La multinazionale della giustizia torna in aula contro l’Eternit, in attesa che in Italia vengano ripresi i procedimenti “spacchettati” tra Torino (peri casi di Cavagnolo), Vercelli (per i casi di Casale Monferrato), Reggio Emilia (per quelli di Rubiera) e Napoli (per quelli di Bagnoli), dopo la sentenza di novembre del Gup del Tribunale di Torino per il processo Eternit bis. Questa volta è il Belgio ad essere teatro di un processo civile che riguarda la mamma di Erik Jonckheere, presidente di Andeva, l’associazione Belga delle vittime dell’amianto con la quale Afeva collabora da anni. E Jonckheere è stato toccato dal mal d’amianto in modo quasi simile a quello di Romana Blasotti Pavesi, presidente onorario di Afeva, in quanto ha perso i genitori ed i due fratelli tutti di mesotelioma, anche se solamente il padre aveva lavorato per l’Eternit. In sede di appello l’avvocato dell’Eternit ha chiesto la prescrizione del caso, nonostante il giudice di primo grado avesse già respinto tale eccezione e condannato l’Etenit belga a pagare un risarcimento di 250mila euro alla famiglie Jonckheere. Il procedimento era partito dalla signora Francoise che morì nel 2000, mentre i due fratelli del presidente Andeva se ne sono andati nel 2003 e nel 2009. La prima udienza della corte di Appello di Bruxelles è stata preceduta da una manifestazione silenziosa di familiari, con la partecipazione anche di Afeva. Erik Jonckheere ha dichiarato “Eternit ha mentito per decenni circa i pericoli provocati dall’amianto. Mia madre aveva ragione e questo processo lo sta dimostrando”. Il 14 marzo ci sarà un’altra udienza nella capitale belga che sarà, con ogni probabilità quella conclusiva, nella quale verrà pronunciata la sentenza. Domani, sabato, invece si parla di amianto in Lomellina. Alle ore 21,a Sannazzaro dei Burgundi, Teatro Soms, si tiene la conferenza “Il cuore di amianto della Lomellina”, con gli interventi di Ezio Bonanni, presidente dell’Ona – Osservatorio nazionale amianto, di Antonio Boccuzzi, deputato, Laura Agea, europarlamentare, Chiara Scuvera, deputato e Luciano Mutti, medico e presidente del Gime, che si occupa della ricerca e dello studio suo mesotelioma.
Massimo Iaretti
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