Emilio Solfrizzi in Sarto per signora, ovvero i meccanismi perfetti di Feydeau

SARTO TEATRO ALFIERITra scambi d’identità, amori segreti e sotterfugi, la divertente commedia ambientata a Parigi snocciola le avventure del dottor Molineaux che, fresco di matrimonio ma dal comportamento piuttosto disinvolto, per poter incontrare l’ultima conquista, escogita per sé una professione che è quella mai messa in atto di sarto

 

Da martedì 19 (fino a venerdì alle ore 20,45, sabato ore 15,30 e 20,45, domenica ore 15,30) a domenica 24, sul palcoscenico dell’Alfieri, Sarto per signora di Georges Feydeau, interprete Emilio Solfrizzi e con tra gli altri Viviana Altieri, Anita Bartolucci, Barbara Bedrina e Fabrizio Contri. Traduzione, adattamento teatrale e Regia sono firmati da Valerio Binasco, da alcuni anni uno dei nomi più importanti del panorama teatrale italiano. Tra scambi d’identità, amori segreti e sotterfugi, la divertente commedia ambientata a Parigi snocciola le avventure del dottor Molineaux che, fresco di matrimonio ma dal comportamento piuttosto disinvolto, per poter incontrare l’ultima conquista, escogita per sé una professione che è quella mai messa in atto di sarto. Come in altri capolavori, Feydeau muove i propri meccanismi con un passo velocissimo, costruendo assurde situazioni, gag che mettono lo scompiglio tra i tanti personaggi, colpi di scena magistralmente congegnati; il suo gioco d’autore eccellente, la sua comicità perfetta si rivelano ancora oggi strutture costruite appositamente per riempire il vuoto di valori di una società borghese fondata solo sull’apparenza. L’attualità del commediografo sta nel fatto che il pubblico odierno, davanti ai suoi lavori, non li considera affatto come figli di un’epoca determinata, passata e superata, ma coglie in essi una relazione con la società attuale. Sottolinea ancora Binasco: “Come spesso accade, tra le righe di un capolavoro di leggerezza, ci sono poi tanti livelli da esplorare. Quello più impressionante, per me, è la cura che questo grande scrittore dedicava a tutti i dettagli del comico. E’ una macchina che scorre velocissima, la sua, ma il meccanismo è delicato e minuzioso. Bisognerà stare attenti a non trascurare nemmeno il rumore della maniglia di una porta, perché è “pensato” per contribuire a quella sinfonia perfetta che sono i suoi copioni”.

(e. ra.)

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