CRONACA- Pagina 111

Processo smog, colpo di scena: tutti prosciolti gli ex sindaci e amministratori

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Al processo smog oggi sono stati tutti prosciolti all’udienza predibattimentale, senza dunque dover affrontare il giudizio, i sette ex amministratori pubblici comunali e regionali del Piemonte chiamati in causa dalla Procura di Torino per i presunti danni causati dallo smog. Tra loro anche gli ex sindaci di Torino Chiara Appendino e Piero Fassino e l’ex presidente della Regione Sergio Chiamparino

Spacca vetrine e insegne, la polizia lo arresta

Personale del Commissariato di P.S. San Paolo ha arrestato un cittadino maliano di 33 anni gravemente indiziato del reato di danneggiamento aggravato continuato.

Intorno alle 15.30 di domenica, i poliziotti intervengono in corso Vinzaglio dopo che è stata segnalata la presenza di un uomo che stava lanciando pietre alle vetrine dei negozi. Sul posto gli agenti rintracciano subito il presunto autore del gesto, che si presenta in forte stato di agitazione. Accanto all’uomo, gli agenti ritrovano una bottiglia di vetro e una pietra di grandi dimensioni.

Gli agenti appurano che l’uomo, nel corso della sua azione, avrebbe danneggiato tre esercizi commerciali: un bar, una farmacia ed un ristorante. Nello specifico, oltre alle vetrate del bar e del ristorante, il cittadino maliano danneggiava anche la croce luminosa della farmacia con uno dei suoi lanci.

Morta la ragazza di 25 anni che si era sentita male negli uffici comunali

È deceduta dopo  sette giorni di coma, Irene Pizzo, la giovane di 25 anni che si era sentita male in comune a Novara il 24 giugno.

La ragazza si era laureata nel 2022 e stava svolgendo il servizio civile all’assessorato all’istruzione. Il funerale si tiene oggi giovedì 4 luglio, alle 15 nella chiesa di Santa Rita.

NOTIZIE DAL PIEMONTE

Uomo muore investito sulle strisce pedonali

Un anziano 86enne è stato investito ieri a Biella da un furgone. Il pedone stava attraversando via Milano, nel rione Chiavazza, sulle strisce. L’impatto è stato molto violento e l’uomo è deceduto nonostante i soccorsi del 118. Sul posto la Polizia Locale che ha chiuso la via al traffico.

Nello zaino 38 ovuli di droga. Arrestati in due

Gli agenti del Commissariato di P.S. Barriera Milano hanno tratto in arresto due uomini di origini nigeriane di quaranta e quarantacinque anni gravemente indiziati per il reato di detenzione di sostanza stupefacente ai fini di spaccio.

Durante il servizio di controllo del territorio i poliziotti notano due persone a bordo di un’autovettura transitare sul Rondò della Forca. Al momento del controllo, i due si mostrano molto nervosi e agitati. Tale atteggiamento insospettisce gli agenti.

I poliziotti perquisiscono il veicolo, dove sul sedile posteriore rinvengono uno zaino con all’interno 38 ovuli termosaldati contenenti cocaina, dal peso complessivo di 403 grammi e una retina di colore verde talvolta utilizzata dai cosiddetti ovulatori per trattenere gli ovuli una volta espulsi dal corpo.

A seguito di accertamenti, gli agenti estendono la perquisizione anche al domicilio di entrambi, in particolare in uno degli immobili, si rinveniva la somma di denaro di 2.150€ in contanti suddivisi in banconote di vario taglio, nascosta in un giubbotto nella camera da letto.

Dal Comune la proposta di più passaggi a Torino Stura

Dallo scorso gennaio le linee del Servizio ferroviario metropolitano  4 ‘Alba-Cirié’ e 7 ‘Fossano-Cirié’ non passano dalla stazione Stura dove fino all’anno scorso transitavano cinque linee di Sfm: 1 – 2 – 4 – 6 e 7. Torino Stura è nodo di interscambio per i pendolari dell’area nord della provincia torinese che possono parcheggiare l’auto mentre oggi le linee rimaste – Sfm 1-2-6 – lasciano periodi di oltre venti minuti senza passaggi.

Il Consiglio comunale con una mozione presentata da Antonio Ledda (Pd) approvata dalla Sala Rossa invita la Giunta di Palazzo civico a interloquire con Regione Piemonte e Agenzia della Mobilità Piemontese affinché concordino quanto prima con Trenitalia – gestore delle linee – una maggior frequenza di passaggi da Torino Stura per garantire lo stesso livello di servizio precedente gennaio 2024.

“Basta cinghiali”, agricoltori in piazza

Giovedì 4 luglio, alle 20:30

Giovedì sera, 4 luglio, centinaia di agricoltori e allevatori provenienti dal Torinese si uniranno ad altri migliaia di produttori agricoli piemontesi per una manifestazione a Torino per dire “Basta cinghiali”. L’iniziativa è stata organizzata da Coldiretti per denunciare una situazione fuori controllo che sta provocando problemi sanitari, sociali, economici e ambientali.

Il corteo e i trattori si presenteranno, alle ore 20.30, sotto il grattacielo della Regione Piemonte.

«Gli animali selvatici – dichiara il Presidente di Coldiretti Torino, Bruno Mecca Cici – trasmettono malattie, distruggono produzioni alimentari, devastano raccolti, causano incidenti stradali con morti e feriti e si spingono fino all’interno dei centri urbani dove razzolano tra i rifiuti con pericoli per la salute e la sicurezza delle persone. Una situazione che ha ormai oltrepassato il limite di guardia con il dilagare della Peste Suina in Piemonte che sta mettendo a rischio l’intera filiera suinicola torinese».

Con il presidente di Coldiretti Piemonte, Cristina Brizzolari, e il delegato confederale, Bruno Rivarossa, ci saranno l’intera Giunta regionale della Coldiretti e la referente piemontese dell’Associazione Familiari e Vittime della Strada, Annagrazia Basile, insieme ad una delegazione di volontari.

Per l’occasione sarà allestita un’esposizione con le produzioni devastate e i prodotti messi a rischio dall’avanzata senza freni dei cinghiali e verrà divulgato il manifesto con le richieste alla Regione.

Cresce il 5X1000 alla Fondazione per la Ricerca sul Cancro

 SONO 268.584 LE FIRME A FAVORE DELLA FONDAZIONE PIEMONTESE PER LA RICERCA SUL CANCRO (+ 5.814 FIRME RISPETTO AL 2022).

IL PRESIDENTE ALLEGRA AGNELLI: “LA RICERCA ONCOLOGICA STA VIVENDO UNA FASE DECISIVA: CONTINUIAMO A SOSTENERE CANDIOLO”.

Candiolo,  luglio 2024 – Sono 268.584 le persone che nel 2023 hanno scelto di sostenere la ricerca sul cancro dell’Istituto di Candiolo – IRCCS attraverso il 5X1000 alla Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro.

Questi numeri rappresentano un risultato significativo, che testimonia la fiducia di migliaia di sostenitori che condividono la missione della Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro. In particolare, i fondi del 5X1000 garantiscono continuità e futuro al lavoro dei 291 ricercatori impegnati nei 40 Laboratori e Unità di ricerca dell’Istituto di Candiolo – IRCCS. Sono 9 i macro progetti pluriennali oggi attivi che studiano le principali patologie tumorali, sostenuti grazie al 5X1000.

“I risultati del 5X1000 2023 sono la conferma della generosità della comunità e della fiducia che da sempre accompagna il nostro lavoro. Questo ci permette di avanzare giorno dopo giorno nella ricerca, di migliorare le cure e di offrire nuove possibilità a chi è colpito dal cancro”, dichiara Allegra Agnelli, Presidente della Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro. “Ogni singola firma rappresenta un supporto decisivo e una concreta speranza per continuare a garantire l’eccellenza dell’Istituto di Candiolo – IRCCS nella prevenzione, nella diagnosi e nella cura dei tumori. Grazie a terapie sempre più personalizzate ed efficaci, e a una ricerca sempre in continuo sviluppo, l’oncologia sta vivendo una fase di profonda evoluzione: questo deve spingerci a unire tutte le nostre forze per costruire un futuro più sicuro e sereno, per curare sempre più persone e farlo sempre meglio”.

“Continuate a sostenerci anche nel 2024 – conclude Allegra Agnelli – perché con un gesto semplice come una firma possiamo davvero puntare alla ricerca e offrire speranza a sempre più persone”.

La campagna 2024 del 5X1000 della Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro prosegue ed è possibile scoprire tutte le informazioni su come donare al sito: https://fprc.it/sostienici/dona-alla-ricerca-il-5×1000/

Sorpreso dagli agenti con mezzo chilo di cocaina

La squadra Mobile della Questura di Torino, durante i regolari controlli mirati al contrasto dei reati in materia di stupefacenti, con particolare riguardo a Piazza Bengasi, ha tratto in arresto un cittadino marocchino di 46 anni gravemente indiziato di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente.

Nei giorni scorsi, a seguito di segnalazioni di probabili attività di spaccio ad opera di un cittadino nord africano, gli agenti si appostano nei pressi di un magazzino dove l’uomo girava con una bici ed uno zaino dedito al trasporto del cibo. Durante l’appostamento i poliziotti notano il soggetto entrare in una cantina alla quale accedeva mediante l’uso di chiavi. Sono circa le 16 quando una ragazza entra all’interno dello stabile lasciando la porta aperta e permettendo così agli operatori di accedervi.

Gli individui, nel momento in cui avveniva la cessione di droga, vengono immediatamente raggiunti dagli operatori di Polizia che procedono alla perquisizione personale del soggetto e dello stabile.

L’uomo aveva indosso un cellulare e un mazzo di chiavi mentre nel locale magazzino veniva rinvenuto un altro telefono, un involucro contenente verosimilmente marijuana, 11 palloncini termosaldati contenenti verosimilmente cocaina, 2 involucri contenenti verosimilmente hashish, 1 bilancino, 1 rotolo di cellophane, delle forbici e 70 euro in contanti.

Le chiavi dell’uomo permettevano di aprire un’altra cantina vicino l’ingresso dove venivano rinvenuti altri 20 involucri in cellophane contenente verosimilmente cocaina e un taglierino.

La sostanza stupefacente ritrovata è risultata essere cocaina per un peso di circa 443 grammi, marjuana per un peso di circa 10 grammi e hashish per un peso di circa 37 grammi, il tutto è stato debitamente sequestrato.

Infilzato con una forchetta in testa durante la lite è grave in ospedale

Ieri  in via Livorno a Torino, durante una  rissa nella quale alcuni clienti di un kebab, hanno litigato con i gestori del locale, uno tra gli uomini del gruppo ha ferito alla testa con una forchetta uno dei titolari. I carabinieri lo hanno trovato a terra privo di conoscenza poco distante dal locale. Trasportato all’ospedale Maria Vittoria di Torino, è in gravi condizioni. Ferita anche una donna incinta, medicata in loco, invece  due feriti hanno rifiutato le cure.