Un reato ogni due minuti ai danni degli anziani. Un trend che non accenna a diminuire, anzi si consolida e aumenta, soprattutto se i reati corrono sul web. A snocciolare i numeri è l’ANAP, che nei giorni scorsi ha incontrato il Ministro dell’Interno Piantedosi per lanciare la nuova edizione della campagna “Più sicuri insieme”. La campagna si avvale del supporto del servizio analisi criminale della direzione centrale della Polizia Criminale, e punta a sensibilizzare la popolazione anziana sul tema della sicurezza, prevedendo la distribuzione in tutta Italia di vademecum e dépliant che contengano poche e semplici regole suggerite dalle Forze di Polizia per difendersi dai rischi di truffe, furti, raggiri e rapine in casa, sui mezzi di trasporto, nei luoghi pubblici, ma anche utilizzando internet. Viene messa a disposizione una linea dedicata per fornire assistenza e indicazioni, oltre che per aiutare a sporgere denuncia. Il consiglio è quello di rivolgersi cin fiducia alle Forze di Polizia per segnalare atteggiamenti sospetti e denunciare situazioni di pericolo, utilizzando il numero unico 112 in caso di emergenza.
Gli ultimi dati a disposizione del Ministero dell’Interno fotografano una situazione al limite: in un anno, in Italia, 244 mila persone over 65 sono state vittime di furti, rapine e truffe.
L’analisi dell’Ufficio Studi mette in luce una tendenza netta pari a +14,9% di vittime anziane in Italia. Una dinamica che conferma un punto critico. Gli over 65 mostrano maggiore vulnerabilità verso le tecniche di raggiro più sofisticate, spesso veicolate attraverso smartphone, mail e social. Gli esempi più comuni sono quelli che avvengono allo sportello bancomat o in casa, con Enti socio-assistenziali, aziende di servizi, gas, energia elettrica, iniziative di parrocchia o associazioni religiose; poi ci sono le insidie del telefono cellulare e le frodi bancarie, circostanze che vengono vissute con ansia e preoccupazione, quando bastano pochi accorgimenti per prevenire i pericoli più diffusi.
“I dati generalizzati sono sovrapponibili alla condizione che registriamo anche nel nostro territorio – commenta Giuseppe Falcocchio, presidente ANAP Piemonte – purtroppo continua a essere troppo alta la percentuale di anziani che cade nella rete di truffatori senza scrupoli. Persiste una ritrosia alla denuncia una volta rimasti vittime degli impostori”.
Il fenomeno si innesta in un quadro demografico che pesa sempre di più sulla sicurezza. L’IRES Piemonte ipotizza che nel 2038 le persone over 60 potrebbero essere il 29,5 % della popolazione.
“Le truffe agli anziani – conclude Falcocchio – non sono solo reati, ma veri attacchi alla dignità delle persone. È una battaglia culturale prima ancora che di sicurezza pubblica. La sicurezza degli anziani è un tema sociale, culturale e civile che riguarda l’intera comunità, che passa dalla sensibilizzazione, dall’informazione e dalla prevenzione. Diventa strategico creare una rete di protezione familiare e sociale. Figli, nipoti, amici e operatori socio-sanitari devono essere coinvolti attivamente nel sensibilizzare gli anziani su questi rischi”.
Mara Martellotta
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