Supporto psicologico, ma anche gestione del conflitto, rafforzamento delle competenze linguistiche e della leadership al centro dei progetti di formazione che Palazzo Civico mette in campo per i suoi dipendenti nei prossimi due anni.
Sono 7300 le donne e gli uomini che lavorano per l’amministrazione comunale, impegnati su svariati fronti, a contatto col pubblico o negli uffici, dall’anagrafe alle progettazioni del Pnrr, passando per urbanistica, sicurezza, educazione e molto altro ancora.
“Come amministrazione – spiega la vicesindaca Michela Favaro – puntiamo molto su progetti di formazione continua che permettano non soltanto di accrescere delle
competenze utili al proprio lavoro, come la padronanza della lingua inglese, ma anche fornire strumenti utili nel rapporto con il cittadino e con i colleghi di lavoro”.
Sono tre in tutto i progetti formativi al via nei prossimi giorni.
Il primo si chiama “Diamoci una mano” ed è finalizzato ad offrire un’articolata forma di supporto rispetto a disagi e difficoltà vissuti nel contesto lavorativo con possibilità di sostegno e accompagnamento, in assoluta riservatezza, da parte di professionisti dell’Associazione Me.di.are (Psicologi, psicoterapeuti, coach, mediatori di conflitti).
Tutto il personale comunale avrà la possibilità di avvicinarsi a un servizio di ascolto per comprendere meglio se stesso e il suo vissuto e per affrontare eventuali disagi riscontrati anche nel contesto lavorativo; tutto ciò attraverso una consultazione psicologica che ha finalità di supporto, di accompagnamento e di sostegno nella ricerca di soluzioni e di sviluppo delle proprie risorse personali.
Il secondo punta invece al rafforzamento delle competenze linguistiche con la lingua inglese. Un corso rivolto in modo particolare al personale di Vigilanza che è a contatto con gli stranieri, a quello di front-office delle Anagrafi, dei Tributi e degli uffici Relazione con il Pubblico, del Servizio Relazioni Internazionali, Ufficio Stranieri, progetti Europei ma anche, più in generale, a tutte le attività di redazione e relazioni, documenti e di gestione di attività che sempre più utilizzano la lingua inglese come strumento di ampia comprensione e diffusione. Sarà messa a disposizione una piattaforma e-learning e coinvolgerà circa 2mila dipendenti.
Il terzo e ultimo programma è invece rivolto ai dirigenti con l’obiettivo di lavorare sul rafforzamento della leadership e sulla formazione in tema di project management.
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