Il 4 novembre come ponte tra storia e presente: la testimonianza di una nuova generazione al servizio del Paese
La Sottotenente Leila Spirito, classe 2002 e originaria diCampobasso, dopo aver frequentato il biennio del liceo classico “Pagano”, ha proseguito gli studi classici presso la Scuola Militare “Nunziatella” di Napoli fino all’anno 2021. Dal 2022, ha frequentato l’Accademia Militare di Modena presso la quale è stata promossa, il 1° settembre 2024, al grado di Sottotenente del Corpo di Commissariato. Dal 25 agosto 2025, il suo percorso formativo continua con successo alla Scuola Ufficiali dell’Esercito di Torino dove, il 1° settembre 2026, sarà promossa al grado di Tenente del Corpo di Commissariato. Leila Spirito pratica diverse discipline sportive come il nuoto e l’atletica, frequenta la palestrae ama viaggiare. In questa intervista racconta di valori, dedizione, ma anche di sfide e di futuro
Sottotenente Spirito, il tema di quest’anno per la Giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate è “Difesa, la forza che unisce”. Quali sono i valori fondamentali che l’Esercito Italiano incarna e trasmette e in che modo questi valori contribuiscono a quella “forza che unisce” la Nazione?
Il tema scelto quest’anno abbraccia due dei valori più importanti che il nostro Esercito ci trasmette: lo spirito di corpo e lo spirito di sacrificio. L’uno è indispensabile all’altro. Impariamo a lavorare in gruppo e scegliamo, sempre, il gruppo al singolo, specialmente nei momenti più difficili quando il sacrificio di ognuno di noi diventa più sopportabile se condiviso con gli altri.
Il 4 novembre celebra la fine della Prima Guerra Mondiale e l’Unità Nazionale. Per una giovane Ufficiale come lei, qual è il significato più profondo di questa ricorrenza e come si traduce oggi il ricordo del sacrificio di chi ha dato la vita per l’Italia nel senso del dovere e nella dedizione quotidiana al servizio?
È doveroso commemorare un’occasione in cui si intende rievocare il sacrificio e la forza che i soldati di allora hanno dimostrato. Come giovane, trovo esemplare il modo in cui sono riusciti a farsicoraggio in un clima generale di stanchezza e paura. Pensofortemente che questa ricorrenza non sia fatta solo per ricordare, ma per tenerci legati simbolicamente alla storia dei nostri nonni edel nostro Paese. È a tutti gli effetti un modo per coinvolgere moralmente ognuno di noi e aiutarci a sentirci parte integrante di un’Italia unita.
Il Comando di cui fa parte si occupa di Formazione, Specializzazione e Dottrina. In un contesto geopolitico e tecnologico in rapida evoluzione, quanto è cruciale l’aggiornamento continuo del personale e quali sono le principali sfide che il sistema formativo dell’Esercito deve affrontare per preparare i futuri leader?
Viviamo in un periodo storico estraneo a tutto ciò che ci ha preceduto. Sono anni di innovazioni e cambiamenti repentini, una corsa verso soluzioni che devono essere sempre migliori rispetto alle precedenti. Adattarsi ad un contesto globale in continuo aggiornamento è un processo difficile che richiede, a noi in quanto Esercito, uno sforzo e un impegno costante. La sfida è: imparare oggi per saper sfruttare e sviluppare le nostre competenze in qualsiasi condizione o circostanza futura, essere trasversali per poter fronteggiare i nuovi sistemi del domani.
La carriera militare è una scelta di vita che richiede grande impegno e dedizione. Potrebbe condividere un momento o un’esperienza del suo percorso formativo che ha rafforzato la sua convinzione nel servire il Paese e che ritiene sia particolarmente importante per i giovani che guardano alle Forze Armate?
Credo che non sia la singola esperienza a far percepire l’impegno e l’abnegazione che il nostro lavoro ci richiede. Ogni mattina sappiamo che la nostra giornata sarà colma di attività, ognuna delle quali ci richiederà concentrazione e responsabilità. Quest’ultima la considero uno dei valori che ogni giorno ci guida e ci fa crescere insegnandoci a pesare il potere delle nostre decisioni e delle nostre azioni rendendoci consapevoli del fatto che nel prossimo futuro, ciò che stiamo imparando, servirà a migliorare sempre di più il nostro Paese.
Maria La Barbera


