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Fermato l’aggressore armato di pistola

Nei giorni scorsi, personale del Commissariato Madonna di Campagna ha controllato in via Giachino un cittadino straniero sospetto. L’uomo, marocchino, 36 anni, alla vista degli agenti, ha tentato di darsi alla fuga liberandosi contestualmente di una pallina contenente crack, ma non vi è riuscito

Durante i successivi controlli sul posto, l’uomo ha tentato una resistenza attiva nei confronti del personale di polizia estraendo da un marsupio nascosto sotto gli abiti una pistola calibro 22 carica. Gli agenti lo hanno disarmato prontamente, e a seguito della perquisizione gli hanno rinvenuto addosso altri 3 proiettili dello stesso calibro.

L’arma in questione risultava provento di furto in abitazione. Pertanto, l’uomo è stato tratto in arresto per porto illegale di arma comune da sparo e denunciato per ricettazione e resistenza a pubblico ufficiale.
Dai primi accertamenti condotti da parte di personale del medesimo Commissariato è emerso che l’uomo possa essere l’autore di un’aggressione avvenuta il 24 gennaio ai danni di un cittadino marocchino ventenne, attinto in via Giachino alla spalla da un colpo d’arma da fuoco, per un litigio sorto per motivi inerenti al consumo di sostanza stupefacenti.

“Più infermieri per l’emergenza”

“Ci aspettiamo che la Regione  si attivi immediatamente. Non bastano impegno e  professionalità”

NON SI PUO’ FARE TUTTO CON LE STESSE RISORSE. LA REGIONE INVESTA SUBITO RISORSE ECONOMICHE PER NUOVO PERSONALE E PER LA GESTIONE DELL EMERGENZA DA DESTINARE ALLE AZIENDE SANITARIE

È  stato evidente già  dalle prime ore di lunedì  mattina che non é  possibile gestire l emergenza senza risorse da destinare alle aziende sanitarie. Risorse economiche atte a garantire il personale necessario per intraprendere tutte le iniziative utili del momento oltre che  la continuità  assistenziale. Il  sistema non regge se pensiamo si poter fare tutto con le stesse risorse. La coperta era già  corta e si rischia di scoprirsi completamente. Ci aspettiamo che la Regione  si attivi immediatamente. Non bastano impegno e  professionalità.  Gli infermieri non si sottraranno come sempre al lavoro e al sacrificio ma si aspettano responsabilitá  anche da chi governa oggi più che mai. In un momento come questo,  é giusto chiedere di sospendere ferie e congedi ma é doveroso investire risorse perché  siano entrambi le parti ad assumersi responsabilitá riconoscendo agli infermieri la loro professionalità e disponibilità.

Francesco Coppolella
Segreteria Regionale
Nursind piemonte

A Torino treni in ritardo per i controlli in Lombardia

Si registrano ritardi fino a 180 minuti e alcuni treni cancellati, passeggeri infuriati

A Porta Nuova i passeggeri sono stati informati che i disagi sono dovuti ai controlli sanitari per il coronavirus a Casalpusterlengo.

Trenitalia comunica che il traffico  è sospeso dalle 13.30 nella tratta tra Lodi e Piacenza, linea convenzionale Milano – Bologna, e i treni alta  velocità Torino – Milano – Roma – Salerno sono soggetti a cancellazioni o a deviazioni di percorso su Verona/Padova, con un allungamento medio dei tempi di viaggio di un’ora e mezza.

Tende davanti ai pronto soccorso per la misurazione della febbre

L’assessore regionale alla Sanità del Piemonte, d’intesa con il coordinatore dell’Unità di crisi regionale sul “coronavirus covid19”, ha disposto l’allestimento presso tutti i Pronto soccorso del Piemonte di tende pneumatiche della Protezione civile per le attività di pre-triage, in modo che gli eventuali casi sospetti di contagio possano accedere a un percorso differenziato, a tutela delle norme di prevenzione che impediscono la diffusione del virus.

In pratica, prima di entrare nel Pronto soccorso, si verrà sottoposti alla misurazione della febbre e alle domande necessarie a indirizzare il paziente verso il percorso sanitario più appropriato.

Occhio alla truffa: telefonate per falsi test tampone

La Croce Rossa del Piemonte informa che “Diversi comitati locali segnalano una truffa telefonica di finti volontari CRI che propongono test domiciliari sul Coronavirus. Vi informiamo che non è stato disposto alcun tipo di screening porta a porta da parte della Croce Rossa Italiana”.

Coronavirus: provvedimenti su Metro, tram e bus Gtt

Si è svolta questa mattina alle 7,30 presso la Direzione GTT una riunione con la partecipazione del vertice e del medico aziendale per esaminare la situazione in relazione al virus Covid -19 e dare attuazione ai provvedimenti emanati dalle autorità competenti.

Sono stati presi in esame il decreto Legge n.6 del 23 febbraio 2020 emanato dal Governo e l’Ordinanza contingibile e urgente n.1 rilasciata nella stessa data dal Ministro della Salute e dal Governatore della Regione Piemonte. GTT seguirà tali direttive e le indicazioni del medico aziendale senza mettere in campo iniziative diverse ed estranee a tali disposizioni.

In relazione al punto 6 dell’Ordinanza che prevede “la disinfezione giornaliera dei treni regionali e di tutto il trasporto pubblico”, è stato chiesto alle aziende esterne incaricate della pulizia dei veicoli di dare attuazione al provvedimento su bus, tram, treni della metropolitana e treni regionali.

Per ulteriore precauzione, su indicazione del medico aziendale, saranno immediatamente consegnate al personale addetto al controllo dei titoli di viaggio su bus, tram, metro e treni delle salviettine umidificate a base di alcol, in attesa di reperire gel idroalcolico, prodotto in questo momento di non facile approvvigionamento. Sono inoltre state impartite disposizioni per effettuare i controlli dei titoli di viaggio a terra e non sulle vetture.

Per quanto riguarda la metropolitana, sarà incrementato il ricambio d’aria attraverso il circuito forzato alimentato da bocchette esterne.

Per quanto riguarda infine i punti di contatto con il pubblico (ad es: centri di servizio al cliente, ufficio pagamento sanzioni, stazioni della metropolitana, biglietterie di stazione fisiche ed automatiche), sarà  potenziata la disinfezione con prodotti specifici e saranno adottate misure per evitare l’affollamento degli uffici.

GTT contribuirà inoltre alla comunicazione tra il personale interno degli uffici e agli stessi clienti, del decalogo di regole generale di prevenzione emanato dal Ministero della Salute.

Sono stati avviati contatti con le organizzazioni sindacali (e i rappresentanti sindacali per la sicurezza) per condividere il piano d’azione.

Le misure saranno applicate sino a sabato 29 febbraio e si adegueranno all’evoluzione della situazione e alle nuove disposizioni che potranno essere emanate dalle autorità competenti, a cui GTT darà prontamente seguito.

Stop al Carnevale di Ivrea

La battaglia delle arance e gli altri appuntamenti dello storico carnevale di Ivrea sono annullati 

La decisione è della giunta comunale durante la riunione della  quale il sindaco Stefano Sertoli ha elaborato l’ordinanza che  dà attuazione a quanto stabilito dall’unità di crisi regionale che determina la “sospensione di tutti gli eventi e le manifestazioni di ogni genere, all’aperto e al chiuso, che prevedano l’assembramento di persone”. Sabato la battaglia delle arance si è svolta invece  regolarmente, sfidando la paura del coronavirus.

 

(Foto Carole Allamandi)

Coronavirus: chiudono scuole, musei, cinema, Università e Politecnico

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L’Università di Torino, quella del Piemonte Orientale e il Politecnico resteranno  chiusi fino al 2 marzo  a seguito degli sviluppi della vicenda Coronavirus

Chiuse inoltre tutte le scuole di ogni ordine e grado in tutta la regione 

La decisione è stata presa dalla Regione  e dalle autorità scolastiche. Chiuderà anche l’Università del Gusto di Pollenzo oltre a enti educativi come il Conservatorio e l’Accademia Albertina. Stop a tutte le competizioni sportive e alle manifestazioni ed eventi pubblici che prevedano l’assembramento di molte persone. Chiusi i musei e i cinema.

Silvio Viale: “Nessun panico e prevenzione individuale”

Il medico torinese Silvio Viale scrive su Facebook a proposito del caso coronavirus che sta interessando anche Torino e il Piemonte. Ecco il suo intervento

“Sul Covid19 si può tirare in ballo il vecchio adagio di “chiudere la stalla quando i buoi sono scappati”. Che il virus sarebbe arrivato, come ogni anno l’influenza, era inevitabile.

Invece di individuare, controllare ed isolare i viaggiatori provenienti dalle zone endemiche, si è preferito limitarsi a circolari burocratiche, accolte con proverbiale sufficienza, e qualche provvedimento spot, come l’inutile e controproducente blocco dei voli dalla Cina, Hong Kong e Taiwan compresi. Il risultato è che ora abbiamo “untori” sconosciuti e potenziali focolai, che stanno facendo andare “fuori di testa” le autorità competenti. Una cosa è isolare un piccolo comune, alcune migliaia di persone, altra quella di ipotizzare la chiusura di intere città, università e scuole, senza considerare le disastrose conseguenze a catena. La diffusione di virus respiratori è inarrestabile e la prevenzione non può che essere individuale. E’ la stessa dell’influenza, soprattutto lavarsi le mani e aspettare che passi con provvedimenti sintomatici, con la differenza che è meno contagiosa dei più recenti virus influenzali e più virulenta. Come per la punta di un iceberg è possibile che la stragrande maggioranza dei contagiati sia asintomatica, che la trasmissione in questa caso sia difficile, ma non impossibile e che ci si possa confrontare solo con i casi conclamati, sintomatici lievi o gravi. La mortalità per la polmonite interstiziale virale sembra essere di uno su quattro e questo alimenta le preoccupazioni. Il messaggio deve essere “nessun panico, vita normale, prevenzione individuale” con isolamento di chi arriva da zone endemiche. Un problema oggi, però, è che le zone endemiche potrebbero essere in Italia e per questo, bisogna preoccuparsi, non sottovalutare, ma nemmeno esagerare con allarmismi controproducenti”.