Continua in modo capillare sul territorio cittadino l’attività della Polizia di Stato volta al contrasto ed alla prevenzione dello spaccio di sostanze stupefacenti.
Nelle scorse ore, grazie all’intensificazione dei controlli operato dalle pattuglie sul territorio, sono stati diversi gli arresti della Polizia di Stato per reati inerenti allo spaccio di sostanze stupefacenti: in particolare, personale dell’UPGeSP e del Commissariato di P.S. “Dora Vanchiglia” ha proceduto all’arresto di 4 persone, al sequestro di sostanze stupefacenti per più di un chilo e duecento grammi tra cocaina, crack, mdma e hashish e denaro, verosimile provento dell’attività di spaccio, per oltre 2000 euro.
Il primo caso quando giunge alla centrale operativa la segnalazione di urla provenienti da un appartamento all’interno di un condominio in Strada del Portone.
Gli agenti dell’UPGeSP intervenuti individuano l’abitazione, alla porta si presenta un cittadino italiano di 30 anni, semi nudo, con alcuni tagli sul corpo ed in evidente stato di alterazione psicofisica.
L’interno dell’appartamento, a soqquadro e con vari suppellettili ed oggetti rotti: gli agenti notano una padella con della polvere bianca, risultata successivamente essere cocaina. Nella fattispecie, la sostanza stupefacente era presente in altre zone della casa e sparsa sul mobilio della cucina e della camera da letto.
Con l’ausilio dei cinofili dell’Arma dei Carabinieri di Volpiano, gli agenti rinvengono nell’armadio, celati tra i vestiti, un portafoglio contenente diversi frammenti di sostanza stupefacente; sotto al comodino della polvere bianca in una confezione sottovuoto; in un altro mobile 2 frammenti di hashish, 3 bilancini di precisione e in un secondo portafoglio, nascosto sotto il letto, circa 1050 euro in contanti.
Nel frattempo il 30enne riceveva sul proprio telefono cellulare numerose chiamate e messaggi da diverse applicazioni di messaggistica ed era possibile visualizzare immagini, che immortalavano i medesimi bilancini di precisione rinvenuti dagli operatori con sopra della sostanza stupefacente, dalle quali poteva verosimilmente dedursi un’intensa attività di spaccio.
Nel complesso, nell’abitazione sono state rinvenute differenti tipologie di sostanze stupefacenti quali cocaina, crack, hashish e mdma, per un totale di oltre 200 gr di mdma e oltre 200 gr di cocaina.
Il 30enne è stato tratto in arresto per detenzione di sostanza stupefacente ai fini di spaccio.
Lo stesso giorno gli agenti dell’UPGeSP traggono in arresto un cittadino tunisino di 19 anni gravemente indiziato di detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio e lo indagano per porto d’armi per cui non è ammessa licenza.
È sera quando gli agenti, percorrendo corso Stati Uniti in direzione stazione Porta Nuova, notano due ragazzi a bordo di un monopattino elettrico che alla vista della volante iniziano a guidare a velocità sostenuta.
Gli agenti fanno inversione e li inseguono, fino a fargli arrestare la marcia pochi metri più avanti.
Il ragazzo che guidava il monopattino, da subito insofferente al controllo, aveva difatti negli slip 6 involucri termosaldati contenenti cocaina e 2 pezzi di hashish. Nel borsello un telefono cellulare, su cui arrivavano diversi messaggi attraverso applicazione di messaggistica con sistema di cancellazione automatica, poco più di 1000 euro in contanti dei quali non era in grado di giustificare il possesso e una pinza multiuso comprensiva di coltello affilato con la lama ancora sporca di sostanza stupefacente.
Il tutto è stato sequestrato e il 19enne tratto in arresto.
Un cittadino marocchino di trentatré anni gravemente indiziato di detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio è stato, invece, arrestato dai poliziotti del Comm.to di P.S. Dora Vanchiglia.
È mattina quando la pattuglia del commissariato, transitando in Lungo Dora Napoli, nota un uomo dall’atteggiamento sospetto che alla vista degli agenti, aumenta il passo lanciando un sacchetto in un’aiuola lì vicino per poi darsi alla fuga verso Via Cigna.
I poliziotti, dopo aver perlustrato la zona e recuperato il sacchetto che conteneva quattro pezzi di hashish del peso complessivo di 100 gr, riescono a rintracciare il soggetto che, nel frattempo, era ritornato nei pressi dell’aiuola verosimilmente per recuperare il materiale abbandonato poco prima.
L’uomo viene fermato dagli agenti all’altezza del “Cortile del Maglio” e dagli accertamenti effettuati risulterà destinatario di un DACUR, provvedimento che vieta l’accesso nelle zone comprese tra Corso Vercelli, Lungo Dora Napoli, Lungo Dora Firenze, Corso Giulio Cesare, Corso Novare e Corso Emilia.
Ultimo arresto, quello di un cittadino marocchino di 37 anni gravemente indiziato di detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio, indagato anche per resistenza a P.U. e violazione della Legge sull’immigrazione.
È pomeriggio quando i poliziotti della Squadra Volante dell’UPGeSP, perlustrando l’area compresa fra Corso Regina Margherita, corso Principe Oddone, via Masserano, via Maria Ausiliatrice e le vie limitrofe, ove spesso i cittadini hanno segnalato, tramite l’applicazione Youpol, smercio di sostanze stupefacenti, notano una persona con una busta in mano piuttosto pesante aggirarsi sul controviale di corso Principe Oddone, guardandosi intorno con fare circospetto.
L’uomo viene raggiunto sul Lungo Dora Agrigento e, alla vista della Volante, si dà a precipitosa fuga, disfacendosi della busta che aveva con sè; l’uomo, nonostante vari tentativi di depistaggio compiuti imboccando vie strette e a senso unico nelle quali le Volanti avrebbero avuto difficoltà a passare, verrà raggiunto su via Borgo Dora.
Infatti, dopo aver fatto ingresso in uno stabile sapendo di poter usare un’uscita secondaria, si vedeva chiuso il passo da un’altra pattuglia dell’UPGeSp i cui componenti conoscevano perfettamente le caratteristiche dello stabile e opponeva loro una strenua resistenza, fino ad essere fermato.
Nella busta di cui si era disfatto poco prima, prontamente recuperata, i poliziotti rinvengono e sequestrano 7 panetti di hashish da 100 grammi ciascuno.
Il 37enne è stato tratto in arresto per la detenzione dello stupefacente, denunciato per la resistenza opposta e per essere risultato inottemperante all’ordine del Questore della provincia di Torino a lasciare il territorio nazionale.
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