INNOVAZIONE A SISTEMA – Networking, Competitività, Internazionalizzazione”.

Ad aprire la giornata, i saluti di Matteo Marnati, Assessore Ambiente, Intelligenza Artificiale, Energia, Innovazione, Ricerca, Servizi digitali per cittadini e imprese della Regione Piemonte, e Alberta Pasquero, Amministratore Delegato di Bioindustry Park Silvano Fumero Spa. Alexia Boulanger – Polo CLEVER e Raffaele Germano – Polo ICT hanno presentato le attività e i risultati raggiunte ad oggi dal Sistema Poli di Innovazione Piemonte, inclusi il supporto alle idee progettuali, la premialità per gli associati ai Poli nei bandi regionali e la ricerca di partner grazie a iniziative come il primo Roadshow dell’Innovazione. L’evento ha previsto poi diversi interventi organizzati su 3 panel di discussione sui temi di internazionalizzazione, accesso a finanziamenti, “storie di successo”. Quest’ultimo guidato da interventi testimonianze delle PMI che hanno preso parte alle attività proposte dall’ecosistema. Le imprese sono state infatti protagoniste della giornata insieme alle iniziative che il Sistema Poli avanza sul territorio. I panel hanno, inoltre, visto il coinvolgimento di diversi ospiti rappresentanti delle reti locali e internazionali che ruotano attorno al Sistema Poli. Si citano le reti Ceipiemonte – Centro Estero per l’Internazionalizzazione della Regione Piemonte, Innovit – Hub di Innovazione Italiana negli Stati Uniti, Confindustria Piemonte Rete EEN – Enterprise Europe Network, la Camera di Commercio di Torino per EU Business Hub Corea-Japan – Programma europeo a supporto di sviluppo del business in Giappone e Repubblica di Korea, Invest in Huangpu – organizzazione di supporto per la crescita del business in Cina. Gli ospiti hanno trovato spazio nel panel “Opportunità di Internazionalizzazione”, presentato da Eugenio Mimosi – Polo bioPmed e arricchito dalle esperienze all’estero delle imprese Pascal Srl, ALBA Robot Srl, 3a Green Planet Srl.

Con la moderazione di Paolo Dondo – Polo Mesap, la Tavola Rotonda Accesso ai finanziamenti, ha coinvolto stakeholder del sistema nazionale e regionale attivi nella definizione di policy e nella gestione di strumenti operativi finalizzati alla crescita delle imprese, quali rappresentanti di Regione Piemonte, Finpiemonte, Invitalia e Unicredit. Nella sessione “Storie di Successo”, guidata da Susana Remotti – Polo CGREEN e Laura Fuso – Polo AGRIFOOD, le imprese hanno raccontato la loro esperienza diretta con l’ecosistema dei Poli di Innovazione:Coesa Energy Srl, Mondo Sport & Flooring SpA, Atelier Riforma Srl e IDT Solution Srl hanno partecipato a diverse attività offerte dal Sistema Poli, da missioni all’estero con opportunità di sviluppo del proprio business, a costruzione di partenariati e presentazione di progetti in bandi regionali, ad esperienze di alto apprendistato in azienda.

La giornata si è conclusa con il Premio PMI Innovativa Piemonte 2024, organizzato nell’ambito dell’iniziativa InnovUp, rappresentante della filiera dell’innovazione italiana. Sara Falvo – Polo bioPmed e Sara Rigamonti – InnovUp hanno rilasciato il primo premio a AorticLab, società che opera nel settore cardiovascolare e nello sviluppo di soluzioni per chi soffre di stenosi della valvola aortica, che avrà accesso a servizi di supporto all’innovazione e parteciperà alla competizione per il Premio Nazionale istituito da InnovUp. Oltre al primo premio, sono stati assegnati anche premi speciali: Premio speciale Adecco a Medics 3D, Premio speciale Bugnion a Cerotek, Premio speciale Enivpark a STS Isolamenti, Premio Menzione speciale Imprenditoria Femminile di Invitalia ad Addax Biosciences, Premio speciale Silvia Sola Parole connesse ad Otech Industry e Premio speciale Value Service a Novaicos ImmunoTherapeutics. Infine, InnovUp ha premiato le prime tre classificate: AorticLab, Addax Biosciences e STS Isolamenti con il proprio Premio speciale: un anno di associazione gratuita. 

L’evento è stato moderato da Paola Fontana, Po.in.tex- Polo di Innovazione Tessile, che si è fatta portavoce nel presentare le attività del Sistema Poli attraverso i vari interventi della giornata. Grazie anche all’uso di strumenti interattivi, come i sondaggi Mentimeter, è riuscita a coinvolgere attivamente il pubblico, composto da un ampio e variegato gruppo di partecipanti provenienti da diversi settori e con interessi eterogenei. Questo ha creato un’atmosfera stimolante, favorevole al confronto e alla condivisione di idee. In totale, hanno partecipato oltre 140 persone all’evento, dimostrando un forte interesse per le tematiche trattate e per le opportunità offerte dal Sistema Poli.

Secondo l’Assessore Regionale Matteo Marnati “Il sistema Poli supporta sia l’ecosistema dell’innovazione che la Regione sotto diversi aspetti tra cui, in particolare, quello di favorire un efficace utilizzo dei fondi europei. In particolare svolgono un’ importante azione con riferimento alle misure a supporto della R&D finanziate nell’ambito del FESR 21/27 fornendo supporto alle imprese in termini di orientamento verso le corrette misure agevolative a cui rivolgersi, in termini di costruzione di partenariati progettuali , nonché di supporto alla elaborazione di progetti di R&D. Una azione fondamentale che contribuisce ad una efficace e rapida messa a terra delle risorse europee che, per quanto riguarda il sostegno a programmi di R&D, ammontano a 315 milioni di euro. Di questa dotazione, al momento 160 milioni sono stati attribuiti alla Misura Swich che ha visto da pochi giorni chiudere il secondo bando. La risposta delle imprese e dei centri di ricerca è stata importante, con 157 progetti presentati, che coinvolgono circa 480 beneficiari, tra imprese e centri di ricerca”.

La configurazione del Sistema dei Poli di Innovazione piemontesi ha raggiunto, sin dalla sua nascita, traguardi considerevoli, e la sua missione continua a essere quella di proseguire su questa strada. “Oggi abbiamo presentato numerose iniziative: dall’accesso ai finanziamenti alle opportunità di internazionalizzazione, passando per alcuni dei nostri casi di successo e le attività che intendiamo sviluppare nei prossimi anni. Sono previste molte iniziative e un lavoro significativo che coinvolgerà il Sistema dei Poli, costituito dai 7 cluster di Innovazione piemontesi. È nostra ferma volontà continuare a crescere e collaborare per attivare e sviluppare progetti e servizi strutturati, utili a promuovere un’innovazione sistemica per l’intero territorio, declinata nei vari settori d’interesse.” Questo è il messaggio che il Sistema Poli lancia a conclusione della giornata. “La missione per il 2025” – prosegue il messaggio – “è quella di arricchire ulteriormente l’ecosistema regionale, per un Piemonte sempre più innovativo. Ci impegniamo ad affiancare e supportare continuamente le piccole e medie imprese, affinché possano crescere e svilupparsi in un’ottica innovativa, affrontando le sfide che il territorio e le realtà locali si trovano a fronteggiare.”

Il Presidente della Regione Cirio in visita allo stabilimento Caffarel 

Fatto il punto sugli ultimi investimenti: un piano di quasi 12 milioni per rafforzare la produzione in Piemonte

Confermato il ruolo strategico dell’Italia per il Gruppo Lindt & Sprüngli: 50 milioni investiti negli ultimi due anni

Luserna San Giovanni (TO), 28 November 2024 – Il Presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio ha visitato , insieme all’Assessore al Bilancio Andrea Tronzano, al Sindaco di Luserna San Giovanni Duilio Canale e al Presidente dell’Unione Montana Mauro Vignola, lo storico stabilimento Caffarel di Luserna San Giovanni, in provincia di Torino. I rappresentanti delle Istituzioni hanno potuto apprezzare l’impegno di Lindt & Sprüngli nel valorizzare il territorio piemontese e nel promuovere la qualità delle materie prime locali: gli ultimi investimenti, per un totale di quasi 12 milioni di euro, mirano a creare in Piemonte un centro di eccellenza mondiale per il Gruppo Lindt & Sprüngli.

Anche grazie agli investimenti degli ultimi due anni, Caffarel è una realtà sempre più significativa del nostro territorio e rappresenta un’eccellenza nella produzione dolciaria, soprattutto per quanto riguarda alcuni prodotti iconici del nostro Piemonte, come il giandujotto, e la pralineria al cioccolato. È anche grazie ad aziende come questa che l’eccellenza della nostra pasticceria e dei nostri prodotti, soprattutto in queste settimane che ci avvicinano al Natale, arriva sulle tavole di tutti i piemontesi, ma anche nel resto d’Italia e del mondo. Aziende globali che continuano a investire sul territorio sono la prova che il Piemonte è attrattivo per chi vuole fare impresa, grazie ai suoi prodotti e alle professionalità che il nostro sistema formativo sa garantire” – ha dichiarato il Presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio.

Caffarel ha rafforzato la produzione all’interno del proprio stabilimento di Luserna San Giovanni, confermando così il ruolo strategico dell’Italia come polo produttivo per il Gruppo, come dimostrato dalla quota di fornitori italiani, l’80% del totale, e dalla forte propensione all’export dei prodotti realizzati in Italia, che rappresentano oltre l’80% dei volumi prodotti nel nostro Paese.

Benedict Riccabona, CEO di Lindt & Sprüngli Italia, ha dichiarato: “Lo scorso ottobre, Caffarel ha inaugurato un nuovo impianto di tostatura delle nocciole che renderà il Piemonte un centro di eccellenza nella lavorazione delle nocciole e del cioccolato per il Gruppo Lindt a livello globaleIl progetto, frutto di un piano di quasi 12 milioni di euro, testimonia il nostro continuo impegno verso Italia, un mercato che consideriamo centrale per lo sviluppo delle nostre attività produttive. Negli ultimi due anni, abbiamo investito circa 50 milioni di euro per il rinnovamento e allargamento degli stabilimenti di produzione nel Paese. Il sito di Luserna San Giovanni, dove produciamo l’autentico Gianduiotto di Torino Caffarel, è un esempio della nostra dedizione alla qualità e all’innovazione e del nostro legame con il territorio piemontese.”

Situato nel cuore del Piemonte, dove nascono le migliori nocciole al mondo, il nuovo impianto supporterà principalmente la produzione del rinomato Gianduiotto, creato da Caffarel 160 anni fa e realizzato interamente con Nocciole Piemonte IGP. Qui, seguendo l’antico metodo dell’estrusione, il gianduiotto acquista la sua forma e consistenza distintive.

Fondata nel 1826, Caffarel è stata una delle prime fabbriche di cioccolato in Europa ed è da sempre legata al territorio piemontese e al suo indotto. Il marchio storico di Caffarel “Gianduia 1865. L’autentico Gianduiotto di Torino” è registrato nel Registro speciale dei Marchi storici di interesse nazionale, curato dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy.

Lo stabilimento di Luserna San Giovanni è un sito d’eccellenza del Gruppo specializzato nella produzione di cioccolato e nocciole e si avvale in gran parte delle pregiate materie prime provenienti dalla Regione. Dal 1998 Caffarel fa parte del Gruppo Lindt & Sprüngli, che ha investito nell’espansione e nel rinnovamento degli stabilimenti di produzione, conservando al tempo stesso le ricette e l’attitudine alla qualità che hanno reso il brand famoso nel mondo.  Negli ultimi 5 anni, lo storico stabilimento nella provincia di Torino ha raddoppiato i volumi produttivi, anche grazie agli ingenti investimenti da parte del Gruppo per potenziare la produzione: 50 milioni di euro investiti negli ultimi due anni, ai quali si aggiunge adesso il nuovo centro per la tostatura delle nocciole.

Giachino: al Premio Logistico 2024 le luci e le ombre della logistica italiana

Il Premio Logistico dell’anno organizzato dalla prestigiosa Assologistica e’ un avvenimento che da anni non mi perdo sin da quando intervenni come Sottosegretario ai trasporti e mi dispiace molto che da anni non intervenga il Sottosegretario con delega al trasporto merci.  Importante l’intervenuto del Sottosegretario agli interni Molteni ma non avendo competenza in materia ha potuto parlare solo di sicurezza.
Invece dagli interventi del Prof. Marco Fortis sull’andamento del PIL e soprattutto delle esportazioni si è visto quante opportunità avrebbe la nostra logistica tenuto conto che siamo il quarto Paese esportatore del mondo . E invece per la mancanza di interventi nell’ultimo decennio in questi anni la quota di trasporti e logistica ceduta alle società estere invece di diminuire e’ aumentata facendo perdere al nostro Paese lavoro logistico, occupazione e PIL.
Lo dico con amarezza perché nel Piano nazionale della logistica 2011-2020 approvato a stragrande maggioranza dalla Consulta della logistica e dei Trasporti,  che presiedevo da Sottosegretario ai trasporti  e anche da Assologistica , il tema del passaggio  della vendita Franci fabbrica a Franco destino era uno degli obiettivi principali purtroppo mai ripresi dei governi che sono succeduti con danno al PIL e alla logistica del nostro Paese. Che da oltre 10 anni nella graduatoria della Banca Mondiale la logistica italiana figuri sempre al 19* denota la carenza degli interventi nel settore ma interpella anche il mondo associativo dei trasporti che finché va sparpagliato all’incontro con Governo e Parlamento porterà a casa pochi risultati concreti e migliorativi. Il fatto che gli stanziamenti per il ferrobonus e il Marebonus siano legati al buon cuore del governo di turno , e magari inferiori a quelli del 2009, la dice lunga.
Ha fatto bene il Vicepresidente della Confindustria Destro a sottolineare la esigenza che l’Europa corregga la decisione di puntare solo sull’auto elettrica. La soluzione ibrida o con biocombustibili  consentirebbe di raggiungere gli stessi obiettivi green ma salvando il nostro automotive . La soluzione tutta elettrica , votata dal PD, e’ bene che lo capisca il mondo della logistica , ridurrebbe tantissimo la logistica legata all’automotive in quanto l’auto elettrica genera la metà dell’indotto generato dal motore endotermico.
Anche sulle infrastrutture, di cui stamane il mondo della logistica deve farsi sentire molto  di più soprattutto ora che sul versante delle Alpi siamo in grave e pesante difficoltà.
Ho fiducia che il Vice Ministro Rixi saprà farsi carico delle problematiche del settore che sarà toccato pesantemente dalla nuova geopolitica come ha evidenziato bene il bel convegno organizzato giovedì da ShipMag a Roma.
Mino GIACHINO  già sottosegretario ai trasporti

Non solo robot: i successi dell’ortopedia dell’anca

Lo sport dopo una protesi: una realtà non più solo per gli atleti

Riprendono l’attività sportiva dopo un impianto di protesi d’anca: Danilo, 70 anni, che ha concluso un trekking sull’Himalaya a un anno dall’intervento, e Roberto, anche lui 70 anni, che dopo 3 mesi dalla stessa operazione chirurgica ha vinto un torneo di padel.

Entrambi i pazienti sono arrivati all’intervento dopo un lungo periodo di difficoltà di deambulazione dovute alla patologia e forti dolori articolari, che incidevano pesantemente sulla qualità della vita.

«Questo intervento mi ha permesso di realizzare un sogno: l’avventura sull’Himalaya – ha spiegato Danilo – motociclista da sempre, con un gruppo di amici ho raggiunto i 5.799 metri percorrendo strade sterrate, oltrepassando guadi e sabbia nella zona di Ladakh fino al passo certificato più alto al mondo UMLING LA. Ringrazio il professor Castoldi e tutta la sua equipe per quello che hanno fatto, sono stati degli angeli che mi hanno riaperto delle mete e una progettualità che pensavo perdute».

«Il padel è un hobby che condivido con gli amici e colleghi – ha dichiarato Roberto, maestro e tecnico nazionale di tennis – vincere il torneo pochi mesi dopo l’intervento è stato importante e ha premiato anche gli sforzi fatti per la riabilitazione, ma il grande merito è dell’equipe di ortopedia che ringrazio infinitamente».

Sono due dei circa 200 casi annui di impianto di protesi condotti dalla equipe di Chirurgia dell’Anca dell’Ortopedia e Traumatologia del San Luigi Gonzaga di Orbassano, diretta da Filippo Castoldi, professore dell’Università degli Studi di Torino.

L’impianto di una protesi osteo-articolare non è più un tabù limitante: la ripresa dell’attività sportiva agli stessi livelli pre/intervento è ormai la normalità, non solo per calciatori o atleti professionisti: il 70% dei pazienti adulti con età superiore ai 75 anni sottoposti a intervento di protesi d’anca riprende l’attività fisica, dopo soli 1/3 mesi dall’impianto.

Lo dimostrano i dati della letteratura internazionale e l’esperienza chirurgica testimoniata dall’Ortopedia del San Luigi.

«Si tratta di un successo della tecnica medica – ha sottolineato Filippo Castoldi – i cui progressi sono paralleli all’avanzare della tecnologia, che è uno strumento preziosissimo anche per la chirurgia protesica dell’anca, ma che è sempre subordinata alla competenza, all’aggiornamento e all’esperienza dei professionisti sanitari».

«L’eccellenza della sanità piemontese è prima di tutto l’eccellenza delle competenze professionali di medici, infermieri e delle altre figure sanitarie all’opera nei nostri ospedali – ha dichiarato Federico Riboldi, Assessore alla Sanità della Regione Piemonte – in cui quotidianamente si lavora, in costante aggiornamento, per mantenere sempre alta l’offerta di salute ai cittadini, che possono contare su grandi professionalità, supportate da una dotazione tecnologica all’altezza».

«L’Ospedale San Luigi negli anni ha sviluppato competenze multispecialistiche di altissimo livello – ha commentato Davide Minniti, Direttore generale AOU San Luigi Gonzaga – assicurando alla popolazione del territorio cure e assistenza di eccellenza. L’ortopedia è senz’altro una delle specialità di punta nella nostra offerta azienda sanitaria».

 

DI CHE INTERVENTO SI TRATTA

I due interventi citati sono stati condotti senza l’ausilio di strumenti digitali ma con approccio ortopedico tradizionale: nel caso del signor Danilo in particolare, si è trattato impianto protesico eseguito con via d’accesso anteriore, che ha la caratteristica di non violare strutture muscolari e di mantenere quindi integri i tessuti molli. Per l’intervento sono stati utilizzati strumenti oggi disponibili ad un altissimo livello di specializzazione, che permettono al chirurgo un alto grado di precisione. Tecniche anestesiologiche e di controllo del dolore postoperatorio, l’utilizzo di farmaci e di tecniche chirurgiche che rispettano i tessuti e riducono al minimo la perdita ematica hanno concorso al successo dell’intervento.

La riabilitazione e la ripresa del carico avviene, in casi come questo, nello stesso pomeriggio della giornata dell’intervento o il giorno successivo, con l’aiuto dei fisioterapisti che permettono il ritorno alla normalità in modo precoce evitando l’allettamento, nemico della ripresa del paziente.

I DATI DELLA CHIRURGIA DELL’ANCA DEL SAN LUIGI GONZAGA DI ORBASSANO

L’equipe di chirurgia dell’anca del San Luigi è composta anche dagli ortopedici Lorenzo Mattei, Stefano Mortera, e Giulia Sandrucci.

L’ortopedia del San Luigi, per quanto riguarda la Chirurgia dell’anca, ha un volume di attività di circa 200 protesi impiantate/revisioni annue, 2.400 visite ambulatoriali e circa 120 infiltrazioni ecoguidate annue.

GivingTuesday, Mole illuminata per la Giornata Mondiale del Dono

L’Italia torna a illuminarsi di rosso per promuovere i valori della generosità solidale: da Firenze a Padova, da Lecce a Ventimiglia, da Torino a Taranto, da Venezia a L’Aquila, da Trento a Potenza, fino ai comuni più piccoli, sono circa 80 i Comuni italiani che il 3 dicembre aderiranno all’iniziativa del GivingTuesday, la Giornata Mondiale del Dono, che sarà celebrata in tutto il mondo per creare una sensibilità collettiva sull’importanza del dono in tutte le sue forme. Un’onda internazionale che è partita nel 2020, quando il movimento globale del GivingTuesday ha lanciato per la prima volta l’idea dei monumenti in rosso nelle principali città del mondo, dal Cristo Redentore a Rio de Janeiro, alla Sagrada Familia a Barcellona fino alle cascate del Niagara in Canada. Quest’anno, per la seconda volta in Italia, anche i principali monumenti del Bel Paese aderiranno all’iniziativa grazie alla collaborazione tra la Fondazione Filantropica AIFR – ETS e ANCI, l’Associazione Nazionale Comuni Italiani.

“I bellissimi monumenti delle nostre città sono la testimonianza della immensa tradizione culturale del nostro paese, illuminarli di rosso per celebrare il Giving Tuesday significa dare un messaggio forte e significativo: che anche la generosità è una componente essenziale e fondante del nostro patrimonio” – dichiara Marco Cecchini, Presidente della Fondazione AIFR– “Un patrimonio immateriale di valori, che nei gesti piccoli e grandi di milioni di italiani, ogni anno, ogni giorno, si trasforma in progetti e iniziative in grado di cambiare le nostre comunità e trasformare in meglio la vita di milioni di persone, in Italia e nel mondo”.

L’iniziativa “Italia in rosso” illuminerà nella serata del 3 dicembre i punti simbolici delle città italiane di tutto lo “stivale” e delle sue isole, con un’adesione in continua crescita che alla data di oggi conta quasi 80 comuni con altrettanti monumenti storici, dal David di Michelangelo a Firenze alla Torre campanaria di Palazzo Moroni a Padova, dal Palazzo della Loggia a Brescia ai palazzi di Ca’ Farsetti e di Ca’ Loredan su Canal Grande a Venezia, dalla Mole Antonelliana di Torino al Palazzo del Podestà a Bologna, dalla Basilica di San Francesco ad Assisi alla Fontana Luminosa dell’Aquila, dal Sedile di Piazza Sant’Oronzo a Lecce al Palazzo San Giorgio a Reggio Calabria, dal Torrino del Bastione di Saint Remy di Cagliari al Palazzo degli Elefanti di Catania.    

I COMUNI ITALIANI CHE HANNO ADERITO AL GIVINGTUESDAY

Sino ad oggi hanno dato la loro adesione i Comuni di: Acri, Agropoli, Arezzo, Assisi, Atessa, Augusta, Avellino, Aymavilles, Bagnacavallo, Bologna, Brescia, Cagliari, Campi Bisenzio, Cardano al Campo, Carpi, Castel Belforte, Catania, Catanzaro, Cave, Charvensod, Fabriano, Fano, Fiorenzuola d’Arda, Firenze, Formigine, Fossacesia, Genova, Gragnano Trebbiense, Gressoney-Saint-Jean, Guardiagrele, Guiglia, Jovençan, La Spezia, L’Aquila, Lecce, Lucca, Mantova, Marnate, Massa Lombarda, Modena, Monte Porzio Catone, Monte San Pietro, Murialdo, Oyace, Padova, Palazzolo sull’Oglio, Piacenza, Pisa, Pont-Saint-Martin, Potenza, Quiliano, Rapallo, Ravarino, Reggio Calabria, Reggio Emilia, Riano, Rimini, Rocca San Giovanni, San Giovanni Teatino, San Lazzaro di Savena, San Severino Marche, San Zenone al Po, Sarzana, Savona, Sestri Levante, Taranto, Teramo, Torino, Trento, Trieste, Udine, Valsavarenche, Valsavarenche, Venezia, Ventimiglia.

Qui la lista dei comuni aderenti, in continuo aggiornamento, e tutte le informazioni sull’iniziativa.

Tutti possono partecipare alle celebrazioni del Giving Tuesday: si può condividere sui social la causa che più sta a cuore o fare una donazione a un’organizzazione non profit. Sul sito tante idee e iniziative per aderire all’evento: https://givingtuesday.it/

 

Investiti 87 milioni contro il dissesto idrogeologico

In Commissione Ambiente, presieduta da Sergio Bartoli, l’assessore per la Difesa del suolo Marco Gabusi ha svolto una relazione sul suo programma di lavoro in merito alla protezione civile e alla difesa del suolo.

“Nell’ambito degli interventi legati al dissesto idrogeologico la Regione intende lavorare sulla pianificazione e l’aggiornamento degli strumenti urbanistici abbiamo sempre avuto una stretta collaborazione con il Ministero. Quest’anno ci sono stati 87 milioni di euro di investimenti per il programma Rendis per la gestione dei dissesti idrogeologici. Spesso gli interventi di emergenza sono svolti con la massima efficacia ma ci sono poi problemi burocratici nelle fasi successive – ha detto l’assessore Gabusi”. Un plauso particolare l’assessore lo ha rivolto ai volontari di Protezione civile: “negli ultimi tre anni abbiamo aumentato del 10% l’importo dei contributi alle associazioni di volontariato che lavorano al nostro fianco, il Coordinamento regionale di protezione civile organizza anche corsi di formazione specifici per i volontari. Siamo una delle Regioni migliori in Italia per la gestione della Protezione Civile e spesso andiamo altrove dove c’è bisogno del nostro intervento. Abbiamo 10 anni di esperienza nelle misure di rilocalizzazione degli immobili che sorgono in zone pericolose e siamo molto attenti alla collaborazione con i volontari dei gruppi Antincendi Boschivi”.

Sergio Bartoli, presidente V Commissione Ambiente

 

Alcuni consiglieri hanno rivolto domande specifiche all’assessore. La consigliera Monica Canalis (Pd) ha chiesto chiarimenti sulla gestione autonoma della Protezione Civile e sui fondi di finanziamento. Mauro Fava (FI) ha ringraziato l’assessore per il lavoro svolto in relazione alle alluvioni nel Canavese nello scorso mese di settembre, Roberto Ravello (FdI) ha chiesto quando verrà trasferita la sede della Protezione civile mentre il consigliere Marco Protopapa (Lega) ha messo l’accento sulle necessità del settore agricolo, soprattutto in relazione alle aspettative dei Comuni dopo gli eventi alluvionali. La consigliera Alice Ravinale (Avs) ha chiesto di avere dati specifici sui costi sostenuti negli ultimi 5 anni in seguito alle alluvioni.

Nella successiva seduta congiunta con la Commissione Cultura è stato dato parere favorevole a maggioranza al regolamento di attuazione dell’articolo 8 della legge regionale sul patrimonio geologico.