A Sessame, nell’Astigiano, un agricoltore di 56 anni è morto nella sua vigna fuori dal paese, verso Bistagno. Stava guidando il suo trattore che, per cause da verificare, si è ribaltato sbalzandolo contro un filare che lo ha decapitato. Sul posto i carabinieri di Bubbio, vigili del fuoco e 118.
Chiamparino a Miradolo
Lunedì 8 maggio, alle ore 15.30, il Castello di Miradolo, nel comune di San Secondo di Pinerolo potrà annoverare in visita due ospiti particolarmente qualificati. Si tratta del presidente della Regione Piemonte, Sergio Chiamparino, e dell’assessore regionale alla cultura Antonella Parigi. Il Castello tra ospitando una prestigiosa mostra “Tiepolo e il Settecento veneto” organizzata dalla Fondazione Cosso a cura del professor Givanni Carlo Federico Villa, realizzata in collaborazione con i Musei Civici di Vicenza. L’evento sta avendo notevole risonanza, al punto che la chiusura è stata posticipata al 21 maggio prossimo. La mostra si sviluppa intorno a 46 preziosi capolavori provenienti dalla prestigiosa Pinacoteca di Palazzo Chiericati a Vicenza.
Massimo Iaretti
L’aiuola dedicata alle vittime del cinema Statuto, in largo Cibrario, è una selva incolta fitta di vegetazione. A fare da cornice a questa piccola giungla urbana, un paio di panchine scrostate. Nelle foto, inviateci da lettore F. Iossetti, che ringraziamo per la
segnalazione, lo stato di degrado è evidente. Ci auguriamo che il Comune provveda a restituire il dovuto decoro all’area, ma soprattutto alla memoria di quelle persone che persero tragicamente la vita.
Lo stadio storico del Grande Torino, il Filadelfia, con una tribuna coperta da 4mila posti, rinasce diciannove anni dopo la demolizione. L’impianto ospiterà gli allenamenti della prima squadra e le partite della Primavera. “E’ un pezzo importante della nostra città. Il Grande Torino è leggenda, siamo orgogliosi di questa giornata “, dice la sindaca Chiara Appendino nel 68/o anniversario della tragedia di Superga,
presentando in conferenza stampa le iniziative in programma il 24 e 25 maggio per l’inaugurazione. Il nuovo Fila verrà consegnato al Toro il primo giugno. “L’obiettivo siglare il contratto prima dell’inaugurazione del 25 maggio”, ha commentato con l’Ansa il consigliere della società granata Giuseppe Ferrauto. L’accordo è tra il club e la Fondazione Stadio Filadelfia.
Un torinese a Milano: è il re del ghiaccio
Storie di città / di Patrizio Tosetto
Quando mi reco a Milano ho sempre sentimenti contrastanti. Parteggio per la nostra città e non posso evitarmi i confronti tra le due realtà .Torino primeggia in bellezza. Milano in maggiore precisione.
Ma che ci fa un torinese a Milano? Per la prima volta assisto ad una partita di Hockey su ghiaccio.
Amichevole tra Usa e Italia. Stadio del ghiaccio di Milano Agorà, evento organizzato dalla Federazione del Ghiaccio ed Agorà.
L’invito mi è stato fatto da Pompeo Guarnieri, animatore ed amministratore da 18 anni di Agorà s.r.l. La società era in condizioni economiche pietose. Coadiuvato da moglie e figlia è riuscito nel “miracolo” del risanamento. Curriculum di tutto rispetto. Direttore amministrativo della Centrale del Latte di Milano e commissario delle Farmacie comunali milanesi. Uno a cui piacciono le imprese impossibili. Anzi direi proprio uno che dalle difficoltà è galvanizzato. Io “vago” per il palazzetto per rendermi conto dell’organizzazione di sicurezza e di accoglienza. Notevole!
Pompeo, pienone ? “Non credo, ma i ragazzi hanno lavorato bene. Sono soddisfatto.”
Un’ oretta dopo, a spalti pieni, uno sguardo mi conferma la sua soddisfazione. Spalti stracolmi. Che poi è una giornataccia, piove tantissimo. Piove ed il ghiaccio è freddo. Ma appena inizia il riscaldamento dei giocatori il ” clima diventa “caldo”. Perché non anche a Torino? Mi chiedo ripetutamente.
Agorà da quattro mesi ha aperto una sede secondario nella nostra città, in via Ventimiglia. Ecco una nuova sfida di Pompeo Guarnieri: partecipare come società Agorà al bando indetto dal Parco Olimpico per una definizione imprenditoriale avente come obiettivo la miglior gestione del sito del Pala Vela di Torino.
In poche parole valorizzare una delle strutture più belle d Italia.
Proprio così… nella nostra città ci sono tra gli impianti più moderni d’Italia. Incredibile? Ovviamente no, avendo organizzato il 2006 olimpionico . Abbiamo anche un terreno fertile ed gli sport del ghiaccio sono molto diffusi. C’è però un altro nostro limite: non sappiamo valorizzarci. Ma diamo tempo al tempo che “non tutto è perduto”.
Al ritorno in auto non pioveva più. Mi sono ripetuto: sarebbe bello ed interessante che Agorà si occupasse della gestione del Pala Vela. Una sinergia importante e per te Pompeo, un’altra missione difficile da realizzare.
40 anni fa l’uccisione di Carlo Casalegno
“Quella sera avevamo chiuso insieme la terza pagina della Stampa. Molti dicono che il giornalismo è morto, ma sarà proprio questo che continuerà a distinguere il vero dal falso, come ci ha insegnato lui”. Così la figura di Carlo Casalegno è stata ricordata dal presidente dell’Ordine dei giornalisti del Piemonte, Alberto Sinigaglia in occasione della ricorrenza dell’agguato al vicedirettore de La Stampa, ucciso dalle Brigate Rosse il 16 novembre di 40 anni fa, cerimonia che ha aperto a Torino la decima Giornata della Memoria dei giornalisti uccisi da mafia e terrorismo. Il ricordo è avvenuto presso l’abitazione di Casalegno, luogo dell’agguato mortale, in corso re Umberto. “Non è un omaggio a chi non c’è più, ma un motivo di speranza per chi c’è oggi – ha detto il presidente della Fnsi, Giuseppe Giulietti -. Casalegno era attento a raccontare da dove arrivava l’eversione e a tenere alti i valori della legalità e della democrazia”.
“BASTA COPERTURE DELLA GIUNTA GRILLINA A DELINQUENTI ANTAGONISTI”
<<Questa mattina il blitz è scattato alle 6,30, agenti in tenuta antisommossa hanno sfondato la porta d’ingresso e fatto irruzione nella sede degli anarchici in via Alessandria all’Asilo Occupato.
In quella circostanza sono stata nuovamente minacciata da un gruppo di loro che sostava in corso Brescia e, con tono rabbioso, mi hanno volgarmente oltraggiato e intimidito.
E’ ormai chiaro che, con un’aggressività ancora peggiore rispetto agli altri centri sociali, l’occupazione anarchica dell’ex asilo costituisce un corpo estraneo al quartiere di Borgo Aurora, utilizzato come covo da delinquenti.
Chiederemo un incontro urgente al Prefetto e al nuovo Questore>> annuncia Patrizia Alessi, Consigliera FDI in Circoscrizione 7
Aggiunge Augusta Montaruli,dell’ Esecutivo nazionale FDI, <<l’Amministrazione ottemperi alla mozione Marrone-Sbriglio, tutt’ora in vigore.
Siccome la Giunta grillina del Sindaco Appendino sembra offrire agli squatter la stessa tutela finora garantita dalle amministrazioni comunali della sinistra senza aver mai preteso la restituzione dell’immobile occupato di proprietà municipale, presenteremo una interrogazione in Parlamento per chiedere un intervento del Ministero dell’Interno>>.
I sindaci protestano per il ponte chiuso
Era stato danneggiato dall’alluvione di novembre e chiuso da allora. Infatti non sono ancora partiti i lavori di ripristino del ponte tra Settimo Torinese e Castiglione. Così questa mattina dieci sindaci della zona hanno compiuto una provocatoria passeggiata sullo stesso ponte per sollecitare la Città Metropolitana a velocizzare i tempi burocratici per l’inizio dei lavori. La chiusura del ponte ha riversato il traffico sui comuni precollinari, creando situazioni di disagio.
Scritte ingiuriose contro il Grande Torino sono apparse sulla strada della basilica di Superga, tragico scenario della sciagura aerea di cui domani si celebra il 68/o anniversario. “Da Lisbona a Torino meglio in motorino”, “4 maggio bovini al pascolo”, questi e altri insulti sono stati vergati nella notte sui muri vicino all’edificio religioso che domani ospiterà il tradizionale ricordo del capitano Mazzola e dei suoi compagni di squadra. Insulti ancora più sgradevoli, proprio perché avvengono nella settimana che conduce al derby e a soli pochi giorni dall’inaugurazione del Filadelfia, lo stadio storico in cui il Grande Torino vinse cinque scudetti consecutivi negli anni Quaranta. Molti cittadini e tifosi hanno segnalato le scritte al Comune, chiedendo di cancellare le scritte prima delle celebrazioni di domani. Alcune sono state coperte con vernice granata.
(foto: Drone Piemonte)
L’ex marito stalker si taglia le vene in carcere
Ha cercato di togliersi la vita in carcere Luigi Garofalo, l’uomo di 46 anni accusato di atti persecutori nei confronti della moglie che si era appellata attraverso i media ai giudici, preoccupata per la sua vita nel caso l’uomo fosse stato liberato. Il legale di Garofalo, Fabrizio Bonfante commenta con l’agenzia Ansa: “Ha detto che non ce la faceva più ad affrontare la gogna mediatica e si è tagliato le vene”. L’uomo è stato medicato nell’infermeria del carcere ed è sorvegliato a vista.Era stato arrestato lo scorso 8 marzo dopo aver puntato una pistola, forse una scacciacani, contro il figlio 19enne che, secondo lui, prendeva le parti della madre. Arrestato anche mercoledì scorso: uscito dal carcere e messo ai domiciliari, era andato al bar di famiglia in Barriera di Milano. L’ex moglie detto di essere stata minacciata, anche di morte, ma l’uomo ha negato le accuse.