CRONACA- Pagina 116

Manutenzione sovrappassi SP 23

Come già annunciato, inizieranno nella serata di lunedì 21 luglio dal cavalcavia dello svincolo San Secondo i lavori per la manutenzione straordinaria dei tre sovrappassi della circonvallazione di Pinerolo lungo la Strada Provinciale 23 del Sestriere. Le lavorazioni sulle spalle e sull’intradosso impalcato del ponte di San Secondo saranno eseguite in orario notturno e comporteranno la chiusura totale al traffico della Provinciale 23 in entrambi i sensi di marcia tra lo svincolo Sestriere-Val Pellice-Cuneo al Km 36+050 e lo svincolo “Sottopasso Battitore” al Km 39+800. La chiusura notturna sarà in vigore dalle 22 alle 6 del mattino nei giorni feriali, a partire dalle 22 di lunedì 21 luglio e sino alle 6 di sabato 26 luglio e dalle 22 di lunedì 28 luglio alle 6 di sabato 2 agosto. La Provinciale 23 sarà normalmente transitabile nelle ore diurne , dalle 6 alle 22.

Le deviazioni su di un percorso alternativo saranno segnalate in loco e sono indicate nella planimetria viabilistica allegata al presente comunicato.

Per tutto il mese di agosto e all’inizio di settembre si procederà invece con gli interventi sulla sede stradale del cavalcavia: impermeabilizzazione dell’impalcato, rifacimento del manto stradale e installazione dei nuovi guard-rail. In tale fase sarà istituito un senso unico alternato regolato da un semaforo. In accordo con l’appaltatore e con le imprese subappaltatrici, si è valutato di studiare una soluzione migliorativa per la sicurezza delle maestranze e dell’utenza stradale, minimizzando l’interferenza fra il cantiere e il traffico lungo la circonvallazione e limitando al minimo indispensabile i restringimenti di carreggiata.

Rissa Collegno, CNDDU: “non un episodio isolato, ma un sintomo”

L’urgenza di una risposta educativa sistemica

Caro direttore,

il Coordinamento Nazionale Docenti della Disciplina dei Diritti Umani (CNDDU) esprime forte preoccupazione in merito ai fatti avvenuti nella serata del 17 luglio a Collegno, in Piazza I Maggio, dove due giovanissimi si sono affrontati in un vero e proprio scontro fisico, sotto lo sguardo incitante e passivo di decine di coetanei.

La scena, documentata da residenti e rilanciata dagli organi di stampa, ha riportato alla luce dinamiche già note, ma troppo spesso ignorate: la spettacolarizzazione della violenza, la normalizzazione del linguaggio volgare e offensivo, l’assenza di figure adulte e di riferimenti educativi sul territorio.

Non si tratta di un caso isolato. Episodi simili si registrano in diverse città italiane, nelle periferie come nei centri storici, durante l’orario scolastico come nei mesi estivi. Sarebbe un errore ridurre il fatto a una “bravata giovanile”, a un semplice problema di ordine pubblico o a un deficit di vigilanza. Ci troviamo di fronte a un deficit di senso, e dunque a una questione eminentemente educativa.

Il CNDDU ritiene che l’accaduto imponga una riflessione collettiva sulla qualità delle relazioni educative oggi disponibili ai giovani. Il contesto di Piazza I Maggio non è solo una cornice urbana: è lo specchio di una comunità chiamata a interrogarsi sulle proprie responsabilità.

L’educazione ai diritti umani, alla gestione non violenta dei conflitti, al riconoscimento del valore dell’altro deve essere rafforzata nelle scuole, nelle famiglie, nei luoghi di aggregazione giovanile. Non può essere affidata alla buona volontà dei singoli, né affrontata in modo episodico o emergenziale.

Per queste ragioni il CNDDU propone:

  • L’introduzione sistematica di percorsi stabili di educazione ai diritti umani e alla cittadinanza attiva all’interno delle scuole secondarie, attraverso moduli trasversali e interdisciplinari.

  • La promozione di progetti di presidio sociale nei luoghi pubblici frequentati dai giovani, coinvolgendo educatori di strada, mediatori culturali, psicologi ed esperti.

  • L’attivazione, in collaborazione con gli enti locali, di osservatori civici giovanili, strumenti partecipativi per responsabilizzare i ragazzi nella cura degli spazi comuni.

La realizzazione di campagne pubbliche di sensibilizzazione, rivolte non solo ai giovani, ma anche agli adulti, affinché si recuperi il valore della corresponsabilità educativa.

Non è il tempo della semplificazione o della rassegnazione. È il tempo di costruire alleanze territoriali forti e durature tra scuola, istituzioni, famiglie e società civile, per restituire ai giovani un orizzonte fatto di rispetto, ascolto e senso di appartenenza.

Rivolgiamo un appello ai decisori politici, nazionali e locali: la prevenzione della violenza giovanile passa prima di tutto dalla cura della relazione educativa. E questa cura non può più essere rimandata.

prof. Romano Pesavento

presidente CNDDU

Possesso responsabile dei cani: fondi ai Comuni

Sono 13 i Comuni piemontesi che riceveranno dalla Regione complessivamente 60.000 euro dopo aver partecipato alla prima edizione del bando per la diffusione di progetti a sostegno di campagne educative, formative ed informative sul possesso responsabile dei cani.

Si tratta di Vercelli, Verbania, Novara, Volpedo (AL) e Isola d’Asti (AT), nel Cuneese Bra, Ceva, Ormea e Mondovì e nella Città metropolitana di Torino Collegno, Nichelino, Ivrea e Sangano.

“Ringrazio questi Comuni per essersi resi parte attiva nella predisposizione di un progetto che, valorizzando le sinergie presenti sul territorio, consente di diffondere la cultura del possesso responsabile, che è un tema attuale sempre ma ancor più alle porte del periodo di vacanza che sappiamo essere sempre uno dei più sensibili per l’abbandono degli animali”, commenta il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio, che ha voluto tenere tra le deleghe della Presidenza anche quella del Benessere animale.

“Diffondere una cultura del possesso responsabile – precisa il presidente – è un principio che la Regione ha voluto sostenere e richiamare con una specifica legge approvata lo scorso anno, la n.16/2024, consapevoli di quanto la presenza di un ‘amico a quattro zampe’ rappresenti un valore e una ricchezza nella vita di una persona e di una famiglia, ma anche un impegno importante di cui è necessario essere coscienti per garantire il benessere di tutte le vite coinvolte”.

La citata legge regionale n.16/2024 promuove e sostiene programmi e campagne di sensibilizzazione sulla cultura del possesso responsabile dei cani, oltre che sul contrasto al fenomeno dell’abbandono e sull’affidamento e adozione consapevole degli animali d’affezione.

Per quanto riguarda nello specifico il possesso responsabile di cani intende ottenere precisi risultati: sensibilizzare sul corretto rapporto tra le persone, l’animale e l’ambiente nel rispetto delle esigenze e delle caratteristiche fisiologiche, comportamentali e comunicative della specie; massimizzare gli effetti benefici della relazione uomo-animale, in particolare nell’età evolutiva e nelle situazioni di disagio soggettivo o socio-economico; educare al possesso e all’adozione consapevole anche relativamente ai doveri e alle responsabilità civili e penali correlate; contrastare il randagismo e l’abbandono; incentivare le adozioni e gli affidi temporanei degli ospiti dei canili/rifugi; prevenire i casi di comportamenti indesiderati e di aggressività non controllata.

Torino, accoltellamenti a Madonna di Campagna e Aurora: due feriti

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Negli ultimi mesi, in Barriera, Aurora e Porta Palazzo a Torino si sono verificati diversi episodi di violenza culminati con accoltellamenti. L’ultimo in ordine di tempo si è verificato nel pomeriggio di ieri venerdì 18 luglio 2025 in via Priocca, dove un uomo italiano di circa sessant’anni è stato ferito con alcune coltellate. L’uomo è stato trasportato in ambulanza all’ospedale Gradenigo in condizioni gravi, principalmente a causa della significativa perdita di sangue da un braccio, ma non sarebbe in pericolo di vita.

Sul posto sono intervenute le volanti della polizia, che stanno cercando di risalire all’identità dell’aggressore, descritto da alcuni testimoni come un uomo nordafricano.

Secondo una prima ricostruzione, il ferito e l’aggressore avrebbero avuto una lite all’interno di un bar a gestione cinese, dove l’italiano stava giocando ai videopoker. L’episodio sembrava essersi concluso con l’allontanamento dello straniero, ma quest’ultimo sarebbe tornato poco dopo armato di coltello. All’uscita del locale, avrebbe aggredito il sessantenne, che ha tentato di difendersi.

Ma c’è un altro caso recente.

Un uomo di 40 anni è stato arrestato per tentato omicidio dalla Polizia di Stato a Torino.

Mercoledì pomeriggio, personale della Squadra Mobile e del Commissariato di P.S. Madonna di Campagna, interveniva nel quartiere Madonna di Campagna, dove veniva segnalata la presenza di un soggetto a terra con evidenti perdite di tracce ematiche.

Gli investigatori, a seguito di accertamenti, riuscivano ad individuare l’autore dei fatti: un cittadino marocchino che veniva tratto in arresto. Alla base della lite una discussione nata per futili motivi.

Nel contesto veniva sequestrata anche l’arma utilizzata per l’aggressione: un coltello con tracce di sangue sulla lama.

Gruppo di Controllo del Vicinato a Chieri

Sarà operativo in strada Turriglie e svolgerà un’attività di osservazione e segnalazione in stretto coordinamento con la Polizia Locale

È stato formalizzato il primo Gruppo di Controllo del Vicinato che sarà attivo nel territorio della Città di Chieri.

Ieri sera, presso la Sala Leo Chiosso, l’assessore alla Prevenzione e Sicurezza e Polizia Locale Biagio Fabrizio Carillo e il Comandante della Polizia Locale Marcello Portogallo hanno incontrato il coordinatore Francesco Paese e i componenti del GCV che svolgerà attività di osservazione e di segnalazione nella zona di strada Turriglie.

In quella sede sono state illustrate le modalità operative che dovranno essere seguite dal GCV, le cui attività dovranno svolgersi in stretto coordinamento con la Polizia Locale, in quanto responsabile tecnica ed operativa.

Venerdì 13 dicembre 2024 era stato siglato tra la Prefettura di Torino e la Città di Chieri un Protocollo di Intesa sul “Controllo di Vicinato”, con lo scopo di stimolare la partecipazione attiva della cittadinanza sui temi della sicurezza urbana. Con l’istituzione del primo Gruppo di Controllo del Vicinato di strada Turriglie si passa così all’attuazione pratica di quanto previsto nel Protocollo.

Spiega l’assessore Biagio Fabrizio Carillo: «L’obiettivo è quello di promuovere la sicurezza urbana e diffondere la cultura della prevenzione attraverso la collaborazione tra le istituzioni pubbliche e i privati, facendo crescere nei cittadini la consapevolezza delle problematiche del territorio e rafforzano la coesione sociale. Si tratta di un importante passo in avanti nel controllo e nel contrasto dei fenomeni che turbano il vivere civile e generano insicurezza. I Gruppi di Controllo del Vicinato si aggiungono così allo strumento del Daspo urbano e al potenziamento della Centrale operativa della Polizia Locale e del sistema di videosorveglianza. E siamo orgogliosi che Chieri, nell’ambito della sicurezza partecipata e della prevenzione, stia diventando un esempio anche per altre amministrazioni».

Aggiunge il Sindaco Alessandro Sicchiero: «Come promesso nel nostro programma elettorale e accogliendo le richieste pervenute dai cittadini, partiamo con la prima esperienza organizzata di controllo di vicinato, nell’ambito dei parametri e delle regole fissate nel Protocollo che la nostra amministrazione ha sottoscritto con la Prefettura. I GCV sono uno strumento di partecipazione e di prevenzione, che consentiranno di contrastare l’insicurezza percepita e di migliorare la vita della comunità».

L’attività svolta dai GCV non è in alcun modo una forma di pattugliamento, bensì di osservazione e segnalazione nel rispetto di precise regole, senza uniformi, simboli o altri segni distintivi (sarà predisposta un’apposita cartellonistica), escludendo qualsivoglia iniziativa personale o comportamenti imprudenti.

Le segnalazioni potranno riguardare atti vandalici, spaccio, situazioni di degrado urbano e disagio, presenza di persone o di mezzi di trasporto palesemente sospetti, persone in stato confusionale o in evidente difficoltà, gravi fenomeni di bullismo, presenza in luogo pubblico di auto, moto o biciclette che si sospettano rubate, presenza di ostacoli pericolosi sulle vie di comunicazione, fino ai casi di interruzione dei servizi di fornitura di energia.

Scontro tra auto e camion, una vittima

Un automobilista è morto in un incidente stradale avvenuto Ponderano, nel Biellese. Era alla guida di un’auto e si è scontrata con un camion, il cui conducente  ha riportato ferite leggere, mentre l’automobilista è rimasto incastrato nella vettura.
La statale 758 Masserano-Mongrando è stata temporaneamente chiusa al traffico.

 

Usura e mafia: sequestro di 600mila euro

I militari del Comando Provinciale della Guardia di finanza di Torino hanno dato esecuzione, sotto il coordinamento della Procura della Repubblica di Torino – DDA, a un provvedimento di sequestro preventivo emesso dal G.I.P. del locale Tribunale nei confronti di un soggetto, già sottoposto per i medesimi fatti a custodia cautelare in carcere, gravemente indiziato dei reati di usura, estorsione e rapina, aggravati dal metodo mafioso.

L’operazione, svolta dal Nucleo di polizia economico-finanziaria Torino, costituisce l’epilogo di articolati approfondimenti investigativi che hanno consentito di accertare – in ipotesi d’accusa – la consumazione di sistematiche condotte usurarie praticate da un soggetto di origine calabrese residente a Torino nei confronti di un imprenditore in difficoltà finanziarie e in stato di bisogno.

In particolare, le investigazioni – sviluppate mediante intercettazioni telefoniche, consultazione delle banche dati, analisi dei flussi finanziari ed estese attività di osservazione e pedinamento – hanno consentito l’acquisizione di un corposo quadro indiziario, risultato funzionale alla puntuale ricostruzione delle condotte illecite e delle responsabilità dell’indagato. Nello specifico, quest’ultimo avrebbe ricevuto dal predetto imprenditore, a fronte di un prestito iniziale di 154.000 euro, una somma complessiva di 600.000 euro in un arco temporale di 15 anni, a titolo di interessi o altri vantaggi usurari, con applicazione di un tasso d’interesse di circa il 10% mensile (120% annuo) e con la promessa di pagamento di ulteriori 620.000 euro come “piano di rientro” della provvista “prestata” e degli interessi usurari residui.

Nel corso delle indagini è emerso come l’imprenditore fosse stato fatto oggetto di minacce di morte dirette anche alla sua famiglia ed effettuate anche attraverso l’esibizione di strumenti atti a offendere.

Le richieste di denaro sono divenute nel tempo sempre più incessanti, con la minaccia di incendiare l’auto della persona offesa se non avesse restituito la somma prestata maggiorata degli interessi ovvero con l’intimazione a vendere l’unico immobile di sua proprietà.

A fronte di alcuni tentativi della vittima di sottrarsi ai pagamenti pattuiti o di dilazionarli l’indagato ha esternato che le somme dategli a prestito provenivano in realtà da importanti esponenti della criminalità organizzata ‘ndranghentista e che, pertanto, non poteva permettersi di “sgarrare”, trattandosi di “gente di peso e pericolosa”, priva di scrupoli.

I militari operanti nel corso delle attività di indagine sono tra l’altro riusciti a monitorare un episodio di scambio di denaro tra la persona offesa e l’indagato, il quale è stato nell’occasione fermato e arrestato in flagranza di reato mentre riceveva una busta contenente del denaro contante.

A seguito delle ulteriori investigazioni svolte dal Nucleo di polizia economico-finanziaria Torino – G.I.C.O., finalizzate a ricostruire il patrimonio illecitamente accumulato dall’indagato attraverso le proprie attività criminose, il G.I.P. del Tribunale di Torino, su richiesta della locale Procura della Repubblica – DDA, ha da ultimo disposto – riconoscendo l’aggravante del metodo mafioso – l’applicazione del sequestro preventivo in ordine al profitto riveniente dai reati di usura, estorsione e rapina nonché alle disponibilità patrimoniali dell’indagato (per € 600.000 a titolo di introiti usurari oltre a disponibilità su conti correnti, buoni postali, un compendio immobiliare e 4 veicoli).

Scuola: Cisl, Snals e Anief su Contratto Integrativo Regionale

 

Si è conclusa la trattativa per il Contratto Integrativo Regionale sugli utilizzi del personale docente, educativo ed ATA sottoscritto da CISL Scuola, SNALS e ANIEF.

 

Una trattativa condotta con responsabilità, nel rispetto di quanto già costruito negli ultimi anni dalle precedenti intese con la Direzione Regionale del Piemonte.

 

Spiace dover ancora una volta constatare la diffusione di notizie non corrispondenti al vero da parte di FLC CGIL che, non avendo firmato, avanza accuse irricevibili. Il contratto sottoscritto considera tutti gli elementi che, già nel passato, facevano del CIR Piemonte una positiva eccezionalità su tutto il territorio nazionale.

 

L’Amministrazione ha posto estrema attenzione alle richieste pervenute al tavolo, alle quali ha risposto in modo puntuale, ovviamente facendo eccezione a quanto era da considerarsi irricevibile.

 

Rispetto alla prima bozza è stata reintrodotta la possibilità di nuovi utilizzi su posto di sostegno da parte del personale non avente titolo di specializzazione per tale tipologia di insegnamento, con un’unica stretta: non nella stessa scuola ma eventualmente in altro punto di erogazione del servizio. “Questo – ha spiegato il Direttore Regionale – per evitare spiacevoli situazioni verificatesi in alcune realtà scolastiche”.

 

L’intesa è stata raggiunta dopo la condivisione di più bozze da parte dell’Amministrazione che ha regolarmente convocato un tavolo per il 15 luglio scorso. Spiace dover informare tutto il personale scolastico che le lungaggini che hanno portato alla pubblicazione del CIR solo in data odierna 18 luglio, sono state dovute alle note a margine fatte pervenire in momenti successivi da parte di FLC CGIL, note che, tra l’altro, smentiscono tutto il lavoro svolto negli anni e contenuto nelle precedenti intese sottoscritte da tutte le sigle sindacali.

 

Fronte alla richiesta di convocare il tavolo, è stato il tempo a decidere: non sarebbe stato possibile portare avanti ulteriormente la trattativa, con la scadenza per la presentazione delle istanze fissata per il 25 luglio dal contratto integrativo nazionale. “Noi abbiamo il compito di trovare soluzioni e ancora una volta abbiamo fornito risposte efficaci alle lavoratrici e ai lavoratori”.

 

I Segretari Generali

 

CISL Scuola Piemonte

 

Claudia Zanella

 

SNALS Confsal Piemonte

 

Giovanni Vittorio Pace

 

ANIEF Piemonte

 

Marco Giordano

Finale nel Torinese per il Torneo Nazionale estivo degli Oratori

“TUTTINGIOCO” dal sapore olimpico a Robassomero

 

Premiato l’Oratorio Santa Caterina, il secondo dei cinque vincitori del progetto sociale promosso dal Centro Sportivo Italiano e da Fondazione Conad ETS, con il supporto di Conad Nord Ovest.

 

Aria di Olimpiadi nel territorio torinese: è la finale del progetto “TuttInGioco”, che a Robassomero (TO) ha incoronato vincitori i giovani atleti dell’Oratorio Santa Caterina. Sono stati loro i protagonisti – in particolare la squadra dei Gialli, che ha conquistato il gradino più alto del podio – della seconda sfida conclusiva del Torneo Nazionale estivo degli Oratori, disputata mercoledì 16 luglio. Si tratta della competizione che, a partire dal mese di giugno, ha visto confrontarsi in attività sportive e ludico-motorie i centri estivi organizzati da oratori e società sportive del progetto sociale “TuttInGioco”, promosso da Fondazione Conad ETS in collaborazione con il Centro Sportivo Italiano, con il comune obiettivo di rendere lo sport più accessibile per tutti, anche nel periodo estivo e con un’attenzione particolare alle famiglie in condizioni economiche svantaggiate.

Dopo il successo dei primi due anni, ha preso il via nell’estate 2025 la terza edizione del progetto, con il coinvolgimento di migliaia di giovani e 34 Comuni in tutta Italia, 51 oratori partecipanti e 1.800 voucher erogati per sostenere le famiglie.

Luglio è il mese delle finali del Torneo Nazionale estivo degli Oratori, che ha già festeggiato come primi vincitori gli atleti del CRE Leone, martedì 15 a Ravenna. Sono però cinque le finali dislocate in altrettante città della penisola, e ieri è stato il turno della festa ospitata a Robassomero.

Il pomeriggio sportivo ha preso il via con una sfilata “olimpica”, che ha segnato l’inizio di alcune ore di divertimento per bambine, bambini, ragazze e ragazzi partecipanti, oltre 40 e di età compresa tra i 5 e i 13 anni. Tanto impegno e volontà di dare il massimo nella sede dell’oratorio ospitante: gli atleti del centro estivo, divisi in squadre – ArancioniBluGialli e Verdi – e sulla base delle diverse fasce d’età, si sono confrontati in alcune rivisitazioni della “regina degli sport”, sotto lo sguardo attento di oltre 10 giovani animatori e della Presidente dell’Oratorio Santa Caterina e responsabile del centro estivo, Andrea Anna Carbonara.

Dopo aver intonato l’Inno di Mameli, gli atleti dell’Oratorio Santa Caterina hanno preso posto nelle diverse stazioni costruite appositamente per loro nel campo da calcio trasformato in impianto multisport. E poi via con la partenza degli sprint, per far salire la propria squadra nella classifica generale, e contemporaneamente la sfida nel lancio del vortex, e ancora il salto in lungo e la staffetta. Il pomeriggio si è concluso con le premiazioni e una sana merenda offerta dalla Cooperativa Conad Nord Ovest, sostenitrice del progetto.

«Siamo felici di aver rinnovato per il terzo anno consecutivo il nostro impegno nel portare sport e divertimento a migliaia di bambini e ragazzi in tutto il Paese, offrendo a tante famiglie un supporto anche nel periodo estivo, grazie ad oratori e società sportive – ha affermato Vittorio Bosio, Presidente nazionale del Centro Sportivo Italiano –. Grazie alla preziosa collaborazione con Fondazione Conad ETS, “TuttInGioco” rappresenta non solo un’opportunità per praticare sport, ma anche un’occasione per trasmettere valori importanti come l’inclusione, l’attenzione e il rispetto dell’altro, la sana competizione. Questa terza edizione ci restituisce ancora una volta la forza dello sport come strumento formativo e relazionale, capace di generare esperienze significative che lasciano un segno dentro e fuori dal campo, promuovendo quei valori che da oltre ottant’anni ispirano l’azione del CSI».

«Siamo convinti che lo sport sia uno straordinario strumento di crescita, inclusione e aggregazione, soprattutto per le nuove generazioni. Attraverso il gioco e l’attività fisica si imparano regole, si costruiscono relazioni, si sviluppa il rispetto reciproco e si rafforzano i legami di comunità – ha dichiarato Maria Cristina Alfieri, Segretario Generale e Direttrice di Fondazione Conad ETS –. Il progetto “TuttInGioco” incarna appieno questi valori e, grazie alla preziosa collaborazione con il Centro Sportivo Italiano e all’impegno della rete dei nostri Soci e delle Cooperative sul territorio, come Conad Nord Ovest qui nel Torinese, rappresenta un’opportunità concreta per migliaia di bambini e ragazzi, in particolare per chi vive in condizioni di fragilità economica o sociale. Sostenere anche quest’anno questa iniziativa significa credere in uno sport accessibile, capace di generare esperienze educative autentiche, che lasciano un segno nella vita dei giovani partecipanti».

«Siamo orgogliosi di aver sostenuto anche quest’anno questa iniziativa, che non è solo un’esperienza sportiva, ma un vero percorso educativo, che trasmette messaggi fondamentali di solidarietà, uguaglianza e partecipazione attiva – ha aggiunto Luca Signorini, Presidente di Fondazione Conad ETS –. Vedere l’entusiasmo dei ragazzi coinvolti in tutta Italia è la conferma che stiamo andando nella direzione giusta, quella di uno sport aperto, accessibile e capace di fare la differenza nella vita delle persone. Questo progetto, peraltro, porta avanti un impegno a sostenere le comunità che i Soci e le Cooperative Conad perseguono da oltre 60 anni, confermando il Sistema Conad come un attore capace di migliorare il benessere dei territori in cui opera».

Prima della merenda offerta ai bambini presenti, il Socio di Conad Nord Ovest, Andrea Porro, ha consegnato una medaglia in ricordo della giornata a tutti i partecipanti e ha premiato i 20 migliori giovani atleti consegnando a ciascuno una Carta Prepagata Fondazione Conad ETS del valore di 50 euro, un riconoscimento per ribadire la vicinanza della Cooperativa nel sostenere le realtà locali e il tessuto sociale del territorio.

«Siamo profondamente orgogliosi di aver sostenuto anche quest’anno TuttInGioco, un progetto che va ben oltre lo sport: è un’esperienza educativa, inclusiva e comunitaria che parla al cuore delle persone, soprattutto dei più giovani. Crediamo che iniziative come questa rappresentino concretamente il nostro modo di essere presenti sul territorio: con attenzione, ascolto e volontà di contribuire al benessere collettivo. Vedere bambini e ragazzi impegnati, sorridenti, uniti dal gioco e dallo spirito di squadra, ci ricorda quanto sia importante creare occasioni di incontro, crescita e condivisione, soprattutto in un momento storico in cui il senso di comunità ha bisogno di essere rafforzato. Come Conad Nord Ovest, insieme ai nostri Soci, ci impegniamo ogni giorno a sostenere le realtà locali, a promuovere la partecipazione attiva e a costruire legami duraturi con le persone e i territori in cui operiamo.» ha dichiarato Andrea Porro, Socio di Conad Nord Ovest.

Presenti nella sede dell’oratorio e pronti a congratularsi con i giovani atleti anche Maurizio Caterina, Coordinatore dell’attività sportiva del CSI Subalpino, e il diacono della Diocesi di Torino Domenico Nardella.

«È il primo anno in cui partecipiamo al progetto “TuttInGioco” e siamo felici di aver potuto offrire grazie ai voucher erogati una possibilità in più a tante famiglie – ha dichiarato Maurizio Caterina, Coordinatore dell’attività sportiva del CSI Subalpino –. Siamo poi felici della vittoria dell’Oratorio Santa Caterina, che da anni collabora con il nostro Comitato e condivide appieno i valori di cui questo progetto vuole farsi portavoce, in primo luogo l’inclusione».

Il Torneo Nazionale estivo degli Oratori ha dunque già premiato i vincitori di Ravenna e Robassomero (TO), mentre sono altre tre le città pronte ad accogliere le finali. Venerdì 18 luglio in programma la festa sportiva di Lecco; poi sarà il turno di Mesagne (BR), giovedì 24 luglio, e infine di Ponte Pattoli (PG), che chiuderà le finali venerdì 25 luglio.

 

Fondazione Conad ETS è un ente del Terzo Settore istituito per volontà di Conad, prima insegna italiana della Grande Distribuzione. Nasce per mettere a fattor comune le iniziative di sostenibilità sociale e ambientale sostenute dalle 5 Cooperative associate a Conad (Conad Nord Ovest, Conad Centro Nord, CIA-Commercianti Indipendenti Associati, Conad Adriatico, PAC 2000A) sui territori di riferimento, valorizzandole e sviluppandone di nuove su scala nazionale. La finalità della Fondazione è filantropica: obiettivo di ogni intervento è l’impegno per il bene comune, il supporto alle comunità, la promozione di una cultura di sistema.

www.fondazioneconadets.it Corso Como, 15 – Milano

Ufficio stampa: Laura Quattrocchi +39 348 8715526  laura@quattrocchicomunicazione.it

 

Ci scrive il presidente del Progetto Alice Associazione per la lotta alla SEU – ETS

In risposta al comunicato pubblicato dal nostro giornale sulle linee guida per la produzione dei formaggi a latte crudo

Caro direttore,

in merito al comunicato uscito  sul Torinese a firma di tre consiglieri regionali del Piemonte, Mauro Calderoni, Domenico Ravetti e Fabio Isnardi ci permettiamo di far notare che la Costituzione italiana con l’art.32 tutela la salute come un diritto fondamentale dell’individuo e un interesse della collettività.

A questo si riferiscono le nuove linee guida emanate dal Ministero della Salute!  

Riteniamo che all’interno del documento si sia trovato il giusto compromesso che sta nel fatto che se un produttore non è in grado di garantire l’eliminazione dello STEC, che può causare gastroenteriti importanti con necessità di ricovero o accessi al pronto soccorso, e nei casi più gravi Sindrome Emolitico Uremica con conseguenze talvolta devastanti per bimbi e famiglie, possano apporre un’etichetta sul prodotto che sconsigli il consumo “per le categorie fragili (bambini, anziani, donne in gravidanza, persone immunodepresse)”, come già in atto in Trentino e presso i punti vendita Coop.

I signori consiglieri del PD uniti ai consiglieri della Lega, Protopapa e Carosso, si dovrebbero preoccupare invece di contrapporsi, di sviluppare in Piemonte la rete per la determinazione nelle diarree emorragiche nel bambino e nell’adulto della presenza di Shigatossina, ammesso che conoscano l’argomento.

Invece ad oggi, una parte degli ospedali del Piemonte, supportati dall’Associazione che presiedo, si riferisce al Centro per la SEU dell’Ospedale Maggiore Policlinico di Milano, che supportiamo dal lontano 2009, per le determinazioni che costituiscono il presupposto per individuare tempestivamente i soggetti a rischio.

Siamo disponibili a spiegare ai consiglieri il problema e proporre soluzioni, ma non siamo assolutamente disponibili a continuare sulla difesa insensata ed elettorale di un problema che ha già fatto pagare a tanti bimbi e alle loro famiglie un prezzo troppo alto.

Paolo Chiandotto

Presidente Progetto Alice Associazione per la lotta alla SEU – ETS