In merito all’intervista rilasciata oggi a La Stampa dalla rettrice dell’Università di Torino, Cristina Prandi, sul tema della prevenzione della violenza di genere nelle comunità accademiche, l’assessore regionale alle Pari opportunità Marina Chiarelli esprime piena apertura e disponibilità a collaborare con l’ateneo per l’attivazione di nuovi servizi di ascolto e supporto alle studentesse.
«Le parole della rettrice Prandi rappresentano un segnale importante e che condivido pienamente – dichiara l’assessore Chiarelli – L’università è un luogo di crescita, di studio, di libertà personale e professionale. Deve essere anche un luogo sicuro, in cui le giovani donne si sentano ascoltate e tutelate. La Regione Piemonte è pronta a collaborare con l’Università di Torino per rafforzare gli strumenti di prevenzione e contrasto della violenza di genere, mettendo a disposizione l’esperienza dei nostri centri antiviolenza e le competenze della rete territoriale».
L’assessore conferma la volontà di aprire un tavolo di confronto già nelle prossime settimane per individuare soluzioni condivise: dall’eventuale attivazione di uno sportello antiviolenza in sede universitaria al potenziamento dei servizi già attivi, fino alla promozione di percorsi di sensibilizzazione e formazione rivolti a studentesse, studenti, docenti e personale dell’ateneo.
«La violenza di genere si combatte anche con la cultura, con l’educazione al rispetto, con la capacità di riconoscere i segnali prima che diventino abusi – prosegue Chiarelli – Per questo il ruolo dell’università è strategico e siamo pronti a lavorare fianco a fianco con la rettrice. La porta della Regione è aperta: da parte nostra c’è la massima disponibilità a definire insieme un percorso concreto, stabile e operativo. L’obiettivo è costruire un ambiente universitario più sicuro, più consapevole e più attento ai bisogni delle studentesse e degli studenti».
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