Ritratti torinesi
INTERVISTA ALL’AUTORE
È stata pubblicata la nuova fatica letteraria di Roberto Veronesi, giornalista torinese e torinista appassionato, dal titolo “Mi piace annusare la lana”(Paola Caramella Editrice, 2025). Il libro raccoglie 17 racconti, in parte autobiografici e in parte no, incentrati su temi che più spesso ricorrono nell’opera di Veronesi, quali l’amore, passioni, lavoro, famiglia ed emozioni. Il trascorrere del tempo, in particolare, fa da sfondo a tutti i racconti, rappresentando il vero fil rouge che lega le varie narrazioni all’interno del libro.
“La necessità di scrivere – ha spiegato Roberto Veronesi – è cominciata dal momento della nascita di mia figlia Francesca: un evento cruciale che ha rappresentato il passaggio a una vera consapevolezza di responsabilità e, contemporaneamente, il desiderio di restituire emozioni e considerazioni riguardo il futuro e il mondo”.
Il titolo del libro, “Mi piace annusare la lana”, trae ispirazione da un episodio di vita che contraddistingueva il carattere dell’autore fin dall’infanzia e rappresentava un importante simbolo di fiducia. Un’immagine che riporta teneramente a Linus e alla sua copertina, mitico personaggio del fumetto di Schultz.

“Ero affezionato a una coperta di lana – racconta Roberto Veronesi – una coperta che prestavo soltanto a qualcuno di cui mi fidavo. Un gesto che riporta fortemente alla tematica dell’amicizia contenuta in questo mio ultimo libro, che vuole anche rappresentare una nuova comprensione e dolcezza verso se stessi, un invito a fermarsi, ricordare e valutarci con una rinnovata benevolenza e guardare al futuro con nuovi occhi e prospettive”. “Un altro leitmotiv importante che lega i racconti – continua Veronesi – è rappresentato dall’ironia e dalla leggerezza, un modo di essere umani ancor prima di scrittori. Anche se, senza queste due componenti, probabilmente non riuscirei neanche a scrivere. La lettura è sempre stata una mia passione e mi sono ispirato molto ad autori che della leggerezza hanno fatto un loro tratto distintivo, come Piero Chiara, Stefano Benni, Daniel Pennac e Italo Calvino. I personaggi dei miei racconti sono sempre romanzati, anche se provengono quasi tutti dalla vita vera e si intrecciano fra loro attraverso quei dialoghi serrati che ritmano la narrazione. Hanno tutti un volto e un nome che originano dai miei ricordi”.
“Per quanto riguarda il futuro letterario – conclude Veronesi – sto scrivendo altri racconti e mi piacerebbe poter dare una seguito al mio romanzo, uscito per Albatros, ‘Qui non ride mai nessuno’”.
Mara Martellotta


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