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Accende la stufa e si ustiona gravemente

Elicottero-118

Trasportato con l’elisoccorso al Cto

 

Un uomo di 59 anni è rimasto ustionato gravemente mentre stava accendendo la stufa della propria abitazione a Giaveno, nel Torinese. I del 118, che lo hanno trasportato in elicottero al Cto di Torino, hanno riscontarto ustioni sul 70% del corpo. Non è chiara la dinamica dell’incidente, forse l’uomo potrebbe avere utilizzato liquidi infiammabili per accendere la stufa. I carabinieri stanno indagando.

Bombe carta e fumogeni contro il carcere di Ivrea

POLIZIA CROCETTA

Le indagini sull’episodio sono seguite dal commissariato di Ivrea

 

Un lancio di bombe carta e fumogeni contro il carcere di Ivrea.  Al grido “libertà per i detenuti” gli oggetti sono stati proiettati oltre il muro perimetrale dell’edificio senza colpire gli agenti di polizia penitenziaria. Un gesto dimostrativo legato con ogni probabilità ad attivisti di area anarchica o autonoma. Le indagini sull’episodio sono seguite dal commissariato di Ivrea.

Fiamme nelle case popolari, 16 evacuati e intossicati

vigili fuoco 1

Si tratta di uno stabile di sei piani

 

Le fiamme di un incendio sono divampate in una casa popolare alle Vallette. Si tratta di uno stabile di sei piani, evacuato. In tutto sedici persone, tra le quali quattro bambini, sono rimaste intossicate leggermente. I vigili del fuoco e i carabinieri hanno verificato che il rogo è divampato nello scantinato e potrebbe trattarsi di incendio doloso. Infatti, nei mesi scorsi altri incendi sono scoppiati nelle case popolari del quartiere. Le fiamme ora sono sono state domate.

 

(Foto: archivio il Torinese)

Dopo Porta Palazzo altro cancello cade su due ragazzi in via Gottardo

polizia municipale1

Sul posto è intervenuta la polizia municipale

 

Dopo l’episodio del cancello del mercato di Porta Palazzo caduto nei giorni scorsi su due ragzzini di origine cinese, un altro caso analogo. Questa volte sono due quindicenni di origine nordafricana ad essere stati schiacciati da un pesante cancello di ferro, mentre stavano giocando con gli amici in via Gottardo. Sono stati subito trasportati all’ospedale San Giovanni Bosco, dove i medici dicono che le loro condizioni sono piuttosto gravi ma non sarebbero in pericolo la vita. Il cancello in questione  chiude un sottopassaggio nei pressi degli impianti sportivi della Rari Nantes. Sul posto è intervenuta la polizia municipale.

 

Spaccate in Ossola, la banda romena del "punto giallo" arrestata a Torino

Servizio di www.verbano24.it

 

Sono sette e si trovano in carcere – uno a Verbania, sei al Lo Russo e Cotugno di Torino – i componenti della banda di ladri che per tre volte, tra aprile e giugno, ha colpito nel Vco, concentrandosi sui “punti gialli” dei poliambulatori Asl

 

 

punto_gialloL’indagine è partita in Valle Vigezzo, grazie alle immagini della videosorveglianza, e potrebbe estendersi fuori provincia. Sono sette e si trovano in carcere – uno a Verbania, sei al Lo Russo e Cotugno di Torino – i componenti della banda di ladri che per tre volte, tra aprile e giugno, ha colpito nel Vco, concentrandosi sui “punti gialli” dei poliambulatori Asl, le casse continue con le quali vengono pagati i ticket sanitari. Sono tutti romeni, pregiudicati, hanno tra i 27 e i 40 anni e provengono dall’hinterland torinese, dove sono stati arrestati all’alba con l’accusa di furto aggravato continuato e in concorso. Si tratta di Mircea Marian Cumpanasoiu (28 anni), Cristian Daniel Puiu Lata (27), Dorin Savin (37), Romeo Nicolae Perhalt (39), Cristinel Irima (40), Adrian Ilie Gheorghiasa (28) e Florin Zamfir (34). Quest’ultimo ha ricevuto l’ordinanza di custodia cautelare già in carcere – si trova a Verbania – perché arrestato in flagranza il 26 giugno a Villadossola mentre fuggiva dopo aver svaligiato il poliambulatorio Asl di Villadossola insieme a altri ignoti.

 

I loro nomi e i loro volti sono stati scoperti partendo dai filmati delle telecamere di sorveglianza. Il 10 aprile, dopo la prima spaccata al poliambulatorio Asl di Santa Maria Maggiore – un’altra in paese avvenne il 16 e ebbe come oggetto un bar-ricevitoria dal quale sparirono anche numerosi gratta e vinci – venne notata, la notte del furto e il giorno prima, una Volkswagen Polo di colore scuro in transito. Dalla targa s’è arrivati al proprietario, che abita nel Torinese ma che non è il fruitore. Appostamenti e controlli hanno permesso di identificare altri veicoli e, uno a uno, i componenti della banda, nessuno dei quali – tranne Gheorghiasa – ha residenza in Italia e quindi di difficile reperibiltà. Stamane gli arresti.

 

Il gruppo criminale agiva con organizzazione e criterio. La banda si muoveva con almeno tre auto, la Polo e due Audi, una a fare da apripista e da palo, l’altra come staffetta per verificare che il percorso fosse libero da blocchi stradali. Il bersaglio erano i contanti delle Asl e i gratta e vinci, cioè titoli che non necessitano di una rete di ricettazione e si smerciano in fretta. Una volta forzate le serrature degli uffici, agivano in fretta e con forza. A colpi di piccone e pala spaccavano le casse continue, rovistando al contempo nei cassetti alla ricerca di altro denaro. Poi se ne andavano.

 

L’indagine, denominata “Punto giallo”, è stata coordinata dal sostituto procuratore Gianluca Periani e è stata condotta dal Nucleo investigativo dei carabinieri del Vco comandato dal maggiore Giovanni Della Sala e dagli uomini della stazione di Santa Maria Maggiore agli ordini del maresciallo capo Franco Pagana. I risultati sono stati illustrati stamane in una conferenza stampa. Non sono esclusi sviluppi perché si sospetta che la banda sia autrice di altri furti in tutto il Piemonte e nel nord Italia.

 

www.verbano24.it

 

Rapina al cinema di Venaria, banditi in fuga

Da parte dei cassieri c’è stato il tentativo di disarmarli e, dopo una colluttazione, i rapinatori sono fuggiti

 

cinema salaI carabinieri stanno visionando i filmati delle telecamere del cinema multisala di Venaria, dove si sono vissuti  momenti di paura ieri, quando due malviventi armati di pistola sono entrati nei locali dopo l’inizio del secondo spettacolo e hanno compiuto una rapina. Da parte dei cassieri c’è stato il tentativo di disarmarli e, dopo una colluttazione, i rapinatori sono fuggiti  con un magro bottino di 100 euro, facendo perdere le proprie  tracce..

Cercava funghi: morto nella scarpata

Il  corpo senza vita è stato ritrovato questa mattina dai vigili del fuoco

 

FUNGHIE’ morto cadendo in una scarpata mentre cercava funghi nei boschi di Lemie – frazione Villa. Era un pensionato  Enel di 61 anni, Michelangelo Rocchietti. Mancava da casa da ieri, quando era uscito con due amici che successivamente hanno dato l’allarme. Il  corpo senza vita è stato ritrovato questa mattina dai vigili del fuoco e dal soccorso alpino nella frazione abbandonata di Foiere. i carabinieri stanno indagando.

Giovane di 33 anni si schianta in auto contro muro

soccorsi 118

Sono ancora da chiarire le cause dell’incidente

 

Sono ancora da chiarire le cause per cui  un giovane di 33 anni ha perso il controllo della sua auto e si è schiantato contro un muro ad Alice Castello, nel Vercellese ed è morto sul colpo. La vittima si chiamava Silva Karunanayale Shaine Neomal, originario dello Sri Lanka. I medici del 118  hanno tentato invano di soccorrere l’uomo, la cui moglie e figlio viaggiavano su un’altra macchina e hanno assistito alla tragica scena. Sul posto sono intervenuti anche carabinieri e vigili del fuoco.

 

(Foto: archivio)
    

Piste da sci: sindaci di Cesana e Claviere indagati per disastro colposo

montagnapiemonte

Sono stati iscritti anche un dirigente della società Sestrieres spa, il secondo in questi giorni, e il direttore dei lavori

 

Lorenzo Colomb e Franco Capra, sindaci di Cesana Torinese e Claviere, sono iscritti nel registro degli indagati dalla procura per la vicenda dei lavori non autorizzati sulle piste da sci effettuati dalla Sestrieres spa nell’estate dello scorso anno. Sono stati iscritti anche un dirigente della società, il secondo in questi giorni, e il direttore dei lavori. Sono accusati di disastro colposo, in base alla legge sugli ecoreati.

Beni sequestrati alla Mafia, l'agenzia in difficoltà

palazzo civico

La succursale  occupa 7 persone tra cui un solo amministrativo che deve gestire circa 500 confische all’anno in tutto il Nord Italia, di cui 133 riguardano il Piemonte

 

Il nome di Roberto Bellasio, forse, ai più dirà poco. In realtà occupa un incarico importante nel contrasto alla criminalità perché è referente della sede di Milano, che è competente per tutto il Nord Italia, relativamente all’Agenzia per i beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata. Bellasio è stato sentito dalla Commissione legalità del Comune di Torino ed ha illustrato le problematiche che sinora ha incontrato l’Agenzia a causa della carenza di personale. La succursale milanese, infatti, occupa 7 persone tra cui un solo amministrativo che deve gestire circa 500 confische all’anno in tutto il Nord Italia, di cui 133 riguardano il Piemonte. I prolemi maggiori, comunque, riguardano la gestione di immobili e, soprattutto, di società che rischiano di fallire quando non c’è più un mafioso alle spelle e se non vengono amministrate adeguatamente nelle more dei procedimenti penali.  “Mi auguro – ha detto Fosca Nomis, presidente della Commissione – che i progetti di modifica del codice e dei regolamenti antimafia ora in discussione al Senato vengano approvati entro l’anno e risolvano le attuali criticità”.

 

(Foto: il Torinese)

 

Massimo Iaretti