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Stazioni più sicure con i controlli della Polizia Ferroviaria

Nuova giornata di controlli da parte della Polizia Ferroviaria quella di mercoledì scorso 6 marzo, dedicata a livello nazionale, su disposizione del Servizio Polizia Ferroviaria di Roma, al contrasto dei comportamenti illeciti in ambito ferroviario; tra questi, gli attraversamenti dei binari, una delle principali insidie per chiunque si muova in stazione e nelle sue pertinenze, e l’indebita presenza in aree ferroviarie di servizio.
 
Anche il Compartimento Polfer Piemonte e Valle d’Aosta nelle regioni di competenza si è adoperato per prevenire e, all’occorrenza, sanzionare tutte le condotte a rischio per l’incolumità dei viaggiatori, non solo nelle stazioni maggiormente interessate da spostamenti di adulti e ragazzi che utilizzano il treno ogni giorno per motivi di lavoro o di studio, ma anche in quegli scali non presenziati quotidianamente.
Nei servizi di controllo sono stati impiegati 61 operatori della Polizia Ferroviaria, in aggiunta a quelli impegnati nei servizi ordinari, con il risultato di 534 persone identificate, di cui 200 straniere e 170 a bordo treno, 14 veicoli controllati, 4 sanzioni elevate per infrazioni al Regolamento di Polizia Ferroviaria e Codice della Strada.
A Torino le verifiche si sono svolte nella stazione di Porta Nuova, nonché a Parco Vecchio e Parco Savigliano, in questi ultimi due siti di servizio per contrastare il fenomeno dei bivacchi notturni sui treni lì garati per la notte; in dette aree, 18 le persone controllate di cui 6 straniere e 12 italiane. Tra queste, un torinese 28enne, sorpreso a dormire in una carrozza è stato accompagnato in ufficio e sanzionato.

A cura del personale della Sottosezione Polfer di Orbassano è stato vigilato lo scalo di Torino-Lingotto, mentre in provincia, il Posto Polfer di Bussoleno ha controllato la stazione di Oulx e rintracciato un cittadino georgiano 24enne irregolare. Sempre in provincia,   gli agenti del Posto Polfer di Chivasso hanno concentrato la loro attività proprio presso quest’ultimo scalo e quello di Settimo Torinese.
 
A Torino, i servizi straordinari sono stati bissati nella stazione di Porta Nuova anche nel pomeriggio di  giovedì 7 marzo; Agenti Polfer del Settore Operativo e della locale Squadra di Polizia Giudiziaria compartimentale, sotto la direzione del Dirigente dello stesso Settore Operativo hanno effettuato

mirate verifiche di Polizia, mediante la predisposizione di filtri a campione attuati creando delle vere e proprie aree di controllo transennate. Tali dispositivi, attuati nei corridoi prospicienti l’atrio partenze e finalizzati ad intercettare persone moleste e a rischio hanno consentito l’identificazione di 94 persone di cui 23 straniere; tra queste, un cittadino marocchino 21enne è stato accompagnato in Questura per la notifica del rifiuto del permesso di soggiorno, mentre altri sono stati accompagnati presso il Settore Operativo per accertamenti tra cui un giovane srilankese già denunciato da altro ufficio di polizia per falsificazione di permesso di soggiorno. Sono stati utilizzati i palmari di servizio per snellire e velocizzare le procedure di identificazione completate con la consultazione delle banche date di Polizia, direttamente sul posto.

M.Iar.

 

Tav e Ztl sotto la lente del Centro Pannunzio

Due appuntamenti sui temi più caldi in città 
L’ASSE FERROVIARIO TORINO LIONE-TAV MERCOLEDÌ 13 MARZO alle ore 18 in sede, Via Maria Vittoria 35h, Paolo FOIETTA, ex Commissario straordinario per l’asse ferroviario Torino Lione, parlerà sul tema “LA VERITÀ SULLA LINEA TORINO LIONE-TAV”. Introdurrà Gian Piero AURELI.Si deve chiarire una volta per tutte tra Sì Tav e NoTav che la Torino Lione sarà una linea ferroviaria moderna in grado di portare treni che secondo le norme europee devono essere lunghi, pesanti, larghi e alti che possano trasportare semirimorchi. Serve a sostituire una linea ferroviaria costruita nell’800 che ha finito la sua vita e che comporta costi di trasporto fuori mercato in quanto obbliga a salire a 1000 metri di quota e poi a scendere con forti limiti di peso legati alla quota ed alla pendenza. Infatti in Europa sono in costruzione diversi tunnel di base per superare tali vincoli, in particolare in Svizzera ed in Austria, per rendere il treno un sistema di trasporto competitivo.

Il CENTRO “PANNUNZIO” organizza giovedì 14 marzo alle ore 20,30 in Via Maria Vittoria 35h un dibattito sulla NUOVA ZTL.
 Sono stati invitati l’assessore alla viabilità Maria Lapietra, l’assessore al commercio Alberto Sacco, i presidenti delle associazioni dei commercianti Maria Luisa Coppa (Ascom) e Giancarlo Banchieri (confesercenti). Modera Anna Ricotti, vicedirettore del Centro Pannunzio. L’imposizione della Ztl dalle 7,30 alle 19,30 e a pagamento non risolve i problemi del centro torinese, ma li aggrava ,penalizzando commercianti e consumatori . In particolare penalizza i residenti fuori dalla Ztl , in particolare i residenti in periferia .

Daspo a quattro tifosi del Pisa

Sono venuti dalla Toscana in Piemonte per assistere ad una partita, hanno tenuto un comportamento irresponsabile ed ora non potranno accedere per un anno a luoghi dove si tengono manifestazioni sportive. Questa è la sorte toccata a quattro giovani ‘tifosi’ del Pisa, residenti in quella provincia, destinatari di una daspo del Questore di Vercelli, Sergio Molino. Ciascuno di loro, durante l’incontro di calcio Gozzano-Pisa, valevole per il campionato di calcio di serie C, disputato presso lo stadio “Silvio Piola” di Vercelli il 22 ottobre scorso, mentre si trovava all’interno dell’impianto nel settore destinato alla tifoseria ospite, si è reso responsabile di possesso ed accensione di uno strumento per l’emissione di fumo o di gas visibile (fumogeno). Per questo episodio, i quattro erano stati denunciati a piede libero dalla Digos della Questura di Vercelli alla locale Procura della Repubblica presso il Tribunale di Vercelli. Alla loro individuazione si è giunti grazie alla visione delle immagini riprese dalle telecamere a circuito chiuso poste all’ interno dello stadio, elaborate successivamente da personale del Gabinetto di Polizia Scientifica.

Massimo Iaretti

A Ivrea Carnevale con denunce

Il 5 marzo, giornata di ‘Martedì Grasso’ è stata quella di chiusura dello storico Carnevale di Ivrea, che era partito il 28 febbraio e tutti i riflettori per questo periodo sono rimasti puntati sulla città dalle ‘Rosse Torri di Arduino’. Complessivamente si è registrata, nell’arco delle sei giornate, la presenza di oltre centomila persone.
Un simile passaggio di persone ha reso necessaria una presenza massiccia delle forze dell’ordine, in tutto oltre seicento operatori secondo le disposizioni per i servizi preventivi e di sicurezza pubblica disposti dal Questore di Torino, Francesco Messina.
Il personale della Polizia di Stato del Commissariato di “Ivrea e Banchette”, del Reparto Prevenzione Crimine e della Polizia Stradale ha identificato oltre 300 persone.
Sono state denunciate in stato di libertà 5 persone, di cui 4 per guida in stato di ebbrezza ed 1 per lesioni personali gravissime.

Massimo Iaretti

 

Maltrattava moglie e i tre figli: arrestato

Il 2 marzo scorso i Carabinieri del Nucleo Radiomobile della Compagnia, in città hanno arrestato S.P., 40enne cittadino albanese, pregiudicato, responsabile del reato di maltrattamento in famiglia nei confronti dei tre figli, due dei quali minori, nonché verso la coniuge dalla quale è in fase di separazione. La donna già nel passato aveva presentato denunce contro il marito per ripetuti episodi di violenza fisica e psichica all’interno delle mura domestiche e l’ultimo epilogo è avvenuto nella serata del 2 u.s. allorquando l’uomo, dopo aver ripetutamente minacciato la donna di morte, cercava di entrare con la forza all’interno dell’abitazione della stessa. Durante l’intervento dei Carabinieri, l’uomo manifestava inoltre evidenti segni di ubriachezza e forte alterazione, attuando nei loro riguardi una condotta violenta e minacciosa tale da ostacolarne l’operato, motivo per il quale gli veniva contestato anche il reato di resistenza a pubblico ufficiale. L’arrestato veniva pertanto associato presso la casa circondariale alessandrina in attesa dell’udienza di convalida celebrata in data 5 u.s., a seguito della quale l’A.G. alessandrina convalidava l’arresto e disponeva la misura cautelare personale dell’allontanamento dalla casa familiare ed il divieto di avvicinamento alla persona.
M.I.

8 marzo, sciopero dei trasporti

Venerdì 8 marzo 2019 è previsto uno sciopero di 24 ore del settore trasporto pubblico locale, proclamato rispettivamente dalle organizzazioni territoriali
Ugl Autoferrotranvieri e Usb Lavoro Privato settore trasporti su temi correlati al Piano Industriale ed altre tematiche aziendali di GTT. L’organizzazione Usb Lavoro Privato ha anche aderito allo sciopero nazionale generale.
IL SERVIZIO SARÀ COMUNQUE GARANTITO NELLE SEGUENTI FASCE ORARIE:

  • Servizio URBANO e SUBURBANO e METROPOLITANA: dalle ore 6.00 alle ore 9.00 e dalle ore 12.00 alle ore 15.00
  • Autolinee extraurbane e Servizio Ferroviario (sfm1 – Canavesana e sfmA – Torino–Aeroporto–Ceres): da inizio servizio alle ore 8.00 e dalle ore 14.30 alle ore 17.30

Sarà assicurato il completamento delle corse in partenza entro il termine delle fasce di servizio garantito.
Lo sciopero potrà avere ripercussioni anche sull’operatività dei Centri di Servizi al Cliente e sui diversi servizi gestiti da GTT, con conseguenti possibili disagi per la clientela.

POSTE ITALIANE: A TORINO UN ANNULLO SPECIALE DEDICATO ALLA GIORNATA INTERNAZIONALE DELLA DONNA

In occasione della Giornata Internazionale della Donna, Poste Italiane sarà presente con un servizio filatelico temporaneo.L’annullo, promosso da Poste Italiane S.p.A., potrà essere richiesto venerdì 8 marzo 2019 dalle 8.20 alle 13.35 presso lo “Spazio Filatelia Torino” in Via Alfieri, 10 a Torino.
Con il bollo speciale sarà timbrata la corrispondenza in partenza presentata direttamente allo sportello, dove saranno inoltre disponibili le più recenti emissioni di francobolli, insieme ai tradizionali prodotti filatelici di Poste Italiane: folder, pubblicazioni filateliche, cartoline, buste primo giorno, libri e raccoglitori per collezionisti. Il timbro figurato, dopo l’utilizzo nella giornata del 8 marzo, sarà depositato presso lo “Spazio Filatelia Torino” in Via Alfieri, 10 per i sessanta giorni successivi, a disposizione del pubblico marcofilo.

Maestra d’asilo sospesa per maltrattamenti sui bambini.

Ancora una volta la cronaca si deve occupare di maltrattamenti ai bambini da parte di chi dovrebbe accudirli

A conclusione di una complessa e delicata attività d’indagine, i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile di Borgosesia e della Stazione di Varallo, coordinati dalla Procura della Repubblica di Vercelli, hanno dato esecuzione ad una ordinanza di applicazione della misura cautelare del “divieto temporaneo di esercitare l’attività professionale di maestra di scuola per l’infanzia”. Il provvedimento è stato emesso del Gip-Giudice delle indagini preliminari del Tribunale di Vercelli nei confronti di una maestra 41enne, impiegata in una scuola per l’infanzia di Varallo, perché ritenuta responsabile di maltrattamenti contro alcuni dei piccoli alunni a lei affidati per educazione, cura e custodia, ed è stato notificato all’insegnante la mattina del 6 marzo. I Carabinieri avevano avviato le indagini all’inizio di questo anno scolastico, dopo che a loro si erano rivolti i preoccupati genitori di bambini di età compresa tra i quattro e i cinque anni. I racconti dei piccoli scolari, riportati dalle famiglie ai Carabinieri, erano assolutamente simili. I bambini, in lacrime, tra le sicure mura domestiche, avevano raccontato che l’insegnante spesso si rivolgeva a loro con modi bruschi, grida rabbiose, talvolta anche distribuendo schiaffoni, strattoni e pizzicotti, un atteggiamento lontanissimo da quello amorevole e rassicurante che bambini di quell’età si aspettano da chi, per buona parte della giornata, incarna anche il ruolo della mamma. Apparivano tutti molto turbati e, mattina dopo mattina, era diventato un vero calvario accompagnarli a scuola. Il lavoro dei militari, che si sono anche avvalsi del supporto di psicologi professionisti per le audizioni protette dei bambini, svolte nella confortevole “stanza tutta per sé”, allestita presso il Comando dei Carabinieri di Borgosesia con il contributo del Soroptimist Club Valsesia ed inaugurata il 31 maggio 2018, ha confermato il triste quadro iniziale. È stato accertato che l’insegnante aveva compiuto in classe violenze fisiche e psicologiche nei confronti dei bambini che non le obbedivano tempestivamente, percuotendoli, strattonandoli, arrivando anche a dargli schiaffi e pizzicotti e mortificandoli con strilli, incidendo in modo fortemente negativo sul sano e regolare sviluppo psichico delle piccole vittime. Quanto raccolto dai Carabinieri ha fornito al Pubblico Ministero gli elementi che hanno fatto propendere il Gip all’emissione della misura cautelare, eseguita mercoledì che, in attesa del processo, di fatto impedisce alla maestra di svolgere l’attività di insegnamento.

Massimo Iaretti

 

Denunciata per esercizio abusivo di professione medico-veterinaria

Nei giorni scorsi militari della Stazione Carabinieri Forestale di Nizza Monferrato (Asti), dopo oltre un anno di intensa attività investigativa svolta in collaborazione con la Stazione Carabinieri Forestali di Cortemilia (Cuneo), hanno denunciato a piede libero un’allevatrice di Cossano Belbo per esercizio abusivo della professione medico-veterinaria.Tutto è partito da irregolarità formali riscontrate su libretti identificativi di cani “tipo beagle” di proprietà di persone astigiane. Le indagini, che hanno comportato l’acquisizione di documenti e di informazioni testimoniali su un totale di 25 cani, non solo nella provincia di Asti ma anche nella provincia di Cuneo ed in altre Regioni (Liguria, Veneto, Lombardia, Toscana), hanno permesso di risalire ad un allevamento amatoriale di cani in Cossano Belbo in provincia di Cuneo. I militari hanno esaminato una grande mole di documentazione, riscontrando che dal 2011 al 2018 la titolare aveva più volte prescritto e somministrato farmaci veterinari agli animali allevati nonché a quelli venduti a terzi in assenza di qualsiasi titolo professionale. Le vaccinazioni dei cuccioli, per esempio, risultavano essere state eseguite in allevamento ma non si riscontrava sui documenti alcun riferimento che permettesse di attribuire prescrizione e somministrazione del farmaco ad un medico veterinario, come previsto dalla normativa in materia; risultava quindi impossibile attestare la validità e l’esecuzione in sicurezza dei trattamenti. Dalle indagini emergeva inoltre che l’allevatrice cedeva i cani annotando sul tesserino di riconoscimento una prescrizione medica di prosecuzione di terapie farmacologiche, per lo più antiparassitarie ma anche antibiotiche, che lei stessa aveva intrapreso in assenza di qualsiasi valutazione medico-veterinaria documentata, a volte fornendo lei stessa materialmente i farmaci agli acquirenti. Trattavasi di farmaci di libera vendita dietro prescrizione medica, tuttavia, poiché l’indagata non è titolata a diagnosticate patologie, prescrivere terapie né, tanto meno, cedere direttamente farmaci, i cuccioli potrebbero essere stati destinatari di cure non adatte o inutili, con potenziali rischi per la loro salute nonché altri eventuali rischi connessi all’uso massivo e indiscriminato di farmaci. Per tale condotta i militari hanno denunciato l’allevatrice all’Autorità Giudiziaria per esercizio abusivo della professione medica.La maggior parte degli acquirenti avevano trovato l’annuncio di vendita sui vari siti di acquisto in rete. Nella quasi totalità dei casi avevano ricevuto i cani con documentazione identificativa riportante la dicitura “cane di pura razza senza pedigree”. Tuttavia i cuccioli erano privi di qualsiasi certificazione attestante la loro genealogia per cui, nel rispetto della normativa vigente in materia, non avrebbero potuto essere venduti come “razza pura” bensì solo dichiarandoli chiaramente come “meticci” o “incroci”. Per detta violazione i militari hanno contestato alla donna anche una sanzione amministrativa per un importo superiore ai 10.000,00 euro. Nessun problema, invece, è stato riscontrato rispetto alle condizioni di benessere dei cani detenuti in allevamento, verificate congiuntamente a personale dei Servizi Veterinari dell’ASL di Alba-Bra.

M.Iar.