CRONACA- Pagina 1211

Ruba vestiti in via Lagrange, arrestato

Un cittadino italiano di 60 anni, con precedenti penali, è stato arrestato per furto aggravato dagli agenti della Squadra Volante di Torino. L’uomo, dopo essere entrato in un negozio di articoli sportivi di via Lagrange, si è impossessato furtivamente di alcuni capi. Dopo aver superato le barriere delle casse si è azionato l’allarme, l’addetto alla sicurezza che ha fermato l’uomo lo ha trovato in possesso di una borsa piena di indumenti, per un valore superiore ai 180 euro, tutti danneggiati, in quanto le targhette erano state strappate via per evitare che si azionasse l’allarme. Il sessantenne è stato poi consegnato agli agenti della Polizia di Stato intervenuti che hanno appurato che l’uomo aveva precedenti di polizia specifici a suo carico, in una di queste circostanze l’uomo aveva asportato in concorso da un centro commerciale merce per quasi 900 euro.

M.Iar.

 

La macchina fotografica acquistata online? Inesistente, era una truffa


I Carabinieri della Stazione di Trino hanno denunciato a piede libero A.D., 22enne residente in provincia di Napoli, gravato da vicende penali per reati contro il patrimonio, perché indagato per truffa. La vicenda risale alla fine del dicembre scorso, quando un 44enne appassionato di fotografia ha trovato sul sito di vendite online “Kijiji.it” l’offerta di vendita di una macchina fotografica reflex Canon ad un prezzo ritenuto vantaggioso ma non apertamente troppo basso.  Valutato che una fotocamera del genere, nelle condizioni che l’immagine mostrava, offerta a 500 euro ma sul libero mercato decisamente più cara potesse essere un buon affare, il 44enne aveva deciso di approfondire la questione, prendendo contatti diretti con il venditore attraverso la chat del sito. Ad ogni sua richiesta era pervenuta una risposta competente e cortese, la trattativa era stata anche corredata da ulteriori immagini dell’apparecchio che, sempre più, era parso al potenziale acquirente in ottime condizioni e ben descritto. Quindi, successivo ed ultimo passo è stato un contatto telefonico. Offerente e compratore hanno così dialogato direttamente, ed ancora il venditore, raccontatosi esperto in materia residente in un comune del torinese, ha convinto la vittima sulla validità e concretezza della possibile transazione. Accordo raggiunto. 500 euro vengono quindi versati al 22enne su un conto corrente. Senza ritardo, già il giorno successivo, la spedizione viene comunicata come effettuata, a sua comprova l’ignara vittima riceve anche il codice di tracciabilità del pacco ed il riferimento dell’ufficio postale da cui il prodotto è stato inviato. Tutto ovviamente falso. Così, dopo qualche giorno di inutile attesa e di vani tentativi di contatto diretto, arriva la certezza della truffa. Al 44enne non rimane che denunciare l’episodio ai Carabinieri che, a conclusione degli accertamenti, identificano e denunciano il truffatore partenopeo alla Procura della Repubblica di Vercelli.
M.Iar.
 

Pusher distinto: vestiva in doppiopetto ma spacciava

Chi lo avesse incontrato per strada probabilmente avrebbe pensato che l’uomo, un trentunenne senegalese, fosse diretto a un evento vista la sua eleganza e l’abito in doppiopetto, tanto più che l’uomo si serviva di un autista. Nella serata di mercoledì, dopo essere uscito dalla propria abitazione in via Desana il cittadino straniero è salito a bordo di una Fiat 500 ferma in corso Vercelli condotta da un suo connazionale risultato poi estraneo ai fatti. Prima che l’auto partisse, gli agenti, che ne avevano monitorato i movimenti in precedenza, hanno fermato l’auto controllando gli occupanti. Il trentunenne cittadini senegalese è stato trovato in possesso di 56 ovuli contenenti crack/cocaina. Nel corso della perquisizione domiciliare, effettuata con l’ausilio dell’autoscala dei Vigili del fuoco, i poliziotti del Commissariato Barriera Milano hanno rinvenuto altri 250 grammi di sostanza stupefacente e 150 grammi di sostanza da taglio. Alla luce dei fatti, lo straniero, irregolare sul Territorio Nazionale e con precedenti di polizia specifici, è stato arrestato per detenzione di sostanza stupefacente ai fini di spaccio. Il giorno prima, gli agenti del Commissariato Barriera Milano avevano arrestato un altro pusher: un diciottenne senegalese fermato nella notte in via Spontini angolo corso Giulio Cesare e trovato in possesso di alcune dosi di cocaina.

M.Iar.

Spacciatore arrestato con la droga al posto del tabacco

Sabato notte la Polizia di Stato di Vercelli ha arrestato un uomo per spaccio di droga

Durante un normale servizio di controllo del territorio per la prevenzione e la repressione dei reati, nel transitare in via Caduti sul Lavoro nel piazzale antistante un noto locale della movida vercellese, una pattuglia della Squadra Volante notava alcune persone discutere animatamente; alla vista della Volante uno di essi iniziava a correre, prontamente inseguito a piedi dagli operanti, che riuscivano a raggiungerlo e ad immobilizzarlo. Durante la corsa l’uomo gettava a terra un involucro che veniva successivamente recuperato: al suo interno venivano trovate alcune dosi di sostanza stupefacente e nello specifico Cocaina, Marijuana ed Hashish, suddivise in confezioni di diverso peso.  A questo punto gli uomini della Squadra Volante decidevano di sottoporre a perquisizione personale l’uomo, un quarantacinquenne italiano già noto per i suoi numerosi precedenti in materia di stupefacenti, che veniva trovato in possesso di un tovagliolo di carta contenente alcuni involucri in plastica termosaldati contenenti altre dosi di cocaina pronte per essere commercializzate.  La perquisizione veniva estesa al domicilio dell’uomo, residente a Novara, dove veniva rinvenuta altra sostanza stupefacente in bustine di plastica, contenenti marijuana, pronte per la commercializzazione, nonché materiale per la preparazione ed il confezionamento della droga. Tutta la sostanza stupefacente ed il materiale per il confezionamento, nonché il denaro rinvenuto sull’uomo e provento dell’attività delittuosa venivano sequestrati. Accompagnato negli Uffici della Questura, il 45enne veniva arrestato per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente e, su disposizione della Procura della Repubblica di Vercelli, condotto in Tribunale per il rito direttissimo. L’arresto veniva convalidato e il prevenuto veniva sottoposto alla misura cautelare dell’obbligo di firma.

M.iar.

 
 

Rolex e penne Mont Blanc per 30 mila euro trovati nel campo nomadi

I carabinieri hanno sequestrato refurtiva per un valore di oltre 30mila euro, durante controlli effettuati nei campi nomadi del torinese. A Druento, tre persone sono state denunciate per irregolarità edilizie, poiché avevano costruito abusivamente otto baracche e tettoie sulla strada comunale. A Leini un croato di 55 anni è stato denunciato per ricettazione: è stato trovato in possesso di un orologio Rolex rubato a Parma, penne Mont Blanc, una penna in oro Cartier e due portafogli griffati.

Guasto al Lingotto, treni in tilt

Per un guasto al sistema tecnico della stazione Lingotto, rimasto bloccato dalle 7,30 di questa mattina, sono andate in tilt quasi tutte le linee che attraversano lo scalo di Torino. Sono rimasti fermi  tutti i treni verso Cuneo, Savona e Genova, funzionanti invece le tratte dirette a est e nord. I pendolari diretti a porta Nuova e porta Susa  sono scesi alla stazione Stura. Verso le 9 il guasto è stato riparato e la circolazione sta tornando regolare.

Auto impazzita investe intera famiglia. Un morto e un bimbo di 20 mesi tra i feriti

Un’auto ha travolto un’intera famiglia nella tarda serata di ieri nel centro di Verbania sul lago Maggiore. E’ morto un uomo di 54 anni, feriti gravi una donna di 34 e una di 58. E’ finito all’ospedale di Verbania un bimbo di 20 mesi che non sarebbe in pericolo di vita.  La Stampa riferisce che  l’automobilista 24enne alla guida della vettura, sotto choc, è in stato di fermo. La famiglia stava passeggiando sul marciapiede, quando la Ford è sbandata  finendo contro il gruppo di persone. Si sta ricostruendo la dinamica dell’incidente.

Tanti torinesi alla Consolata per rendere omaggio a Marella Agnelli

Questa mattina al Santuario della Consolata di Torino è stata celebrata una funzione religiosa dedicata a  Marella Agnelli, la vedova di Giovanni Agnelli, scomparsa un mese fa a 92 anni. Presenti la figlia Margherita, con il marito Serge de Pahlen, i nipoti John, Lapo e Ginevra, Andrea Agnelli, Alessandro Nasi e  Nicola Caracciolo. Numerosi i torinesi intervenuti.

Preso spacciatore ricercatissimo dai clienti

Personale dell’Ufficio prevenzione generale e del commissariato Barriera Nizza ha arrestato nelle scorse ore, in via Madama Cristina, un cittadino diciannovenne proveniente dal Mali. Il giovane veniva visto cedere, in cambio della cessione di un cellulare, qualcosa ad un cittadino italiano sulla cinquantina. L’acquirente riusciva a dileguarsi poco dopo, ma gli operatori fermavano il presunto  spacciatore sottoponendolo ad un controllo. La perquisizione effettuata a suo carico consentiva il rinvenimento della cifra in denaro contante di 350 euro e di 10 grammi di cocaina suddivisa in ovuli. Il giovane è stato arrestato per detenzione di stupefacente ai fini di spaccio.

Un’altra brillante operazione è stata portata a termine dagli agenti del commissariato Barriera Milano. L’autovettura che transitava in corso Giulio Cesare era nota a loro  per essere usata dai tassisti abusivi senegalesi nel trasporto diconnazionali irregolari, e pertanto privi di patente, in giro per la città per i più svariati motivi; molte volte, per le consegne a domicilio di sostanza stupefacente. Gli operatori sottoponevano dunque a controllo l’auto ed i suoi due occupanti: uno di essi, il passeggero, un quarantunenne senegalese,  irregolare sul territorio nazionale, veniva trovato in possesso di 14 dosi termosaldate contenenti una decina di grammi di cocaina. I suoi telefoni, durante le fasi dell’arresto, non smettevano mai di suonare, in quanto ricercatissimo nella zona. Il guidatore dell’auto, suo connazionale di 45 anni, regolarmente residente in Italia, è stato denunciato per concorso nell’illecita attività di spaccio.

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M.Iar.

Arrestati i ladri di oro e gioielli

Carabinieri di Acqui Termehanno inferto un duro colpo di ‘topi di appartamento’. Sono quattro gli arresti in flagranza operati nella notte tra giovedì e venerdì dai militari dell’Aliquota Radiomobile del Nucleo Operativo e Radiomobile di Acqui nei confronti di una banda di cittadini albanesi che aveva appena svaligiato un’abitazione di Terzo (Alessandria).Nella serata di giovedì un abitante di Terzo aveva chiamato il “112” segnalando di aver appena subito un furto in abitazione. Aveva visto scappare due ladri che, per entrare, avevano forzato una porta finestra e, dopo aver messo a soqquadro la casa, avevano rubato gioielli e monili preziosi del valore stimato in circa 10mila euro. Sul posto venivano immediatamente inviate le pattuglie disponibili. Una di queste, nel tragitto tra Acqui Terme e Terzo incrociava una Volkswagen Golf con quattro persone a bordo che a forte velocità si dirigeva verso Castel Boglione. Intuendo potessero essere i ladri, la pattuglia si metteva all’inseguimento della Golf e dopo alcune centinaia di metri riusciva a raggiungerla e ad obbligare il conducente a fermarsi. A bordo, quattro cittadini albanesi e, sui sedili posteriori, un borsone all’interno del quale si notavano diversi oggetti d’oro. I militari procedevano immediatamente al fermo dei quattro, che venivano condotti in Caserma ove, nel frattempo, era sopraggiunta anche la vittima del furto, proprietaria dell’abitazione depredata.Immediate verifiche consentivano ai Carabinieri di accertare come effettivamente i gioielli rinvenuti nell’auto erano proprio quelli rubati pochi minuti prima dall’abitazione di Terzo. All’interno del borsone anche un grosso cacciavite utilizzato per forzare la porta finestradella casa.A seguito dei molteplici, univoci e concordanti indizi acquisiti a loro carico, i quattro cittadini albanesiM.R.,22enne; L.R., 20enne e L.S., 24enne, residenti in Alessandria con precedenti di polizia specifici; nonché A.O., 22enne, incensurato, residente nel pavese, venivano dichiarati in arresto con l’accusa di furto pluriaggravato. Espletate le formalità di rito, i quattro sono stati momentaneamente ristretti presso le camere di sicurezza della Compagnia di Acqui Terme e del Comando Provinciale di Alessandria, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria, in attesa del rito direttissimo previsto per la mattinata odierna. Tutti i gioielli rinvenuti previo accurato riconoscimento sono stati immediatamente restituiti alla proprietaria.

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M.iar.