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I Civich sequestrano 27 targhe di provenienza furtiva

E’ stato un sopralluogo effettuato dagli agenti del Reparto Specialistico dell’Abusivismo Edilizio della Polizia Municipale, in esecuzione di un normale provvedimento di confisca ordinato dal Tribunale di Torino tramite l’Agenzia Nazionale per l’Amministrazione e la Destinazione dei Beni Sequestrati e Confiscati alla Criminalità Organizzata (ANBSC), a fare emergere, all’interno dell’area oggetto del provvedimento, oltre a 56 veicoli in stato di abbandono, numerose targhe di auto e motocicli, nonché 83 carte di circolazione e 75 certificati di proprietà.

Il provvedimento di confisca riguardava una ex autodemolizione, un’area interamente recintata in Via Pietro Cossa sulla quale insistono sia fabbricati adibiti a ufficio e officina che terreni utilizzati per il deposito e lo stoccaggio di attrezzature e di veicoli dismessi.  

Durante il controllo ispettivo gli agenti hanno trovato alcune delle auto abbandonate sotto una fitta coltre di vegetazione, mentre le targhe e i documenti erano depositati in parte all’interno di cassoni in plastica, posizionati nel cortile adiacente agli uffici e in parte abbandonate in ordine sparso sul suolo. Per poter identificare le auto, gli agenti hanno dovuto liberarne alcune dalla vegetazione che le ricopriva fino a occultare quasi completamente.

I ‘civich’ hanno quindi trasferito i documenti e le targhe negli uffici del Comando per  effettuare approfonditi accertamenti. 27 targhe, delle 610 rinvenute, sono risultate di provenienza furtiva. Per ogni targa risulta infatti  presentata, presso varie stazioni di Polizia e Carabinieri, una denuncia di furto. Pertanto, gli agenti, trattandosi di corpo del reato, hanno posto le targhe sotto sequestro giudiziario probatorio.

Il proprietario dell’area, un uomo di 57 anni di nazionalità italiana, è stato indagato  per il reato di ricettazione ai sensi  dall’art. 648 del Codice Penale.

A seguito del provvedimento definitivo di confisca e del successivo sopralluogo, l’area e gli immobili siti in via Pietro Cossa sono stati acquisiti al patrimonio dello Stato.

Le altre 583 targhe, non poste sotto sequestro, così come i documenti rinvenuti, verranno restituiti agli enti emittenti.

Tentano una rapina servendosi anche del cane

Arrestati in due dagli agenti del Commissariato Centro

Lunedì pomeriggio, intorno alle 19.30, gli agenti del Commissariato Centro intervengono nei pressi della stazione metro Vinzaglio per un’aggressione a danno di un ragazzo ad opera di due persone con cane al seguito. Sul posto i poliziotti vedono i due correre e allontanarsi, inseguiti vengono raggiunti poco dopo in via Sant’Antonio da Padova.

I due fermati, con cane al seguito, poco prima, all’interno della stazione della metropolitana avevano prima inseguito un uomo sceso dal treno per poi rivolgere le loro attenzioni nei confronti di un altro utente. Quest’ultimo, veniva prima insultato e minacciato e poi colpito ripetutamente. Gli aggressori avevano intimato alla vittima di consegnare loro il denaro in loro possesso, anche aizzandogli contro il cane. Un passante era corso in aiuto dell’aggredito e aveva chiamato la Polizia, fatto che aveva messo in fuga i rei.

Dagli accertamenti esperiti è emerso che entrambi gli arrestati, un trentunenne e un ventiseienne, erano gravati da diversi precedenti di polizia. Il primo dei due, inoltre, si trovava ai domiciliari, pertanto, oltre che per la tentata rapina è stato tratto in arresto per evasione.

Galleria di Claviere, statale 24 del Monginevro: chiusura per lavori

Anas ha programmato la manutenzione notturna degli impianti tecnologici all’interno della galleria di Claviere, sulla strada statale 24 “del Monginevro” in provincia di Torino.

Dalle 22:00 di venerdì 18 alle 6 di sabato 19 giugno la galleria sarà chiusa al traffico per consentire l’esecuzione degli interventi che riguardano, in particolare, l’impianto di illuminazione.

Durante la chiusura i veicoli con peso inferiore a 26 tonnellate saranno deviati all’interno del centro abitato di Claviere. I mezzi con peso superiore alle 26 tonnellate potranno raggiungere la Francia percorrendo la A32 con proseguimento al Traforo del Frejus.

Anas, società del Gruppo FS Italiane, ricorda che quando guidi, Guida e Basta! No distrazioni, no alcol, no droga per la tua sicurezza e quella degli altri (guidaebasta.it). Per una mobilità informata l’evoluzione della situazione del traffico in tempo reale è consultabile anche su tutti gli smartphone e i tablet, grazie all’applicazione “VAI” di Anas, disponibile gratuitamente in “App store” e in “Play store”. Il servizio clienti “Pronto Anas” è raggiungibile chiamando il numero verde gratuito 800.841.148.

Mettono la catena al cancello del b&b e ricattano il proprietario

La scorsa domenica sera personale del Comm.to Dora Vanchiglia interviene in zona Regio Parco ove il titolare di una struttura ricettiva segnalava di avere dei problemi con due ospiti. 

In particolare, il titolare riferiva che il giorno precedente, uno dei due uomini, entrambi di nazionalità olandese, aveva asserito di essersi cagionato una ferita al capo andando a sbattere contro il cancello di ingresso del residence e che per tale grave danno pretendeva un risarcimento quantificato in 2100 €. L’indomani giungeva sul telefono della figlia del titolare un vero e proprio messaggio minatorio, ove l’uomo diceva che se non avessero pagato la cifra richiesta entro 10 giorni, lui e il suo amico avrebbero boccato il cancello di ingresso della struttura con una catena di ferro. In  realtà, la catena veniva apposta appena un’ora dopo; infatti, attorno alle 18, un cliente della struttura segnalava di non poter uscire dl residence in quanto l’ingresso carraio era stato bloccata  con una catena. Sul luogo, gli agenti del Comm.to Dora Vanchiglia permettevano innanzitutto di uscire a chi era rimasto bloccato all’interno del complesso, dopodichè effettuavano perquisizione dell’alloggio ove risiedono i due uomini olandesi, al momento assenti.

Durante la perquisizione dell’appartamento, sono state rinvenute due targhe di auto rubate, la somma di 20750 € in contanti,2 computer portatili, un Ipad, 6 cellulari, 6 quaderni riportanti numeri, indirizzi, email ed informazioni varie, 5 carte di credito intestate ai sospettati, una carta d’identità intestata un cittadino olandese di 20 anni, 8 ricevute di deposito bancario dell’importo di 999 €  intestate a loro.

In considerazione del fatto che con ogni probabilità i due si fossero appostati non lontano dal complesso, in attesa di ricevere una chiamata dal proprietario, gli agenti hanno perlustrato la zona e poco dopo la mezzanotte hanno rintracciato i due complici, nascosti dietro alcune auto in prossimità del B&B. I due sono stati sottoposti  a fermo di P.G. per ricettazione ed estorsione, nonché denunciati per sequestro di persona. Il fermo è stato convalidato per entrambi e i due cittadini olandesi, di 37 e 36, si trovano attualmente in carcere.

Perde la droga nell’incidente e scappa con la targa della moto

Una mamma è in auto con le sue figlie quando, dopo aver messo la freccia per svoltare a sinistra, nell’effettuare la manovra viene letteralmente centrata da una moto, il cui conducente perde il controllo del mezzo andando a cadere rovinosamente a terra.

La donna scende dall’auto per sincerarsi delle sue condizioni ma l’uomo, che fortunatamente non si è fatto nulla, le si rivolge contro in modo aggressivo: è molto arrabbiato anche perché, nella caduta, una busta di plastica che aveva con sé si è aperta, in tal molto disperdendo il prezioso contenuto: si tratta di hashish. Accortosi che qualcuno sta chiamando la Polizia in merito, non trovando più le chiavi della moto, decide di parcheggiarla lì vicino e per non essere rintracciato stacca la targa prima di fuggire. Peccato, però, che un condomino dello stabile di fronte abbia preso nota della targa del mezzo e consegni tutto alla pattuglia della Polizia di Stato giunta poco dopo. Immediate le ricerche degli agenti del Comm.to Barriera MiIano, che identificano in un trentenne italiano, con precedenti specifici per droga, il proprietario del mezzo; l’uomo è attualmente irreperibile in quanto senza fissa dimora; sono in corso le indagini volte al suo rintraccio.

Porta Palazzo, i Civich sequestrano medicinali non autorizzati

Nell’ambito di controlli ordinari a tutela della salute dei consumatori all’interno del settore ortofrutta del mercato di piazza della Repubblica, in corrispondenza dell’ingresso del mercato coperto “V alimentare”, gli agenti del Comando di Porta Palazzo della Polizia Municipale, hanno sorpreso due donne di origine nigeriana che vendevano abusivamente generi alimentari e creme cosmetiche di vario tipo.

Alla vista dei ‘civich’, le due donne si sono dileguate tra la folla, abbandonando il carrello dentro cui custodivano la merce la merce da vendere illecitamente.

Tra i prodotti rinvenuti figurano anche alcune scatole di medicinali. Dopo approfonditi accertamenti effettuati dagli agenti, è risultato che questi farmaci erano sprovvisti della prescritta Autorizzazione all’Immissione in Commercio (AIC) da parte dell’AIFA o della Commissione Europea. L’AIC, di norma, viene rilasciata a seguito di una valutazione scientifica dei requisiti di qualità, sicurezza ed efficacia del medicinale.

Sulle confezioni, infatti, non era presente il bollino farmaceutico, strumento di garanzia dell’autenticità dei medicinali in commercio in Italia, prodotto dall’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato, che contiene le informazioni essenziali per l’identificazione di un medicinale e l’individuazione di ciascuna sua singola confezione.  Tra le informazioni essenziali figurano il codice AIC, il titolare AIC (che corrisponde alla casa farmaceutica) e il nome commerciale del farmaco.

Pertanto, la Polizia Municipale ha proceduto  con una denuncia contro ignoti per i reati di cui agli artt.  6 del D.LGS. n. 219 del 2006 (Immissione in commercio di medicinali senza avere ottenuto l’autorizzazione), 443 e 445 del Codice Penale (Commercio di medicinali guasti e Somministrazione di medicinali in modo pericoloso per la salute pubblica).

I medicinali rinvenuti, ritenuti potenzialmente pericolosi per la salute,  sono stati posti sotto sequestro giudiziario probatorio.

Festa clandestina dentro il locale con 50 persone

Chiuso nuovamente per 5 gg. dalla Polizia di Stato           

Alle 3 di notte di domenica scorsa, viene segnalato al 112 NUE un assembramento di persone che stanno ballando all’interno di un locale sito in via Ascoli a Torino. Giunti sul posto, i poliziotti della volante  possono nitidamente sentire musica ad alto volume provenire dall’interno della discoteca, le cui serrande però si presentano chiuse. Al bussare, la musica cessa, ed è possibile distinguere voci di diverse persone all’interno, ma nessuno viene ad aprire le porte del locale, rendendo pertanto necessario l’invio sul luogo di una Squadra dei Vigili del Fuoco. Al loro arrivo, il proprietario del locale, che può vedere quanto succede sulla strada grazie alle telecamere di videosorveglianza, decide di aprire la porta del retro e permettere l’ingresso agli operatori di Polizia; all’interno della discoteca, si riscontra la presenza  di molte persone, alcune delle quali intente a consumare dei drink ed a fumare il narghilè. Precisamente, sono state identificate 45 persone, di varia nazionalità, di età compresa fra i 18 e i 36 anni, metà delle quali gravate da precedenti di polizia. Considerato che il presidente dell’associazione ha omesso di interrompere l’esercizio dell’attività nella fascia oraria 24.00/05.00 ed inoltre non ha esposto all’ingresso del locale un cartello riportante il numero massimo di persone ammesse contemporaneamente all’interno, il locale, che era già stato sottoposto a chiusura lo scorso febbraio per inosservanza della normativa volta al contenimento del virus Covid19, è stato chiuso nuovamente per 5 gg.

 

Addio a Enzo Marvaso, il professore

Caro Enzo Marvaso, caro professore,  te ne sei andato discretamente. Senza chiasso come era nel  tuo stile, non volendo disturbare.

Siamo rimasti basiti , attoniti , con vuoto e dolore dentro. Ultimamente ci sentivamo  telefonicamente o via messaggio. La tua ultima battaglia per Salizzoni Sindaco. Passione politica mai sopita. Ci eravamo conosciuti 16 anni fa in Provincia quando Gianni Oliva faceva l’assessore. Obbiettivo farlo eleggere in Regione diventando assessore regionale alla cultura. Obbiettivo brillantemente raggiunto. Dopo segretario politico dell’Assessore. Ma ti stava stretta la vita solo d’ufficio. Ecco l’idea vincente: robotica. Siamo o non stiamo la città più industriale d’Italia. Precisamente responsabile nazionale del progetto. Avanti indietro per tutta Italia. Con l’accordo con l’aeronautica e lo stand al Salone del Libro.
Quel tanto di polemico, che non guasta mai.
Dicevi : ho un caratteraccio? Forse , ma come diceva Sandro Pertini, il Presidente partigiano, meglio un caratteraccio che non averlo. Che tanto vero non era. Hai lavorato al gruppo Pci del Parlamento. Settore legislativo, ed andavi d’accordo persino con Giancarlo Pajetta. È tutto dire. Poi la pensione e l’amata figlia che si laurea in psicologia ed apre uno studio tutto suo.
Con la moglie, sempre lei per tutta una vita.
In giro per mercatini e per l’Italia. Italia culturale e culinaria. Ma quando tornavi al paese di Cinquefondi tutto diventava perfetto.
In pensione ma non fermo. Anzi sempre attivo. Tra letture e cucina. Non solo eri capace a cucinare, ma sapevi usare gli ingredienti giusti al posto giusto. Scherzando ti dicevo : sei l’intellettuale organico di gramsciana memoria. E non mi sbagliavo.
Troppo presto te ne sei andato. In questo caso maledetta vita. Ti ho voluto bene e te ne vorrò per sempre. Che la terra ti sia lieve, caro Enzo. Per noi e per sempre il Professore.

PATRIZIO TOSETTO

Al via l’hub vaccinale aziendale di Carrefour Italia

Prosegue il piano vaccinale della Regione Piemonte in collaborazione con il Centro Commerciale Le Gru

  Al via oggi due giornate interamente dedicate alla vaccinazione dei collaboratori di Carrefour Italia della regione Piemonte, all’interno dell’hub vaccinale allestito presso il centro commerciale Le Gru (TO) in collaborazione con la Regione Piemonte. L’iniziativa è stata inaugurata oggi alla presenza del Presidente della Regione Alberto Cirio, di Paola Accornero, General Secretary di Carrefour Italia e il direttore di Le Gru, Davide Rossi.

L’organizzazione delle due giornate ha l’obiettivo di supportare lo sforzo delle autorità sanitarie regionali, contribuendo alle operazioni di somministrazione delle dosi, allo scopo di accelerare la campagna di vaccinazione. Grazie all’iniziativa, i collaboratori del punto vendita e di altri presenti nella regione potranno, in tal modo, usufruire di una ulteriore opzione per accedere alla vaccinazione contro il Covid-19.

L’hub presso il piano terra del parcheggio multipiano del centro commerciale Le Gru, parte del Gruppo Klépierre, prevede un innovativo drive in, gestito dall’azienda sanitaria AslTo3, che consente la somministrazione anche direttamente nell’auto. Primo esempio di questo genere in Piemonte, il centro è in grado di accettare fino a circa 120 vaccinazioni quotidiane.

“Siamo grati a tutte le aziende che hanno dato la loro disponibilità ad entrare a far parte del nostro esercito del vaccino – sottolinea il Presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio – Il nostro obiettivo è stato fin dall’inizio quello di portare i vaccini il più vicino possibile a ogni persona, per questo la collaborazione del mondo imprenditoriale è preziosa. Siamo particolarmente orgogliosi anche del fatto che Carrefour abbia avviato le prime vaccinazioni aziendali proprio nella nostra Regione e che il modello piemontese possa essere esportato in altre parti d’Italia”.

“Siamo molto fieri di questa iniziativa avviata con la Regione Piemonte, che ringraziamo per il grande spirito di collaborazione e la perfetta organizzazione, e con il Centro Commerciale Le Gru, che ci hanno permesso di inaugurare oggi la campagna vaccinale per i nostri collaboratori, portando il nostro contributo al Piano vaccinale regionale. Un passo importante per tornare progressivamente ad una nuova normalità, dopo i lunghi mesi che hanno visto i nostri collaboratori in prima linea nel rendere un servizio di grande valore alla comunità piemontese. Vogliamo riconoscere il loro impegno anche con questa iniziativa” sottolinea Paola Accornero, General Secretary di Carrefour Italia. “Carrefour nel corso dell’ultimo anno, si è impegnata per tutelare al massimo la salute dei collaboratori, dei clienti e dei partner. In quest’ottica ha offerto sin da subito il proprio supporto alle istituzioni nazionali e locali con l’obiettivo di sostenerle nell’affrontare la situazione di emergenza”.

Il direttore di Le Gru, Davide Rossi, aggiunge: “Con il centro vaccinale aperto a Le Gru continuiamo a supportare la nostra comunità e siamo orgogliosi di collaborare anche con realtà che, come Carrefour Italia, sono al nostro fianco da moltissimi anni. Con questa iniziativa si dimostra, ancora una volta, la grande attenzione per la salute dei  lavoratori e dei clienti che in tutto questo difficile periodo è stata punto fondamentale del nostro impegno. Il polo vaccinale di Le Gru è attrezzato e funzionale, in collaborazione con l’ASL TO3 e le istituzioni del territorio, per tutte le iniziative che consentiranno di accelerare il processo di vaccinazione e di tornare al più presto alla normalità”.

Sgominata la banda che derubava i tir

Associazione per delinquere finalizzata al furto di merci trasportate su autoarticolati mediante tecnica del “taglio telo”

 

13 persone arrestate, delle quali 9 sottoposte alla custodia cautelare in carcere, 1 agli arresti domiciliari, 1 sottoposta all’obbligo di dimora e 2 all’obbligo di presentazione alla P.G.

Avevano costituito un’organizzazione dedita al furto ed alla ricettazione di merce trasportata sui mezzi pesanti in sosta o presso ditte, prediligendo la ricambistica per auto ed in generale le forniture per l’automotive.

Le indagini, condotte dalla Squadra di Polizia Giudiziaria del Compartimento #PoliziaStradale Piemonte e Valle d’Aosta di #Torino e coordinate dalla locale Procura della Repubblica presso il Tribunale, hanno avuto inizio nell’ottobre del 2019 a seguito di una lunga serie di furti su autoarticolati in sosta presso le aree di servizio della rete autostradale dell’area metropolitana torinese. I rimorchi dei complessi veicolari venivano privati del carico previa ispezione degli stessi attraverso squarci ai teloni, inferti con strumenti da taglio.

Sulla base del modus operandi adottato nella commissione dei furti, dei luoghi in cui questi si verificavano, e degli indizi emersi in occasione degli eventi delittuosi, gli agenti della Squadra di P.G. focalizzavano la propria attenzione su un gruppo di persone (di etnia rom) dimorante nel quartiere Mirafiori Sud di Torino il quale, con cadenza pressoché quotidiana, era solito in ore notturne perlustrare “palmo a palmo” le diverse aree di servizio e di parcheggio del sistema autostradale dell’area torinese. Il gruppo depredava i mezzi pesanti del carico che veniva, in un primo momento, nascosto all’interno di locali nella sua disponibilità, quindi ceduto ai ricettatori.

Nemmeno il periodo di “lockdown”, tra i mesi di marzo-maggio del 2020, che tra le altre cose ha limitato di gran lunga la circolazione di merci non di prima necessità, ha scoraggiato gli indagati dal porre in essere i propri intenti criminosi che infatti, proprio in quel periodo, hanno interessato le abitazioni private, i distributori carburanti ed i supermercati ai quali sono stati provocati anche ingenti danni alle strutture.

L’indagine ha consentito di acquisire importanti elementi probatori per 64 episodi illeciti ed è stata caratterizzata dal sequestro di beni provento dei furti il cui valore complessivo è stato stimato in svariati milioni di euro. Si tratta per lo più di ingenti quantità di ricambi per auto e di forniture per l’automotive.

Gli elementi di prova raccolti consentivano al P.M. di richiedere l’emissione di un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di 13 persone che proprio in questi giorni veniva concessa dal G.I.P. del Tribunale di Torino che stabiliva per 9 persone la detenzione in carcere, per una gli arresti domiciliari, per un’altra l’obbligo di dimora e per altre 2 l’obbligo di presentazione alla P.G.

L’intervento è stato eseguito nella scorsa settimana dalla Squadra di P.G. della Polizia Stradale di Torino con l’ausilio di personale delle Sezioni Polizia Stradale di Torino, Alessandria, Novara e Vercelli nonché di quello del Reparto Prevenzione Crimine di questo capoluogo.