“In Italia si legge sempre meno, qui aumenta il numero degli editori – dice il presidente del Salone, Rolando Picchioni – e passa sempre più per il Salone di Torino il confine futuro fra libro cartaceo e tecnologie digitali”
Le Meraviglie d’Italia sono il tema conduttore del Salone Internazionale del Libro 2015, anno dell’Expo di Milano. la kermesse del libro sarà occasione, dicono i promotori ” di ripercorrere e ripensare il nostro rapporto con l’immenso patrimonio che abbiamo ereditato. Un tesoro artistico, architettonico, letterario, musicale, linguistico, paesaggistico, che comprende le tecniche materiali, il design, la moda, il cinema, la fotografia e che, nella sua stessa varietà, ha concorso a definire quello che viene riconosciuto come il carattere, l’identità, lo stile italiano”. Con l’Expo, però, è stata cassata per motivi organizzativi l’ipotesi di allestire a Milano uno stand del Salone: troppe spese a carico di Torino e spazi limitati, mentre sarà attivato il pacchetto agevolato Salone Libro + Expo 2015.
La 28/edizione del Salone, che verrà inaugurata dal presidente della repubblica Sergio Mattarella, è stata presentata oggi presso l’Aula Magna Università di Torino. è in programma al Lingotto dal 14 al 18 maggio. Sono invertenuti alla presentazione: Rolando Picchioni (Presidente Fondazione per il Libro, la Musica e la Cultura , Ernesto Ferrero (Direttore editoriale Salone Internazionale del Libro ), Piero Fassino (Sindaco di Torino), Antonella Parigi (Assessore alla Cultura, Regione Piemonte), Bärbel Becker (direttrice Progetti Internazionali Buchmesse di Francoforte), Gabriele Kreuter-Lenz (direttrice generale del Goethe-Institut in Italia), Lidia Ravera (Assessore alla Cultura, Regione Lazio), Giuseppe Culicchia (Curatore Programma Officina), Amalia Bosia (Comitato di Gestione, Compagnia di San Paolo), Cristina Giovando (Consigliere d’Amministrazione Fondazione Crt).
Sono 80 le new entry fra gli espositori. Il paese ospite è la Germania, iniziativa nata dalla stretta collaborazione con la Buchmesse di Francoforte e il Goethe Institut, che festeggia il sessantesimo della fondazione della sede torinese. Si tratta di un riconoscimento dell’autorevolezza raggiunta dal Salone torinese da parte di chi organizza la più prestigiosa fiera mondiale del settore. E’ una partecipazione che cade in un momento cruciale nelle relazioni tra i due Paesi, e nell’intera vicenda europea, travagliata da tensioni e incomprensioni.
“In Italia si legge sempre meno, qui aumenta il numero degli editori – dice il presidente del Salone, Rolando Picchioni – e passa sempre più per il Salone di Torino il confine futuro fra libro cartaceo e tecnologie digitali. Altre 10 nuove Startup hanno vinto il bando lanciato dal Salone per i progetti più innovativi. Fra le idee, quelle per lo storytelling collaborativo, o la piattaforma di servizi online per librai: ma tutte paiono essere bussole sorprendenti. Con 31 giovani editori l’Incubatore totalizza uno fra i risultati migliori di sempre. Sold out anche alla Collettiva ragazzi, con 16 spazi venduti e 5 new entry. Successo crescente anche per Casa CookBook: 29 espositori presenti, più del doppio rispetto al 2014.
Tra le centinaia di ospiti ed eventi, da segnalare Emmanuel Carrère che al Salone ritira il Premio Mondello Internazionale dalle mani di Antonio Scurati; molto atteso al Lingotto l’archimandrita Tikhon Shevkunov; Catherine Dunne presenta in anteprima il suo nuovo romanzo, Un terribile amore; l’americana Vanessa Diffenbaugh torna al Lingotto con il suo nuovo romanzo, Le ali della vita. Molto nutrita come sempre la presenza degli autori italiani. Sono attesi al Lingotto, fra gli altri: Antonia Arslan, Corrado Augias, Alessandro Baricco, Stefano Benni, Daria Bignardi, Isabella Bossi Fedrigotti, Paola Capriolo.
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