“Art Site Fest – Mending The World”, organizzato da Phanes. Dal 10 settembre al 10 novembre
“Hic sunt Leones” (locuzione latina inserita su alcune delle più antiche mappe cartografiche e riferita al confine fra territori conosciuti ed altri selvaggi e ignoti) è il titolo dell’opera luminosa inserita nella Corte Medievale di Palazzo Madama dallo scorso giovedì 10 settembre.
Firmata dall’artista visiva rodigina Elisa Bertaglia, rappresenta un doppio disegno luminoso tracciato attraverso una sottile linea di Led in una visione dal basso verso l’alto stagliata sulla volta a crociera del soffitto. E il Palazzo Madama è una delle otto sedi che ospiteranno, fino al prossimo 10 novembre, la nuova edizione di “Art Site Fest”, il ricco progetto di mostre, performance e incontri ideato sotto il segno comune dell’arte comporanea nel 2014 dall’“Associazione Phanes”, con la direzione artistica di Domenico M. Papa, e che nel corso di quest’autunno si svolgerà in residenze storiche e Musei del Piemonte. Filo conduttore dell’edizione 2020 della rassegna, sottolineano gli organizzatori, “è la necessità di ricucire, dopo i mesi di emergenza sanitaria che hanno imposto una profonda riflessione sui processi della produzione culturale e sulle abitudini di visita ai luoghi della cultura, le inevitabili fratture della società, della storia, dell’ambiente”. L’arte, dunque, in tutte le sue più svariate e complesse e complicate sfaccettature, come “rimedio e cura” agli strappi della vita. Interventi site-specific, esposizioni e mostre tradizionali, letture, danza e incontri suggeriranno pur anche nuove opportunità di visita ai luoghi della cultura del Piemonte. Otto, si diceva, le location scelte per questa sesta edizione dal titolo “Mending The World”. Si va da Palazzo Madama (che, dopo aver ospitato la conferenza di presentazione, sarà anche per il terzo anno consecutivo sede espositiva) all’Archivio di Stato di Torino; dal Castello Reale di Govone (che ospiterà una rassegna di videodanza) alla Palazzina di Caccia di Stupinigi (dove la mostra “Penelope’s Gaze” vedrà esposte le opere di Elisa Bertaglia, Florencia Martinez, Alice Padovani e della polacca Monika Grycko). Alla Nuvola Lavazza, sono invece in agenda una serie di appuntamenti facenti riferimento alla regina delle Fiere dell’arte contemporanea torinese, ovvero all’“Artissima” che andrà in scena a novembre, mentre la Scuola Holden di via Borgo Dora ospiterà “Snapshot from Garden of Eden” di Dina Goldstein, fotografa e artista visivo-surrealista di origini israeliane oggi residente in Canada. Della partita saranno anche il Museo Garda di Ivrea (alla sua prima adesione) e il Palazzo Biandrate – Museo Storico della Reale Mutua di via Garibaldi 22, a Torino. Tutta da vedere, negli spazi espositivi di quest’ultimo, la mostra di scultura dedicata all’artista giapponese Fukushi Ito: sette opere realizzate con l’antica tecnica nipponica del “kintsukuroi” che consente di riparare oggetti d’uso comune, vasi ad esempio, trasformandoli in oggetti preziosi. Come? Ricomponendo i frammenti dell’oggetto danneggiato utilizzando l’oro come legante. Non nascondendo, bensì esaltando in tal maniera le stesse fratture, facendone un motivo fortemente decorativo e altamente prezioso ai fini pratici. Ricucire le ferite delle cose. E dell’esistenza, “riparare il mondo” attraverso la creatività e l’offerta d’amore e gentilezza (il concetto del “Tiqqun ‘Olam” della cultura ebraica) che può benissimo esprimersi con gli strumenti dell’arte. Come vuole ricordarci l’“Art Site Fest” 2020.Tutte le info sul calendario degli eventi, dei luoghi e degli artisti partecipanti su: www.artsitefest.it
Gianni Milani
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