Un quindicenne di Legnano è annegato nel Lago Maggiore, ad Arona. Il corpo privo di vita è stato trovato nel tardo pomeriggio di oggi dai vigili del fuoco dopo alcune ore di ricerca. La tragedia è avvenuta in un punto del lago dove la balneazione è vietata a causa delle caratteristiche dei fondali: in tre anni ci sono già state 4 vittime nonostante la presenza di cartelli di divieto, in italiano, inglese, francese, tedesco e spagnolo. Troppo spesso gruppi di giovani si esibiscono in pericolosi tuffi.
(foto archivio)
Nel pomeriggio di giovedì gli agenti del Commissariato San Secondo, congiuntamente a personale del Reparto Prevenzione Crimine, all’unità Cinofila e agli Agenti della Polizia Municipale, hanno effettuato un controllo straordinario del territorio del quartiere e nell’area adiacente la stazione ferroviaria di Porta Nuova. Gli operatori hanno controllato 3 esercizi commerciali. All’interno di un bar in via Gorizia gli Agenti della Polizia Municipale hanno sottoposto a sequestro amministrativo 4 apparecchi per il gioco. Invece, all’interno di un locale commerciale di corso Sommeiller, sono state riscontrate diverse infrazioni in merito alla somministrazione di cibi e bevande e in riferimento alla scarsa igiene dei locali. Per questi motivi sono state irrogate sanzioni per oltre 10 mila euro. Complessivamente sono state identificate 59 persone, di cui diverse con precedenti di Polizia
Donna sorprende ladro nel camper
La Polizia arresta 45enne italiano per furto aggravato
In seguito alla segnalazione della Centrale Operativa di un furto in atto, gli agenti del Commissariato di Rivoli, nel primo pomeriggio di venerdì, si sono portati immediatamente in via Genova, dove una donna aveva segnalato la presenza di un uomo all’interno del suo camper. Stava rientrando quando ha notato la porta socchiusa ed entrando ha avuto un faccia a faccia con quest’uomo, che si è immediatamente coperto il volto, utilizzando come scudo una porta recuperata sul mezzo, e si è fatto strada verso l’uscita minacciando la donna prima di allontanarsi a piedi.Poco dopo, grazie alle descrizioni fornite i poliziotti sono riusciti ad intercettare il ladro, un italiano di 45 anni, in via Ughetto, dove lo hanno fermato e tratto in arresto per tentato furto aggravato. L’uomo, con precedenti di Polizia, è stato anche denunciato all’Autorità Giudiziaria per i reati di minacce e possesso ingiustificato di chiavi alterate o grimaldelli in quanto celava sotto la giacca 1 palanchino in ferro, 1 pinza a pappagallo e 2 chiavi per serratura.
Treni, controlli serali e notturni della polizia
Nei giorni scorsi sono stati effettuati controlli straordinari nelle stazioni di Trofarello e di Fossano, lungo le linee ferroviarie Torino-Cuneo e Torino-Savona, interessate da un elevato transito di passeggeri. I servizi di vigilanza si sono concentrati prevalentemente nelle ore serali e notturne e con controlli estesi anche alle aree esterne ai due scali. A Fossano hanno operato in sinergia personale del Posto Polfer di Cuneo e della Questura di Cuneo unitamente a pattuglie del Reparto Prevenzione Crimine di Torino, mentre nello scalo di Trofarello sono intervenuti anche agenti in borghese della Squadra di Polizia Giudiziaria compartimentale a fianco di personale del Settore Operativo di Torino Porta Nuova, competente per giurisdizione. Pattuglie delle Scorte Polfer hanno, inoltre, scortato i treni in andata e ritorno lungo quelle tratte. Nel corso dei numerosi interventi effettuati a tutela dei viaggiatori e del personale ferroviario, sono stati controllati tutti i treni in transito, un ventina, identificate in totale 67 persone numerosi bagagli e una decina di veicoli. Sono stati allontanati dagli scali persone non interessate al servizio ferroviario.
Aggredivano i passanti, bloccati dai carabinieri
Lo stalker telefona anche alla suocera: arrestato
Dopo diversi anni di matrimonio la loro storia era giunta ufficialmente al termine da qualche giorno anche se già dallo scorso mese di dicembre non vivevano più insieme. Lui non si dava pace: insistenti erano le telefonate, anche nel cuore della notte, che costringevano la donna a staccare la spina del telefono e a spegnere l’utenza mobile, ma quando non riusciva a mettersi in contatto diretto iniziava con l’inoltro di innumerevoli messaggi fino a presentarsi sotto casa, alla fermata dell’autobus e sul posto di lavoro. Persistenti erano le richieste di denaro e di ospitalità che, ai rifiuti della ex divenivano minacce. La donna in qualche occasione lo avevo accolto, ma anche in quelle circostanze lui finiva per intimorirla.
Martedì la donna non ha più retto alle continue insistenze dell’ex marito, un italiano di 51 anni, ed ha contattato la Polizia. L’uomo in serata aveva raggiunto telefonicamente la suocera nel tentativo di convincere la figlia a scendere di casa per restituirle un bene prestatogli. Al rifiuto della donna lui si presentava sotto casa e iniziava a citofonare ripetutamente, per poi allontanarsi e ripresentarsi dopo poco assumendo la medesima condotta. In precedenza era accaduto che era riuscito anche a raggiungere il pianerottolo ed aveva preso a calci e pugni la porta di casa.
E’ accaduto in zona Barriera Nizza. All’arrivo degli agenti della Squadra Volante l’uomo si era già allontanato, ma i poliziotti hanno assistito alla sua ennesima telefonata e la donna, consigliata dagli operatori, ha accettato di incontrarlo. All’appuntamento si è presentata anche la Polizia che lo ha arrestato per il reato di minacce e denunciato alla Procura di Torino per detenzione di un coltello multiuso rinvenuto nel borsello a tracolla.
(foto archivio)
Bar chiusi: troppi clienti pregiudicati
Troppi sono i bar frequentati da pregiudicati che sovente li utilizzano per trattare i loro ‘affari’. E i proprietari, non è infrequente, che voltino lo sguardo dall’altra parte, a loro volta ‘per non avere grane’, anche se la legge prevede che gestori di pubblici esercizi abbiano l’obbligo (che deriva dal Testo unico delle leggi di pubblica sicurezza vigilare non solo che all’interno vengano dei locali non vengano commessi reati, ma anche che non diventino luogo di ritrovo abituale di pregiudicati. I carabinieri della Compagnia di Rivoli hanno messo sigilli nelle ultime 48 ore ad un bar di Grugliasco e ad uno di Rivoli dove, negli ultimi giorni, era stata accertata la presenza di pregiudicati. In particolare nel bar di Rivoli un litigio tra clienti si era trasformato in una rissa a colpi di mazza da baseball con 4 arresti. Quattro giorni fa, infatti, erano stati coinvolti nel litigio il titolare del locale e alcuni clienti. L’uomo, colpito con la mazza, ha reagito consegnando una rivoltella, detenuta per uso sportivo, ad un avventore che l’ha poi utilizzata per minacciare gli aggressori. La chiusura dei locali è stata disposta dal Questore di Torino, Giuseppe De Matteis, in virtù dell’articolo 100 del Tulps, si richiesta delle stazioni carabinieri competenti per territorio.
Un motociclista di 27 anni è morto nella notte a Torino in un incidente stradale avvenuto intorno alle 3. La vittima è Andrei Britcari, moldavo, che stava percorrendo via Monginevro da corso Trapani a bordo di Kawasaki ZR7. A un certo punto all’altezza di piazza Sabotino, il giovane si è schiantato contro una Chevrolet Aveo guidata da un 29enne italiano risultato negativo all’alcoltest. Auto e moto si sono incendiate. La polizia municipale di Torino sta cercando di ricostruire la dinamica dei fatti.
SALVATA DALLA POLIZIA PRIMA DELLO SCHIANTO COL TRENO
Mercoledì 29 maggio verso le 08,10, gli agenti Polfer del Settore Operativo di Torino Porta Nuova, in servizio di vigilanza allo scalo, notavano una donna un po’ spaesata attraversare incautamente i binari 20 e 19 per poi dirigersi verso il binario 17, dove spogliatasi della giacca cominciava a correre lungo la linea gialla, a pochi centimetri dal gradino che delimita il binario, in direzione del treno Susa – Torino Porta Nuova, nel frattempo in arrivo . Gli agenti avendone intuito il gesto estremo, si affrettavano a inseguire la donna urlando di fermarsi, mentre il macchinista del treno che stava entrando in stazione aveva già attivato le sirene per segnalare il pericolo in atto. Nel giro di pochi secondi, i poliziotti intervenuti, incuranti del pericolo, riuscivano a bloccare la donna e in extremis a trascinarla, in sicurezza, al centro della banchina. Il treno terminava la corsa subito dopo. La donna, una 43enne torinese, con evidenti problemi psichici, veniva di seguito assistita negli Uffici della Polfer al binario 1, dove continuava a manifestare propositi di suicidio; nel contesto, dopo essere stata tranquillizzata, veniva affidata a personale medico intervenuto, che ne disponeva il ricovero in ospedale.
Colpi in serie in abitazioni del ponente Ligure
I fatti contestati risalgono al periodo Gennaio – Febbraio 2018, quando C.G. 36enne astigiano, con una lunga carriera delinquenziale alle spalle, unitamente ad altri complici decidono di commettere furti “in serie” nel Ponente Ligure. Gli obiettivi coinvolsero le province di Imperia e Savona ma l’ultimo colpo all’interno di un residence nell’imperiese fu fatale. Il giovane astigiano fu arrestato in flagranza di reato e da lì partirono le indagini per ricostruire la serie di obiettivi “visitati” dalla banda; alla fine risulteranno 6 le abitazioni svaligiate. L’uomo è stato arrestato dai Carabinieri della Stazione di Asti in ottemperanza dell’ordine di esecuzione per la carcerazione emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale Ordinario di Savona (SV), essendo stato condannato all’espiazione di un anno, 10 mesi e 23 giorni di reclusione oltre al pagamento di una pena pecuniaria di 1.000 euro. L’astigiano, già per la commissione di reati analoghi, era stato arrestato in esecuzione dell’ordinanza di applicazione della misura cautelare in carcere nell’ambito dell’operazione “BARBAROSSA” , un’articolata ed imponente indagine in cui i Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Asti avevano disarticolato una locale dell ‘ndrangheta presente in Provincia. L’arrestato espletate le formalità di rito è stato tradotto presso la Casa di Reclusione di Asti a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.