Steve McCurry. Leggere

Un mondo che legge: a Palazzo Madama, la passione per la lettura raccontata attraverso gli scatti del grande fotografo americano
 
Immagine – guida della mostra, una foto scattata a Kunduz, in Afghanistan, nel 2002. Ritrae una giovane fanciulla, un libro tenuto aperto fra le mani, unghie smaltate, due stupendi occhi neri e un velo trasparente a coprire appena appena il capo e a scendere lieve sulle spalle. Totalmente libero é il volto, fermato a fissare con dolce perplessità e un pizzico di sorpresa l’obiettivo della fotocamera che le si para (forse inaspettatamente) davanti. Negli occhi trattiene ancora le ultime parole del libro su cui fino a un attimo prima aveva fermato la sua attenzione. La foto arriva 18 anni dopo quella scattata nel 1984 alla famosa ragazza afgana dai grandi occhi verdi che scavano l’anima, rifugiata a Peshawar, in Pakistan, e diventata per quello scatto indimenticabile simbolo dei conflitti afgani degli anni Ottanta, tanto da guadagnarsi la copertina del “National Geographic Magazine” del giugno 1985. L’autore è sempre lui: Steve McCurry, classe 1950, nato nei sobborghi di Philadelphia e oggi fra i grandi in assoluto del fotogiornalismo mondiale. Viaggiatore curioso e instancabile, coraggio da vendere (camuffato e infiltrato fra i Mujahidin, è stato il primo fotoreporter occidentale a raccontare al mondo per immagini il conflitto in Afghanistan, mostrando il volto cruento e terribile della guerra), un palmarés di impressionante levatura, a lui la Fondazione Torino Musei e Civita dedicano, fino al primo luglio, una nuova ampia rassegna ospitata nella “Corte Medievale” di Palazzo Madama e dedicata a un tema specifico: la passione universale per la lettura. Se vogliamo, un omaggio a McCurry dalla Città della Mole e da McCurry un omaggio a Torino che, in virtù del suo Salone del Libro, può certamente annoverarsi fra le capitali italiane e internazionali della lettura. Ben esplicito il titolo – “Steve McCurry. Leggere” – la rassegna è curata da Biba Giacchetti e, per i contributi letterari, da Roberto Cotroneo; presenta oltre 70 fotografie realizzate in più di quarant’anni di carriera e comprende la serie di immagini che lo stesso McCurry ha riunito in un magnifico volume, pubblicato da “Mondadori” e dedicato al grande fotografo ungherese André Kertész. L’elemento umano è, ancora e sempre, al centro delle immagini scattate dal fotografo in tutto il mondo. “Nella mostra – scrive bene Guido Curto, direttore di Palazzo Madama – il soggetto non è tanto il libro, bensì la persona intenta alla lettura”, che McCurry “spia con noi – aggiunge Biba Giacchettiin una conferma del potere della lettura di astrarre dal presente e di condurre ogni individuo in un mondo a parte, personale e segreto”. Ovunque può esserci lettura. Che non è mai privilegio di pochi eletti. I contesti, narrati dagli scatti assemblati in mostra, ci portano nei luoghi più disparati e imprevedibili, quelli di preghiera in Turchia, fra le rovine prodotte dall’occupazione militare delle forze irachene a Kuwait City nel corso della prima Guerra del Golfo, così come nelle strade dei mercati in Italia, dai rumori dell’India ai silenzi dell’Asia orientale, dall’Afghanistan a Cuba, dall’Africa agli Stati Uniti. E in ogni parte del mondo , McCurry “è capace di farci leggere per un attimo– precisa Roberto Cotroneo lo stesso libro dei suoi soggetti, di lasciarci con loro per un attimo, quello che basta a riempirci di storie e passioni”. Libri, pagine di preghiera, giornali, riviste. Di tutto si legge. E la lettura è voglia e passione di tanti: giovani e anziani, ricchi e poveri, religiosi e laici. E’ solitudine positiva, linfa vitale di contenuti lungo il percorso della vita. E’ curiosità. E’ passione. E’ stimolo di emancipazione. E si legge in piedi. O sdraiati. O seduti. O coricati su un marciapiedi, le gambe in alto lungo il muro di una casa. Tutto è consentito. E tutto è cristallizzato e documentato dall’intuito creativo del grande fotografo che riesce a cogliere momenti anche i più bizzarri e suggestivi di un gesto, in fondo, di quotidiana normalità. Completa la rassegna, una specifica sezione (“Leggere McCurry”) dedicata ai libri pubblicati a partire dal 1985 con le foto dell’artista, molti dei quali tradotti in più lingue: ne sono esposti 15, alcuni ormai introvabili, insieme ai più recenti, fra cui il volume edito da “Mondadori” che ha ispirato la realizzazione della stessa mostra. Tutti sono accompagnati dalle foto utilizzate per le copertine, autentiche icone che hanno reso celebre McCurry in tutto il mondo e che gli sono valse perfino la nomina di “Cavaliere dell’Ordine delle Arti e delle Lettere” conferitagli dal Ministero della Cultura Francese e la “Centenary Medal for Liftime Achievement”, tributatagli dalla Royal Photographic Society di Londra.

Gianni Milani

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“Steve McCurry. Leggere”
Palazzo Madama – Corte Medievale, piazza Castello, Torino; tel. 011/4433501 o www.palazzomadamatorino.it
Fino al primo luglio
Orari: tutti i giorni 10/18, chiusura il martedì
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Nelle foto

– Kunduz, Afghanistan, 2002
– Kuwait City, Kuwait, 1991
– Roma, Italia, 1984
– Mandalay, Birmania, 2013
– Varanasi, Uttar Pradesh, India, 1984
– Chiang Mai, Tailandia, 2012

 

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