CRONACA- Pagina 1276

Nomadi e integrazione

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In piazza Crispi  campeggia da 15 anni una struttura di riparo per i banchi mercatali e gli avventori.  Una struttura ipotizzata una trentina d’anni fa e voluta anche per una riqualificazione urbanistica e di offerta commerciale. Tanti anni fa insieme a piazza Torino era tra i mercati rionali più importanti della Barriera di Milano.  Per i lavoratori furono spostati i banchi. Risultato finale: il mercato non c’è più.  Al pomeriggio due banchi di frutta e verdura stazionano alcune ore e non tutti i giorni della settimana. In questi giorni non è praticabile questo piccolo servizio. Sotto la tettoia stazionano da alcuni giorni 3 caravan attorniati da una decina di auto. Chiaramente di Rom. Alla fontana bambini un po’ giocano un po’ si lavano seguiti da occhi compiaciuti. Il sole picchia duro e un po’ di acqua non guasta. Alcuni rom entrano in pizzeria.  Mangiano e pagano. Chiedo: tutto sotto controllo? “Non proprio, stazionano da alcuni giorni, abbiamo chiesto ai vigili di intervenire”. A 200 metri c’è la nuova caserma dei carabinieri.  Risposte? Per ora nessuna.  Io me ne vado ma i residenti che pensano? Usando un eufemismo sono preoccupati.  Soluzioni? Dopo trent’anni di politiche fallimentari sull’ integrazione è molto problematico. Solamente reprimere è assolutamente inefficace. Si sono scatenate polemiche sul caso della ragazza rom ladra che per evitare il carcere ha avuto 11 figli. Ha continuato a rubare – incinta – ad una disabile in carrozzina. Addirittura il nostro Ministro Rambo (Salvini) ha parlato di sterilizzazione e se qualcuno si ricorda appena insediato di censimento o di schedatura dei Rom. Tante parole, tanti proclami e pochi fatti con il relativo sospetto che sia solo propaganda. Uso politico del fenomeno a fini elettorali. Tanto, in definitiva c’è sempre un colpevole su cui scaricare le colpe. Chiaramente, per il passato, le maggiori responsabilità sono della sinistra sbrindellata. Parlavano di solidarietà, che pur ci vuole ma non è sufficiente. Quando i problemi che ponevano erano e sono anche di ordine pubblico e di repressione verso la microcriminalità. Si sono costruiti interi villaggi per questa comunità interamente distrutti dopo 15 giorni. Problemi religiosi e gestione della loro mafia interna i principali motivi del fallimento. Il Sindaco Sala sta attuando il daspo per gli indesiderabili. Provvedimento simile a quello per i tifosi violenti. Ovviamente chi ha la puzza sotto il naso obbietta : ammesso che funzioni si sposta solo il problema.  Dunque? Fossanche? Ripeto, qualcosa si deve fare. Magari ci si può correggere ma qualcosa si deve pur fare. Prima la preoccupazione: se non si interviene saremo travolti.  Oggi con un accampamento, seppur piccolo ma sicuramente abusivo l’onda ci sta travolgendo. Questa l’unica certezza.

 

Patrizio Tosetto

(foto: Museo Torino)

Cinque arresti per droga (nascosta nella cabina elettrica)

Fra domenica e martedì scorso, gli agenti dell’Ufficio Prevenzione Generale   hanno arrestato   4 uomini ed una donna, tutti di origini straniere, per reati connessi allo spaccio.

L’attività si inquadra nell’ordinario servizio di controllo del territorio volto alla prevenzione e contrasto dello spaccio.

3 arresti sono avvenuti nella zona di Piazza Montanaro, via Scarlatti, corso Palermo e riguardano due cittadini senegalesi di 20 e 39 anni ed una ventitreenne rumena. Quest’ultima aveva appena ceduto una dose di cocaina ad un cittadino italiano. I primi 2 detenevano, invece, una sessantina di grammi di marijuana, che avevano nascosto nel retro di una cabina elettrica.

Altri 2 arresti in Lungo Dora Agrigento e nei giardini di via Balbo; riguardano un trentenne senegalese ed un ventitreenne maliano, entrambi irregolari sul territorio nazionale: a loro carico sono stati sequestrati 4 grammi di cocaina e 6 di marijuana.

M.Iar.

Avvocato torinese arrestato per estorsione

I Carabinieri di Rivoli hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere per 4 indagati tra cui un avvocato civilista del foro di Torino, responsabili di estorsione. In particolare nel 2010 la titolare di un’azienda agricola aveva conosciuto l’avvocato per una vicenda di carattere privato e, una volta ottenuto la fiducia della cliente, il legale le aveva chiesto, a titolo di favore personale, di firmare in suo favore una parcella di 274mila euro quale garanzia fittizia per finalità economiche mai chiarite. Negli anni successivi l’avvocato aveva iniziato a chiedere alla donna la graduale restituzione di quel credito inesistente, costruito con l’inganno. Sono iniziate le minacce con la promessa che se non avesse pagato il debito le sarebbe stata incendiata l’azienda agricola. In sette anni, dal 2012 al 2019 la donna ha consegnato alla banda oltre 50mila euro.

M.Iar.

Muore nell’agriturismo soffocato da un boccone

Un uomo di 66 anni è morto nella  serata di ieri soffocato da un boccone mentre cenava in un agriturismo. Il drammatico episodio è accaduto a Castellazzo Bormida, nell’Alessandrino. I tentativi di liberare le vie respiratorie dell’uomo si sono rivelati inutili. Sul posto sono intervenuti anche i carabinieri.

Allarme documenti falsi: controlli ed arresti

Operazione  dei Carabinieri di Asti

 

Torna l’allarme dei documenti falsi e con l’approssimarsi dell’estate e del lavoro nei campi e nelle vigne il nostro territorio è di nuovo meta di stranieri che, in cerca di un’occupazione, utilizzano documenti falsi per essere facilmente “arruolabili” nelle cooperative agricole. L’ultima operazione sul fenomeno, in ordine di tempo, è stata l’operazione “Sole” , un’ attività condotta dai Carabinieri del Nucleo Investigativo di Cuneo e della Compagnia di Alba coordinati dalla Procura della Repubblica di Asti, che ha permesso di denunciare oltre 200 “finti bulgari”, in realtà cittadini macedoni che fingendosi cittadini europei potevano spostarsi senza problemi e lavorare nel settore vitivinicolo tra Albese, Braidese e Canellese. Il fenomeno dell’acquisizione di falsi documenti d’identità attestanti la cittadinanza bulgara soprattutto da parte di persone di nazionalità macedone ha assunto negli ultimi anni sempre maggiore rilievo. Tale sistema consente di acquisire, anche se fraudolentemente, lo status di cittadino comunitario senza la necessità di dover richiedere il permesso di soggiorno per la permanenza nel territorio nazionale. In questo secondo trimestre dell’anno tale fenomeno ha coinvolto nuovamente il territorio astigiano, dove i Carabinieri del Comando Provinciale di Asti diretti dal Ten. Col. Pierantonio Breda, soprattutto nell’area canellese, hanno effettuato mirati servizi di controllo del territorio che hanno portato all’arresto di tre persone, due cittadini macedoni un cittadino albanese. L’ultimo arresto è   stato effettuato nei giorni scorsi dove un cittadino macedone 29enne, in Italia senza fissa dimora, sottoposto ad un normale controllo di polizia, ha esibito con estrema naturalezza un documento rilasciato dalle autorità bulgare. La contraffazione del documento, sebbene fosse stata eseguita con notevole precisione, non ha colto impreparati i militari dell’Arma che, grazie all’esperienza maturata negli anni, hanno notato alcune incongruità nella realizzazione del documento stesso. Le successive verifiche effettuate tramite il Servizio di Cooperazione Internazionale di Roma e le Autorità Bulgare hanno dimostrato che il documento che i militari avevano tra le mani, relativamente al numero, corrispondeva ad un documento rubato ed intestato ad un altro individuo; pertanto, per il giovane, ritenuto responsabile del reato di “possesso di documenti di identificazione falsi”, si sono aperte le porte del carcere di Alessandria ove tuttora risulta essere ristretto dopo l’udienza di convalida dell’arresto.

 

I No Tav manifestano a Chiomonte

Manifestazione del movimento No Tav ieri in Valle di Susa vicino al cantiere di Chiomonte. Gli attivisti  vogliono “che si smonti il check point militare all’ingresso e che si chiuda questo cantiere fermo da un anno e mezzo. Siamo un movimento che non si arrende”. “Oggi – concludono i No Tav – è l’inizio della campagna estiva”. I manifestanti hanno bloccato un tratto di strada all’interno dell’area del  cantiere.

 

(foto archivio)

Salone del Libro, Fassino verso il processo

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Tra i destinatari anche l’ex sindaco e gli ex presidenti della Fondazione

La procura della Repubblica  di Torino ha chiesto il rinvio a giudizio di 26 persone alla fine dell’inchiesta sulla precedente gestione del Salone del Libro. Tra i destinatari anche l’ex sindaco di Torino,  Piero Fassino, gli ex presidenti della Fondazione del libro  Rolando Picchioni e Giovanna Milella, l’ex assessore regionale alla Cultura della giunta Chiamparino,  Antonella Parigi. Le ipotesi di reato variano dal peculato alla turbativa d’asta.  Verso l’archiviazione l’ex assessore regionale alla Cultura Michele Coppola.

Scontro fra Tir: chiusa autostrada

Due tamponamenti  tra mezzi pesanti hanno causato la chiusura oggi pomeriggio dell’autostrada A4 tra  Santhià e Carisio (Vercelli). Prima  si sono scontrati, per cause in corso di accertamento, un camion a rimorchio che trasportava latte, e un bilico: il rimorchio si è ribaltato occupando tutta la carreggiata. Sono intervenuti i vigili del fuoco che hanno messo in sicurezza i mezzi. L’autista di un tir, ferito, è stato trasportato all’ospedale di Vercelli dal 118.  Un secondo incidente, avvenuto poco distante, ha coinvolto altri tre tir, uno dei quali trasportava benzina. I vigili del fuoco hanno estratto dalle lamiere un autista gravemente ferito, trasportato  in ospedale con l’elisoccorso

Operazione antidroga, 3 arresti

Ci sono altri tre arresti, avvenuti in due episodi diversi, effettuati dalla Polizia di Stato nel contrasto alla diffusione delle sostanze stupefacenti

Gli agenti del Commissariato Barriera Milano hanno arrestato, nel pomeriggio di giovedì, per spaccio di sostanze stupefacenti un cittadino gabonese di 28 anni, irregolare in Italia e con precedenti di polizia a carico.

Transitando in corso Vercelli, gli agenti hanno visto uno straniero uscire da uno stabile. Il cittadino gabonese, però, alla vista degli agenti, ha cercato di non farsi vedere. Quando gli agenti lo hanno fermato per un controllo, lo hanno trovato in possesso di alcune dosi di crack, ragione per la quale è scattato l’arresto. A casa dell’uomo, gli agenti hanno poi trovato denaro contante e materiale per il confezionamento delle dosi.

Due cittadini gabonesi, di 23 e 21 anni, anch’essi irregolari e con precedenti di Polizia, sono stati arrestati dagli agenti della Squadra Volante in via Madama Cristina angolo via Cellini.

Poco prima di essere fermati, il ventitreenne aveva proposto al cessione di stupefacente a un giovane di passaggio i quale accettava. Nel frattempo interveniva anche il l’altro cittadino gabonese il quale restava in compagnia dell’acquirente fino al ritorno del suo connazionale che nel frattempo si era allontanato. Al suo ritorno, lo straniero cedeva un involucro di colore azzurro risultato poi contenere cocaina.

Poco dopo la compravendita, dopo che avevano separati le proprie strade, gli agenti hanno fermato sia l’acquirente, sanzionato amministrativamente, sia i due cittadini gabonesi, come detto, arrestati per spaccio in concorso.

M.Iar

 

Grandinata record a San Mauro

Particolarmente intensa è stata la grandinata che si è abbattuta venerdì pomeriggio su San Mauro Torinese, uno dei centri della cintura di Torino dove sono state maggiori le precipitazioni. Ecco alcune foto raccolte da un nostro lettore nella zona collinare di San Mauro.

M.Iar