Gli è stato riscontrato un tasso alcolemico superiore di quattro volte il limite consentito. E’ l’automobilista che ha fatto manovra dove era vietato e ha investito un motociclista. Il centauro é in gravi condizioni al Cto. L’incidente ieri sera in corso Orbassano a Torino. La vettura, Audi A4, era guidata da un 41enne di nazionalità romena su corso Tazzoli verso corso Unione Sovietica: in piazza Cattaneo ha tagliato l’incrocio per immettersi Corso Orbassano, travolgendo il motociclista 53 anni.
Vendevano frutta, verdura e botti illegali
Padre, figlia e genero denunciati Carabinieri sequestrano oltre un quintale di botti illegali
Torino, 27 novembre I Carabinieri di Venaria Reale, in collaborazione con i colleghi del Nucleo Artificieri Antisabotaggio di Torino, a seguito di un mirato servizio di controllo del territorio, hanno denunciato 6 persone responsabili, a vario titolo, per detenzione abusiva di materiale esplodente e ricettazione e sequestrati 133 kg di giochi pirotecnici.
L’operazione è nata dal monitoraggio dei mercati rionali, dove in prossimità delle festività natalizie alcuni commercianti vendono anche fuochi d’artificio.
I carabinieri hanno individuato una famiglia di Venaria, padre, figlia e genero, di origine napoletana, che vende frutta e verdura al mercato, ma è sospettata di vendere anche artifizi pirotecnici in questo periodo dell’anno. Il sospetto è diventato certezza, quando E.E., 60enne, con precedenti penali, e un complice, sono andati al mercato rionale torinese di via Nizza, e hanno consegnato a un ambulante, un 37enne, con precedenti penali, 48 kg di giochi pirotecnici.
I carabinieri sono intervenuti per bloccare i venditori e gli acquirenti e nel bagagliaio dei primi hanno trovato 77 kg di fuochi d’artificio.
Contemporaneamente altri due famigliari, figlia e genero, di E.E., a bordo di un furgone, sono stati fermati mentre vendevano 48 kg a una casalinga in di Venaria Reale.
È stato accertato che la vendita era priva di qualsiasi autorizzazione di polizia e il materiale esplodente era detenuto senza alcun minimo requisito di sicurezza.
I due clienti sono stati denunciati alla Procura di Torino per ricettazione, mentre i 4 “venditori” dovranno rispondere di detenzione e vendita abusiva di materiale esplodente.
I giochi pirotecnici, sottoposti a sequestro e messi in sicurezza dagli esperti carabinieri Artificieri di Torino, dopo le analisi di laboratorio, per capirne l’origine e la composizione chimica, saranno distrutti.
La Prefettura, la Città di Torino e tutti i soggetti interessati, comprese le Ferrovie dello Stato e la gestione dell’Aeroporto, stanno lavorando per minimizzare i disagi della popolazione e procedere il prima possibile alle operazioni di disinnesco dell’ordigno della Seconda Guerra mondiale rinvenuto qualche giorno fa in via Nizza n. 61

Gli sforzi comuni sono orientati ad attivare le operazioni di disinnesco domenica 1° dicembre, ma quotidianamente si agirà per sciogliere tutte le criticità legate ai margini temporali così ristretti e all’elevato numero di cittadini coinvolti.
Nei prossimi giorni verranno fornite indicazioni sempre più puntuali
(foto: il Torinese)

Poliziotto non in servizio arresta due pregiudicati
Un Agente del Settore Operativo della Polfer di Torino Porta Nuova, libero dal servizio, ha arrestato due cittadini rumeni, pluripregiudicati, responsabili di un tentativo di furto aggravato presso un’attività commerciale ubicata a Torino in via Gorizia.
I due soggetti sono stati notati dall’Operatore, mentre si aggirano all’interno di un cortile condominiale; insospettito dalla loro presenza ha deciso di seguirli.
Poco dopo l’Agente ha notato uno dei due soggetti avvicinarsi alla porta d’ingresso di un negozio di materiale edile sito in via Gorizia ed accedevi dopo averla forzata,mentre il complice è rimasto fuori intento a fare il “palo”.
Con tempismo l’operatore è riuscito, prima a bloccare l’uomo che era rimasto all’esterno e poi a fermare anche l’altro che si era introdotto all’interno del negozio.
Allertata immediatamente la locale Questura, giungeva sul posto una volante che procedeva insieme all’Operatore Polfer all’identificazione dei due soggetti e al successivo accompagnamento presso gli Uffici della Polizia Ferroviaria nella stazione di Torino Porta Nuova. Da un controllo è emerso che entrambi i malviventi avevano diversi precedenti specifici di Polizia, nonché un provvedimento di allontanamento per motivi di Pubblica Sicurezza emesso dal Prefetto di Torino con scadenza il 30.11.2019 e una denuncia per invasione di terreni ed edifici.
I due, dopo gli atti di rito, sono stati condotti presso le camere di sicurezza del Commissariato “San Paolo” in attesa della convalida del provvedimento.
Nell’udienza, il G.I.P. oltre a convalidare l’arresto, ha disposto a carico degli indagati la misura cautelare dell’obbligo quotidiano di presentazione alla polizia giudiziaria.
In particolare, è stato possibile ricondurre all’associazione anarchica investigata il compimento di 21 attentati, di cui 15 perpetrati mediante l’invio di plichi postali esplosivi a ditte e società con sedi a Torino, Bologna, Milano, Roma, Bari, Ravenna impegnate in attività di supporto alla gestione dei Centri Per Rimpatri, e 6 mediante la collocazione di ordigni rudimentali (taniche di benzina con innesco esplosivo) davanti gli uffici di “Poste Italiane” di Torino, Bologna e Genova (società proprietaria della “MistralAir” utilizzata dal 2011 per il trasporto degli stranieri irregolari da rimpatriare).
Nonna Tomasina festeggia 100 anni
VOLVERA, RESIDENZA DI “SERENI ORIZZONTI”
Pomeriggio di grande allegria e serenità quello vissuto nel salone della Residenza protetta “Soggiorno Mariuccia” di Volvera, gestita dal gruppo “Sereni Orizzonti”. È stato infatti festeggiato un compleanno davvero particolare: la torinese Tomasina Pronello ha tagliato in una forma invidiabile l’ambito traguardo dei suoi primi 100 anni. Già proprietaria di un negozio di alimentari nel capoluogo piemontese, questa signora ancora molto attiva vive nella struttura fin dal 7 aprile 2015. Rimasta da tempo vedova e senza parenti stretti, ha così celebrato il suo primo secolo di vita con coloro che ormai considera i nuovi membri della sua famiglia: tutti gli altri ospiti della Residenza protetta nonché gli infermieri e operatori socio-sanitari che ogni giorno si prendono cura di lei e che per l’occasione l’hanno omaggiata con una grande torta e una bella pianta di calle rosse.
Oggi, personale della Digos della Questura di Torino ha eseguito provvedimenti di “arresto differito” (entro le 48 ore previste dalla normativa di contrasto al fenomeno della “violenza ultrà”) nei riguardi di 5 aderenti al gruppo ultras oltranzista dei “TORINO HOOLIGANS” per reati di rissa, violenza e lesioni ad incaricato di pubblico servizio aggravati.
In particolare, poco prima dell’inizio dell’incontro di calcio Torino – Inter, dello scorso 23 novembre, un gruppo compatto di circa 20 supporter del sodalizio ultrà granata, tutti vestiti con abbigliamento scuro, perlopiù travisati, dopo essere entrati sugli spalti del secondo anello della curva sud dello stadio Olimpico Grande Torino (ove abitualmente si posizionano gli aderenti ai “Torino Hooligans” durante le gare casalinghe), hanno aggredito alcuni supporter interisti (entrati con regolare tagliando per il settore “Primavera”) spintonando altresì alcuni steward (due dei quali hanno riportato lievi lesioni) che erano stati ivi dislocati per tenere separate le due tifoserie, in una curva, tra l’altro, solitamente frequentata, perlopiù, da tifosi non riconducibili al contesto ultrà granata.
Nella circostanza, le due opposte tifoserie si sono fronteggiate sugli spalti della curva sud colpendosi reciprocamente con calci, pugni, e strumenti atti all’offesa (aste di bandiera, cinte e manici di ombrelli) e solo grazie all’intervento di personale della Digos e di altri steward è stato possibile interrompere l’azione criminosa
Gli “arresti differiti” sono stati possibili grazie all’analisi trasversale delle immagini effettuata dal personale specializzato della “Sezione Indagini Tecnologiche” della Digos di Torino che sta proseguendo nelle individuazioni degli altri responsabili delle azioni criminose.
Contestualmente è stato avviato anche l’iter per l’adozione di provvedimenti Daspo nei confronti di tutti gli autori della violenta rissa.
La Questura di Torino sta procedendo ad ulteriori accertamenti dai quali potrebbero scaturire altri provvedimenti sanzionatori a carico dei responsabili.
Venaria Reale, sequestro di esplosivi e armi
Arrestate quattro persone
I carabinieri di Venaria Reale, nell’ambito dei servizi di controlli del territorio, in tre distinte operazioni hanno arrestato 4 persone responsabili, a vario titolo, di tentato furto aggravato e possesso di armi ed esplosivi.
Furto di rame
Nell’area industriale di Venaria, i carabinieri della Sezione Radiomobile, in servizio preventivo per evitare i furti, hanno notato due persone che si aggiravano con fare sospetto guardando all’interno delle aziende; uno di questi, mentre l’altro fungeva da palo, ha tagliato la recinzione esterna di un’azienda specializzata nella produzione di condizionatori. I militari prima hanno bloccato “il palo” e dopo hanno intercettato il secondo complice mentre tagliava il rame dell’impianto elettrico con una pinza. Entrambi, di etnia Rom e domiciliati nel campo nomadi di strada Germagnano a Torino, sono stati arrestati per tentato furto.
Furti su auto
Nella seconda operazione, che ha visto protagonisti i militari della Stazione di Venaria Reale, è stato arrestato un pregiudicato 51enne di Venaria, specializzato nel furto su autovetture. I carabinieri, che pattugliavano le vie del centro, hanno notato una persona con il volto coperto da un cappuccio e un grosso cacciavite che rubava su un’auto in sosta. L’uomo è stato bloccato e arrestato.
Armi ed esplosivi
Nella sua abitazione a Varisella (To) aveva una rivoltella cal. 7, priva di matricola, una pistola a quattro canne cal. 22 short, una carabina ad aria compressa marca Diana modello 23, cal. 4,5, priva di matricola, 3 cartucce cal. 7,65, di cui 2 parabellum, 76 cartucce cal. 22 short, 176 cartucce cal. 22 l.r., 3 cartucce cal. 12, 2 petardi cilindrici artigianali privi di marca, 3 petardi cilindrici professionali di cui due black thunder e un razzo arcobaleno facenti parte della categoria 4 per la cui vendita e utilizzo e consentito solo a persone in possesso di abilitazione.
Sono le armi ritrovate dai carabinieri nella casa di un elettricista italiano di 58 anni. La perquisizione, scattata a seguito di un’attività informativa, rientra in una strategia più ampia su tutto il territorio della provincia di Torino disposta dal comandante provinciale dei carabinieri di Torino, colonnello Francesco Rizzo, per contrastare la detenzione illegittima di armi. A seguito dell’intervento è stato arrestato dai carabinieri della stazione di Fiano T.se per detenzione illegale di armi ed esplosivi. Le armi saranno inviate al Ris di Parma per verificare se siano state utilizzate per commettere reati.
Grande partecipazione il 23 Novembre a Torino al convegno sul tema dei diritti Sindacali a favore dei militari, organizzato dall’ associazione sindacale “Libera Rappresentanza dei Militari”, guidata dal segretario regionale Nicola Quibellino.

Tanti ospiti presenti, politici, civili e militari. Vari i temi toccati: dalla questione dell’uranio al mobbing, al problema dei suicidi legato allo stress da lavoro correlato, alla Naspi e alle tempistiche lente per il passaggio in servizio permanente per i giovani, per concludere è stato affrontato il tema famiglia.


Dal Piemonte
VERCELLI
La Polizia Ferroviaria di Vercelli ha portato a termine una brillante attività d’indagine, conclusa con la denuncia in stato di libertà di cinque persone, una denunciata per rapina aggravata e quattro denunciate per ricettazione,recuperando parte della refurtiva, uno smartphone, sottrattoad un giovane studente torinese.
L’attività investigativa è iniziata nello scorso mese di febbraio, a seguito di una denuncia per rapina consumata a bordo di un treno regionale diretto a Torino, durante la sosta nella stazione ferroviaria di Vercelli, da un soggetto di presunta etnia nordafricana ai danni di un giovane studente torinese di ritorno a casa dall’università.
Il rapinatore dopo aver raggiunto il ragazzo, che si trovava da solo nell’ultima carrozza di coda, si è avvicinato allo stesso e con violenza gli ha strappato dal collo la collana in argento, impossessandosi contestualmente del telefono cellulare e precipitandosi fuori dal treno un attimo prima della partenza. La prima attività investigativa svolta dagli agenti della Polfer di Vercelli si è concentrata sulla verifica dei tabulati telefonici, dai quali è emerso che il cellulare era in uso a quattro diversi soggetti. Con il passare dei giorni la cella del dispositivo è stata individuata nella città e poi nei pressi della stazione e ciò ha consentito agli Agenti operanti di individuare il soggetto. Fermato e sottoposto ad un rituale controllo di polizia è risultato essere uno dei ricettatori: si tratta di un cittadino marocchino ventenne residente nel napoletano, il quale al momento della contestazione del reato in parola, ha consegnato agli Agenti della Polfer losmartphone sottratto allo studente nel mese di Febbraio 2019.
Al fine di costituire l’atto probatorio il personale Polfer che nel frattempo ha elaborato un album fotografico per il riconoscimento del reo, ha convocato la vittima che ha datoconferma sull’identità del rapinatore.
Le cinque persone identificate e denunciate tutte di origine marocchina già gravate da precedenti di polizia per reati contro il patrimonio, sono risultate abituali frequentatori della stazione ferroviaria.
Il cellulare sequestrato verrà presto restituito al legittimoproprietario.