RUBRICA SETTIMANALE A CURA DI LAURA GORIA
Puntata N. 300
Vigdis Hjorth “Ripetizione” -Fazi Editore- euro 18,00
La Hjorth, una delle maggiori scrittrici norvegesi, ha fatto centro anche con questo romanzo apprezzatissimo dai critici e dal pubblico. Protagonista è una scrittrice 60enne che trova sicurezza nella ripetizione di alcuni rituali a cui si ancora per stare meglio a galla nella vita. Uno di questi è recarsi a Oslo ogni anno per assistere al concerto di Natale.
Sua è la voce narrante che racconta come trovarsi seduta accanto ad una famiglia sia stato l’innesco di un doloroso déjà vu. Nelle poltrone vicine, due genitori criticano e riprendono la giovane figlia per tutto il tempo. Apparentemente, nulla di grave.
Invece, per la protagonista, è la molla che fa scattare un viaggio a ritroso, e la catapulta nell’inferno dei suoi 16 anni; in una casa e una famiglia claustrofobiche ed opprimenti.
Rivive il senso di disagio di quando i genitori si parlavano senza di fatto dirsi nulla, incapaci di comprendere la figlia ed averne cura in modo equilibrato.
Soprattutto la madre si accaniva su di lei, ripetutamente e senza darle tregua; per ogni minima sciocchezza, spinta da sospetti continui e ingiustificati. La controllava in tutto, togliendole l’aria e qualsiasi possibilità di autostima.
Un’adolescenza profondamente infelice, quella della protagonista, che era solita sfogare i suoi stati d’animo nelle pagine di un diario segreto che nascondeva sotto il letto. Quando poi aveva incontrato un ragazzo più grande, col quale nella realtà non era successo nulla di grave, lei invece era volata con la fantasia. Si era inventata -e aveva descritto con dovizia di scabrosi particolari- una “prima volta particolarmente bollente”.
L’inferno domestico divampa quando la madre-sentinella rovistando, trova il diario. Persino il padre, peraltro precedentemente sempre rifugiato nelle retrovie delle discussioni, ora prende in mano la situazione e si trasforma in una sorta di spietato carnefice che non vuol sentire ragione…..
Senza anticipare altro, va detto che la Hjorth è magistrale nel giocare sui due piani dell’io 16enne e quello 60enne; nel mezzo c’è l’adulta, che nella scrittura trova la salvezza e la strada maestra per veleggiare tra i marosi della burrascosa esistenza.
Anjet Daanje “Il canto della cicogna e del dromedario” -Neri Pozza- euro 23,00
Prima ancora di addentrarvi nelle pagine di questo monumentale romanzo l’invito è a soffermarvi sulla bellezza della copertina; poi immergetevi nell’opera scritta magnificamente, che contiene tante storie, in una sorta di gioco di specchi e rimandi. I temi sono quelli che rendono immensa la letteratura: l’amore, la perdita, la morte, il tempo, il dolore, la sorellanza, il senso della vita…e molto altro ancora.
La scrittrice olandese Anjet Daanjie, ispirandosi alla vita nascosta di Emily Brontë, ha congegnato in modo sontuoso e di ampio respiro questo premiatissimo romanzo.
11 capitoli, equivalenti ad altrettanti biografie di personaggi che, in qualche modo, hanno avuto a che fare con la vita di Eliza May; scrittrice di immenso talento di cui si scoprirà la grandezza letteraria solo dopo la morte.
Al centro del primo capitolo c’è la moglie 60enne del falegname, Susan Knowles-Chester, che presta i suoi pietosi servigi al capezzale di chi sta esalando gli ultimi respiri. I concittadini detestano il suo lavoro. Dove va lei, il dolore e la morte la seguono; eppure, sono in molti a chiederne l’aiuto.
La sua esistenza sarà segnata il 12 dicembre 1847, quando prepara per il viaggio finale proprio Eliza May, morta improvvisamente e in modo misterioso, a casa del cognato. Susan trova il corpo ancora tiepido, malamente gettato sul letto, consumato dalla fame, con il volto ossuto.
Lo spazio tra l’ultimo respiro e la tomba è affidato a Susan che lo svolge con infinita pietas.
Ed è da qui che il romanzo prende l’avvio, poi scorre attraverso vari personaggi ed attraversa i secoli per arrivare fino ai giorni nostri.
Sharon Gosling “Il faro che custodiva i libri” -Garzanti- euro 16,90
E’ il libro con cui l’autrice inglese (di cinema, spettacolo e televisione) Sharon Gosling esordisce in letteratura. La storia si svolge in un affascinante faro, trasformato in libreria, immerso in un piccolo paesino immerso nelle lande scozzesi.
E non è un caso, perchè Gosling, vive con il marito in una cittadina della Cumbria, Nord dell’Inghilterra, a Newton Dumbar, nell’Aberdeenshire, in Scozia.
Protagonista è la giovane Rachel: occhi color turchese, capelli scuri e corti. Per troppo tempo si è come lasciata trascinare dagli eventi e dallo scivolare via del tempo; ora è alla ricerca di una nuova traiettoria di vita ed ha trovato rifugio in questa sorta di nido protettivo.
E’ il faro dai massicci muri in pietra e minuscole finestre, costruito agli inizi del XIX secolo in piena campagna scozzese, a chilometri di distanza dal mare. Un faro che non guida i naviganti nella tempesta, ma compie salvataggi altrettanto importanti: illumina l’anima!
Dopo l’iniziale spaesamento, Rachel si adatta velocemente. Si lascia avviluppare dal senso di appartenenza alla nuova comunità e ai clienti abituali che, come lei, amano i libri e le storie che raccontano. Sistema i volumi sugli scaffali, offre tazze di tè agli avventori e con loro scambia consigli, pareri letterari… e non solo. Tutto sembra scorrere quasi in un’atmosfera magica.
Quando però, la giovane scopre l’esistenza di una stanza segreta che potrebbe contenere la risposta ai suoi tormenti, il dilemma è: fuggire o restare? Saprà trovare la forza e il coraggio di affrontare quel passato irrisolto che continua ad inseguirla?
Patricia Cornwell “Identità sconosciuta” -Mondadori- euro 23,00
Chissà se teme la morte l’anatomopatologa Patricia Cornwell?
Lei che è tra gli autori di thriller più letti al mondo. Oltre 100 milioni di copie vendute, pubblicate in più di 126 paesi, tradotte in 36 lingue. 68 anni portati divinamente, capelli biondi corti, occhi freddi e glaciali, piglio deciso.
Scrivere è stato uno dei suoi modi per controllare la realtà esterna e le cicatrici private di un’infanzia difficile. Abbandonata dal padre, una madre inghiottita dalla depressione, una terribile storia di abusi nella famiglia affidataria.
Cornwell si è buttata nel lavoro ed ha conseguito una successo dopo l’altro: prima cronista di nera, poi anatomopatologa e scienziata, clamoroso infine l’exploit come scrittrice.
La sua protagonista Kay Scarpetta la rappresenta egregiamente. In quest’ultimo libro si trova ad indagare sull’assassinio di una bambina di soli 6 anni, Luna Briley, la cui brevissima vita è stata un inferno. Emaciata e costellata di lividi, i genitori miliardari affermano che si sarebbe sparata per sbaglio da sola.
A complicare la vita di Kay si aggiunge il macabro ritrovamento del cadavere del premio Nobel Sal Giordano, astrofisico, ex fidanzato proprio di Scarpetta. Non una morte facilmente decodificabile, perché, secondo i testimoni, il corpo sarebbe stato gettato da un oggetto volante non identificato, ma simile a un Ufo….
E ricompare anche l’antica, spietata, nemica, Carrie Grethen: psicopatica criminale sovietica che si diletta a colpire persone vicine a Kay….
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