 Sono 128 gli ufficiali dell’Esercito giunti oggi alla Scuola di Applicazione dopo aver concluso il biennio presso l’Accademia Militare di Modena. I giovani sottotenenti, tra di loro tredici donne e quattro militari provenienti da Albania, Niger, Senegal e Thailandia, si accingono a frequentare il triennio accademico necessario a conseguire la laurea specialistica in scienze strategiche. Lo scenario didattico del corso, frutto di una efficace sinergia fra Esercito e Università, prevede cinque indirizzi: politiche organizzative, sistemi gestionali, comunicazioni, logistica, economico amministrativo. Internazionalizzazione degli
Sono 128 gli ufficiali dell’Esercito giunti oggi alla Scuola di Applicazione dopo aver concluso il biennio presso l’Accademia Militare di Modena. I giovani sottotenenti, tra di loro tredici donne e quattro militari provenienti da Albania, Niger, Senegal e Thailandia, si accingono a frequentare il triennio accademico necessario a conseguire la laurea specialistica in scienze strategiche. Lo scenario didattico del corso, frutto di una efficace sinergia fra Esercito e Università, prevede cinque indirizzi: politiche organizzative, sistemi gestionali, comunicazioni, logistica, economico amministrativo. Internazionalizzazione degli studi e osmosi culturale con la società sono alcune delle peculiarità della Struttura Universitaria Interdipartimentale di Scienze Strategiche (SUISS) il cui obiettivo è formare professionisti militari e civili in grado di affrontare e risolvere situazioni complesse nell’ambito di crisi e conflitti. Il Comandante per la Formazione, Specializzazione e Dottrina dell’Esercito generale di corpo d’armata Giorgio Battisti rivolgendosi ai futuri dirigenti militari del Paese ha esortato i presenti «ad affrontare con senso di responsabilità questa nuova esperienza professionale, difficile ma altrettanto decisiva per il vostro futuro di cittadini e soldati». Attualmente sono 490 gli ufficiali frequentatori di corso alla Scuola di Applicazione, diciotto dei quali provenienti da Paesi esteri. A questi si aggiungono gli oltre duecento studenti civili iscritti al corso di laurea in Scienze strategiche.
 studi e osmosi culturale con la società sono alcune delle peculiarità della Struttura Universitaria Interdipartimentale di Scienze Strategiche (SUISS) il cui obiettivo è formare professionisti militari e civili in grado di affrontare e risolvere situazioni complesse nell’ambito di crisi e conflitti. Il Comandante per la Formazione, Specializzazione e Dottrina dell’Esercito generale di corpo d’armata Giorgio Battisti rivolgendosi ai futuri dirigenti militari del Paese ha esortato i presenti «ad affrontare con senso di responsabilità questa nuova esperienza professionale, difficile ma altrettanto decisiva per il vostro futuro di cittadini e soldati». Attualmente sono 490 gli ufficiali frequentatori di corso alla Scuola di Applicazione, diciotto dei quali provenienti da Paesi esteri. A questi si aggiungono gli oltre duecento studenti civili iscritti al corso di laurea in Scienze strategiche.
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