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Consegna caffè ai poliziotti e i vigili lo multano di 400 euro

Ha portato  tre caffè, davanti al Monte dei pegni, ai poliziotti che prestavano servizio di sorveglianza

Il gesto, scrive il quotidiano Repubblica,  è costato 400 euro di multa al titolare del bar Tuocc &  Fuje di via Monte di Pietà. La polizia municipale gli ha contestato  un’attività da asporto, vietata a Torino fino al 9 maggio. La consegna agli agenti di polizia non sarebbe stata possibile (sebbene le consegne a domicilio siano  ammesse) perché questi non erano lì residenti. I caffè erano stati ordinati dal direttore del Monte dei pegni come gesto di cortesia nei confronti dei poliziotti.

Attenzione alla truffa dei finti carabinieri

Alcuni reparti dei Carabinieri sul territorio hanno riscontrato tentativi di truffa informatica mediante l’invio di mail con le quali i destinatari sono invitati a collaborare con la Legione Carabinieri Piemonte e Valle d’Aosta a un’indagine sulla frode bancaria e ad aprire i file allegati contattando nel caso il proprio legale. 

Trattasi di una  comunicazione truffa che peraltro reca in maniera illecita l’intestazione del citato reparto dell’Arma. 

Le indagini prontamente avviate sono coordinate dalla competente Autorità Giudiziaria.

In giro con 1500 euro nascosti nelle suole delle scarpe

I fatti accaduti sabato scorso

Sono circa le 22 di sabato sera ed una pattuglia della Squadra Volante sta controllando
un’autovettura, con a bordo 2 soggetti, in corso Siracusa.  Il passeggero, cittadino francese di 41
anni, era appena stato visto dai poliziotti portare le mani alla bocca e deglutirne il contenuto.
Trattandosi presumibilmente di ovuli di sostanza stupefacente, i poliziotti perquisiscono l’uomo. In
una piccola fessura ricavata nella tela interna di entrambe le scarpe, gli agenti rinvengono la
somma di 1560 euro in contanti. Interrogato sulla provenienza del denaro in questione, il
quarantunenne risponde di non saperne nulla e di aver trovato le scarpe abbandonate in strada.
L’uomo non era nuovo a questo tipo di “fortune”: non meno di una settimana fa il francese, in
seguito a controllo, era stato trovato in possesso della somma di 1300 euro, di cui però, anche
questa volta, non era in grado di giustificare il possesso. L’uomo, irregolare sul territorio
nazionale, è stato arrestato per detenzione di sostanza stupefacente. Indagato, inoltre, per falsa
attestazione e poiché inottemperante all’ordine del Questore di Cuneo di lasciare il territorio
nazionale, emesso a giugno dello scorso anno

Palestra aperta, multati in quattro

Non volevano rinunciare alla palestra.  Ed è così che alcuni appassionati di fitness, si davano appuntamento in un centro sportivo del pinerolese per le consuete sedute di allenamento.

 

La Guardia di Finanza di Torino ha dovuto così sanzionare 4 persone, compreso il gestore della palestra, sorprese all’interno della struttura intente negli allenamenti, questo, quando tutte le altre palestre sono chiuse per l’emergenza COVID19.

 

I Finanzieri della Compagnia di Pinerolo, hanno individuato i quattro, un istruttore e tre iscritti al centro fitness, impegnati in una sessione di pesistica.

I ragazzi raggiungevano la struttura sportiva, ubicata in una zona non particolarmente trafficata, a piedi in maniera da non intasare il parcheggio con le auto e attirare così l’attenzione delle persone.

 

Gli atleti sono stati sanzionati per assembramento, mentre al gestore della palestra è stata contestata la violazione del divieto di apertura.

 

L’attività è stata immediatamente sospesa e segnalata alla Prefettura di Torino per le sanzioni accessorie del caso.

Omicidio colposo. E’ l’ipotesi di reato per le morti nelle Rsa

L’ipotesi di reato nei fascicoli di indagine aperti dalla procura di Torino per le morti di anziani avvenute in tre Rsa piemontesi è omicidio colposo

Non risultano ad oggi iscrizioni nel registro degli indagati. A Palazzo di giustizia  sono stati aperti dopo segnalazioni e denunce, oltre 30 fascicoli in relazione  all’emergenza Coronavirus. Nella seconda procura della provincia, Ivrea, ce ne sono una ventina.

Danneggia auto: arrestato grazie all’app Youpol

Nei giorni scorsi gli agenti della Squadra Volante hanno arrestato un cittadino ungherese di 42 anni

La presenza dell’uomo era stata segnalata in via Sospello attraverso l’applicazione YouPol

Giunti sul posto, gli operatori notano il quarantaduenne all’interno di un’autovettura parcheggiata, scivolare sul sedile anteriore, nel tentativo di dissimulare il più possibile la propria sagoma. Invitato ad uscire dall’auto, l’uomo dichiara di aver solo cercato un rifugio per la notte. Le condizioni dell’abitacolo però lo smentiscono: l’interno è completamente rovistato e danneggiato in alcune parti. Sottoposto in seguito a perquisizione, gli agenti rinvengono nelle tasche dell’ungherese una serie di oggetti che successivamente verranno riconosciuti dalla proprietaria della vettura come di sua proprietà. Arrestato per tentato furto e denunciato per danneggiamento.

Salvo il bimbo caduto nella buca profonda quattro metri

E’ salvo e sta bene il bambino di 5 anni  caduto in una voragine profonda quattro metri al Parco Dora di Torino

E’ stato salvato dal padre che ha chiesto il soccorso di alcuni passanti. Ha creato una catena umana per riportarlo in superficie. Il piccolo ha passato una notte in ospedale in osservazione, al Maria Vittoria. Ieri stava passeggiando con il padre e la sorellina più piccola quando all’improvviso è caduto in una profonda buca, nascosta tra l’erba. Sul  posto sono intervenuti la  polizia municipale e il 118. Sono in corso le  indagini per capire  come sia nata la buca nel parco cittadino.

Fuggi fuggi al parco e la Gdf trova la droga

Sono stati gli stessi passanti a chiamare i finanzieri perché insospettiti dal quel nutrito gruppo di ragazzini assembrati al parco nel periodo delle restrizioni dovute al COVID19.  Quando la pattuglia del Gruppo Pronto Impiego si è avvicinata, tra la decina di giovani c’è stato il fuggi fuggi.

 

 

È accaduto la scorsa serata all’interno di un parco nei pressi di Corso Corsica, quando alcuni giovani sono stati notati mentre si scambiavano gli zaini, verosimilmente al termine di qualche “trattativa”.

 

All’arrivo dei Finanzieri, i ragazzi, come detto, tentano la fuga tra i passanti, non prima di essersi liberati degli zaini.  Scavalcano le recinzioni e trovano rifugio in un campo sportivo nelle adiacenze del parco. In pochi minuti arrivano a supporto altri equipaggi della Guardia di Finanza, che, coordinati dalla Sala Operativa del Comando Provinciale torinese, riescono a rintracciare alcuni dei ragazzi nascosti all’interno dell’impianto sportivo.

 

Tre dei fermati, due italiani e un cittadino di origine egiziana, tutti con numerosi precedenti alle spalle di vario genere e particolarmente nervosi con i finanzieri, hanno anche rifiutato di farsi identificare. Nelle loro tasche alcuni telefoni cellulari di dubbia provenienza; a detta loro, “ricevuti” da altre persone.

 

È andata peggio ad un altro dei giovani, rintracciato in piazza Galimberti. Nelle sue tasche una quindicina di grammi di hashish, mentre nella sua abitazione, distante pochi metri dalla Piazza, le Unità Cinofile delle Fiamme Gialle, supportate da Easy, il pastore tedesco addestrato alla ricerca di droga, hanno rinvenuto ulteriori sostanze stupefacenti tra marijuana e hashish. L’uomo, già noto agli inquirenti e su cui gravava un decreto di espulsione dal territorio italiano, è stato arrestato e condotto al carcere Lorusso-Cutugno a disposizione dell’Autorità Giudiziaria mentre gli altri fermati sono stati denunciati per resistenza, per il rifiuto di farsi identificare e ricettazione. 

 

 

Ad aggravare la posizione di uno dei giovanissimi fermati, anche la circostanza che il ragazzo, non curante del fatto che fosse sottoposto in questi giorni all’isolamento fiduciario presso la sua abitazione per l’emergenza covid19, fosse liberamente in circolazione.

Neonata muore in culla per polmonite fulminante

Era nata solo il 5 aprile la piccola morta nei giorni scorsi a Torino

E’ stata con ogni probabilità vittima di una polmonite fulminante.

La neonata, di origine nigeriana, viveva con i suoi genitori in un appartamento di corso Palermo. Sono stati loro a chiamare i soccorsi quando hanno visto che la bambina stava male, ma non è stato possibile salvarla. Poiché in casa sono state trovate tracce di sangue è stata disposta un’autopsia che ha consentito di verificare le cause della morte. E’ stato escluso che la bimba fosse affetta da coronavirus.

La polizia municipale in campo con 400 agenti per la Fase 2

Sono stati oltre 400 gli agenti della polizia municipale impegnati ieri a Torino nei controlli durante il primo giorno della Fase 2

In particolare sono state impegnate 119 pattuglie con 238 agenti, 47 delle quali nei mercati, anche a Porta Palazzo appena riaperto. Nei  nei parchi della città, di nuovo aperti al pubblico,  10 pattuglie, 52 quelle per i controlli in strada e negli esercizi commerciali per il rispetto delle disposizioni di contenimento del contagio da coronavirus. Altre 10 hanno  effettuato servizi di presidio fisso alle fermate delle linee di bus e tram Gtt. In orario notturno sono state impegnate 18 pattuglie.