Cirio: “Garantiremo il diritto allo studio”

“Non tagliamo di un euro le risorse stanziate dal governo precedente”. Così il presidente della Giunta Alberto Cirio è intervenuto, dopo la richiesta di comunicazioni dell’opposizione circa i fondi per il diritto allo studio e dopo l’intervento in aula a Palazzo Lascaris di Marco Grimaldi (Luv) che paventava un taglio delle borse di studio.

“La nostra delibera – ha sottolineato Cirio – riduce l’apertura dal 100 al 50 per cento ed è solo una questione contabile. Vogliamo solo che l’Edisu arrivi ad avere una capacità di spesa pari a quello che ha in cassa, che non ci sia più un avanzo di amministrazione. Oggi l’Edisu ha 15 milioni di avanzo l’anno ed è una situazione che va riequilibrata”.

In ogni caso, ha sottolineato il presidente del Piemonte, tutti gli aventi diritto otterranno la borsa di studio: “Si tratta soltanto di una questione contabile, poi la somma verrebbe reintegrata con l’avanzo che poi, dimezzato, sarebbe reintegrato il prossimo anno”.

In precedenza aveva preso la parola anche il capogruppo della Lega Alberto Preioni, che aveva assicurato la volontà del suo gruppo nel mantenere in toto le borse di studio con le somme attuali.

Sono quindi intervenuti i consiglieri, a cominciare dallo stesso Grimaldi, secondo il quale “non si tratta solo di un difetto di comunicazione. Oggi ci sono solo 26 milioni di trasferimento della Regione, rispetto ai 40 di un tempo e ritengo che l’avanzo Edisu non si possa usare per pagare le borse di studio senza violare le regole contabili. Bisogna cancellare questa delibera”.

Daniele Valle (Pd) ha sottolineato che “la priorità per il Piemonte è attrarre giovani: per questo è fondamentale garantire il 100 percento delle borse agli idonei che fanno domanda. Non capisco perché non impegnare direttamente tutte le risorse per l’Edisu”.

Per Mario Giaccone (Monviso) “Cirio ha dovuto spiegare cose che i propri assessori non hanno reso sufficientemente chiare” e Maurizio Marrone (Fdi) ha ringraziato il presidente Cirio “per avere fatto chiarezza in barba al terrorismo psicologico sulle borse di studio. Va comunque riaffermato il criterio della meritocrazia”.

Francesca Frediani (M5s) ha rilevato che “i toni nel comunicato dell’assessore Chiorino sono diversi da quelli di Cirio e meno rassicuranti. Mi spaventa sentire di parlare di studenti piemontesi ed anche di meritocrazia, un principio che è importante, ma qui parliamo di un diritto”.

È intervenuto poi Silvio Magliano (Moderati), ricordando che si sarebbe aspettato come risposta “un cambiamento della delibera o l’inserimento nel prossimo bilancio della cifra mancante”. E Paolo Ruzzola (Fi) ha garantito che “La risposta precisa del presidente Cirio ha dissolto ogni tipo di dubbio, ha chiarito che nessuna risorsa verrà distolta dal diritto allo studio”.

Ha concluso l’assessore al Bilancio Andrea Tronzano, ricordando che “facendo l’assessore al bilancio devo far quadrare il bilancio senza penalizzare gli studenti. La responsabilizzazione va fatta anche negli enti strumentali. Questo vale anche per l’Edisu: gli studenti non pagheranno le scelte dell’assessore al bilancio che sono meramente contabili. Torino città universitaria non può permettersi di tagliare le risorse. Si tratta quindi di un fatto meramente tecnico”.

Si è poi passati alle questioni pregiudiziali relative alla proposta di deliberazione a integrazione della formulazione del quesito referendario sulla legge elettorale, per abrogare la quota proporzionale.

 

(gm – dall’ufficio stampa del Consiglio regionale)

Leggi qui le ultime notizie: IL TORINESE

Lascia un commento

Your email address will not be published.

Articolo Precedente

Roberto Rosso: “Appendino promuove monopattini e vigili li multano con 1000 euro” 

Articolo Successivo

Viole del pensiero nelle fioriere del Mauriziano

Recenti:

IL METEO E' OFFERTO DA

Auto Crocetta