Le opere di Cecilia Birsa al Grattacielo Piemonte 

L’artista biellese presenta la sua esposizione fino al 28 marzo prossimo negli spazi di Sala Trasparenza a Torino. Il Vicepresidente della Regione Piemonte Elena Chiorino: “Testimonianza di creatività che merita di essere raccontata”

L’artista biellese Cecilia Martin Birsa presenta la sua affascinante esposizione fino al 28 marzo prossimo negli spazi della Sala Trasparenza, presso il Grattacielo Piemonte, a Torino. Le sue opere, che celebrano la scultura femminile e la connessione profonda con la natura, offrono uno spunto di riflessione sull’arte e sulla bellezza dei materiali naturali provenienti dal territorio biellese. Lavori che, scolpiti con pietre di torrente e antiche rocce, rivelano un forte legame con la storia naturale della regione.

L’arte che nasce dalla terra descrive la forza delle donne e la bellezza del nostro patrimonio” spiega il vicepresidente della Regione Piemonte, Elena Chiorino. “La sua esposizione è un’ulteriore testimonianza di vitalità e creatività che merita di essere raccontata e celebrata. Cecilia Birsa, con la sua vocazione, porta alla luce la bellezza intrinseca di acqua e pietre, elementi che più di tutto marcano l’identità biellese, trasformando le rocce in sculture e storie di forza e delicatezza. Siamo orgogliosi di poter valorizzare il suo lavoro e offrire un’occasione per riflettere sulla forza della natura e sulla grandezza dell’arte femminile”.

In occasione della recente Festa della Donna ho l’onore di esporre le mie sculture femminili ricavate dalle rocce del torrente Elvo al Palazzo della Regione. Devo ringraziare la Vicepresidente della Regione Piemonte, Elena Chiorino, per questa opportunità e per avere visto nel mio lavoro un’eccellenza da fare conoscere e valorizzare. Il mio lavoro di scultrice è un grande atto di amore nei confronti del territorio biellese, perché le pietre di torrente, di montagna che caratterizzano il paesaggio e le baite d’alpeggio, i tipici muri a secco del minuscolo Borgo dove vivo e lavoro, sono un patrimonio di storia naturale incredibile. Ho scelto quelle pietre dure e antiche di montagna per raccontare gli stati d’animo femminili: la donna è dotata di una forza primigenia che l’antica pietra di torrente descrive molto bene” dichiara l’artista Cecilia Martin Birsa.

Informazioni utili:

Biografia Cecilia Martin Birsa

Cecilia Martin Birsa è nata nel dicembre dell’83 a Biella. Vive e lavora a Bagneri, un Borgo Alpino nel Biellese Occidentale.

La sua formazione artistica inizia poco più che ventenne, nell’atelier del “pittore della neve” nonché scultore ed incisore Placido Castaldi, a Sordevolo, diventando vera e propria sua assistente all’età di ventisei anni, sino all’anno della sua morte nel 2014.

Da lui impara sia il buon gusto che la disciplina pittorica e che il lavoro artistico si basa su una continua tensione nervosa abbinata alla meditazione ed ad un costante sforzo sensoriale ed emotivo.

In parole povere, come diceva Artemisia Gentileschi, “ la pittura è come un campo di battaglia”. Dopo la morte del Maestro, accantonato pennelli e colori, ha iniziato il suo percorso artistico di ricerca che l’ha subito portata alla scultura. Tutte le sue opere sono caratterizzate dall’uso di medium di epoca paleozoica: le pietre di montagna, di torrente (mucronite, serpentino, quarzo o sienite) che scolpisce sono molto più antiche del marmo, caratterizzate da estrema durezza e da un loro carattere preponderante: non si possono plasmare nè sottomettere alla volontà creativa, ma necessitano di ascolto, interpretazione e dialogo. Ogni scultura è una ricerca nella quale è costantemente messa alla prova, nel tentativo di conciliare la volontà di imporre un concetto e l’ascolto della forza primordiale e misteriosa della pietra.

L’unicità del suo lavoro (le donne scultrici in pietra dura sono una rarità a livello internazionale), l’ha portata in poco più di un anno dalla sua prima personale ad essere accettata e poi ricercata dalle gallerie di tutto il mondo, portando con se la pietra della Valle dell’Elvo.

ESPOSIZIONI e MOSTRE:

settembre 2016: Personale ” L’anima di una donna” nella galleria Melori & Rosenberg- Ghetto Ebraico-Venezia

ottobre 2016: Collettiva nella Internazionale “Le cinque anime della scultura” Officinacentocinque-Como

dicembre 2016 : Collettiva nella Internazionale “Kolossos-Il ritorno dell’invisibile” -Castello di Palermo

dicembre 2016 : Personale in “Engadin Spirit” a Silvaplana e a St. Moritz

ottobre 2017: Partecipazione alla Biennale di Firenze – Firenze.

novembre 2017: Partecipazione a Paratissima 2017- Torino

novembre 2017: Esposizione in Math12- Torino

marzo 2018: Presentazione della scultura raffigurante il Senatore Giuseppe Pella nella sala da allora a lui dedicata nella Prefettura di Biella.

giugno 2018: Esposizione nella basilica di San Lorenzo alla cripta di Donatello, “Presenze nell’arte contemporanea- emergenti del XXI secolo e maestri del XX secolo” con artisti Carrà, Sironi, Rosai, Guttuso, Annigoni”

settembre 2018: Esposizione personale nel Borgo Alpino Rete ecomuseale biellese: “Pietre e Volti, il ritratto di una Valle”.

ottobre 2018: Collettiva nella Internazionale “Le cinque anime della scultura” alle Officinacentocinque-Como

dicembre 2018: esposizione a MIAMI- River Art Fair

giugno/luglio 2019: Esposizione a Palazzo Medici- salone delle carrozze- Firenze

settembre2020/febbraio 2021: Esposizione permanente al sentiero del Borgo Alpino di Bagneri (Biella) con “Selvatica”, con patrocinio Fondazione CRB

luglio 2022: esposizione al Santuario di Graglia “Il cortile dei Pellegrini”

luglio 2022: “Il Fischio” al Rifugio Vittorio Sella, al Lauson: scopritura del gruppo scultoreo “IL FISCHIO” nel Parco del Gran Paradiso, commissionata dal C.A.I. Di Biella in occasione dei 100 anni del rifugio Vittorio Sella

ottobre 2023: mostra personale a Pietrasanta, galleria NagArtGallery

marzo 2024: in occasione della Festa della Donna, la Fondazione CRT ha esposto le sue opere sul tema.

Opere presenti al Grattacielo Piemonte:

Donna di Fuoco

Medium: Andesite Basaltica. Cento milioni di anni fa nasceva nel Biellese questa roccia vulcanica effusiva, formatasi durante le prime fasi dell’orogenesi alpina.

Arcuata

Medium: Mucronite. Granito estremamente duro, proveniente dal Monte Mucrone, la montagna simbolo del Biellese.

Torsione

Medium: Gneiss. Roccia metamorfica durissima tipica delle prealpi biellesi.

Negritudine

Medium: roccia vulcanica. Pietra antichissima formatasi ai tempi della Pangea. Il territorio biellese era caratterizzato dalla presenza di molteplici vulcani di dimensioni assai ridotte rispetto al supervulcano della Valsesia.

Autoritratto

Medium: Migmatite. Il territorio biellese è ricco di queste rocce che la Serra Morenica di Ivrea ha trasportato dal ghiacciaio del Monte Rosa a valle 10.000 anni fa.

Paura del cambiamento    

Medium: serpentino. Roccia ofiolitica che è l’esito di una lacerazione della crosta oceanica. Milioni di anni fa le acque dell’oceano ligure piemontese, che ricopriva il territorio biellese, filtrando all’interno delle spaccature hanno portato in superficie, dalla profondità della terra, questa roccia.

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