In visita a Novara ripercorrendo la storia del Divisionismo

Dal Piemonte / Eventi culturali

Sta registrando un notevole successo in termini di afflusso del pubblico la mostra ‘Divisionismo. La rivoluzione della luce’ che si svolge a Novara al Castello Visconteo Sforzesco e che chiuderà il 5 aprile prossimo

L’evento è promosso ed organizzato da Comune di Novara, Fondazione Castello Visconteo ed associazione Mets Percorsi d’Arte ed è curata dalla studiosa Annie-Paule Quinsac, tra i primi storici dell’arte ad essersi occupata del Divisionismo sul finire degli anni Sessanta a partire da Giovanni Segantini, Carlo Fornara e Vittore Grubicy de Dragon. In otto sale, con un’esposizione di facile comprensione per chiunque, anche non cultore della materia, si ripercorre il cammino del Divisionismo, nato a Milano e poi sviluppatosi in tutto il Nord Italia, allargandosi in particolare al Piemonte, terra di Giuseppe Pellizza da Volpedo ed Angelo Morbelli (del quale nel 2019 ricorrevano i 100 anni della scomparsa). E proprio per la sua posizione geografica a 45 chilometri dal Monferrato, fonte iconografica imprescindibile nell’opera di Morbelli, ad appena 100 dalla Volpedo di Pellizza, senza dimenticare la Valle Vigezzo di Fornara, che Novara è stata designata come il punto di incontro ideale di questi artisti e deputato ad ospitare la rassegna. In esposizione ci sono 70 opere suddivise in 8 sezioni: ‘Prologo’, ‘La I Triennale di Brera.

Uscita ufficiale del Divisionismo Italiano’, ‘L’affermarsi del Divisionismo’, ‘Pellizza da Volpedo. Tecnica e simbolo’, ‘Il colore della neve’, ‘Previati verso il sogno’, ‘Segantini. Il gioco dei grigi’ e ‘Il nuovo secolo, gli sviluppi del divisionismo’.Un catalogo scientifico accompagna l’esposizione, il saggio della curatrice è corredato da schede biografiche degli artisti, con schede critiche delle singole opere affidate agli specialisti di riferimento.

L’apertura è tutti i giorni, escluso il lunedì, dalle 10 alle 19, con chiusura della biglietteria dalle 18.30. Aperture straordinarie sono previste il 6 ed il 22 gennaio. Costo del biglietto 10 euro, ridotto 8.

Massimo Iaretti

 

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