La polizia municipale di Torino ha effettuato controlli nei parchi per verificare la corretta custodia e conduzione dei cani. Le verifiche sono state effettuate nel parco Colonnetti e ai giardini Maiocco dai civich e dalle guardie ecologiche volontarie Gev. Lo scopo verificare il rispetto delle norme sull’ installazione dei microchip e il possesso dei documenti necessari. Una ventina i cani “perquisiti” e non sono state riscontrate anomalie.
Con un minuto di silenzio dedicato a Beatrice Inguì, la ragazza che ha perso la vita due giorni fa, travolta da un treno nella stazione di Porta Susa è stato inaugurato il nuovo ponte che collega corso Matteotti a via Cavalli. “La prima opera portata a termine tra quelle appaltate in questa Consiliatura – sottolinea Maria Lapietra, assessora ai Trasporti e alla Viabilità – che porterà benefici alla mobilità cittadina, offrendosi come ulteriore segno del cambiamento che la città sta compiendo a favore di una migliore qualità della vita”. L’infrastruttura, a due campate e realizzata con una struttura mista acciaio-calcestruzzo, è lunga circa 15 metri e larga 30. Due le corsie per senso di marcia del nuovo ponte che, sul lato sud, ospita anche un marciapiede di servizio e un percorso ciclabile monodirezionale mentre, sul lato nord, trovano posto un ampio spazio pedonale e un percorso ciclabile bidirezionale. Il piano stradale poggia su una soletta in cemento armato realizzata su travi in acciaio sostenute, ad ovest, da una struttura esistente realizzata da RFI e, ad est, da una nuova struttura scatolare in cemento armato, già predisposta per ospitare il futuro tunnel pedonale che collegherà la stazione di Porta Susa a corso Vittorio Emanuele II. Il costo complessivo dell’opera è stato di circa 1 milione e 400mila euro. L’apertura del tratto insieme all’attivazione dei nuovi impianti semaforici sui corsi Inghilterra e Bolzano permetterà di decongestionare il traffico che giornalmente si sviluppa lungo l’asse di corso Vittorio Emanuele.
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foto: il Torinese
Un professore dell’istituto tecnico commerciale Russell-Moro di Torino è stato accompagnato in ambulanza per essere medicato in ospedale. Aveva punito uno studente ritardatario ed è stato picchiato dai genitori del ragazzo. Ne dà notizia il sindacato Slc-Cgil, disponibile – come riporta l’Ansa – a fornire assistenza legale all’insegnante malmenato. E’ anche intervenuta la polizia. Sembra che per punire lo studente del ritardo, l’insegnante l’abbia mandato in biblioteca. Lui ha telefonato ai genitori per raccontare l’episodio e all’istituto si sono presentati il padre con due parenti. Il professore sarebbe stato aggredito all’interno dell’istituto con un pugno alla mandibola.
Denunciato: non ha consegnato 400 chili di posta
Con la giustificazione che lo stipendio era troppo basso, per tre anni un corriere non ha consegnato la posta. Si tratta di un trentatreenne della provincia di Torino, denunciato dai carabinieri, che hanno scoperto ben 400 chili di lettere di banche, estratti conto e bollette del telefono nel suo appartamento. Era stato fermato nei giorni scorsi a Santena durante un controllo stradale. I militari gli hanno trovato in tasca un coltello a serramanico lungo 20 centimetri e sul sedile posteriore della sua auto c’erano 70 lettere, per diversi privati ed enti, di un corriere, di cui ha detto di essere stato dipendente ma di essersi licenziato per il basso stipendio.
(foto: il Torinese)
Caso di Modica, Stroppiana lavorerà fuori dal carcere
Il filatelico Paolo Stroppiana, condannato per la scomparsa della logopedista Marina Di Modica, nel 1996, mai ritrovata, dopo sette anni di detenzione è stato ammesso al lavoro esterno: farà le pulizie all’ospedale San Luigi di Orbassano per conto di una cooperativa. Lascerà il carcere delle Vallette al mattino alle 7 nei giorni feriali e dovrà rientrare alle 22. Nel diario della donna scomparsa venne trovato un appunto relativo ad un appuntamento con il filatelico per esaminare dei francobolli. Stroppiana si è sempre dichiarato innocente e ha detto anche di avere cancellato l’appuntamento. Nel 2011 la Cassazione ha però reso definitiva la sua condanna a 14 anni – di cui tre coperti da indulto – per omicidio preterintenzionale.
Liberato il fotoreporter incarcerato in Serbia
E’ stato rilasciato Mauro Donato, il fotoreporter torinese arrestato in Serbia il 16 marzo scorso per una presunta aggressione con rapina ai danni di alcuni profughi. Ne dà notizia l’agenzia Ansa. Donato è in buone condizioni, è stato liberato alle 15.30 dal carcere di Sremska Mitrovica, nei pressi di Belgrado. Il rilascio è avvenuto anche grazie alla continua azione della Farnesina e dell’Ambasciata d’Italia. Secondo le leggi serbe, se ritenuto colpevole, per il reato contestatogli avrebbe dovuto subire una lunga carcerazione.
(foto Facebook)
E’ morto alle Molinette il giornalista Mauro Pianta, di 47 anni. Dopo la gastroscopia alla quale si era sottoposto in sedazione totale, al risveglio è stato colpito da infarto. Sarà l’autopsia a stabilire se esiste un legame tra l’esame e il malore. Era laureato in Scienze Politiche e aveva lavorato per agenzie e uffici stampa, siti online, testate come Il Sole 24 Ore, Il Foglio, La Stampa e il Corriere della Sera, realizzando inchieste e servizi di attualità. E’ stato inoltre redattore del sito dedicato alla Santa Sede Vatican Insider. Alla sua famiglia le condoglianze della redazione del Torinese.
In tre mesi ha sposato due donne: una connazionale in Marocco e un’italiana a Torino. Il trentenne è ora sotto processo con l’accusa di bigamia aggravata. Una vicenda molto complessa, per la quale la causa è stata aggiornata. Infatti il tribunale ascolterà anche un rappresentante del consolato marocchino. Secondo quanto si sa l’uomo sposò una prima donna in Marocco, anche se al matrimonio non seguì una convivenza e vennero avviate dopo poco tempo le procedure per il divorzio. Poi a novembre l’uomo sposò un’italiana di 47 anni, certificando il proprio stato civile. La donna successivamente si accorse del precedente matrimonio e presentò querela. Non si comprende ancora come il trentenne sia riuscito ad ottenere i documenti dalle autorità marocchine.
Ragazza di 15 anni muore sotto un treno a Porta Susa
Questa mattina sui binari della stazione di Torino Porta Susa una ragazza di 15 anni è morta dopo essere finita sotto un treno. I soccorritori l’hanno rianimata a lungo sulla banchina del binario 4 una volta estratta da sotto il convoglio, ma la studentessa è morta durante il trasporto in ospedale. La polizia ferroviaria sta compiendo le verifiche per capire come la giovane sia finita sotto il treno, ma sembra si sia trattato di un incidente. Il binario è stato chiuso e non ci sono stati rallentamenti del traffico ferroviario.
Scontro frontale, cinque feriti nel sottopasso
Questa mattina a Torino sono rimaste ferite cinque persone nello scontro frontale tra due auto nel sottopasso Donat-Cattin, che da Parco Dora finisce in corso Potenza, che è stato chiuso per alcune ore per permettere l’intervento dei mezzi di soccorso . La polizia municipale sostiene dopo le prime verifiche che probabilmente lo scontro è stato provocato dall’errore di un automobilista marocchino: con tre passeggeri ha imboccato contromano il sottopasso, scontrandosi con l’auto guidata da un nigeriano. I feriti sono in ospedale ma non in pericolo di vita.