DAL PIEMONTE
Viene da chiedersi se al posto del sangue avesse alcol puro. E’ successo il 13 agosto verso le ore 18 quando una pattuglia della Polizia Stradale di Novara Est notava un autoarticolato che viaggiava invadendo più volte senza giustificato motivo la corsia d’emergenza e zigzagando dalla 1° alla 2° corsia di marcia senza presegnalare i repentini cambi di corsia.
L’autoarticolato, costituito da un trattore stradale Daf, con agganciato semirimorchio Schmitz, era condotto da un cittadino rumeno trentottenne che, all’atto del fermo, presentava alito vinoso e, una volta sceso dalla cabina del veicolo, evidenziava difficoltà nella deambulazione effettuando numerosi respiri profondi, da cui emergeva il fondato motivo di ritenere che lo stesso guidasse sotto l’effetto di bevande alcoliche.
L’uomo quindi veniva sottoposto ad accertamenti qualitativi preliminari con precursore Alcoblow che davano esito positivo e, successivamente alla prova dell’etilometro, dalla quale veniva evidenziato un tasso di alcool nel sangue pari a 3,61 g/l. ampiamente al di sopra del limite consentito di 0,50 g/l
E, vera e propria ciliegina sulla torta, l’uomodurante il controllo e la stesura dei verbali, incurante della presenza degli agenti sul posto, continuava all’interno della cabina del veicolo ad assumere sostanze alcoliche come la birra e, nonostante i vari inviti a permanere sul posto al fine di consegnargli copia dei verbali, più volte manifestava la volontà di recarsi presso i locali bar dell’area di servizio al fine di acquistare ulteriori bevande alcoliche da poter consumare nell’immediatezza. Di qui la denuncia alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Novara per il reato di guida sotto l’influenza dell’alcool, con le aggravanti previste per la sua qualità di conducente professionale.
Il reato prevede le queste, pesanti sanzioni:
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