CRONACA- Pagina 1208

Arriva il nuovo questore

Domani 3 aprile 2019, si  insedierà il nuovo Questore della Provincia di Torino, Dirigente Generale di Pubblica Sicurezza, dr. Giuseppe De Matteis. In mattinata nella Sala Riunioni “Aldo Faraoni” dell’Ufficio di Gabinetto, il Questore incontrerà i rappresentanti dell’informazione.

 
(foto archivio: il Torinese)

Furto con destrezza, arrestata torinese "in trasferta"

Una donna quarantenne originaria di Torino e residente nel braidese, è stata arrestata dai Carabinieri della Compagnia di Bra per furto aggravato.
La donna, già segnalata diverse volte dalle Forze dell’Ordine per precedenti casi di furto con destrezza, si era introdotta in piena mattinata all’interno della casa di cura “Cottolengo” di Bra simulando una visita di cortesia ad uno dei pazienti ricoverati presso la struttura: le sue intenzioni tuttavia erano ben altre. Si era infatti intrufolata negli spogliatoi del personale medico e infermieristico della struttura ed aveva forzato nove armadietti metallici, asportando tutto quanto in essi contenuto; aveva poi raggiunto la zona delle camere di degenza, dove si era astutamente impossessata anche di un portafoglio lasciato incustodito da una paziente. L’azione della donna veniva però scoperta dal personale della struttura che, insospettito dal rinvenimento dei mobiletti forzati, aveva colto in flagranza la donna mentre praticava l’ennesimo tentativo di effrazione. Di quanto accaduto venivano avvisati i Carabinieri del Nucleo Radiomobile della Compagnia di Bra che si recavano sul posto in pochi minuti e dopo avere effettuato le verifiche essenziali, procedevano all’arresto della donna per furto aggravato. La refurtiva recuperata è stata immediatamente restituita ai legittimi proprietari. L’arresto della donna, condotta dinanzi Gip del Tribunale di Asti, è stato convalidato con la successiva sottoposizione all’obbligo di presentazione quotidiana ai Carabinieri di Bra, in attesa del processo.

M.iar.

(foto archivio – il Torinese)
 
 
 

AUTISTA DI BUS PER GITE SCOLASTICHE CON PATENTE CONTRAFFATTA

Oggi, martedì 2 aprile, nell’ambito dei controlli di sicurezza che si svolgono sull’utilizzo degli autobus per gite scolastiche, gli Agenti del Reparto Sicurezza Stradale Integrata della Polizia Municipale hanno accertato che un autobus che stava per essere utilizzato da 26 studenti di una scuola media di via Santhià a Torino era condotto da cittadino di nazionalità albanese con patente di guida italiana contraffatta.La gita è stata rinviata di poche ore per permettere l’arrivo di un altro autobus con autista regolarmente munito di patente. Il bus è stato posto sotto fermo amministrativo per 3 mesi, contravvenuto il conducente per la mancanza di documenti e il mancato rispetto degli orari di guida (circa 7000 euro) e la ditta subirà verbali per l’incauto affidamento e il mancato controllo sugli orari di guida.

Quattro giovani arrestati per rapina al Valentino

La mano della giustizia talvolta colpisce, magari non subito, ma colpisce. E’ il caso di due violenti tentativi di rapina che erano avvenuto nella notte tra il 18 ed il 19 agosto dello scorso anno all’interno del Parco del Valentino a Torino. La Polizia di Stato, dopo accurate indagini ha arrestato quattro persone per tali fatti
Nel primo caso, sono stati presi di mira due amici, italiani, di 25 e 26 anni, che si stavano spostando a piedi lungo corso Massimo D’Azeglio per raggiungere il “Club 84” quando all’improvviso sono stati circondati da un gruppo di 5/6 ragazzi extracomunitari, che tentavano di strappare la maglietta ad uno dei due passanti, all’altezza del collo, allo scopo, non raggiunto, di rapinarlo della collana in oro. La vittima opponeva resistenza ai suoi aggressori, dimenandosi e riportando, nell’occorso, vistose escoriazioni al collo ed alla schiena. Gli aggressori desistevano quando i giovani riuscivano a trovare una via di fuga. Pochi minuti dopo, lo stesso gruppo di nordafricani si rendeva responsabile di un’altra aggressione a scopo di rapina nei confronti di 4 ragazzi italiani di età compresa fra i 24 e i 31 anni, che si trovavano nei pressi della stessa discoteca. Dopo aver ostruito loro il passaggio, uno dei malviventi chiedeva a uno dei ragazzi di dargli il portafogli o il denaro che aveva con sé. Al suo diniego, la vittima veniva colpita con un violento calcio alle costole; un altro ragazzo veniva aggredito invece alle spalle e colpito alla

Il commissariato Barriera Nizza

schiena con il ramo di un albero. Anche gli altri 2 amici che erano con loro subivano un tentativo di rapina, cadendo a terra, ove venivano colpiti con calci e pugni e solo tenendo una posizione fetale riuscivano a non farsi sottrarre il portafoglio e il cellulare. Il gruppo violento si allontanava dopo qualche minuto verso corso Vittorio Emanuele facendo perdere le proprie tracce. In sede di denuncia, presentata presso il Commissariato Barriera Nizza, gli investigatori mostravano ai giovani un album fotografico contenente numerose foto di frequentatori abituali del Parco del Valentino, soprattutto nelle ore serali e notturne. 4 autori delle tentate rapine venivano riconosciuti dalle parti senza esitazione. Si tratta di cittadini egiziani di età compresa fra i 19 ed i 21 anni, tutti con precedenti di polizia, dimoranti nello stesso indirizzo.   Nei loro confronti, il Giudice delle indagini preliminari presso il Tribunale di Torino ha disposto il 30 Gennaio 2019 la misura cautelare della custodia cautelare in carcere per tentata rapina aggravata in concorso. Due rapinatori sono stati rintracciati da personale del Commissariato Barriera Nizza l’8 marzo scorso in via Saluzzo nel contesto di un controllo straordinario del territorio, mentre gli altri due sono stati rintracciati il 27 Marzo scorso da personale del Commissariato San  Secondo, a seguito del controllo di un’autovettura sospetta che stava transitando su corso Re Umberto.

M.Iar.

Maltratta la moglie sotto gli occhi dei figli. Arrestato

Ecco un’altra brutta storia di maltrattamenti a donne, come purtroppo non sono infrequenti in Piemonte
Nel 2016 aveva trovato il coraggio di presentarsi dai Carabinieri di Canelli per denunciare il marito dopo aver subito un calvario durato un anno, nel corso del quale aveva subito ogni tipo di vessazione sia fisica che psicologica. Pugni, schiaffi, minacce di morte, spesso davanti agli occhi dei due figli minorenni avevano indotto la giovane donna anch’essa di origine balcanica a rassegnarsi al silenzio e all’umiliazione. Solo l’abbandono del tetto coniugale da parte del marito aveva convinto la donna, residente a Calosso, a recarsi presso la Stazione Carabinieri di Canelli e raccontare ai militari la lunga serie dei soprusi subiti da parte del consorte, il quale spesso dava in escandesacenze in preda ai fumi dell’alcool. Le indagini condotte dai Carabinieri di Canelli avevano suffragato le dichiarazioni della vittima e il 44enne pregiudicato era stato condannato, in via definitiva, con sentenza del Tribunale di Asti, alla pena di 4 anni e 6 mesi di reclusione. L’uomo che aveva fatto perdere le proprie tracce dal momento in cui si era allontanato dall’abitazione di Calosso, al termine di una articolata attività investigativa, è stato rintracciato dai militari di Canelli nel comune di Govone (CN), ove aveva trovato lavoro presso un’impresa agricola e condotto presso la Casa Circondariale di Asti.

M.Iar.

Tentano di rubare nel centro anziani ma i vecchietti li rinchiudono

Il diavolo, molte volte, fa le pentole ma non i coperchi. E’ successo a Torino: hanno tentato di rubare in un centro anziani del quartiere Barriera Milano ma il loro tentativo non è andato a buon fine, grazie alla scaltrezza degli anziani del centro e al tempestivo intervento degli agenti del Commissariato Barriera Milano. Nel pomeriggio di giovedì scorso, due cittadini marocchini di 40 e 33 anni, entrambi irregolari in Italia, probabilmente sotto gli effetti dell’alcol, sono giunti in prossimità di un centro anziani: uno ha fatto ingresso e l’altro è rimasto all’uscio per fare il cosiddetto “palo”. Con una scusa, lo straniero che era entrato ha avvicinato un’anziana signora alla quale hanno tentato di sottrarre un anello che aveva al dito. Non riuscendoci, il quarantenne, con precedenti penali, ha cercato di rubare la cassetta destinata alle offerte, ma un’arzilla ospite del centro è riuscita ad impedirglielo contendendo a più riprese l’oggetto al malvivente nonostante questi la minacciasse con l’intento di farla desistere. Quando i due stranieri hanno cercato la fuga, la donna e altri anziani intervenuti hanno rinchiuso i rei in uno spazio che non aveva via di esodo fuori da una porta vetrata. Pertanto al loro arrivo, gli agenti hanno trovato i due bloccati tra il cancelletto in ferro che garantisce l’accesso al porticato e la porta in vetro del centro anziani. Gli agenti del Commissariato Barriera Milano hanno arrestato i due stranieri per tentata rapina in concorso e per la resistenza opposta durante le fasi dell’arresto.

Massimo Iaretti

Busta sospetta per la sindaca, salta il consiglio comunale

In Comune è arrivata per posta una busta sospetta, indirizzata alla sindaca  Chiara Appendino. E’ scattato subito l’intervento degli artificieri della polizia do Stato a Palazzo Civico. Il plico è  di piccole dimensioni e sottoposto allo scanner dalla polizia municipale, rivela all’interno una pila con dei fili. Gli artificieri hanno messo  in sicurezza la busta, in attesa di essere rimossa. La seduta del Consiglio comunale è stata chiusa e rinviata alla prossima settimana.

La polizia municipale cattura ricercato

Nei giorni scorsi gli agenti del Reparto Operativo Speciale della Polizia Municipale di Torino, durante i servizi di controllo del territorio, notavano un soggetto di etnia nord africana che camminava, a passo svelto, su largo Brescia in direzione di C.so Palermo tentando di occultare qualcosa sotto la camicia.  Dopo averlo avvicinato e dopo i primi controlli risultava privo di documenti e in possesso di numerosa merce sottratta presso i vari esercizi commerciali presenti nella zona. Il soggetto veniva accompagnato presso il Comando di Via Bologna e indagato per il reato di ricettazione e mancato rispetto delle norme sull’immigrazione.Dai controlli eseguiti sono emersi numerosissimi precedenti di polizia per reati contro il patrimonio e stupefacenti. E’ emerso inoltre che il 23 marzo 2019 il Tribunale Ordinario di Torino ha emesso un’ordinanza di custodia cautelare in carcere. Il soggetto fermato è stato pertanto associato alla Casa Circondariale Lorusso e Cotugno di Torino.
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(foto archivio/il Torinese)

Svolta nel giallo dei Murazzi: “Ho ucciso io Stefano Leo”

AGGIORNAMENTO Said Machaouat, cittadino italiano di origini marocchine, nato nel 1992 ha confessato e ha fatto trovare l’arma del delitto, un coltello, in una cabina elettrica di piazza d’armi. Gli inquirenti stanno facendo tutte le verifiche, ma pare proprio che il colpevole sia lui. Aveva perso il lavoro, la compagna non gli avrebbe fatto più vedere i figli e passava la notte nei dormitori. Durante l’interrogatorio ha detto: “L’ho ucciso perché ho visto che era felice, non lo sopportavo”. La vittima sarebbe stata scelta a caso.
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A poche ore dalla marcia in ricordo del giovane ucciso a coltellate ai Murazzi, una clamorosa svolta nelle indagini sull’omicidio di Stefano Leo, il giovane assassinato lo scorso 23 febbraio vicino al Po. In queste ore si starebbe procedendo al fermo di un ragazzo indiziato di delitto: è un 27enne italiano di origini marocchine con alcuni precedenti penali. I carabinieri avrebbero trovato riscontri dalle confessioni dell’uomo che  si è presentato spontaneamente in Questura. Trasferito al comando dei carabinieri  è stato interrogato alla presenza di un legale.

Anarchici: uova di vernice e maschere antigas tra il materiale sequestrato

C’è un poco di tutto tra il materiale sequestrato sabato 30 marzo dalle forze dell’ordine in occasione della manifestazione anarchica internazionale a Torino

La polizia di Stato, ed in questore Francesco Messina nel tirare le somme dell’azione di prevenzione (di cui abbiamo già riportato a parte) ha anche reso noto il materiale che è stato sequestrato e, tra questo, c’è davvero di tutto:
Nr.222 torce a fuoco da segnalazione
Nr.15 fumogeni piccoli
Nr.5 fumogeni grandi
Nr.10 bottiglie da 50 cl piene di benzina
Nr.143 maschere antigas
Nr.89 filtri per maschera antigas
Nr.32 occhiali a tenuta stagna
Nr.120 paia di guanti
Nr.11 parastinchi
Nr. 86 caschi
Nr. 23 giubbotti di colore nero
Nr. 17 pantaloni di colore nero
Nr.43 barattoli vernice spray
Nr.10 martelli
Nr.3 forbici da elettricista
Nr.1 cesoia allungabile
Nr.1 piede di porco
Nr.1 martello rompi vetro
Nr.12 palle in acciaio
Nr. 1 chiave a cricchetto
Nr. 1 cacciavite
Nr.8 confezioni da 30 uova piene di vernice (tot. 240)
Nr.22 uova piene di vernice ricoperte da cera
Nr. 6 pannelli in plexiglass collegati tra loro e muniti di maniglie, al cui esterno era stato affisso una striscione recante la seguente scritta “PER UN MONDO SENZA FRONTIERE NE’ AUTORITARISMI – NI PATRIE NI PATRON – NI SALVINI NI MACRON – ALL COPS ARE BORDERS – REBELLION AND SABOTAGE”
Nr. 1 striscione recante la seguente scritta “ MALP – MORTE ALLA POLIZIA – CONTRO TUTTE LE AUTORITA’.

Il Tor.