Era stato accompagnato in frontiera lo scorso ottobre ed è rientrato in Italia prima dei tre anni previsti, ma è stato riconosciuto proprio dai poliziotti grazie ai quali, quando era stato fermato nel 2018, era originato il decreto di espulsione
Riconosciuto dai poliziotti che lo avevano denunciato mesi fa
Lo scorso ottobre, il ventunenne cittadino albanese era stato fermato per un controllo dagli agenti del Commissariato San Secondo risultando sprovvisto di permesso di soggiorno. Nella circostanza, lo straniero, con a carico numerosi precedenti di polizia, era stato denunciato per il possesso ingiustificato di chiavi alterate o grimaldelli. A seguito di ciò, l’uomo era stato espulso dal territorio nazionale.
Dopo aver fatto rientro in Albania, l’uomo aveva contratto matrimonio con una donna italiana riuscendo ad avere anche il cambio del cognome dalle autorità albanesi e il rilascio di un nuovo passaporto.
Rientrato in Italia, nei giorni scorsi l’uomo è stato fermato a Torino dagli stessi agenti del Commissariato San Secondo che 8 mesi prima lo avevano denunciato. Sebbene l’uomo abbia presentato i nuovi documenti, gli agenti si sono insospettiti per la somiglianza dell’uomo con la persona a suo tempo espulsa. I successivi accertamenti hanno evidenziato che la persona fermata era proprio lo straniero espulso nel mese di ottobre, ragione per cui il ventunenne cittadino albanese è stato tratto in arresto.
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