Ad arricchire la quarta edizione del festival culturale, che si aprirà ufficialmente sabato 29 giugno, sono una serie di eventi speciali concepiti come anteprima. Il primo di essi si è tenuto lo scorso 8 giugno nel suggestivo cortile del Castello della Contessa Adelaide, a Susa. A incantare il pubblico con una conferenza-spettacolo è stato Hervé Barmasse: «Questo è il terzo anno che partecipo a Borgate dal Vivo: non potevo mancare». Così ha esordito il campione di alpinismo che, nato e cresciuto ad Aosta, ha narrato la sua vita attraverso un racconto fatto di immagini e di parole. «Da piccolo avrei voluto diventare un campione di sci: ci stavo riuscendo, quando un terribile infortunio, a soli 16 anni, mi ha fatto capire che la vita è come una medaglia, ha due facce. Una è quella brillante della felicità, l’altra è quella opaca delle sofferenze». Dopo quel terribile incidente, Barmasse decide di scalare la montagna di casa, il Cervino, con il padre, guida professionista: da quel momento capisce che nel suo destino c’è l’alpinismo. «Ho vissuto tutta la mia vita tra zero e otto mila metri — ha continuato a raccontare lo scalatore — tante volte sono caduto e ho dovuto ricominciare dal livello del mare: rialzarsi e mettersi in cammino non è mai facile, ma permettere di conoscere la vera felicità». Secondo l’alpinista non è necessario compiere grandi imprese per raggiungerla: «Avere un sogno e lavorare perché si realizzi è la cosa più importante, ciò che rende davvero felici, perché i record passano, mentre le emozioni e i ricordi restano indelebili». Questa filosofia di vita ha portato Barmasse a lavorare con costanza e determinazione per raggiungere obiettivi sempre più ambiziosi. Appartiene certamente a questa categoria il progetto di scalare le montagne adottando uno stile pulito per rispettare la natura e disperdere la minor quantità possibile di rifiuti nell’ambiente: «Nessuno ci pensa, ma un alpinista porta con sé tante cose che durante la scalata si trasformano in rifiuti: penso che tutti possiamo essere i più forti e grandi alpinisti del mondo se con le nostre azioni dimostriamo di amare e rispettare la montagna». La tematica ambientale costituisce il filo rosso che unisce lo spettacolo di Barmasse agli altri due eventi dell’anteprima 2019 di Borgate dal Vivo. Il primo è in programma alle 18 di questo pomeriggio al Jardin d’la Tour di Oulx: è uno spettacolo del Cirko Vertigo interamente dedicato al tema dell’acqua. Invece, il secondo si terrà ad Avigliana il prossimo sabato 22 giugno. A partire dalle ore 21, Piazza Conte Rosso si trasformerà in un teatro a cielo aperto per la lettura dell’attore Vinicio Marchioni de L’uomo che piantava gli alberi di Jean Giono, racconto incentrato sul rapporto tra uomo e natura. I tre appuntamenti dell’anteprima 2019 di Borgate dal Vivo sono tutti a ingresso libero e sono totalmente finanziati da SMAT. Il gruppo torinese ha deciso di celebrare così l’inaugurazione del nuovo acquedotto della Valle di Susa. Si tratta di un’opera notevole per dimensioni (interessa 27 differenti comuni) e costi (ha richiesto un investimento di oltre 127 milioni di euro), realizzata in oltre dieci anni di lavori e destinata a portare acqua potabile di alta qualità nelle case di tutti i valsusini.
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Giulia Amedeo