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Agnolotti e pesce non in regola: ristoratore denunciato

Agenti del Reparto di Polizia Commerciale della Polizia Municipale hanno effettuato un controllo in un esercizio pubblico in via San Pio V°

I titolari italiani del locale, una pizzeria ristorante, sono stati deferiti all’Autorità Giudiziaria perché sono stati rinvenuti alimenti in cattivo stato di conservazione.

Alimenti freschi come ravioli, panetti di polenta fritta, crepes, tacchino, fagioli  erano stati portati arbitrariamente allo stato di congelazione, senza far uso di abbattitore non presente nel locale), mentre altri alimenti – filetti di gallinella, astici – sono risultati conservati privi di idonea copertura adatta a scongiurare il pericolo di alterazione degli stessi.

Sui menù, inoltre, non era chiaramente riportata l’origine degli alimenti stessi (fresca o surgelata) e, pertanto, è scattata anche la denuncia di tentata frode in commercio.

Giaveno, neo Comandante dei vigili salva cucciolo di cinghiale

Giaveno – Neo Comandante dei vigili urbani protagonista del recupero del piccolo animale ferito

Membro attivo della Commissione Tutela Animali, la nuova comandante della polizia municipale – Gianfranca Marotta – si è resa protagonista del recupero e del soccorso del piccolo animale. L’incendio boschivo è divampato nei pressi della borgata Villanova, a nord di Giaveno. L’intervento di spegnimento, ad opera dei vigili del fuoco locali, ha permesso di individuare il piccolo.

Avvistato l’animale in difficoltà, la comandante lo ha recuperato in condizioni discrete. Leggermente bruciacchiato, il piccolo animale selvatico è stato preso in carico dal CANC (Centro Animali Non Convenzionali) di Grugliasco per le prime cure. Nel frattempo, è partita una gara di solidarietà in rete, per l’adozione del cucciolo!

(Foto: Commissione Tutela Animali Giaveno)

Atti osceni sul treno: donna riprende con lo smartphone il molestatore

Gli Agenti della Squadra di Polizia Giudiziaria, congiuntamente a personale del Nucleo Scorte Compartimentale della polizia ferroviaria, hanno denunciato un diciannovenne afgano per atti osceni in luogo pubblico

 Il ragazzo a bordo di un treno regionale sulla tratta Torino – Bardonecchia, dopo aver preso posto davanti ad una viaggiatrice ha praticato atti di autoerotismo.

La donna ha ripreso tutto con il proprio cellulare e immediatamente sporto denuncia presso il Posto Polfer di Bussoleno. Le indagini, partite nell’immediatezza, con il dispositivo di scorta a bordo del treno Torino – Bardonecchia con personale in uniforme e personale in abiti civili, hanno permesso di rintracciare il reo a bordo di un treno regionale nella medesima tratta ferroviaria, in prossimità della stazione di Grugliasco (TO). Accompagnato presso gli Uffici della Squadra di Polizia Giudiziaria Compartimentale, per una sua identificazione completa, è stato denunciato in stato di libertà per atti osceni in luogo pubblico, con l’aggravante di aver commesso il fatto in presenza di minori che viaggiavano sullo stesso convoglio. E’ al vaglio degli investigatori l’analisi di ulteriori denunce, prodotte da diverse vittime per reati dello stesso tenore a bordo dei medesimi treni, per verificare se si tratti dello stesso soggetto

Polveri sottili in calo. Da venerdì via libera ai diesel euro 4

Scende la concentrazione di polveri sottili nell’aria di Torino,  grazie al forte vento dei giorni scorsi

Da venerdì 14 febbraio,  le auto diesel euro4 potranno tornare a viaggiare nel territorio comunale e negli undici comuni della cintura.

Restano valide  le misure permanenti:  le automobili, i veicoli del trasporto merci e i ciclomotori euro 0 non possono circolare nelle 24 ore 7 giorni su 7, per i motori diesel fino a euro1. Invece le auto e i veicoli per il trasporto merci diesel euro 2 ed euro 3 non possono circolare dal lunedì al venerdì, dalle 8 alle 19.

Fidanzatini gestivano centrale dello spaccio

Un ragazzo italiano di 19 anni insieme con  la fidanzata diciottenne gestiva una centrale di spaccio di stupefacenti

Sono stati scoperti dai carabinieri in  appartamento di Torino in San Salvario.

E’ stato arrestato il giovane e denunciata la ragazza. I due vendevano  al dettaglio  hashish e marijuana. I clienti dovevano citofonare per salire in casa. I militari hanno sequestrato  420 grammi di sostanze stupefacenti, sei tritaerba, un bilancino di precisione e mille euro in contanti.

 

(foto archivio)

Ruba un’auto e tenta di travolgere il proprietario

Arrestato dalla Polizia di Stato dopo aver danneggiato altre autovetture

Sabato notte, un cittadino marocchino di 33 anni si è avveduto di un’autovettura parcheggiata e con le chiavi nel quadro, in via Genova: vi è salito a bordo ed ha quasi travolto il proprietario che si trovava a pochi metri, per poi allontanarsi sgommando.

Una volante della Polizia di Stato in transito ha assistito in diretta all’episodio e pertanto si è messa all’inseguimento del ladro, che intanto si dirigeva verso via Finalmarina, e successivamente, nel tentare un repentino cambio di direzione di marcia, perdeva il controllo del mezzo andando a collidere con alcune auto parcheggiate su via Ventimiglia. Nonostante il forte urto, il ladro è sceso dall’auto con grande agilità ed ha continuato appiedato la sua fuga, fino a quando i poliziotti non lo hanno raggiunto, fermandolo definitivamente. L’uomo, sprovvisto di documenti, irregolare sul territorio nazionale, è privo di patente di guida poiché mai conseguita. Inoltre, mostrandosi visibilmente sotto l’effetto di sostanze alcoliche, è stato sottoposto all’alcol test, che ha avuto esito positivo. Per lui è dunque scattata la denuncia per guida in stato di ebbrezza oltre all’arresto per furto aggravato e resistenza a pubblico ufficiale.

Sposato con tre figli molesta donna sul bus 72

Nel pomeriggio di ieri, martedì 11 febbraio, la pattuglia in abiti civili del Reparto Operativo Speciale della Polizia Municipale di Torino era impegnata nei servizi di vigilanza e prevenzione a bordo della linea 72

 

E’  intervenuta in flagranza del reato di molestie verso una giovane di origini moldave.

L’autore del reato, cittadino italiano coniugato e con tre figli, è stato immediatamente fermato e indagato in stato di libertà.

La vittima, che durante la condotta criminosa non aveva saputo reagire, al termine dell’intervento della Polizia municipale è scoppiata in un pianto liberatorio, ringraziando per l’intervento a suo favore.

Dopo aver perso il cellulare devasta la casa e picchia la compagna

Domenica, all’ora di pranzo, gli agenti della Squadra Volante intervengono in un alloggio del quartiere Madonna di Campagna per la segnalazione di una lite in famiglia tra una donna e un uomo

Giunti sul posto, gli agenti trovano la donna, con diverse ecchimosi sul volto, a casa della vicina. Quando i poliziotti entrano nell’alloggio della coppia, la casa è a soqquadro, per terra ci sono cocci di vetro e un pezzo di bastone.

 

Addosso all’uomo, il compagno della vittima, gli agenti rinvengono un coltello a serramanico. Nella camera da letto gli agenti, riposti nei mobili, trovano un machete, tre coltelli, un coltellino modello svizzero e due tirapugni.

Dai racconti, gli agenti appurano che, quella mattina, l’uomo, nervoso per aver smarrito il cellulare, inizia a imprecare contro la compagna lanciando per terra piatti e bicchieri. Vista l’aggressività, la donna si rifugia in camera da letto sperando che l’uomo si calmi, cosa che però non accade. Anzi, quest’ultimo pretende che la sua compagna pulisca la cucina dagli oggetti andati in frantumi. Anche se la vittima asseconda la richiesta, il compagno prima l’afferra per il collo poi la spinge facendola cadere per terra e colpisce ripetutamente la donna fino a provocare la rottura dell’ingessatura che la vittima aveva alla gamba. Non pago, prende i cellulari della vittima e con un martello li manda in frantumi.

 

Dopo una pausa apparente, il reo, prima divelle una porta, poi torna ad aggredire la sua compagna. In questa circostanza la donna utilizza contro l’aggressore un taser che la stessa aveva comprato temendo per la propria incolumità, alla luce dei comportamenti del compagno e del fatto che questi collezioni armi. Trovandosi vicino alla porta di casa, la parte lesa urla per chiedere aiuto, riuscendo al contempo ad allontanarsi dall’alloggio rifugiandosi dalla vicina.

Dalle parole della vittima, i poliziotti appurano che il vissuto di maltrattamenti andava aventi da tempo, circa due anni, soprattutto da quanto l’uomo aveva iniziato a fare uso di alcol. Spesso i litigi, per futili motivi, si trasformavano in aggressioni fisiche. In una circostanza la donna era stata lasciata a dormire tutta la notte fuori di casa sul pianerottolo.
L’aggressore, un italiano di 40 anni, per i fatti narrati, viene arrestato dagli agenti della Squadra Volante per maltrattamenti in famiglia.

La frode della finta “pura lana vergine”. Sequestrati 25 mila capi sintetici

Le etichette “parlavano” di pura lana vergine, ma della calda e pregiata fibra non c’era traccia, i tessuti erano composti interamente da poliestere e poliammide

Per questo motivo la Guardia di Finanza di Torino ha sequestrato nei giorni scorsi oltre 25.000 capi d’abbigliamento confezionati con filato acrilico e falsamente etichettati come filati di pregio.

I “Baschi Verdi” del Gruppo Pronto Impiego di Torino, insospettiti dai prezzi troppo convenienti di alcuni capi di abbigliamento di pregio in vendita in un negozio del capoluogo Piemontese e distribuiti da alcuni grossisti di Lacchiarella, nel milanese, hanno avviato le indagini, supportate dalle analisi scientifiche effettuate da un Laboratorio Chimico specializzato nel settore tessile. Gli esiti degli esami hanno confermato i sospetti dei Finanzieri svelando la reale composizione dei tessuti spacciati per lana ma in realtà composti, come detto, in fibre sintetiche.

Le indagini, coordinate dal Sostituto Procuratore Dott. Alessandro Aghemo, hanno portato i Finanzieri torinesi sino a Prato, dove sono stati individuati gli importatori della falsa merce e dove gli inquirenti hanno perquisito opifici e depositi in cui  venivano occultati i falsi capi di abbigliamento.

25.000 i capi d’abbigliamento rinvenuti, praticamente il contenuto di 4 containers.

Questo è lo “score” relativo al sequestro: maglioni, sciarpe e berretti con false indicazioni merceologiche, 200.000 etichette e imballi già pronti per essere immessi sul mercato illegale.  Un “fiume di falsa lana” per una frode che si aggirava intorno ai 5 milioni di euro.

Macchine per cucire, etichettatrici, imbustatrici, stiratrici tutte le apparecchiature industriali erano in funzione a pieno regime per il confezionamento, ora è tutto sotto sequestro per il reato di frode in commercio.

Due gli imprenditori di origine cinese denunciati all’Autorità Giudiziaria per reati contro l’industria e il commercio.

Sono ora in corso ulteriori accertamenti in relazione all’origine ed alla provenienza di decine di migliaia di “pashmine” in seta, il cui tessuto importato dalla Cina, senza subire radicali trasformazioni, tranne una semplice stampa colorata, una volta confezionato è stato imballato con indicazioni “Made in Italy”.

Duplice, questa volta, la finalità dell’operazione della Guardia di Finanza di Torino che, oltre ad arginare un fenomeno distorsivo del mercato, vedrà la merce sequestrata devoluta ad enti caritatevoli per la successiva consegna a persona bisognose.

Bardonecchia, i carabinieri arrestano la “banda delle seconde case”

Svaligiavano le abitazione private dei condomini di Bardonecchia. Entravano all’interno delle seconde case scardinando le porte d’ingresso e mettevano a soqquadro le stanze. Con questa accusa, ieri, i Carabinieri della Compagnia di Susa hanno arrestato in flagranza di reato 3 persone straniere, di cui 2 minori. L’arresto è stato possibile grazie alla tempestiva segnalazione della custode di un condominio che, sentendo rumori sospetti al secondo piano del palazzo ed andando a verificare se fosse tutto tranquillo, si è ritrovata davanti i tre soggetti all’interno di due appartamenti. I malviventi, vistisi scoperti, hanno lasciato la refurtiva sul posto scappando giù dal balcone. Uno di loro ha anche spintonato la donna per guadagnarsi la fuga. Le immediate ricerche dei Carabinieri hanno permesso di rintracciare i ladri alla stazione ferroviaria del paese, nascosti all’interno di una carrozza e pronti per tornare a Torino. Uno dei due ladri, durante il furto, si era addirittura vestito con l’abbigliamento trovato all’interno dell’armadio di uno dei proprietari di casa. In prossimità del giardino del condominio sono stati trovati anche diversi mazzi di chiavi ed una cassaforte, asportata presso un ristorante del centro, presumibilmente parte del bottino dei tre catturati. Le tre persone sono state arrestate con l’accusa di furto in abitazione in concorso ed aggravato e sono stati condotti  al carcere di Torino in attesa di giudizio. Sono in corso accertamenti per verificare altri simili episodi avvenuti in tutto il territorio della Val di Susa.