A Saluzzo si celebra l’“Uvernada”

Nella città dell’“Antico Marchesato” tre giorni di grandi concerti e mostre sui mestieri della tradizione per festeggiare l’arrivo dell’“Inverno”

Dal 31 ottobre al 2 novembre

Saluzzo (Cuneo)

Filo conduttore “La Ròta”, in lingua occitana “La strada”. Simbolo di incontri, movimento e contaminazione: su questo tema verterà il programma, estremamente ricco, di “Uvernada” (“Inverno” in occitano) che, alla sua nona edizione e con l’organizzazione della locale “Fondazione Bertoni”, trasformerà, da venerdì 31 ottobre a domenica 2 novembre, la città di Saluzzo in un grande “palcoscenico diffuso” per una celebrazione collettiva del passaggio dall’autunno alla stagione invernale. Con oltre dieci appuntamenti, dalla “musica tradizionale occitana” (che unisce le Comunità oltre le montagne), alle incursioni gitane nelle “terre di Puglia” (con l’adesione de “L’Altro Salento” e i suoi suonatori di tamburi e “pizzica”, raccontati attraverso l’elettronica contemporanea) passando per mostre, percorsi guidati ed esposizioni“Uvernada” rappresenta uno dei momenti fondamentali di “Occit’amo Festival”, la rassegna itinerante che porta le sonorità popolari nelle valli delle “Terre del Monviso”. La kermesse ospiterà al suo interno anche la settima edizione della mostra-mercato “Lame, coltelli e ferri taglienti delle Alpi Occitane”, annuale appuntamento con la metallurgia ed i mestieri della coltelleria alpina. Durante la tre giorni, inoltre, i partecipanti potranno scoprire le proposte gastronomiche nei locali saluzzesi e assaporare i prodotti del territorio e delle vallate, per un’autentica immersione nel “gusto occitano”. L’ingresso a tutti gli eventi è libero e gratuito.

Maggiori informazioni su eventi e location: www.occitamo.it

Spiega il mitico Sergio Berardo, leader dei “Lou Dalfin” (Gruppo folk-rock nato nell’ 82 per rivisitare la musica tradizionale in “lingua d’oc”) e direttore artistico di “Occit’amo”“L’‘Uvernada’ affascina per la sua capacità di parlare ad ogni amante della musica occitana: chi danza, chi ascolta, chi cerca nuove sonorità trova qui la propria dimensione, tra tradizione ed innovazione. Quest’anno, il filo conduttore di ‘Uvernada’ è la ‘Strada’, luogo d’incontro e di passaggi sonori. Protagonisti saranno i suonatori ambulanti di ghironda, che per secoli hanno attraversato l’Europa fino al Novecento, insieme ad arrotini, liutai e artigiani di strada, testimoni di una cultura viva e in movimento. A loro, abbiamo dedicato un disco che presenteremo nella prima serata. Le loro storie di strada prenderanno forma nei giorni seguenti attraverso spettacoli e lezioni-concerto, in un dialogo continuo fra passato e presente”.

In avvio della Festa, venerdì 31 ottobre (ore 21,30), presso il Cinema-Teatro “Magda Olivero” (via Palazzo di Città, 15), Sergio Berardo presenterà il suo disco “Sus la rota encara”, dedicato all’epopea dei suonatori ambulanti di ghironda. Sul palco si alterneranno la “musica del Sud” di Claudio Cavallo e i violini delle vallate di “Chiara” e “San Cesano”.

Andando per estrema sintesi, sabato 1° novembredalle 10,30, il centro cittadino si animerà con i “Passacharriera”“Jean Paul Faraut & i Fifre” e alcuni componenti della “Grande Orchestra Occitana” proporranno momenti musicali e danze spontanee in giro per la città. Seguiranno altri eventi, nel pomeriggio, presso la Sala Tematica de “Il Quartiere” (piazza Montebello, 1), per arrivare, alle 17,30, in piazza Cavour con lo stage di “danze occitane” sotto la guida di Daniela Mandrile e alle 19,30, presso il rialzo di piazza Garibaldi, con l’esibizione del Gruppo salentino “Mascarimirì” che porterà sul palco le canzoni del trascinante “Elettromascarimirì– Music for dancing”. A seguire, aperitivo e “cena occitana” sotto l’“Ala di Ferro” (piazza Cavour), seguita, alle 21,30 dal grande concerto dei “Loo Loop Pitakass” con la “Band Uvernada”.

Momento clou, domenica 2 novembre, la settima edizione della mostra-mercato “Lame, coltelli e ferri taglienti delle Alpi Occitane”, ideata e curata dal giornalista Aldo Papa per contribuire al racconto, alla conservazione e alla promozione della cultura materiale delle “Valli d’Oc”. Dalle 9 alle 20, esporranno, sotto l’“Ala di Ferro”, 22 artigiani , tra forgiatori, coltellinai ed arrotini, tutti provenienti da dodici Valli d’Oc e dalla relativa area subalpina delle province di Cuneo e Torino.

Nel pomeriggio, alle 15, prendono il via i concerti con Madaski e Roby Avena. A seguire, la tradizionale consegna della “Targa Mestre”, attribuita ogni anno ad esponenti della cultura occitana e che, quest’anno, verrà conferita a due storici “clarinettisti” della Val Vermenagna: Beppe Giordano e Dario Avena. E per finire “alla grande”, il grande show dei “Lou Dalfin”. Sempre Sergio Berardo, in prima linea.

Per info dettagliate sul programma: www.occitamo.it

g.m.

Nelle foto: Grande Orchestra Occitana; Sergio Berardo; mostra-mercato coltellinai e arrotini

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