Il nuovo spazio museale della “Fondazione Cesare Pavese”
Sabato 5 e domenica 6 novembre
Santo Stefano Belbo (Cuneo)
Sarà un’intensa due giorni dedicata al grande scrittore di Langa nella sua Santo Stefano Belbo (Cuneo), mitico scenario in cui prende vita il suo ultimo romanzo, “La luna e i falò”, edito nel 1950. L’appuntamento è per sabato 5 e domenica 6 novembre prossimi. Particolarmente attesa, nel pomeriggio di sabato, la premiazione dei sei vincitori della 39^ edizione del “Premio Cesare Pavese”, i cui nomi erano già stati annunciati il 13 settembre scorso (da una giuria guidata da Alberto Sinigaglia, presidente del Comitato Scientifico della “Fondazione Cesare Pavese”) e che si sono distinti – in linea con l’attitudine pavesiana – nei rispettivi ambiti di attività. I loro nomi: Norman Gobetti (traduzione), Emilia Lodigiani (editoria), Gavino Ledda (poesia), Ludovica Maconi e Mirko Volpi (saggistica) e Michele Mari (narrativa).
La cerimonia si terrà sabato pomeriggio, alle 15,30, nella chiesa sconsacrata dei “SS. Giacomo e Cristoforo”, ora Auditorium e spazio espositivo della “Fondazione Cesare Pavese”, in piazza Luigi Ciriotti, già piazza Confraternita al civico 1. L’iniziativa sarà accompagnata da due interessanti eventi artistici: l’esposizione dell’immagine di Pavese realizzata dall’artista torinese Paolo Galletto (eccellente grafico ed acquerellista, collaboratore de “La Stampa” e “Vogue Italia”, nonché inserito fra i 150 migliori illustratori al mondo da “Illustration now!”) e di una serie di sculture e disegni (“Sei di sangue e di terra”) di Paolo Spinoglio (Torino, 1956 – Asti, 2002) visitabili nella chiesa dei “SS. Giacomo e Cristoforo” fino all’8 gennaio 2023. La mostra, inaugurata durante il recente “Pavese Festival” per i vent’anni dalla scomparsa dell’artista, vuole suggerire un dialogo tra la poesia di Pavese – il titolo è un verso tratto da “Anche tu sei l’amore” – e la scultura di Spinoglio: tanto essenziali (“quei visi di Spinoglio che sorridono senza occhi”) quanto potenti nella loro capacità di scandagliare il segreto intimo dell’umanità. Sempre sabato 5 novembre, in mattinata alle 11,30, al secondo piano della “Fondazione Cesare Pavese”, si terrà un altro importante evento, di grande valore simbolico, oltre che scientifico, per la “Fondazione”: l’inaugurazione di “Dialoghi”, il nuovo spazio museale che – oltre alla copia dei “Dialoghi con Leucò” su cui lo scrittore lasciò il suo ultimo messaggio – ospiterà anche una serie di inediti pavesiani donati dalle famiglie Molina e Vaudagna. Libri annotati, lettere, manoscritti, articoli di giornale appuntati e sottolineati, cartoline, bozze di racconti che – adeguatamente custoditi e valorizzati grazie a un innovativo allestimento multimediale – sono ora messi a disposizione del pubblico. Il progetto – che ha ripensato il museo pavesiano nella sua totalità – è stato realizzato con il contributo del “Comune di Santo Stefano Belbo” e prevede un allestimento modulare che possa ampliarsi nel tempo, nell’auspicio che altre famiglie vicine a Cesare Pavese scelgano di mettere a disposizione della collettività documenti simili in loro possesso. La nuova sala è dedicata inoltre alla memoria di Maurizio Cossa Majno di Capriglio, pronipote di Cesare Pavese e consigliere della “Fondazione” prematuramente scomparso lo scorso febbraio.
“Si tratta di una grande opportunità per la ‘Fondazione Cesare Pavese’ – spiega il direttore Pierluigi Vaccaneo – che si posiziona così come ente di riferimento in Italia e nel mondo per la custodia e la diffusione dei documenti editi e inediti relativi allo scrittore”. Altrettanto ricca di appuntamenti l’agenda di domenica 6 novembre, con un programma all’insegna dei libri. Si inizia infatti alle 10.30 con la presentazione del romanzo “L’EDOnista” scritto a quattro mani da Francesca Angeleri e Alessandra Contin, che ne parleranno con Natalia Ceravolo sempre nella Chiesa dei “SS. Giacomo e Cristoforo”. A seguire, alle 11.30, il tenore astigiano Enrico Iviglia presenterà il libro “Donne all’Opera. Dialoghi con un tenore”. Nel pomeriggio (dalle 16), la chiesa ospiterà ancora l’evento benefico organizzato dal “Leo Club Santo Stefano Belbo – Colline Pavesiane” “ConVinum: un calice tra le righe” (ingresso 8 euro). L’iniziativa unisce la presentazione di alcune giovani autrici di Langhe, Roero e Monferrato a quella di alcuni dei migliori prodotti vinicoli delle colline “UNESCO”, frutto del lavoro di altrettanti giovani produttori locali. Il ricavato andrà a sostenere il servizio di logopedia dell’Istituto Comprensivo “Cesare Pavese” di Santo Stefano Belbo.
Per ulteriori info sul programma nel dettaglio: “Fondazione Cesare Pavese”, piazza Luigi Ciriotti 1, Santo Stefano Belbo (Cuneo); tel. 0141/840894 – 366/7529255 o www.fondazionecesarepavese.it
g.m.
Nelle foto:
– Cesare Pavese
– Sala “Dialoghi” Fondazione Cesare Pavese
– Paolo Spinoglio: “Grande ragazza con collana”, Ph. FabjoHazizaj
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