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Donna uccide il figlio a coltellate

DAL PIEMONTE / E ‘ successo a Pallanzeno, piccolo centro nella provincia del Verbano-Cusio-Ossola. Un uomo è stato ucciso a coltellate dalla madre mentre si trovavano nella loro casa nel centro del paese. Un amico di famiglia ha chiamato la polizia. Tra  madre e figlio c’è stata una violenta lite. I due pochi giorni dopo l’improvvisa morte del padre e marito erano rimasti a vivere in casa insieme. Sul posto è intervenuta la polizia.

Perseguita l’ex implorando “un ultimo confronto”

Arrestato dagli agenti del commissariato Centro

Non riesce ad arrendersi alla fine della loro relazione, così inizia a seguire l’ex fidanzata, nella speranza di convincerla a tornare insieme.

Venerdì scorso gli agenti del commissariato Centro hanno arrestato un cittadino marocchino di 31 anni per atti persecutori.

L’uomo si era fatto trovare all’esterno dell’abitazione della ragazza e, dopo averle chiesto con insistenza un confronto, l’aveva afferrata con forza per un braccio, provocandole lividi ed escoriazioni, intenzionato a condurla in una zona isolata. La vittima, spaventata, aveva allora chiesto aiuto al padre, in quel momento presente in casa, che era riuscito a convincere lo straniero ad allontanarsi.

Poco dopo, una volta arrivata in corso Brescia, la donna si era trovata nuovamente davanti l’ex, che continuava a non desistere dalle sue intenzioni. Impaurita, decideva questa volta di allertare il 112 NUE. Lo straniero aveva allora tentato la fuga, terminata sotto un’aiuola in corso Giulio Cesare.

Con numerosi precedenti di Polizia, il trentunenne è stato inoltre denunciato per inottemperanza all’ordine del Questore di lasciare il paese.

Si appostava al bancomat per truffare le anziane

La Polizia di Stato di Torino ha arrestato un cittadino francese per il reato di furto pluriaggravato ai danni di una anziana signora e denunciato in stato di libertà il complice trovato in possesso di 950 euro in denaro contante.

I due malviventi, dopo aver scelto accuratamente la loro vittima, con la scusa di un  malfunzionamento del bancomat, distraevano la stessa e  continuavano con l’operazione di prelievo. Prima che le banconote uscissero, uno dei due faceva cambiare la postazione alla donna e il complice si impossessava del denaro. Il bottino aveva fruttato 1500 euro.

Le indagini dei poliziotti del commissariato San secondo sono partite da diverse denunce di furti consumati nell’area bancomat di un’agenzia di un istituto bancario ubicata in una via del centro. I furti si verificavano al mattino nelle giornate prefestive quando l’istituto di credito era chiuso.

Grazie ai servizi mirati gli investigatori sono riusciti a individuare due cittadini francesi, residenti a Marsiglia, che sostavano senza un apparente motivo nei pressi dell’area bancomat. Uno dei due compariva in un video, acquisito dai poliziotti, relativo a un furto avvenuto a fine giugno a danno di un’anziana signora.

Gli agenti, in seguito alla perquisizione, hanno trovato addosso all’uomo diverso denaro contante e lo stesso portafoglio che compariva nel video.

La polizia sequestra mezzo quintale di droga

L’auto appariva carica come se fossero tornati dalle vacanze, al suo interno, però, c’erano quasi 50 kg di droga tra hashish e marijuana.

A seguito di indagini scaturite dall’attività di controllo del territorio, personale della Squadra Mobile, negli ultimi giorni aveva individuato in via Cuneo due cittadini albanesi dediti allo smercio di sostanza stupefacente del tipo marijuana: H.D., nato il 09.11.1999 in Albania e V.E., nato il 14.01.2000 in Albania.

Gli stessi risultavano essere i fornitori di alcuni “pusher” che a loro volta servivano la movida torinese di “Piazza Santa Giulia”.

Nel tardo pomeriggio di ieri, il personale notava sopraggiungere uno dei due sospettati a bordo di una FIAT Panda nera con la quale, dopo che il complice le apriva velocemente il portone carraio, entrava all’interno del cortile di via Cuneo. Dai movimenti appariva evidente che sulla Panda fosse celata della sostanza stupefacente.

Dopo aver provveduto a bloccare entrambi i soggetti, si accertava che sul veicolo erano occultati numerosi involucri incellofanati, contenenti principalmente marijuana, per un peso totale di circa 44 chilogrammi. In un ulteriore involucro, avvolto ad arte con del nastro da pacchi, erano contenuti 5 chilogrammi e mezzo di hashish “griffato” con un marchio di abbigliamento.

La perquisizione effettuata all’interno dell’abitazione in loro uso permetteva di rinvenire ulteriori 6 chilogrammi di marijuana, celati in una valigia, nonché numerosi telefoni cellulari.

I due, che venivano tratti in arresto per il reato di detenzione di sostanza stupefacente, vantano precedenti di polizia specifici.  Stante la nazionalità degli arrestati, si presume che lo stupefacente possa essere stato importato dall’Albania per mezzo di natanti.

I prezzi al kg della droga variano dagli 800 ai 1.500 euro per la marijuana e dai 1.500 ai 2.000 euro per l’hashish. Il valore complessivo di acquisto della droga sequestrata si aggira dunque intorno agli 85.000 euro all’ingrosso. Entrambe le sostanze in questione vengono solitamente vendute sulle piazze di spaccio a 10 euro al grammo. La vendita della droga avrebbe pertanto potuto fruttare 550.000 euro.

Due minori torinesi nei guai per le chat delle torture pedofile

Ci sono anche due ragazzini di Rivoli tra gli indagati per la vicenda della chat degli orrori dove a pagamento venivano ordinate violenze e mutilazioni di bambini 

Si tratta di due 17enni,  un ragazzo e una ragazza, indagati dai carabinieri di Siena con l’accusa di pedopornografia e istigazione a delinquere. Avrebbero  partecipato a una chat nel dark web in cui si potevano ordinare, pagando in bitcoin o con carta di credito , crimini orribili ai danni di bambini (come stupri, amputazioni e addirittura assassinii) tenuti prigionieri nel sud-est asiatico.

La droga nel lavello. Ma il cane Jackie la fiuta

Torino, droga nascosta in un sottofondo del lavello della cucina, carabinieri arrestano pusher e chiudono centrale di spaccio
Cane Jackie fiuta oltre 1 kg di marijuana, hashish e cocaina

Torino, 15 luglio La droga era nascosta in un sottofondo del lavello della cucina. Individuata base di spaccio a La Loggia (TO), gestita da un italiano di 25 anni. L’uomo è stato arrestato per detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti. I carabinieri della Compagnia di Moncalieri, dopo aver raccolto numerose segnalazioni dei cittadini e aver osservato il gran via vai di tossicodipendenti acquirenti entrare e uscire dalla sua abitazione, hanno deciso di intervenire. Con l’ausilio di un cane antidroga, i militari dell’Arma hanno fatto irruzione in casa del giovane, dove hanno trovato, grazie al fiuto del cane Jackie, nascosti in un sottofondo del lavello della cucina, circa 1 chilogrammo di hashish, 100 grammi di marijuana, 6 dosi di cocaina, già pronte per la distribuzione, oltre alla somma di 5500 euro in contanti, provento delle attività di spaccio, e vario materiale utilizzato per il confezionamento in dosi della sostanza.

(foto archivio)

Ridotta la pena per omicidio all’uomo che investì i motociclisti

 La Corte d’Assise d’Appello di Milano ha ridotto a 14 anni e 4 mesi  la condanna per Maurizio De Giulio

L’elettricista  nel 2017 a Condove, a seguito di una lite avvenuta in strada, inseguì e urtò una moto provocando la morte della 27enne Elisa Ferrero e il ferimento del fidanzato, Matteo Penna, di 33 anni.

Gli sono state riconosciute le attenuanti generiche prevalenti sulle aggravanti, ma è stata confermata l’accusa di omicidio volontario.

La squadra volante arresta cinque pusher

Sono 5 i pusher arrestati nell’ultimo week end dagli agenti della Polizia di Stato. 

Gli agenti della Squadra Volante hanno arrestato un giovane senegalese in corso Galileo Ferraris mentre personale del Commissariato Dora Vanchiglia ha fermato un venticinquenne gambiano nei pressi del ponte Mosca. Ancora un arresto del Commissariato Centro e due quelli del Commissariato Barriera Milano.

In particolare, un cittadino gabonese di 31 anni è stato arrestato dagli agenti del Commissariato Centro dopo aver ceduto stupefacente in piazza Paleocapa e piazza Carlo Felice. Nonostante lo straniero si fosse dileguato, i poliziotti lo hanno rintracciato trovandolo mentre stava cedendo nuovamente stupefacente, in via Belfiore nei pressi di un’attività commerciale. Nel frattempo, l’uomo aveva anche cambiato maglietta per far evitare di essere rintracciato. Le unità cinofile intervenute successivamente hanno trovato, occultati sotto lo spazzolone del bagno dell’esercizio, due calzini contenenti 104 involucri tra eroina e cocaina, nascosti lì dal cittadino gabonese all’insaputa del titolare dell’esercizio.

Gli agenti del Commissariato Barriera Milano, invece, nella notte di domenica, transitando in corso Novara, hanno notato, un cittadino senegalese di 31 anni, già noto ai poliziotti, all’interno di un taxi fermo. Quando la volante si è avvicinata, gli agenti lo hanno visto armeggiare. Una volta sottoposto a controllo, lo straniero ha spintonato e colpito più volte gli agenti. Nonostante la resistenza opposta dall’uomo, gli agenti sono riusciti a metterlo in sicurezza. Nel corso della perquisizione, i poliziotti hanno rinvenuto due involucri contenenti cocaina in pietra per un peso complessivo superiore ai 50 grammi. Il trentunenne è stato tratto in arresto per spaccio di sostanze stupefacenti, resistenza,  lesioni e danneggiamento per aver rotto l’orologio a uno dei poliziotti

Marco Berry, che sorpresa per i pazienti della Faro onlus

Un momento conviviale organizzato dagli operatori

 Un momento di serenità e divertimento alla Fondazione FARO Onlus, dove lunedì pomeriggio gli operatori hanno organizzato un piccolo ritrovo conviviale all’aperto e in sicurezza, sulle terrazze panoramiche dell’hospice. Ospite d’onore della serata l’illusionista torinese Marco Berry che, con grande sorpresa dei pazienti e dei familiari che li accompagnavano, ha fatto la sua comparsa con una serie di irresistibili trucchi. Stupore e incredulità di fronte ai giochi di prestigio che hanno coinvolto tutti i presenti, lasciandoli con il fiato sospeso.

La serata è stata allietata anche dal gruppo musicale composto da Mariano, Stefania, Salvatore, Roberto e Paola, che con grande generosità hanno intrattenuto fino al tramonto con i classici della canzone italiana. Nulla è stato trascurato: bevande e stuzzichini sono stati gustati sulle terrazze degli hospice, con la vista sulla Mole e su tutta la città di Torino.

Dopo mesi di intensa attività assistenziale, gli operatori si sono impegnati, con estrema cura e in regime di volontariato, nell’organizzazione di questo momento conviviale, dedicato ai pazienti e alle loro famiglie. Molto emozionante il saluto finale della serata: desideri e pensieri beneauguranti sono stati scritti su tanti palloncini colorati, lasciati poi liberi di volare nel cielo.

Stacca il rubinetto del gas per le troppe spese e minaccia moglie e figlio

Li chiude fuori di casa dopo un “taglio delle forniture”

Nel tardo pomeriggio di sabato scorso una donna si presenta in Questura per denunciare il marito, dopo essere stata minacciata di morte insieme al figlio minore. La vittima inizia a raccontare ai poliziotti anni di vessazioni corroborate anche da una serie di azioni violente, che nel tempo hanno generato nel resto della famiglia un profondo stato di ansia e timore. 

Quel pomeriggio l’uomo, un cittadino straniero di 54 anni, infastidito, a suo dire, dall’eccessivo consumo di gas e corrente elettrica in casa, dapprima inveisce violentemente contro la moglie, per poi staccare il rubinetto generale del gas al fine di impedirle di preparare la cena al figlio. La donna cerca allora di fermare il cinquantaquattrenne, che però con una forte spinta, la fa cadere contro il ventilatore, provocandole delle escoriazioni sul braccio destro. Al termine dell’aggressione lo straniero lascia l’appartamento, minacciando che al suo rientro avrebbe disattivato anche la corrente.

Formalizzata la denuncia, la vittima, tornando alla propria abitazione in zona San Donato, scopre, insieme al figlio, di essere stata chiusa fuori casa. Il cinquantaquattrenne aveva lasciato appositamente la chiave inserita dall’interno. Allertato il 112 NUE, gli agenti, dopo vari tentativi, riescono ad accedere all’interno. Alla vista degli operatori, lo straniero torna nuovamente a minacciare moglie e figlio, per aver chiamato la Polizia. Nel frattempo, l’uomo aveva anche tagliato il cavo di alimentazione del forno a microonde.

L’uomo è stato arrestato per maltrattamenti in famiglia.