In un grave incidente stradale avvenuto nella notte sulla tangenziale di Torino un 75enne di Carignano è morto sul colpo. Probabilmente non indossava la cintura di sicurezza. Altre quattro persone, anche una bambina di dieci anni, sono ferite. L’uomo guidava una Ford Fiesta, sulla quale viaggiavano anche la bimba e due donne di 21 e 35 anni di origini albanesi. Vicino all’uscita di Debouche’, verso Savona, la vettura è stata travolta da un furgone Renault Mater guidato da un francese di 51 anni. Per estrarre dalle lamiere la biambina e le donne, trasportate po in ospedale, è stato necessario l’intervento dei vigili del fuoco.
Acquistavano auto di lusso in Paesi extra Ue per risparmiare su bollo, assicurazione Rca e diritti doganali. La guardia di finanza di Torino ha scoperto e sequestrato alcuni veicoli di lusso con targhe di Bielorussia, Albania e Ucraina. I proprietari le potranno riscattare solo dopo il pagamento delle imposte evase e dei diritti doganali. Si tratta di cittadini italiani, sanzionati per oltre 6mila euro dalle fiamme gialle.
Protesta Pro-Life in Consiglio regionale
Ieri una delegazione di militanti di associazioni pro-life ha effettuato volantinaggio di protesta davanti alla sede del Consiglio Regionale del Piemonte per contestare quella che definiscono “la vergognosa delibera 211 approvata dal consiglio ad inizio luglio (maggioranza di centro-sinistra + M5S) , che promuove l’aborto e attacca il diritto alla obiezione di coscienza dei medici”.
Bus, treno e taxi? Tutti sulla app
E’ una vera e propria rivoluzione a favore di una mobilità più sostenibile e alternativa all’auto privata quella che vuole adottare la Regione Piemonte col progetto “BIPforMaaS” (Mobilità come servizio”) finanziato con 950.000 euro derivanti dal Fondo europeo di sviluppo regionale. Il modello è quello già adottato con successo dalla città di Helsinki e riconosciuto in tutto il mondo come un nuovo paradigma di riferimento per il futuro della mobilità. Consentirà di accedere, in modo semplice e immediato, a tutti i servizi di
Un ottantenne residente in provincia di Alessandria ha molestato una ragazzina di 14 anni in auto e a casa. L’anziano è stato arrestato dalla polizia con l’accusa di violenza sessuale continuata ed è ora ai domiciliari. Le indagini hanno accertato che più volte l’ottantenne ha cercato di convincere la minorenne ad avere rapporti sessuali offrendole denaro, ma lei si è sempre rifiutata. In un caso ha anche mostrato alla ragazzina e ad alcune sue amiche un film a luci rosse. L’indagine era scattata quando era stato visto a passeggio con la ragazzina, per lui una sconosciuta senza legami di parentela o di conoscenza. L’uomo non è nuovo a questo tipo di comportamenti.
DAL PIEMONTE Il figlio adottivo aveva dato l’allarme per la morte della donna ma in realtà ora è accusato di avere ucciso la madre adottiva che non riusciva più ad accontentarlo per le sue continue richieste di denaro. Il presunto assassino è Caleb Ndong Merlo, giovane 30enne originario del Camerun affetto da ludopatia e con problemi economici. La polizia di Vercelli lo ha fermato per l’omicidio di Paola Merlo, di 66 anni, trovata morta in casa martedì scorso con ferite alla testa e sul corpo. Lui aveva sostenuto di averla trovata senza vita dopo una caduta, ma gli accertamenti della Squadra Mobile e l’autopsia hanno rivelato che era stata vittima di una violenta aggressione. Le indagini sono partite da una fonte confidenziale, che ha segnalato alla polizia alcuni sospetti sul figlio adottivo.
“La Totalità”, la scultura dell’artista greco Costas Varotsos, sarà ricollocata accanto al grattacielo Intesa-Sanpaolo. La notizia è stata confermata dal vice sindaco Andrea Montanari, dall’assessora alla Cultura Francesca Leon, nel corso della riunione congiunta delle commissioni Cultura e Urbanistica, presieduta da Daniela Albano, presente lo stesso artista.L’opera, costituita da “vassoi” di vetro sovrapposti per un peso di 25 mila kg, per un’altezza di poco più di 9 metri, fu collocata nel 1999 in piazza Benefica. A seguito delle condizioni di degrado, e grazie ad un protocollo di intesa tra Città di Torino, Intesa-SanPaolo e Centro di restauro della Venaria, dopo analisi sulle strutture metalliche, nel 2017 è stata rimossa per essere riprogettata, alla luce delle innovazioni tecnologiche, e restaurata. La nuova collocazione, in un’area di circa 20 metri quadri, è prevista accanto al grattacielo Intesa-SanPaolo, all’interno del giardino Nicola Grosa. Costo complessivo dell’operazione 209 mila euro, 170 mila dei quali, finalizzati al restauro, finanziati dallo stesso gruppo bancario. A carico della Città le spese legate alla rimozione dell’opera da piazza Benefica e quelle necessarie per la costruzione del basamento, nella nuova sede, per circa 59 mila. A favore della scelta della nuova collocazione, che ha visto il gradimento di Renzo Piano, autore del progetto del grattacielo, anche l’assenza, nel sottosuolo, di sottoservizi quali reti idriche, gas, fibre ottiche.
(FOTO: IL TORINESE)
Alcune immagini di Matteo Salvini con il collo stretto da un cappio e la scritta “Lega stretto”, applicate con bombolette spray, hanno fatto la propria apparizione da ieri sui muri di Torino. Il ministro dell’Interno leghista risponde così sui social: “Ieri, in alcune fermate dei pullman a Torino, sono comparse queste simpatiche scritte. Poveretti, mi fate solo PENA. Io non ho paura, vado avanti più determinato che mai, insieme alla nostra splendida Comunità!”
Morta insegnante torinese. Ha una ferita alla testa
E’ stata trovata senza vita, con una ferita alla testa, una insegnante di Torino, di 44 anni, Silvia Rosetto. Il corpo era sul passo delle Ginestre, in Liguria, dove l’auto della donna si trovava parcheggiata in una piazzola con la portiera aperta e la radio accesa. Non sono stati riscontrati segni di violenza e la ferita è compatibile con una caduta. Il magistrato di turno ha ordinato l’autopsia. L’insegnante stava tornando a Torino da Andora dove trascorreva le vacanze con la famiglia. Forse un malore ha spinto la donna a uscire dalla vettura. I carabinieri non escludono alcuna ipotesi.
I progetti della giunta di Quagliuzzo
Dallo scorso mese di giugno Quagliuzzo, comune dell’Unione delle Terre del Chiusella, ha un nuovo sindaco
A capo dell’amministrazione c’è Ernesto Barlese, al suo sesto mandato, dopo 4 passati all’opposizione ed uno, breve, come vice sindaco del suo competitor nella tornata elettorale, Pier Luigi Terzi. La vittoria, sua e di “Insieme per Quagliuzzo”, la lista civica che lo appoggiava, è stata netta: 151 voti pari al 70,89% contro i 62, pari al 29.105 dell’ex sindaco. Con Barlese, in giunta, ci sono il vice sindaco Albarosa Bertoli, già assessore nella giunta Terzi, e Rolando Giacoma, alla sua prima esperienza, dopo essere stato dirigente della Provincia di Torino. Li abbiamo incontrati in margine alla Conferenza Nazionale Anci dei Piccoli Comuni a Viverone che è stata l’occasione per tracciare un primo punto sulla nuova amministrazione.
Quali sono stati i vostri primi passi ?
Appena entrati abbiamo trovato il problema di doverci confrontare con la realtà del bilancio che ha numeri molto risicati. Stiamo lavorando per poter portare avanti alcuni progetti, dovendo stare con i piedi per terra e confrontarci con una realtà oggettiva. Tra le prime cose, avendo parlato con i cittadini l’appoggio alla nuova pro loco per farla ripartire.
Avete delle priorità ?
Certamente ci sono delle priorità individuate in alcuni progetti come la sistemazione viaria, il decoro del paese. E poi c’è il Museo a cielo aperto dei reperti morenici, fatto in modo tale che possa essere fruibile per tutti.
Quagliuzzo, Strambinello, Parella e Colleretto Giacosa sono quattro comuni che si trovano in un ambito territoriale molto piccolo. Non sarebbe meglio una fusione (Barlese è anche vice presidente dell’Unione dei Comuni delle Terre del Chiusella, ndr) ?
Adesso dobbiamo portare avanti l’Unione affinché il processo di collaborazione tra i Comuni continui. In questo ambito cercheremo di capire come proseguire all’interno e quali siano le possibilità e le ricadute di una fusione. Certamente una fusione a freddo non è la strada da seguire”.
Massimo Iaretti