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Le fiamme gialle scoprono “truccabimbi” di carnevale non in regola

Erano in vendita sugli scaffali in vista delle imminenti festività del Carnevale gli oltre 160.000 articoli potenzialmente pericolosi, sequestrati ieri dalla Guardia di Finanza di Torino

I Finanzieri del Gruppo Orbassano, che hanno condotto l’intervento, hanno rinvenuto l’ingente quantitativo di materiale in uno store di Grugliasco (TO), comune della prima cintura torinese gestito da un imprenditore di origini cinesi.

Abiti da carnevale, articoli ludici e capi di abbigliamento riportanti noti brand destinati ai più piccoli. Tutto rigorosamente falso e di dubbia origine.

Così come è dubbia anche la provenienza dei giocattoli visto che non è stata rinvenuta alcuna indicazione certa circa la loro provenienza.

Centinaia anche i cosmetici, in particolare i noti “kit truccabimbi”, cautelati dai Finanzieri in quanto riportanti le indicazioni circa la loro composizione poco chiara, tanto da indurre gli inquirenti ad approfondire la vicenda, visto che questi prodotti vengono utilizzati, direttamente a contatto con la pelle, dai bambini.

Nel corso delle perquisizioni, i Finanzieri hanno anche rinvenuto, oltre 800.000 filtri per il confezionamento di sigarette per i quali la vendita è consentita solamente alle rivendite autorizzate in possesso della licenza rilasciata dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli.

Per evitare di essere scoperti in caso di controllo, i prodotti erano stati nascosti negli uffici aziendali pronti per essere venduti qualora richiesti.

L’imprenditore, un quarantenne gestore del market, è stato denunciato alla Procura della Repubblica di Torino per contraffazione e contrabbando. Rischia sanzioni sino a 180.000 euro.

L’anticiclone fa salire le temperature a 20 gradi e allontana la pioggia

Non cesserà a breve il periodo privo di piogge e caratterizzato da temperature sopra la norma stagionale

Nelle scorse ore il vento è tornato con  raffiche a 123  chilometri orari nel parco del Gran Paradiso, 120 nell’ alta Valle di Susa, 85 in Val Pellice. Il foehn  in pianura ha toccato i 40 kmh a Rivoli. L’anticiclone delle Azzorre favorirà anche nei prossimi giorni su Torino e Piemonte tempo stabile, con temperature fino a 20 gradi. Forse nei primi giorni di marzo potrebbe tornare qualche debole perturbazione. La situazione della neve, dice l’Arpa è “decisamente deficitaria” sotto i 1500 metri di altitudine.

Smog, “semaforo verde” grazie al vento

Il vento delle ultime giornate ha fermato al livello verde il semaforo che regolamenta i blocchi del traffico per i veicoli più inquinanti a Torino e in 23 comuni del territorio della Città metropolitana:

Alpignano, Beinasco, Borgaro Torinese, Carmagnola, Caselle, Chieri, Chivasso, Collegno, Grugliasco, Ivrea, Leinì, Mappano, Moncalieri, Nichelino, Orbassano, Pianezza, Rivalta, Rivoli, San Mauro Torinese, Settimo Torinese, Venaria Reale, Vinovo e Volpiano). Saranno liberi di  circolare tutti gli autoveicoli con l’esclusione quelli inseriti nelle consuete misure strutturali.

Delitto Caccia, la Cassazione conferma ergastolo per Schirripa

Il procuratore di Torino venne ucciso nel 1983 davanti alla propria abitazione

La Cassazione ha confermato la condanna all’ergastolo nei confronti di  Rocco Schirripa, l’ex panettiere legato alla ‘ndrangheta accusato di aver partecipato al “commando” che il 26 giugno 1983 sparò al procuratore di Torino Bruno Caccia (nella foto), di 65 anni, mentre era uscito di casa a portare a spasso il cane. Caccia morì nell’attentato. Secondo l’accusa,  il boss Domenico Belfiore aveva così  eliminato il magistrato che rappresentava un ostacolo agli affari illeciti  della criminalità organizzata a Torino. Il procuratore poco prima di essere ucciso  aveva fatto perquisire il casinò di Saint Vincent per il sospetto di riciclaggio di capitali mafiosi.

Pusher catturato grazie all’app per la consegna del cibo

Sono circa le 14 di domenica pomeriggio. Una volante transita in Lungo Dora Savona ed un uomo alla sua vista, cambia immediatamente direzione. Insospettiti dal comportamento ambiguo del soggetto, gli operatori del commissariato Centro lo controllano

Si tratta di un cittadino italiano di 28 anni. Perquisito, il ventottenne viene trovato in possesso di 2 buste in plastica ed 1 involucro in cellophane contenenti marijuana, 1 involucro contenente cocaina, denaro contante per 1040 euro e 2 telefoni cellulari utilizzati per negoziare l’acquisto della droga.

Considerata l’ingente quantità di stupefacente e denaro al seguito, i poliziotti interrogano il giovane riguardo il suo domicilio, ma questi si rifiuta di fornire indicazioni.

Gli agenti del commissariato riescono, però, con astuzia, a risalire all’indirizzo dell’abitazione consultando un applicazione di consegna pasti a domicilio utilizzata dall’uomo. All’interno dell’appartamento vengono rinvenute 5 buste in cellophane trasparenti contenenti marijuana. Una busta viene trovata all’interno di uno zaino rosso, due occultate sotto il divano ed ulteriori due poste al di sopra del sofà. Sul tavolo era appoggiato un contenitore di plastica contenente hashish, un bilancino di precisione ed un rotolo di cellophane.

Il ventottenne, con precedenti di polizia specifici, viene arrestato per detenzione e spaccio di sostanza stupefacente. Complessivamente, i poliziotti hanno sequestrato oltre 2350 grammi di droga.

 

Torino Esposizioni, terra di frontiera tra refurtiva e ricercati

Nei giorni socrsi gli agenti del Commissariato Barriera Nizza hanno effettuato un controllo all’interno dei locali in stato di abbandono di Torino Esposizioni

SEI PERSONE DENUNCIATE 

In un primo ambiente, sono stati trovati due cittadini marocchini di 26 e 26 anni. Da accertamenti è emerso che i due stranieri erano inottemperanti a un ordine di lasciare il Territorio Nazionale. Su un giaciglio presente nel locale i poliziotti hanno trovato un smartphone risultato rubato in via Madama Cristina la sera del 4 febbraio. Entrambi i cittadini marocchini sono stati denunciati per ricettazione e per la violazione delle norme in materia di immigrazione. Il ventottenne, inoltre, è stato denunciato in stato di libertà per una rapina avvenuta la sera prima del controllo, all’interno del Parco del Valentino. Insieme ad altre tre persone rimaste ignote, con la minaccia di un coltello aveva derubato un uomo impossessandosi del cellulare e di 400 euro in contanti. In un secondo locale, è stata riscontrata la presenza di altri tre cittadini marocchini, uno dei quali è stato denunciato in stato di libertà per non aver abbandonato il territorio italiano dopo l’ordine ricevuto. Infine, in una terza stanza della struttura, i poliziotti hanno trovato una sesta persona: un cittadino marocchino di minore età, denunciato poi in stato di libertà per una rapina effettuata il 31 dicembre 2019. Nella circostanzaun gruppo di persone, del quale faceva parte il minorenne, aveva accerchiato la vittima, alla quale era stato rubato il telefono e la somma di 80 euro.    Tutti e sei i cittadini stranieri trovati all’interno della struttura sono stati denunciati per invasione di terreni o edifici.

 

(Foto Museo Torino)

Donna muore in casa soffocata dai fumi dell’incendio

Una donna di 60 anni è morta stamane a Condove, soffocata dalle esaltazioni dell’incendio divampato nel suo appartamento e domato dai vigili del fuoco

Sarebbero state le  candele che la donna aveva acceso in camera da letto a dare inizio al rogo. La vittima era affetta da problemi psichici e si trovava  sola in casa quando si sono alzate le fiamme  non è riuscita a fuggire.

Nuova morte sul lavoro: “Necessari maggiori controlli”

Paolo Capone, Leader UGL:  “Intervenire per prevenire simili incidenti” 

“L’UGL esprime il suo cordoglio alla famiglia dell’uomo di 75 anni, che ha perso la vita sul posto di lavoro a Nichelino, in provincia di Torino. A quell’età non dovrebbe essere consentito lo svolgimento di nessun tipo di lavoro, soprattutto ad alto rischio infortuni. In tal senso, è necessario prevedere maggiori controlli e una formazione adeguata, affinché simili incidenti non si ripetano”. Lo ha dichiarato in una nota Paolo Capone, (nella foto) Segretario Generale dell’UGL, a seguito dell’incidente sul lavoro in cui ha perso la vita un muratore di 75 anni, caduto dal quarto piano di una palazzina durante un intervento di ristrutturazione a Nichelino, in provincia di Torino. “L’UGL è in tour con la campagna ‘Lavorare per Vivere’ per sensibilizzare l’opinione pubblica sul triste fenomeno delle morti bianche”.

Usura, confiscati due milioni di euro a imprenditore

La Corte di Appello di Torino ha confermato la confisca dei beni riconducibili ad un noto commerciante di autoveicoli pinerolese, disposta dalla Sezione Misure di Prevenzione del Tribunale di Torino la scorsa estate.

Il provvedimento, eseguito dal Finanzieri del Gruppo Orbassano, ha interessato beni e valori per oltre 2 milioni di euro, tutti riconducibili all’imprenditore di Pinerolo; si tratta di un’abitazione di lusso nel centro cittadino di Pinerolo, diversi locali commerciali anch’essi in pieno centro, 3 conti correnti di cui uno all’estero, quote societarie e capitale sociale di 2 società di cui una all’estero, una cassetta di sicurezza, 54 autovetture di grossa cilindrata e 3 orologi Rolex.

Gli investigatori avevano dimostrato una stridente sproporzione tra i modesti redditi dichiarati ed il suo alto tenore di vita, sproporzione che non poteva che essere giustificata da cospicui introiti di provenienza illecita, in considerazione che su di lui pendevano una sentenza di condanna per bancarotta fraudolenta e vari procedimenti penali per reati tributari e fallimentari in relazione a ben tre aziende, susseguitesi nel tempo nella gestione di un salone di auto di lusso.

Nel frattempo il novero dei reati attribuiti al commerciante d’auto si è ulteriormente allargato. Di recente infatti ha ricevuto un avviso di conclusione delle indagini per i reati di auto-riciclaggio, usura e sfruttamento della prostituzione.

Le attività investigative dei Finanzieri, coordinate dal Procuratore Aggiunto Cesare Parodi, hanno dimostrato che i proventi illeciti generati dall’evasione fiscale e dalle bancarotte fraudolente, venivano sistematicamente reimpiegati in nuove attività economiche e finanziarie, anche all’estero, per “lavare” il denaro illecitamente accumulato.

Sono anche emersi elementi che provano la concessione di prestiti a strozzo ad un professionista, ad un imprenditore edile e a un piccolo commerciante di autoveicoli, che versavano in precarie condizioni economico-finanziarie; i tassi praticati oscillavano dal 130% al 430% mensili.

Nei suoi confronti è anche spuntato il favoreggiamento della prostituzione; infatti l’ecclettico imprenditore avrebbe dato in affitto una camera di un noto albergo pinerolese come casa d’appuntamenti, adoperandosi a fornire asciugamani e lenzuola destinati allo svolgimento dell’attività.

La particolare dedizione del commerciante a reiterare nel tempo condotte criminose, ha determinato la Corte di Appello torinese a rigettare il ricorso degli avvocati, non solo avverso alla confisca dei beni, ma anche alla misura di prevenzione personale della sorveglianza speciale, che rimane anch’essa pienamente in vigore; l’Alta Corte ha anche condannato il ricorrente al pagamento delle spese processuali.

I patrimoni confiscati saranno ora gestiti dall’Agenzia Nazionale per i Beni Sequestrati e Confiscati che ne curerà la destinazione e il riutilizzo a fini sociali.

Altre scritte naziste sul campanello

Altre scritte neonaziste sono comparse sulla targa di un campanello, quello  dell’appartamento della figlia di un partigiano in zona  Vanchiglia a Torino

Questa volta si tratta di  due mini adesivi con la scritta “Onore Hitler” con  una svastica e  una croce celtica.

Il  30 gennaio, sul campanello della stessa casa erano apparsi due piccoli adesivi con la dicitura  “Sieg Heil” oltre a una svastica. La donna ha presentato  denuncia alla Digos. Gli episodi sono avvenuti dopo la comparsa di scritte antisemite  sui muri di Torino, Mondovì, Brescia e Giaveno.