Sabrina Noce, sostituto procuratore generale di Torino, ha richiesto alla Corte d’assise d’appello di confermare la condanna del giovane Gabriele Defilippi e del suo amico Roberto Obert. Il tribunale di Ivrea li aveva condannati rispettivamente a 30 e 19 anni di carcere per l’assassinio della professoressa di Castellamonte Gloria Rosboch, il cui corpo senza vita venne trovato nella cisterna di una discarica abbandonata. Defilippi, suo ex alunno di francese l’aveva truffata fingendo di essere innamorato di lei, e si era fatto consegnare 187mila euro senza mai restituirli.
Un 44enne, addetto alla sicurezza in una discoteca, obbligava il figlio 14enne a legare e bendare le fidanzatine, per sostituirsi a lui e violentarle. L’uomo è imputato a Torino con l’accusa di violenza sessuale e detenzione di materiale pedopornografico. Il pm Barbara Badellino ha chiesto la condanna a 23 anni di carcere. I fatti sarebbero avvenuti a casa dell’imputato nel 2008 e 2009. Sono undici le vittime delle violenze, quasi tutte ragazzine minorenni e anche amiche della figlia e ragazze che lui adescava sui social. L’uomo è inoltre accusato di maltrattamenti sulla figlia di 15 anni.
Negoziante denunciato per lotteria non autorizzata
Per soli 10 euro erano in palio prodotti alimentari per 500 euro. Una vera e propria lotteria, organizzata in un esercizio commerciale di Alpignano, priva però delle necessarie autorizzazioni. Così il titolare è stato denunciato dalle fiamme gialle e rischia multe fino a 12 mila euro. La lotteria era collegata all’estrazione settimanale del lotto.
Per non dimenticare le vittime di Thyssenkrupp
Dopo l’incontro con il Ministro della Giustizia Alfonso Bonafede e diverse altre iniziative di sensibilizzazione, proseguono le attività promosse da Sicurezza e Lavoro, insieme ai familiari delle vittime, per fare memoria e arrivare ad avere piena giustizia per la tragedia alle Acciaierie ThyssenKrupp di Torino del 6 dicembre 2007, in cui morirono sette operai. Lunedì 10 dicembre 2018 – dalle 10 alle 12 al CnosFap Rebaudengo, in piazza Conti di Rebaudengo 22 a Torino, in collaborazione con la trasmissione Mediaset Le Iene, è previsto un dibattito con il giornalista Alessandro Politi, la Iena che ha curato due servizi televisivi – andati in onda il 6 maggio 2018 e il 4 dicembre 2018 – sul mancato arresto dei due manager tedeschi responsabili dell’accaduto – Harald Espenhahn e Gerald Priegnitiz – condannati in Italia con sentenza definitiva della Cassazione del 13 maggio 2016, ma ancora in Germania a piede libero. All’incontro, dal titolo “ThyssenKrupp: quale giustizia in Germania?”, partecipano 12 classi dell’istituto che hanno aderito al progetto regionale “A scuola di sicurezza” (catalogo Ce.Se.Di. – Città Metropolitana di Torino). Intervengono, oltre ad Alessandro Politi, il coordinatore del Gruppo Tecnico Rls della Camera del Lavoro di Torino Rocco Pellegrino, insieme ad altri Rls (Rappresentanti dei Lavoratori per Sicurezza), ai familiari delle vittime ThyssenKrupp e all’ex operaio Thyssen Antonio Boccuzzi. Modera il direttore di Sicurezza e Lavoro: Massimiliano Quirico. Ingresso gratuito. L’incontro rientra nel programma delle Settimane della Sicurezza, organizzate da Sicurezza e Lavoro per promuovere la cultura della salute, della sicurezza, dei diritti e della prevenzione, in particolare tra i giovani, sul lavoro e a scuola. #SetSicurezza18 “L’incontro con la Iena della trasmissione Mediaset – dichiara il direttore di Sicurezza e Lavoro, Massimiliano Quirico – è un’ulteriore occasione per avvicinare ragazze e ragazzi, in maniera informale e coinvolgente, ai temi della salute e sicurezza sul lavoro e per far capire loro l’importanza e la complessità della materia, ma anche le enormi difficoltà e sofferenze che devono affrontare i familiari delle vittime di infortuni e malattie professionali”.
(FOTO: A. PRETEROTI)
Brucia l’azienda di inchiostri
Donna trovata morta nell’auto davanti al cimitero

Fiamme nello stabile Atc

“Anci e Uncem accolgono con favore l’assegnazione dei contributi ai Comuni italiani all’interno del bando WiFi4EU. Ci sono molti piccoli Comuni, tanti borghi delle Alpi e degli Appennini. Questo è positivo. Ora auspichiamo possano essere individuate ulteriori risorse per ‘scorrere’ nella graduatoria di richieste. E siamo certi che possa partire a breve il piano italiano per il WiFi, come comunicato dai dirigenti di Infratel in un recente seminario che abbiamo organizzato a Torino”.
Così Michele Pianetta, Vicepresidente Anci Piemonte con delega all’Innovazione, e Marco Bussone, Presidente Uncem, nel commentare la notizia dell’assegnazione dei contributi di WiFi4EU. “Aspettiamo il nuovo bando che verrà fatto a livello nazionale da Infratel, sempre per il wifi negli spazi pubblici – proseguono Bussone e Pianetta – Almeno questo bando, auspichiamo non adotti il meccanismo del click-day ovvero del click-second come invece WiFi4Eu, sulla scia dei 6000 Campanili e di altri non accettabili bandi per gli Enti locali”. “La possibilità di dotare gli spazi pubblici di WiFi – concludono i rappresentanti di Anci e Uncem – non può prescindere dalla buona, anzi ottima velocità di connessione. Questa sarà possibile grazie al Piano nazionale per la banda ultralarga, in corso. Lo presidiamo ogni giorno. Non si può fallire e i tempi devono essere certi, rapidi, più veloci. I Comuni hanno grande fiducia nel lavoro che Open Fiber e Infratel, con le Regioni, stanno facendo. Solo così si vince il digital divide e il grave gap strutturale del Paese”.

A inviare la propria candidatura alla Commissione europea per WiFi4EU erano stati ben 3.202 municipi italiani, un record fra i Paesi Ue. Sulla base del principio “primo arrivato, primo servito”, a spuntarla sono stati paesini piccolissimi come i piemontesi Pietraporzio e Bergolo, rispettivamente 74 abitanti e 68 abitanti, ma anche capoluoghi di provincia come Catanzaro e Pavia. Ogni regione d’Italia ha avuto almeno un comune vincitore, ma quella con il maggior numero è la Lombardia con 40. A completare il podio delle regioni con le amministrazioni più “reattive” ci sono la Campania (30), dove il wifi gratuito sarà installato anche nel comune di Ischia, colpita da un terremoto lo scorso anno; e il Piemonte (27), dove a beneficiare dei fondi Ue saranno soprattutto piccoli municipi con meno di mille abitanti. Seguono nella classifica Veneto (15), Abruzzo (14), Sicilia (14), Puglia (12) ed Emilia-Romagna (11). In tutta Europa sono stati 2.800 i municipi vincitori, per un totale di 42 milioni di euro, a fronte di 13.198 candidature ricevute, il 24% delle quali dall’Italia, che ha ricevuto il numero massimo di voucher disponibili per un singolo Paese. Nei prossimi due anni saranno aperti altri quattro bandi WiFi4EU, per un totale di 120 milioni di euro e la copertura potenziale di 8mila comuni.
E’ morto a 83 anni , malato da tempo, Gigi Radice. Fu l’allenatore dell’ultimo scudetto granata l’unico dopo Superga, nel 1976. Oltre al Torino ha allenato Inter, Milan, Bologna, Roma e Fiorentina. “È stato un maestro, un papà che ha aiutato a essere qualcosa di più di un buon calciatore, mi ha aiutato a essere un uomo fuori dal campo”. Queste le parole dell’ex bomber del Toro Paolo Pulici intervistato dal sito Toro.it.
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IL SALUTO DEL TORINO FOOTBALL CLUB
“Addio, Mister Radice, colonna della nostra storia. Ieri, oggi, per sempre”
La Polizia incontra Torino con un libro e un concerto
La storia della polizia di Stato è stata celebrata ieri a Torino grazie alla presentazione del volume illustrato “Polizia e Motori – la lunga strada insieme”, che ha rievocato mitiche vetture come l’Alfa Romeo Giulia Super 1600 o l’Alfa Romeo 2600 Sprint. Il volume è stato illustrato ieri all’auditorium del Lingotto dal Capo della Polizia, Franco Gabrielli, e da John Elkann, presidente di Fca, in un incontro moderato dal
giornalista Massimo Giletti. Sempre al Lingotto si è tenuto il concerto della Banda della Polizia di Stato, che compie 90 anni, diretta dal maestro Maurizio Billi, con il sassofonista Francesco Cafiso, il tenore Aldo Caputo, la cantante gospel Sharrita Duran. Ospite la cantante Giorgia.
(foto Fmb – Il Torinese)