“Lo sport tra cinema e colonne sonore” è il titolo del talk pomeridiano del giovedì di Casa Tennis, ospiti il critico cinematografico Steve Della Casa e il musicista Rodrigo D’Erasmo, violinista degli Afterhours e compositore di colonne sonore.
Presenza non casuale quella del critico cinematografico torinese, visto che tra qualche giorno “Casa Tennis” passerà idealmente il testimone a “Casa Festival”, che proprio oggi è stata inaugurata alla Cavallerizza Reale. Sarà il cuore del Torino Film Festival, la kermesse che prenderà il via il 25 novembre e che Steve Della Casa torna a dirigere dopo vent’anni, un luogo aperto a tutti, con eventi e incontri da mattina a sera: “è davvero un piacere prendere il testimone da un altro evento importante, le Atp Finals, perché Torino ha bisogno di grandi eventi e di essere attrattiva dal punto di vista sportivo e culturale”.
Rimanendo in ambito sportivo, Steve Della Casa ricorda l’appuntamento speciale in programma sabato 26 alle 19.30 al cinema Reposi, con la proiezione del film del regista torinese Marco Ponti dal titolo “La bella stagione”, un racconto per immagini della Sampdoria che vinse lo scudetto 1990-91, una pagina epica del calcio italiano, con la presenza in sala di Gianluca Vialli e di Roberto Mancini, tra i simboli di quel trionfo.
Il TFF – che quest’anno festeggia un traguardo importante, l’edizione numero 40 – proporrà in totale 150 film, con un programma variegato che “mette insieme tante cose e che può interessare sia i cine forumisti che i signor Pautasso, come diciamo noi”, sottolinea della Casa.
Il critico ha poi preso in rassegna qualche film in cui sono presenti alcune celebri scene di tennis, in primis il capolavoro di Michelangelo Antonioni “Blow Up” con la sua scena finale, una partita di tennis giocata senza palline, che si presta a molteplici letture sul tema della visione, così come tutto il film. Celebre anche la scena tratta da “L’altro uomo”, uno dei film del maestro del brivido Alfred Hitchcock, in cui in realtà lo spettatore non vede una partita vera e propria, ma solo il pubblico che segue il gioco voltando la testa a destra e a sinistra (ad eccezione di un uomo che sta fissando il protagonista del film). Tra i film più recenti da ricordare “Match Point” di Woody Allen, che si gioca sulla metafora della pallina che tocca la rete, rimanendo per un attimo sospesa in aria e indecisa su quale parte del campo atterrare, e che richiama il gioco del tennis fin dal titolo.
Tennis che è tra le passioni del musicista Rodrigo D’Erasmo, che in ambito sportivo con il suo violino ha contribuito ad una delle canzoni (autori i Muse) che hanno fatto parte della colonna sonora della cerimonia inaugurale delle Olimpiadi di Londra 2012, “una cosa inaspettata, emozionante, che mi ha reso molto orgoglioso”, ha ammesso il violinista.
Steve Delle Casa ha elogiato il lavoro fatto dal musicista per la colonna sonora del documentario “Sergio Leone – L’italiano che inventò l’America”, uscito di recente con la regia di Francesco Zippel: un’impresa notevole per chiunque musicista confrontarsi con le musiche del Maestro Morricone, che hanno caratterizzato indissolubilmente l’intera produzione del grande regista italiano. D’Erasmo ha ammesso che in un primo momento gli sono “tremati i polsi”, ma ha accettato la sfida e alla fine è stato molto soddisfatto del risultato con “un lavoro molto rispettoso del maestro Morricone, e non poteva essere altrimenti”.
Il musicista ha in seguito raccontato le sue tante collaborazioni nel cinema e nel documentario, campo a lui particolarmente congeniale e in cui ha grande libertà espressiva: ”mi piace scegliere un progetto che mi sfidi, che vada oltre la mia comfort zone”, e ha citato tra i suoi modelli musicisti come Jonny Greenwood e Nick Cave, “che arrivano con il loro bagaglio musicale e cercano di fare la differenza nel film piuttosto che reinventarsi ogni volta un proprio stile…questa è anche la mia filosofia, perché non potrò mai essere un compositore di colonne sonore tout court”.
Francesco Tamburello
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