Paideia, la magìa dell’inclusione

Torino è una città strana… ricchissima di storia, ha un passato che coinvolge in pieno la creazione del nostro Stato; è ricca di arte, scienza, cultura e dal XIX secolo è fucina di industria e modernità. Forse la si potrebbe considerare una delle capitali mondiali del Saper Fare.

Tutto ciò è certamente dimostrabile, eppure questa nostra città contiene perle di gran valore che però brillano soffusamente, non destano clamore perché armonizzate con la città che le accoglie.

In via Moncalvo 1, una tranquilla parte della pre-collina cittadina dietro la Gran Madre, esiste da anni una struttura di Accoglienza dall’evocativo nome Paideia (in greco educazione/formazione).

‘Il Torinese’ ha chiesto e ottenuto un’intervista con un responsabile delle Relazioni Esterne.

Siamo stati accolti dal dr. Carlo Banchio per saperne di più su origine della Fondazione, dove è collocata e quale è la sua mission.

“Il Centro di assistenza Paideia nasce nel 1993 per volontà delle famiglie torinesi Giubergia e Argentero, è ancora attivamente sostenuta dal gruppo bancario Ersel, oltre che dall’aiuto di aziende, enti e tanti anonimi sostenitori che continuano a dar ossigeno a un progetto con pochi eguali.

Per riassumere in breve la sua mission, PAIDEIA nasce per accogliere e sostenere la crescita dei bambini con varie problematiche e delle loro famiglie, favorendo lo sviluppo di progetti e iniziative dei bimbi affidati, con l’obiettivo di partecipare alla costruzione di una società più inclusiva e responsabile.
Per volontà dei soci fondatori, nessuna famiglia, per quanto possibile, deve sentirsi sola e abbandonata in caso di bimbi problematici; di converso nessuno di loro, crescendo, dovrà sentirsi escluso dalla società.
Grazie a una speciale donazione, dal 2013 PAIDEIA trova definitiva sede nel meraviglioso edificio (ulteriormente riammodernato) dell’ex Istituto cattolico Nostro Signore, per decine di anni conosciuto come la scuola elementare gestita dalle Suore Tedesche.
L’attuale sede della Fondazione (13.000 mq) ha molteplici attività e tutte sono gestite in spazi appropriati, luminosi e attrezzati, oltre che nel giardino della struttura.
Da segnalare è anche una accogliente caffetteria al pianterreno, aperta a tutti.
Troppo lungo elencare con precisione tutte le attività di assistenza e riabilitazione dei piccoli ospiti ma sono almeno da indicare le attività fondamentali di aiuto come logopedia, neuropsicomotricità, vari interventi di carattere psicoeducativo, terapia in acqua (è presente una bella piscina riscaldata, dotata di tutte le caratteristiche di sicurezza).
Oltre che nella sede di via Moncalvo, tanti sono i progetti attivati sia in città che fuori, tutte all’insegna di uno svago costruttivo e con periodi di vacanza per i piccoli ospiti. Il personale di assistenza si divide fra volontari (le Magliette Rosse) e dipendenti; nel 2023 è stata inaugurata una sede anche a Milano”.
Tornando all’incipit di questo articolo…. certamente per sicurezza e tranquillità dei piccoli, ma anche per riservatezze sabaude che da sempre declinano il ‘far bene senza clamore’, PAIDEIA è da considerare un microcosmo di intelligenza, preparazione e disponibilità che discretamente, e da tanti anni, opera nel Bene all’ombra della Mole Antonelliana.
Molto toccante è stato il contatto con questa luminosa e razionale struttura che nell’ordine, nella pulizia e nella disponibile professionalità di operatrici e operatori giornalmente risolve problemi di bimbi (a volte seri) e dei loro genitori.
Importante segnalare che le famiglie in difficoltà economica hanno particolari aiuti nel pagare le rette per i servizi messi loro a disposizione.

FONDAZIONE PAIDEIA – ENTE FILANTROPICO

via Moncalvo 1 Torino, via Caradosso 16 Milano

sito: www.fondazionepaideia.it

Telefono sede Torino: 011- 046.24.00

Ferruccio Capra Quarelli

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1 Comment

  1. tutto questo è encomiabile, cio che ci rattrista è che sia un eccezione, una sorta di faro nella notte.
    Tutto questo mi auspico diventi la normalità.

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