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Mezzi pesanti: Truck & bus, la campagna di sicurezza

Si è tenuta nei giorni scorsi la campagna congiunta di sicurezza stradale “TRUCK & BUS” promossa da ROADPOL – European Roads Policing Network. 

L’iniziativa, “TRUCK & BUS”, nel periodo compreso tra lunedì 10 e domenica 16 maggio 2020, ha come scopo di intensificare i controlli, effettuati dalle Polizie Stradali di tutta Europa, dei mezzi pesanti adibiti al trasporto di merci, degli autobus e dei veicoli destinati al trasporto di merci pericolose.

 

ROADPOL – la  rete di cooperazione tra tutte le Polizie Stradali, che opera sotto l’egida dell’Unione Europea con tale iniziativa, e con altre che l’hanno preceduta e ulteriori che la seguiranno,   intende sviluppare una cooperazione operativa tra le Polizie Stradali europee per ridurre il numero di vittime della strada e degli incidenti stradali, in adesione al Piano d’Azione Europeo 2011-2020, attraverso operazioni internazionali congiunte di contrasto delle violazioni e campagne “tematiche” in tutta Europa all’interno di specifiche aree strategiche.

L’obiettivo è quello di elevare gli standard di sicurezza stradale, armonizzando l’attività di prevenzione, informazione e controllo, anche attraverso campagne di comunicazione e operazioni congiunte i cui risultati vengono poi monitorati dal Gruppo Operativo ROADPOL.

Durante la settimana  gli operatori della Polizia Stradale hanno verificato  oltre allo stato psicofisico dei conducenti, il rispetto dei limiti di velocità e le norme che regolano il trasporto di merci pericolose (A.D.R.) anche le disposizioni comunitarie e nazionali circa il rispetto dei tempi di guida e di riposo degli autisti.

Hashish nella borsa frigo e 1600 euro in contanti nella scatola dello champagne

Arrestato dalla Polizia di Stato ventottenne italiano

 

Lo scorso venerdì pomeriggio, personale del Comm.to San Secondo, coadiuvato da una unità cinofila, ha effettuato una perquisizione domiciliare a casa di un ventottenne italiano con precedenti specifici ed una condanna penale per stupefacenti risalente al 2015. In quell’anno il ragazzo, allora ventiduenne, era stato trovato in possesso di 7kg di hashish, 50 grammi di marijuana e di 47000 € in contanti; aveva patteggiato una pena di 2 anni e 6 mesi, con multa di 6000 €. Recentemente, i poliziotti del Comm.to San Secondo avevano saputo di un soggetto che spacciava stupefacenti nel quartiere Santa Rita, conosciuto nell’ambiente con un diminutivo del tutto corrispondente a quello del soggetto già noto.  Il ventottenne, che oggi convive con una cittadina italiana, nascondeva nel frigorifero 2 porzioni di panetti di hashish protetti in carta da forno e cellophane, del peso di 80 grammi; in una borsa frigo nascosta nell’armadio della camera da letto venivano, inoltre, rinvenuti 13 panetti integri di hashish del peso di 1340 grammi e 45 grammi di marijuana in confezione da sottovuoto. In cucina, in un mobile del tinello, venivano rinvenuti un bilancino di precisione e  nascosti dentro una scatola di biscotti altri 70 grammi di hashish; infine, all’ interno di una confezione vuota per champagne la somma in contanti di  1600 €, probabile provento dell’illecita attività di spaccio, considerato anche che il giovane non svolge alcuna attività lavorativa e percepisce  il reddito di cittadinanza.  Per il ventottenne sono nuovamente scattate le manette per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacenti.

(Foto archivio)

Discute con il proprio compagno e lo aggredisce

Arrestata per maltrattamenti dalla Squadra Volante

Martedì mattina l’inquilino di uno stabile richiede l’intervento della Squadra Volante per le urla di una coppia provenienti da uno degli appartamenti. Facendo accesso nell’androne del palazzo, gli agenti notano numerosi vestiti da uomo gettati in terra, stessa cosa sul pianerottolo dell’abitazione indicata. Attraverso la porta d’ingresso, lasciata aperta, si intravede una coppia discutere animatamente.

L’uomo presenta diverse escoriazioni sul corpo mentre la donna, senza alcun segno di violenza o lesioni, asserisce di essere stata picchiata dal compagno.

Gli operatori raccolgono le parole della vittima che, in un profondo stato di agitazione, racconta di essere stato colpito più volte dalla compagna, cittadina centrafricana di 28 anni, in seguito ad una discussione nata per futili motivi. La donna lo colpisce prima con un mestolo di legno e poi con un cucchiaio in metallo, passa poi a morderlo all’altezza del collo, gli infligge una serie di pugni alla schiena ed infine lo graffia sul volto. Nel frattempo la vittima è inerme, limitandosi a proteggere la testa e la zona del torace. Terminata l’aggressione, la ventottenne getta i vestiti del compagno sul pianerottolo insieme al cellulare, provocando la rottura del display. In seguito i poliziotti troveranno all’interno del lavandino, gli utensili precedentemente utilizzati.

Personale sanitario giunto nel frattempo, medica le ferite dell’uomo, mentre la donna viene accompagnata in Questura.

La vittima continuerà poi a riferire di episodi di violenza passati dove, per questioni di gelosia, la compagna lo aveva aggredito, arrivando perfino a causargli la perdita di un incisivo in seguito ad un pugno.

La ventottenne è stata arrestata per maltrattamenti in famiglia.

 Decoratore di giorno, ladro di notte

Arrestato dagli agenti del commissariato San Donato

Sono da poco passate le 23 in zona Campidoglio quando il proprietario di un appartamento viene svegliato da una serie di rumori provenienti dalla cucina. Dopo pochi istanti nota il fascio di luce di una torcia proiettato sul muro. L’uomo prende coraggio e raggiunge la cucina, contattando nel frattempo il 112 NUE.

Pochi attimi e il cittadino si trova faccia a faccia con il reo, quarantaquattrenne italiano che, sentita la chiamata appena fatta alle forze dell’ordine, prova a giustificare la propria presenza in casa, spiegando di essere un decoratore alla ricerca di una perdita d’acqua filtrata nell’appartamento che lo stesso sta ristrutturando. Approfittando di un momento di distrazione della vittima, il quarantaquattrenne, con scatto fulmineo, raggiunge la porta e scappa.

Gli agenti del commissariato San Donato giunti sul posto, raccolgono la descrizione dell’individuo ed effettuano un sopralluogo all’interno dell’abitazione, scoprendo che ad un angolo del terrazzo era appoggiata una scala, la cui base partiva dal balcone di una casa dello stabile affianco. Il precario collegamento tra i due balconi aveva così rappresentato la via utilizzata dal reo per introdursi nella proprietà della vittima. I poliziotti raggiungono il condominio accanto, dove alcuni residenti riferiscono che l’appartamento attenzionato è in fase di ristrutturazione da alcuni giorni e che pochi prima un uomo aveva citofonato, riferendo di essere rimasto chiuso fuori. Gli agenti bonificano il palazzo, sorprendendo lungo le scale il quarantaquattrenne. Questi ribadisce di essere un decoratore e di aver accidentalmente chiuso alle sue spalle la porta dell’abitazione dove stava svolgendo alcuni lavori.

Messo di fronte alle evidenze, l’uomo ammette di essersi precedentemente introdotto nello stabile attiguo, ma solo per individuare una perdita d’acqua.

Il reo, trovato in possesso di un coltello a serramanico e con precedenti specifici, è stato arrestato per tentato furto in abitazione ed indagato per porto di armi od oggetti atti ad offendere.

Topi d’auto tentano la fuga in camper ma restano a piedi

Denunciate le complici al volante

Lunedì sera la pattuglia del commissariato Barriera Milano, in transito su via Desana, nota un camper, con il motore acceso e due donne a bordo, sostare in doppia fila. Il mezzo è parcheggiato in modo da occultare alla vista la macchina affianco, al cui interno gli operatori vedono armeggiare due soggetti. Quest’ultimi, notata la presenza della volante, interrompono la propria azione delittuosa e incitano le due autiste a partire a tutta velocità. A causa della stessa però, i due non riescono a salire a bordo, trovandosi costretti a proseguire la loro fuga a piedi. Accanto all’auto interessata, vengono abbandonate una sega elettrica e la marmitta appena asportata dal veicolo. Dopo alcuni metri, il camper viene bloccato e le passeggere identificate: si tratta di due donne di 48 e 23 anni, di etnia rom.

In fase di controllo la quarantottenne inizia ad inveire contro gli agenti di Polizia ed a minacciare di morte un passante che, avendo assistito precedentemente al furto, aveva tentato di inseguire il gruppo.

Alla luce dei fatti, entrambe sono state denunciate per furto aggravato. La quarantottenne, inoltre, è stata indagata per resistenza a P.U. e minacce.

Tram e furgone si scontrano: un ferito grave, bambino in ospedale

Scontro tra un tram della linea 16 e un furgone che non avrebbe dato la precedenza. 

L’incidente è avvenuto ieri sera dopo le 20 in via di Nanni, all’angolo con via Moretta, nel quartiere Cenisia.
Ferito in modo grave, il conducente del furgone è stato trasferito in ambulanza dal 118 al Cto in codice rosso.
Un bambino a bordo del tram è stato trasportato in via precauzionale al Maria Vittoria, anche se non ha riportato ferite

Inseguimento notturno per le vie della zona sud

Arrestati dagli agenti della Squadra Volante

L’inseguimento è durato un quarto d’ora e ha interessato diversi quartieri della città ma alla fine si è concluso con l’arresto di due uomini da parte degli agenti della Squadra Volante.

Tutto ha inizio intorno all’una e quarantana di domenica notte. Gli agenti notano un’auto con due giovani a bordo, si avvicinano al veicolo ma quest’ultimo accelera l’andatura. I poliziotti segnalano al conducente di accostare ma la persona alla guida, incurante della segnalazione, svolta in via Zuretti e poi, contromano, in via Baiardi. Il conducente continua la propria corsa a forte velocità percorrendo via Ventimiglia, corso Spezia, via Cherasco e via Abegg fino svoltare, nuovamente contromano, in via Genova. La fuga continua per le strade del quartiere. In via Giordano Bruno la macchina rischia la collisone con un altro utente della Strada. Per la terza volta, imbocca una via contromano, questa volta via Erasmo da Rotterdam. In corso Unione Sovietica, il giovane alla guida si cimenta in un’inversione a U. Più volanti convergono in zona. Quando una delle auto della Polizia di Stato affianca la macchina dei fuggitivi, il conducente per garantirsi la fuga va a collidere con la volante. La manovra risulta vana perché l’auto viene inseguita da un’altra volante che anch’essa viene danneggiata da una manovra di speronamento dei fuggitivi. Tuttavia, di lì a poco, la fuga si conclude quando, con una manovra di accerchiamento, gli equipaggi della Squadra Volante pongono termine alla corsa dell’auto con a bordo i due giovani. Fermati, i due occupanti del veicolo oppongono resistenza agli agenti sferrando colpi per poter darsi alla fuga.

Entrambi vengono arrestati: il conducente, un italiano di 34 anni, per resistenza a P.U., lesioni aggravate e danneggiamento, il passeggero, un italiano di 38, per il solo reato di resistenza. I due, con a carico diversi precedenti di polizia, vengono anche sanzionati per le violazioni delle norme anti-covid. Il conducente dell’auto anche per le infrazioni al Codice della Strada effettuate durante la fuga. Il veicolo è stato sottoposto a sequestro 

Nel corso dell’intervento, cinque operatori di polizia rimangono feriti, con prognosi da 2 a 7 giorni.

 

“La Prefettura ci ripensi: sia consentita l’organizzazione delle Feste di Via”

Arriva il “No” della Prefettura di Torino nei confronti di questi eventi all’aperto: le feste di corso Traiano e di Borgo Po, in programma per domenica 16 maggio, sono già state cancellate. Nulla però, nella normativa anti-Covid, impedirebbe manifestazioni di questo tipo, di per sé perfettamente sicure: auspichiamo un ripensamento, privare il commercio di vicinato di una simile opportunità di promozione sarebbe, in questa fase di ripartenza, imperdonabile.

 

Feste di Via, c’è il “No” della Prefettura. Le feste di corso Traiano di Borgo Po, teoricamente in calendario per domenica 16 maggio, sono già state annullate. 

La normativa anti-Covid non vieta, però, l’organizzazione di questo tipo di eventi. Ci auguriamo dunque che il veto della Prefettura possa essere riconsiderato già dalle prossime ore. Per tutta una serie di buone ragioni.

Il commercio di vicinato e gli esercizi di somministrazione – dai negozi ai bar, dalle boutique ai ristoranti, dalle botteghe artigiane alle pizzerie – hanno assoluta necessità di avvantaggiarsi di questi momenti di promozione in questa fase di ripartenza. Le Feste di Via sono sicure da tutti i punti di vista. Gli organizzatori garantiscono tutti i controlli del caso e tutte le misure necessarie.

Nessuna normativa vieta le Feste di Via, né lo fa il Decreto attualmente in vigore: è esplicitamente menzionato nelle FAQ del Governo, semmai, il divieto di organizzare sagre, fiere ed eventi commerciali locali. Ma le Feste di Via sono eventi di natura molto diversa, assimilabili, piuttosto, ai mercatini programmati quali Balon e StraMercatino (che infatti non hanno interrotto l’attività). Anzi, rispetto a questi ultimi le Feste di Via, che hanno programmazione semestrale, non prevedono neanche lo spostamento, da parte dei commercianti che partecipano, su spazi terzi. Permettere l’organizzazione di manifestazioni di richiamo in varie zone della città significa anche offrire ai torinesi opzioni diverse rispetto al solo centro storico e ai soli parchi cittadini, contribuendo così a evitare un eccessivo afflusso di pubblico presso questi ultimi.

Una Festa di Via altro non è che la pedonalizzazione domenicale di una via cittadina per 12 ore con coinvolgimento su suolo pubblico all’aperto di negozi in sede fissa, bancarelle e operatori del proprio ingegno. Gli accessi sono controllati e, se necessario, possono essere contingentati. Il Governo stesso, per bocca del Presidente Mario Draghi, ha più volte ribadito che le attività all’aperto sono assolutamente sicure. Privare il commercio cittadino di una simile opportunità dopo mesi di fatica e sacrifici sarebbe imperdonabile. Auspichiamo un ripensamento da parte della Prefettura, affinché le Feste di Via si possano organizzare già dalle prossime settimane.

Silvio Magliano – Capogruppo Moderati, Consiglio Comunale Torino.

Vuole togliersi la vita, la poliziotta le fa cambiare idea

Intervento della Squadra Volante

 

E’ lunedì, sono appena scoccate le 14, quando gli agenti delle volanti si trovano a dover gestire un tentativo di suicidio. Dietro la porta di un appartamento, una ragazza minacciava di togliersi la vita. Con un coltello puntato alla gola e l’altro all’addome intimava i poliziotti di non avanzare. Data la delicatezza della situazione, interviene una poliziotta per mediare con la ragazza al fine di farla desistere dal suo intento. Così l’agente di Polizia ha intrapreso un primo dialogo con la giovane, ha acquisito la sua fiducia e dopo diversi tentativi è riuscita ad accedere all’alloggio.               Il “patto” da rispettare è che doveva essere l’unica ad entrare. Quando la poliziotta è entrata nell’appartamento la ragazza si è rifugiata in bagno dove ha manifestato ancora intenzioni di autolesionismo. Solo in questa circostanza facevano ingresso altri agenti delle volanti che si mettevano in posizione defilata ma utile per poter intervenire.

Diversi sono stati i tentativi di portarla alla ragione. Solo dopo un intenso colloquio la giovane si tranquillizzava e gettava a terra i coltelli. La ragazza veniva affidata al personale del 118 e successivamente trasportata in ospedale per le cure del caso.

Riaperto il versante francese del Colle del Moncenisio

In seguito alla chiusura per la stagione invernale

Il versante francese del Colle del Moncenisio è da oggi riaperto al transito in seguito alla consueta chiusura invernale.

Il Gestore francese ha infatti comunicato la riapertura al traffico della RD 1006, proseguimento oltre confine di Stato della statale 25 “del Moncenisio” (TO), che è rimasta regolarmente percorribile durante l’intera stagione invernale.

Permane, sul tracciato francese, la limitazione al transito per i veicoli con peso superiore a 12 tonnellate.