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Cibo, da Pinerolo “no” allo spreco

ospedale pineroloSi parla sempre di più di sprechi alimentari anche di fronte ad una crisi economica che coinvolge un numero sempre maggiore di cittadini, mentre nuovi poveri si affacciano alle associazioni che distribuiscono cibo e vestiti. Partendo da questa considerazione, che tocca anche Pinerolo, l’assessore alle politiche sociali, Lara Pezzano, ha siglato un accordo con la direzione sanitaria dell’ospedale Agnelli e con l’impresa che fornisce i pasti. In virtù di questa intesa il cibo non impiattato proveniente dalle mense del nosocomio verrà consegnato a comunità alloggio. Il servizio verrà portato fisicamente a domicilio da personale disoccupato, retribuito con voucher provenienti dai fondi della Compagnia di San Paolo.

 

Massimo Iaretti

MORTE DONNA ANZIANA, LA PROCURA NOMINA CONSULENTE PER VERIFICARE LA FUNZIONALITA’ DEI VARCHI ELETTRONICI DELLA CASA DI RIPOSO

Accogliendo la richiesta di incidente probatorio presentata dal legale della famiglia, il Pm di Asti venerdì 27 gennaio ha conferito l’incarico per gli accertamenti irripetibili

Sarà un noto consulente informatico forense a chiarire come una settantottenne non autosufficiente e affetta da una malattia degenerativa, pur portando al polso il braccialetto elettronico, si sia potuta tranquillamente allontanare dalla casa di riposo dov’era ricoverata, andando incontro a una morte terribile, di freddo e di anzia1stenti. Accogliendo in toto la richiesta di incidente probatorio presentata dal legale dei familiari della vittima, il Pubblico Ministero della Procura di Asti, dott.ssaFrancesca Dentis, titolare del procedimento per omicidio colposo a carico di ignoti per il decesso di Maria Teresa Silvestro, ha convenuto che fosse necessario accertare eventuali avarie dei varchi elettronici presso la residenza “Anni Azzurri” di Tonengo e del dispositivo tecnologico di cui era munita l’anziana: atti irripetibili, riguardando una situazione destinata per sua natura a modificarsi nel tempo. E così venerdì 27 gennaio il Pm ha conferito specifico incarico ad un proprio consulente tecnico con studio a Grugliasco, un esperto del settore avendo prestato la sua attività di consulenza in oltre 1.300 casi per le Procure di tutta Italia.  Si tratta senza dubbio di una decisione importante ai fini dell’accertamento delle cause di una tragedia che ha destato vasta eco in tutto il Piemonte un mese e mezzo fa: una decisione accolta con favore dai familiari della vittima, che risiedono in provincia di Torino, e da Studio 3A, la società specializzata a livello nazionale nella valutazione delle responsabilità civili e penali, a tutela dei diritti dei cittadini, a cui la famiglia, attraverso il consulente personale, dott. Giancarlo Bertolone, si è rivolta per fare luce sui fatti, e che sta fornendo tutto il suo supporto tecnico agendo in stretto contatto con il legale di fiducia della stessa. Maria Teresa Silvestro, 78 anni, torinese, malata di Alzheimer, pur avendo il braccialetto elettronico usato per controllare gli ospiti con questo tipo di gravi patologie, e pur essendo la struttura chiusa, poco dopo le 15 del 17 dicembre 2016 era riuscita a uscire senza che nessuno la notasse e la fermasse dalla casa di riposo Anni Azzurri di Tonengo, nell’Astigiano, di cui era ospite da più di un anno e mezzo, e con addosso solo un golfino e scarpe leggere. Non appena gli operatori si sono accorti che mancava, hanno cominciato a cercarla all’interno dei locali, ma invano: a quel punto, attorno alle 17 dello stesso giorno, è stato dato l’allarme alle autorità, è stata avvisata la figlia e sono scattate le ricerche, che hanno impegnato decine di volontari della Protezione Civile arrivati da tutto il Piemonte, oltre anzia3ai carabinieri e ai vigili del fuoco, e che peraltro sono state rese più difficili dalla fitta nebbia che avvolgeva la zona.  Purtroppo, dopo una giornata intera di battute a tappeto di tutto il territorio circostante, la vicenda si è conclusa in modo tragico, alle 16.45 di domenica 18 dicembre, con il ritrovamento da parte dei soccorritori del corpo dell’anziana e malata signora in un torrente, nella periferia del paese, a tre chilometri dalla casa di riposo. A essere fatale il freddo patito durante le tante ore trascorse all’addiaccio a vagare senza la capacità di sapersi orientare e di tornare indietro: è deceduta per arresto cardiocircolatorio e ipotermia. Appresa la notizia, la direttrice di Anni Azzurri, Mariangela Manzone, aveva subito annunciato l’istituzione di una commissione interna per ricostruire l’accaduto, avendo ammesso lei stessa che “ragioni e modalità con cui a signora si è allontanata sono ancora da chiarire, in quanto la struttura è chiusa e gli ospiti che ne hanno bisogno, come nel caso di Maria Teresa Silvestro, sono dotati di dispositivi tecnologici per segnalare il passaggio attraverso i varchi d’uscita”. E’ proprio quello su cui intende andare fino in fondo la Procura di Asti per verificare eventuali profili di responsabilità in capo alla struttura ed assumere, se saranno ravvisati, i conseguenti provvedimenti.

Sgominata la gang dei furti di rame

polizia e carabinieriFurto, ricettazione e riciclaggio di rame, con un giro d’affari di oltre 200 mila euro al mese, a queste attività era dedita una banda  sgominata dai carabinieri del Comando provinciale di Torino. I militari di Settimo Torinese hanno effettuato 12 arresti e 31 denunce, e sequestrato una ditta di demolizioni, che fungeva da  centro di smistamento del materiale rubato per tutto il Nord e il Centro Italia. L’indagine è durata più  un anno, coordinata dal sostituto procuratore di Ivrea, Lea Lamonaca. Coinvolte tre aziende che acquistavano il rame rubato.

 

(foto: il Torinese)

Donna si lancia dal secondo piano con il bimbo in braccio per sfuggire alle fiamme

vigili fuoco 2DAL VENETO

Si è lanciata  dal balcone di casa con il figlio di 4 anni in braccio per tentare di salvarsi dall’incendio divampato all’interno del suo  appartamento  a Cassola, in provincia di Vicenza. L’alloggio si trova al secondo piano di un palazzo ma la donna, di origini africane,  e il bambino non hanno riportato  ferite serie. Il piccolo è finito su un tavolo di plastica, che ha attutito il colpo, mentre la madre è caduta su un prato, po ha messo in salvo anche gli altri due figli, gemelli di un anno di età, riuscendo a passarli dal terrazzo ad un inquilino dell’appartamento del primo piano. I vigili del fuoco erano in arrivo, ma dalla cucina le fiamme  si erano estese ad un divano provocando fumo. La donna ha così deciso  di agire da sola per salvare i figli.

 

(foto: archivio il Torinese)

Megolo ‘ 44: un segno che non si usura col tempo

megolo 21Domenica 12 febbraio si celebra il 73° anniversario della battaglia di Megolo. Ad Omegna, per  ricordare i dodici partigiani che caddero il 13 febbraio del 1944 sull’altura del Cortavolo, interverrà Elvira Pajetta. Megolo è stata il simbolo dell’unità ritrovata degli italiani contro il fascismo e il nazismo. Il primo episodio di paietta elvirascontro in campo aperto, per necessità e per scelta, tra i partigiani ed i tedeschi affiancati dalle brigate nere. Tra le balze e i boschi di castagno sopra l’abitato di Megolo, caddero in quel freddo febbraio del ‘44 uomini con idee politiche diverse e di diversa estrazione sociale, animati da un desiderio che li accomunava: dar vita ad  un progetto di riscatto della dignità nazionale. Un progetto che passava attraverso la Resistenza al fascismo ed il  bisogno di riconquistare il bene più prezioso e per troppo tempo negato: la libertà. Libertà di costruire una democrazia nuova, di sviluppare un progetto di società più giusta, di coltivare un’idea di paese che non fosse più “ammanettato” dalla tirannide. Il segno indelebile della tragica vicenda del “capitano” Filippo Maria Beltrami e dei suoi undici compagni,  è racchiuso lì. Ed è un segno che non si usura col tempo.

Marco Travaglini

Telecomunicazioni: a Torino si gioca sulla pelle dei lavoratori?

timUn gruppo di dipendenti della TIM di Torino verrà a breve coinvolto in un programma di richiesta di trasferimento a Roma. In data 17 gennaio 2017 Telecom Italia S.p.a ha, infatti, convocato i sindacati del Nord Ovest per informarli della decisione di trasferire nella sede romana, a partire dal 1 marzo prossimo, 56 dipendenti appartenenti alle Funzioni Finanza & Assicurazioni e Investor Relations, attualmente dislocate tra Torino e Milano. Questa decisione è stata giustificata dall’azienda alla luce dell’esigenza di creare una maggiore efficienza in termini di costi logistici e di processo, e costituirebbe la prima fase di un più ampio progetto di trasferimento a Roma di tutte le aree di staff, comprendenti mille persone tra Torino e Milano, divise numericamente al 50% tra le due città.

Questo gruppo di dipendenti Tim di Torino interessati al trasferimento in altra sede ha scritto una lettera al sindaco di Torino Chiara Appendino e agli assessori alle Politiche attive del Lavoro Alberto Sacco e alle Politiche delle Pari Opportunità Marco Giusta, per condividere con i massimi esponenti politici cittadini una vicenda molto delicata, che potrebbe avere impatti piuttosto pesanti sulle loro vite professionali e private, ma anche sul futuro lavorativo della città di Torino. La maggior parte dei dipendenti interessati dal trasferimento sono, infatti, di età compresa tra i 45 e 50 anni, con figli, e tim 2questo fa ipotizzare che pochi saranno nelle condizioni di riuscire a accettare il trasferimento. Non si conoscono ancora quali possano essere gli effetti di una sua mancata accettazione. I livelli delle persone che lavorano nei settori di staff sono medio alti (6, 7 e 7Q) e questo rende assai difficoltosa una ricollocazione allo stesso livello nella realtà torinese di questi lavoratori, con una conseguente grave dispersione di preziose professionalità.

Mentre l’azienda sta imponendo ai propri dipendenti scelte radicali e sacrifici economici di rilievo, quali la solidarietà, la riduzione di flessibilità di orario, l’eliminazione di tutte le forme di incentivi, esigendo costanza d’impegno, senso di responsabilità e serietà, il top management, sottolineano i lavoratori “si sta spartendo i 15 milioni di bonus riservati ai dirigenti accanto ai 40 milioni riservati web 65all’attuale ad di Telecom Italia, Flavio Cattaneo”.

A Genova vi è già stato uno sciopero del settore delle telecomunicazioni il 1 febbraio, proclamato dai sindacati Slc Cigl, Fistel Cisl e Uilcom Uil nazionali. A Torino il 2 febbraio si riunirà un presidio davanti alla sede dell’Assessorato al Lavoro della Regione Piemonte, in via Magenta 12. In piazza in questi giorni anche i lavoratori di Vodafone, Comdata e altre aziende delle telecomunicazioni.

 

Mara Martellotta

Finta vendita Ferrari Testarossa per 200 mila euro. E ritenta la truffa

torino ferrari castelloDAL VENETO

I carabinieri di Padova hanno bloccato in un albergo di Bologna un uomo che lo scorso ottobre aveva sottratto 200mila euro a un imprenditore tedesco : aveva incontrato quest’ultimo nella città veneta per vendergli una Ferrari Testa Rossa, facendo poi perdere le proprie tracce. Gli investigatori ritengono che a Bologna avesse  in programma un appuntamento con un imprenditore edile croato  per cercare di  mettere a segno una frode analoga.

 

(Foto: archivio il Torinese)

Settimo non sarà capitale. Ma il modello è vincente

settimoSulla sua pagina Facebook, è  l’assessore alla Cultura della Regione Piemonte Antonella Parigi a commentare la vittoria di Palermo, che sarà Capitale Italiana della Cultura 2018. Non ce l’ha dunque fatta Settimo Torinese, la candidata piemontese: “L’avventura di Settimo non si esaurisce qui: questa città continua infatti a rappresentare un modello vincente, che dimostra quanto la cultura sappia trasformare i luoghi”, dice l’assessore.Del resto, come ha detto il presidente della commissione del Mibact, Stefano Baia Curioni, il premio non è tanto per le città artisticamente più belle o per quelle più forti, bensì  per quelle che hanno saputo “progettare e trasformare la cultura in innovazione e cittadinanza, e allora Settimo ha vinto”.

Nonno positivo alla cocaina si schianta su auto con l’Ape car

APE 2DALLA TOSCANA

Un anziano di 78 anni guidava un  Ape car, quando  ha perso il controllo del mezzo ed è andato a schiantarsi contro un’auto parcheggiata. L’episodio è avvenuto a Querceta. L’uomo è risultato positivo all’analisi sull’assunzione di stupefacenti: avrebbe fatto uso di cocaina, stando alle verifiche della polizia municipale.Era inoltre alla guida con il patentino scaduto e il mezzo non era assicurato.

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“Siete indemoniate”: religioso arrestato per abusi sessuali su minorenni

carabinieri-panDALLA SICILIA

E’ stato arrestato con l’accusa di abusi sessuali a quattro ragazze minorenni: è un pastore della Chiesa evangelica pentecostale di Marsala, pensionato 66enne, ora ai domiciliari nella sua abitazione di Trapani.  L’uomo, secondo le accuse, diceva alle ragazze che erano possedute da entità maligne. Per togliere loro il maleficio  le avrebbe palpeggiate nelle parti intime, abusando, sostengono gli investigatori, del suo ruolo di guida religiosa.  I fatti contestati risalgono  al periodo tra il 2009 e il 2015 e l’inchiesta, guidata dai carabinieri della Procura di Marsala è scaturita dalla denuncia presentata del padre di una delle  giovani che sarebbero state abusate. 

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