CRONACA- Pagina 1210

Nascondeva contanti, recidivo a Caselle

Era recidivo l’uomo fermato, lo scorso pomeriggio, dalla Guardia di Finanza di Torino, in collaborazione con i Funzionari Doganali, presso lo scalo Aeroportuale di Caselle Torinese mentre, per l’ennesima volta, tentava di rientrare in Italia con oltre 10.000 euro in contanti

Il sessantenne, già noto ai militari per fatti analoghi, è stato fermato e controllato dai Finanzieri e dai Funzionari doganali in servizio presso lo scalo torinese i quali hanno rinvenuto, occultati all’interno degli abiti, le mazzette di banconote.

L’uomo, un commerciante della zona, come detto, non è nuovo a queste pratiche. Solo pochi mesi fa, infatti, era stato fermato dai Finanzieri e dal “cash dog” Escos, il pastore tedesco delle Fiamme Gialle addestrato a riconoscere l’odore delle banconote anche a distanza, con oltre 15.000 euro in contanti.

Questa volta però, il suo reiterare, è costato caro, l’uomo infatti non ha potuto sanare la sua posizione con una semplice sanzione ma, come vuole la normativa è stata sequestrata, amministrativamente, una parte della somma illecitamente trasportata.

L’imprenditore, inoltre, sarà anche oggetto di approfondimenti per verificare la provenienza del denaro e, soprattutto, che non sia frutto di evasione fiscale o provento di eventuali reati.

Solamente negli ultimi mesi, sono stati un centinaio i soggetti fermati mentre tentavano di superare i confini doganali con al seguito denaro contante; la stragrande maggioranza in partenza per il continente africano e asiatico, molti anche per i paesi dell’est Europa, Romania in particolare. Oltre 3,5 milioni di euro la valuta intercettata.

La polizia scopre “fabbrichetta” di capi di moda contraffatti

Nei giorni scorsi gli agenti del Commissariato “Dora Vanchiglia” hanno scoperto in corso Regina Margherita, all’interno di un garage interno cortile, un ingente quantitativo di merce contraffatta. L’attività info-investigativa ha consentito di individuare il responsabile: si tratta di un cittadino marocchino di 37 anni, regolare sul Territorio Nazionale.

L’uomo, all’interno del box-magazzino, aveva allestito un vero e proprio laboratorio di contraffazione. Acquistava la merce personalmente in alcune città del sud Italia, e poi a Torino, all’interno della sua “fabbrichetta”, con macchine da cucire e bobine di filo, applicava sui capi i relativi marchi, seguendo meticolosamente i modelli autentici in possesso.

 

Si evidenzia una manifattura accurata e la presenza di certificati di garanzia, che indurrebbero in errore qualsiasi acquirente, sia dunque per la qualità del prodotto che per rifinitura nel confezionamento dello stesso.

Nello specifico sono stati rinvenuti: 296 paia di scarpe, 34 magliette, 9 camicie, 7 pochette, 39 cinture, 1 portafogli, 54 giubbotti, 1 scatola di cerniere, 2 buste di ganci, 3 scatole di adesivi e etichette, 1 scatola di bobine di filo e 3 macchina per cucire.

 

Il locale è stato posto sotto sequestro ed il trentasettenne marocchino è stato denunciato per i reati di contraffazione e ricettazione.

 

M.Iar.

La polizia scopre "fabbrichetta" di capi di moda contraffatti

Nei giorni scorsi gli agenti del Commissariato “Dora Vanchiglia” hanno scoperto in corso Regina Margherita, all’interno di un garage interno cortile, un ingente quantitativo di merce contraffatta. L’attività info-investigativa ha consentito di individuare il responsabile: si tratta di un cittadino marocchino di 37 anni, regolare sul Territorio Nazionale.

L’uomo, all’interno del box-magazzino, aveva allestito un vero e proprio laboratorio di contraffazione. Acquistava la merce personalmente in alcune città del sud Italia, e poi a Torino, all’interno della sua “fabbrichetta”, con macchine da cucire e bobine di filo, applicava sui capi i relativi marchi, seguendo meticolosamente i modelli autentici in possesso.
 
Si evidenzia una manifattura accurata e la presenza di certificati di garanzia, che indurrebbero in errore qualsiasi acquirente, sia dunque per la qualità del prodotto che per rifinitura nel confezionamento dello stesso.

Nello specifico sono stati rinvenuti: 296 paia di scarpe, 34 magliette, 9 camicie, 7 pochette, 39 cinture, 1 portafogli, 54 giubbotti, 1 scatola di cerniere, 2 buste di ganci, 3 scatole di adesivi e etichette, 1 scatola di bobine di filo e 3 macchina per cucire.
 
Il locale è stato posto sotto sequestro ed il trentasettenne marocchino è stato denunciato per i reati di contraffazione e ricettazione.
 

M.Iar.

La Festa dell’Arma

Nel tardo pomeriggio di oggi mercoledì 5 giugno 2019 i Carabinieri del Comando Provinciale di Cuneo celebreranno la ricorrenza del 205° Annuale di Fondazione dell’Arma dei Carabinieri con una cerimonia militare che si terrà, a partire dalle ore 18:00 in corso Marcello Soleri 7, presso la Caserma “Gonzaga” sede del Comando Provinciale. Sebbene il Corpo dei Carabinieri Reali venne istituito da Vittorio Emanuele I di Savoia il 13 luglio 1814, la festa dell’Arma viene celebrata il 5 giugno poiché proprio il giorno 5 giugno del 1920 la bandiera dell’Arma fu insignita della prima Medaglia d’Oro al Valor Militare, quale tributo per le gesta compiute da numerosi reparti nel corso della prima guerra mondiale. La cerimonia vedrà lo schieramento di una rappresentanza dei Carabinieri delle 8 Compagnie e delle 75 Stazioni del Comando Provinciale di Cuneo. Nel dettaglio sarà schierata al cospetto delle massime autorità civili, militari e religiose della provincia, una Compagnia di formazione composta da un plotone formato da una rappresentanza dei Comandanti di Stazione della provincia, un plotone di Carabinieri in Grande Uniforme Speciale, un plotone formato da militari delle specialità, Carabinieri Forestali, Carabinieri di quartiere, unità di Aliquote Radiomobili e Carabinieri rocciatori. Al fianco dei reparti in armi, saranno anche presenti i labari dell’istituto Nastro Azzurro, delle Associazioni Nazionali Carabinieri e delle Associazioni Combattentistiche e d’Arma della provincia. A fare gli onori di casa insieme a tutti i suoi Carabinieri, sarà il Col. Rocco Italiano, Comandante Provinciale dei Carabinieri di Cuneo, il quale interverrà con un’allocuzione sui progetti e le finalità dell’azione dell’Arma cuneese. Nel corso della manifestazione verranno infine consegnati alcuni riconoscimenti conferiti ai Carabinieri del Comando Provinciale di Cuneo, distintisi in particolari operazioni di servizio

La Festa dell'Arma

Nel tardo pomeriggio di oggi mercoledì 5 giugno 2019 i Carabinieri del Comando Provinciale di Cuneo celebreranno la ricorrenza del 205° Annuale di Fondazione dell’Arma dei Carabinieri con una cerimonia militare che si terrà, a partire dalle ore 18:00 in corso Marcello Soleri 7, presso la Caserma “Gonzaga” sede del Comando Provinciale. Sebbene il Corpo dei Carabinieri Reali venne istituito da Vittorio Emanuele I di Savoia il 13 luglio 1814, la festa dell’Arma viene celebrata il 5 giugno poiché proprio il giorno 5 giugno del 1920 la bandiera dell’Arma fu insignita della prima Medaglia d’Oro al Valor Militare, quale tributo per le gesta compiute da numerosi reparti nel corso della prima guerra mondiale. La cerimonia vedrà lo schieramento di una rappresentanza dei Carabinieri delle 8 Compagnie e delle 75 Stazioni del Comando Provinciale di Cuneo. Nel dettaglio sarà schierata al cospetto delle massime autorità civili, militari e religiose della provincia, una Compagnia di formazione composta da un plotone formato da una rappresentanza dei Comandanti di Stazione della provincia, un plotone di Carabinieri in Grande Uniforme Speciale, un plotone formato da militari delle specialità, Carabinieri Forestali, Carabinieri di quartiere, unità di Aliquote Radiomobili e Carabinieri rocciatori. Al fianco dei reparti in armi, saranno anche presenti i labari dell’istituto Nastro Azzurro, delle Associazioni Nazionali Carabinieri e delle Associazioni Combattentistiche e d’Arma della provincia. A fare gli onori di casa insieme a tutti i suoi Carabinieri, sarà il Col. Rocco Italiano, Comandante Provinciale dei Carabinieri di Cuneo, il quale interverrà con un’allocuzione sui progetti e le finalità dell’azione dell’Arma cuneese. Nel corso della manifestazione verranno infine consegnati alcuni riconoscimenti conferiti ai Carabinieri del Comando Provinciale di Cuneo, distintisi in particolari operazioni di servizio

VIDEOSLOT MANOMESSE: DENUNCIATO IMPRENDITORE PER FRODE INFORMATICA E CONTRAFFAZIONE

Le “operazioni” di manomissione delle videoslot venivano effettuate di notte. Lontano da occhi indiscreti, il gestore degli apparecchi smontava le schede all’interno e ne inseriva altre illegali e non collegate alla rete dei Monopoli, con il solo fine di evadere completamente le tasse.

 

La frode è stata scoperta, nei giorni scorsi, dalla Guardia di Finanza di Torino ed ha portato alla denuncia di un amministratore di una società torinese, proprietaria di centinaia di slot dislocate un po’ in tutto il nord Italia ed al sequestro di una ventina di apparecchi abusivi.

 

I Finanzieri del Gruppo Torino, che hanno condotto le indagini, coordinati dalla locale Procura della Repubblica, hanno perquisito la sede della società, ubicata nei pressi di corso Palermo nel capoluogo piemontese. Oltre alla documentazione fiscale, ora al vaglio degli inquirenti, sono state anche sequestrate 150 schede telematiche, di dubbia provenienza, pronte per essere inserite all’interno degli apparecchi sprovviste delle autorizzazioni dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli.

 

Secondo gli accertamenti, queste ultime, se utilizzate, avrebbero penalizzato, pesantemente, i giocatori durante la puntata: la percentuale di vincita, infatti, era stata manomessa in ribasso, così da ridurre, drasticamente, le possibilità di vittoria mentre il gestore conseguiva il profitto totalmente in “nero”. Gli apparecchi illegali sequestrati, collocati in esercizi commerciali del Piemonte, a Torino e nel canavese in particolare, nonché nel milanese, in gran parte, non erano stati collegati alla rete dei Monopoli di Stato, in modo da consentire al gestore di eludere tutte le imposte dovute.

 

Nel corso delle perquisizioni, i Finanzieri hanno anche rinvenuto, all’interno di una cassaforte, nascosta in un angusto sottoscala, somme di denaro contante per oltre 150.000 euro la cui provenienza è ora oggetto di indagine.

 

L’amministratore della società, un cinquantenne di origini cinesi, già noto agli inquirenti per fatti analoghi, è stato denunciato per frode informatica e contraffazione, visto che la maggior parte delle videoslot illegali riproducevano giochi protetti da diritto da autore. La tutela delle risorse dello Stato e la sicurezza dei cittadini sono compiti prioritari per la Guardia di Finanza che ricorda come il gioco illegale, privo delle garanzie previste dalla legge, oltre a sottrarre risorse allo Stato, si può tradurre, di fatto, in una vera e propria truffa ai danni dei giocatori, poiché riduce all’inverosimile la possibilità di vincita.

Un altro bus in fiamme: ferito un vigile del fuoco

Ennesimo autobus in fiamme nel Torinese, questa volta a Moncalieri, vicino al capolinea di via Ada Negri. Stamane ha preso fuoco un bus Gtt  della linea 67 e un vigile del fuoco è rimasto leggermente ferito nel tentativo di spegnere le fiamme. I passeggeri e l’autista sono  illesi. Il rogo sarebbe stato causato da un corto circuito. Sui numerosi episodi analoghi, la Procura di Torino ha aperto un’inchiesta.
 
(foto: M. Alesina – archivio)

Arrestato per resistenza, a casa aveva l’allaccio abusivo

Un cittadino marocchino di 32 anni, con precedenti di polizia, è stato arrestato per furto e resistenza a Pubblico Ufficiale

Sabato sera, gli agenti della Squadra Volante transitando in corso Vigevano hanno notato una BMW che alla vista dei poliziotti ha invertito il senso di marcia. Gli agenti, dopo aver intimato l’alt all’auto, l’hanno bloccata poco più avanti. Non appena la macchina si è fermata, dall’auto è sceso un cittadino straniero che si è dato alla fuga. Inseguito dagli operatori della Polizia di Stato, lo straniero è stato fermato, nonostante il tentativo a più riprese didivincolarsi dalla presa degli agenti.Addosso all’uomo, gli agenti hanno trovato frammenti di hashish riposti in un pacchetto di sigarette. Per questo motivo l’uomo è stato sanzionato amministrativamente. Nel corso della perquisizione domiciliare, gli agenti hanno appurato che il contatore dell’energia elettrica era stato bypassato con allacciamento diretto sulla linea centrale. Alla luce di questa scoperta, all’uomo è stato contestato il reato di furto aggravato.  

 

Rubano 350 euro all’edicolante. Quattro in manette

Quattro giovani , tra i quali due minorenni, sono stati arrestati per furto dagli agenti della Squadra Volante.

Venerdì pomeriggio, due giovani hanno chiesto a un’ edicolante di via Sospello di visionare alcune riviste esposte in una vetrina.Mentre l’esercente si trovava all’esterno con i due che consultavano le riviste, ha udito dei rumori provenire dall’interno dell’edicola. Rientrata all’interno, si è subito resa conto di aver subito un furto mancando del denaro della cassa, circa 350 euro.La vittima è uscita all’esterno e ha dato l’allarme. Ricevuta l’indicazione della donna, un passante ha seguito gli autori del furto e al contempo ha avvisato la Polizia fornendo indicazioni sugli spostamenti dei ladri . Gli agenti della Squadra Volante intervenuti hanno poi fermato sia i due minori sia i due maggiorenni, questi ultimi rispettivamente di 20 e 28 anni. Il 28enne, oltre che per il furto, è stato tratto in attesto per aver fornito false informazioni sull’identità personale. Gli agenti hanno anche restituito parte del denaro rubato  alla vittima.

Vigili motociclisti contro gli indisciplinati del cellulare

Il Comando della Polizia Locale di Novara ha predisposto un rafforzamento dei controlli lungo le strade cittadine per contrastare, in particolare, i comportamenti illeciti e pericolosi legati all’uso del cellulare da parte dei guidatori.

Con questo obiettivo è stata istituita da qualche settimana una speciale pattuglia di motociclisti in borghese con il compito di cogliere sul fatto e sanzionare chi ha l’abitudine di guidare e, contemporaneamente, telefonare senza servirsi di auricolari o del vivavoce.
 
A oggi sono stati effettuati da parte della pattuglia otto servizi e sono state elevate complessivamente 64 sanzioni, delle quali 58 per uso del cellulare durante la guida, due per passaggio con semaforo rosso, una per patente scaduta, una per revisione scaduta, due per mancanza del documento di guida.
 
<<L’azione messa in campo dal Comando – commenta il comandante Pietro Di Troia – si è resa necessaria dopo le verifiche sui comportamenti degli automobilisti in città. Con questa iniziativa e con le conseguenti sanzioni amministrative ci prefiggiamo in particolare di dissuadere e limitare i comportamenti irresponsabili che possono provocare incidenti stradali anche gravi, come purtroppo si è già verificato>>.
 

Massimo Iaretti