Ad Alba, Monforte d’Alba e Grinzane Cavour Venerdì 11 e sabato 12 ottobre
E’ ormai in “zona Cesarini” la nona edizione del Premio Lattes Grinzane, promosso nel 2011 dalla Fondazione Bottari Lattes e intitolato alla memoria di Mario Lattes (editore, pittore e scrittore, fra i massimi intellettuali del nostro Novecento) scomparso nel 2001. Fra venerdì 11 e sabato 12 ottobre, infatti, gli scrittori vincitori e finalisti dell’anno di grazia 2019 faranno la loro comparsa in terra di Langa per ritirare premi e riconoscimenti. In verità, i loro nomi sono già tutti sul tavolo dal 13 aprile scorso, allorché furono annunciati nella sede cuneese della Fondazione CRC, ente che collabora e sostiene il Premio per il triennio 2017/2019. Così per la sezione “La Quercia”, dedicata a un autore internazionale che abbia saputo raccogliere nel corso del tempo condivisi apprezzamenti di critica e pubblico, già si sa che a salire sul podio è stato chiamato in quell’occasione il giapponese di Kyoto (classe ’49), Haruki Murakami, fra i nomi eccellenti della narrativa mondiale, edito in Italia da Einaudi e tradotto da Antonietta Pastore e Giorgio Amitrano. Vastissima la sua produzione letteraria (dal ’79 con “Ascolta la canzone del vento” a oggi con “L’assassinio del commendatore. Libro secondo. Metafore che si trasformano”) Murakami, già vincitore nel 2006 del prestigioso “Premio Kafka”, terrà una lectio magistralis e riceverà il “Premio Lattes Grinzane 2019” venerdì 11 ottobre, alle ore 18, al “Teatro Sociale” di Alba. L’incontro (ormai sold out) sarà introdotto e presentato dallo scrittore Marcello Fois. Per la sezione “Il Germoglio”, il riconoscimento internazionale che vede concorrere insieme autori italiani e stranieri (dedicato ai migliori libri di narrativa pubblicati nell’ultimo anno), mentre già si conosce la rosa dei cinque finalisti, è invece ancora top secret il nome del vincitore che sarà proclamato, sulla base dei voti delle giurie scolastiche, nella Cerimonia di Premiazione che si terrà sabato 12 ottobre, alle ore 16,30, presso il Castello di Grinzane Cavour, dopo che in mattinata (ore 10) i “magnifici cinque” avranno incontrato pubblico e studenti nella sede della Fondazione Bottari Lattes, a Monforte d’Alba. Questi i loro nomi: Roberto Alajmo con “L’estate del ’78” (Sellerio), Jean Echenoz (Francia) con “Inviata speciale” (Adelphi, traduzione di Federica e Lorenza Di Lella), Yewande Omotoso (Sud Africa) con “La signora della porta accanto” (66thand2nd, traduzione di Natalia Stabilini), Alessandro Perissinotto con “Il silenzio della collina” (Mondadori) e Christoph Ransmayr (Austria) con “Cox o Il corso del tempo” (Feltrinelli, traduzione di Margherita Carbonaro). Tra aprile e settembre, i cinque libri sono stati letti e discussi dai 400 studenti delle 25 Giurie Scolastiche. Ventiquattro giurie sono state scelte in modo da coprire tutto il territorio della Penisola: quattro in Piemonte (regione sede del Premio) e almeno una per ciascuna delle altre regioni. A queste si é aggiunta la giuria estera a Madrid, presso la Scuola Italiana Statale. “La proposta di quest’anno– commenta la Giuria Tecnica del Premio, presieduta da Gian Luigi Beccaria- premia una varietà di esperienze narrative che toccano generi e stili differenti ( dalla Francia al Sud Africa, dall’Austria all’Italia) presentando un contrastato e sfaccettato rapporto tra natura e civiltà: dal giallo locale che scava nel passato (Perissinotto), al romanzo storico raffinato (Ransmayr), dalla spy story di humor nero (Echenoz), alla memoria familiare (Alajmo), fino ai ritratti femminili sullo sfondo della questione razziale (Omotoso)”.
Per info: tel. 011/19771755 o 0173/7892412 o www.fondazionebottarilattes.it
g. m.
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